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Autore: AngelOfSnow    09/08/2012    4 recensioni
Agni si lasciò andare ad un sorriso mentre osservava la schiena del proprio sole, con indosso i soliti e candidi vestiti bianchi, che lo lasciavano sempre troppo nudo, soprattutto nella parte superiore del corpo e troppo coperto nella parte inferiore.
Questo pensiero, ovviamente, era sempre ben lontano dal raggiungere spiragli di vita sulle proprie labbra.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Agni, Principe Soma Asman Gadal
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il Calore del Suo sorriso.

Il Calore del Suo sorriso.

 

La voce del Principe Soma era un’isola nel deserto di Agni.
Poteva distinguerla in mezzo alla folla durante il mercato.
Non era importante il dove, il come, il quando, il chi o il perché.
<< Agni! >>
Bastava che i suoi occhi del colore dell’oro lo guardassero, perchè lui si sentisse felice.
<< Agni, guarda che bello! >>
Dannatamente, irrimediabilmente, completamente felice.
Anche quando si comportava da bambino, Agni riusciva a capire la profondità di quei sentimenti. I suoi, principalmente, di sentimenti, e quelli del proprio amato Dio.
<< Agni! Su vieni! Guarda quant’è limpida e cristallina l’acqua! >>
Mai quanto voi” pensava.
La bellezza di un intero paesaggio mozzafiato, non era nulla in confronto alla sconfinata purezza del proprio signore e, in quanto bellezza, non poteva certo essere secondo a nessuno.
Agni si lasciò andare ad un sorriso mentre osservava la schiena del proprio sole, con indosso i soliti e candidi vestiti bianchi, che lo lasciavano sempre troppo nudo, soprattutto nella parte superiore del corpo e troppo coperto nella parte inferiore.
Questo pensiero, ovviamente, era sempre ben lontano dal raggiungere spiragli di vita sulle proprie labbra.
<< Agni! >>
Lo chiamò ancora e lui gli si avvicinò quasi volando.
<< Da quando avete fatto quello, Principe Soma? >>
Mormorò accigliato, notando un anello d’oro zecchino a brillare nell’ombellico di quello che doveva rimanere un corpo sacro.
<< Ah! Dici questo? >>
Con un gesto teatrale sganciò via l’oggetto e mostrò la pelle dorata della pancia, intatta.
<< Semplicemente è applicabile senza fare il buco, Agni, perché? >>
Chiese, mostrandogli una delle proprie facce da bambino.
Agni, avrebbe preferito rimanere calmo e glaciale, o almeno, distaccato come il proprio migliore amico, Sebastian Michaelis, ma ovviamente il proprio cuore prese a martellare freneticamente.
<< N-nulla di rilevante. >>
Come il suo solito il Principe si defilò dalla discussine con una scrollata di spalle, rimettendo il piercing – che così non era – nell’ombellico, per sistemare elegantemente il bracciale anch’esso d’oro zecchino, sopra il gomito del braccio destro, assumendo una posa rilassata.
Agni si ritrovò a guardare come le onde placide del mare, carezzassero morbidamente il corpo e i vestiti del suo Dio, seduto nel bagnasciuga, mentre quest’ultimo chiudeva gli occhi alzando il viso al cielo, per essere baciato dal sole. I capelli castani presero a muoversi lentamente sul volto del Principe Soma, mentre sul suo volto compariva un sorriso tenero e sereno, dovuto forse al solletico.
<< Mh, che bello essere a casa. >>
Aveva sospirato al vento, prima di aprire i suoi occhi e ritornare a guardare il suo servitore.
<< Vero, Agni? >>
Il taglio così felino e sensuale degli occhi del Principe, per una manciata di secondi, avevano completamente abbattuto tutte le difese del servo, mandandolo in tilt; soprattutto se aveva un’espressione così languida e facilmente equivocabile.
E poi aveva sorriso. Il sorriso che Agni considerava fonte di vita e di forza.
Secondo Agni, solo uno stolto non avrebbe notato l’accecante splendore di quel semplice umano, eppure quel sorriso era in grado di contagiare anche il più freddo degli animi – tranne per qualche strana ragione, il Conte Ciel Phantomhive. – e riscaldarne i cuori. Proprio come aveva fatto con lui.
<< Ehi, Agni, secondo te, quali di questi fiori mi stanno meglio addosso? >>
Rideva nel chiamarlo e questo gli dava la forza.
Ogni cosa della figura del Principe Soma, gli dava la forza necessaria per affrontare qualsiasi cosa e lui lo sapeva.
Con naturale calma, Agni sfilò dalle mani del padrone, uno dei due fiori che teneva in mano e con gentilezza, stando ben attento a controllarsi da gesti “folli”, spostò una ciocca di capelli vicino del suo orecchio, adorno di orecchini lunghi, posandovi sopra un fiore dal passionale cremisi.
<< Questo, mio signore. >>
Soma sorrise ancora, colpito dal buon gusto di Agni, che adesso, con le caviglie completamente immerse dentro l’acqua lo osservava dall’alto mentre lui si beava della frescura del mare.
Agni si rese conto dopo di avere le caviglie dei piedi completamente immerse nell’acqua, ma non gli importò granché, perché sorrideva.
E ciò, bastava per riscaldargli il cuore e farlo sorridere a sua volta.

   
 
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