Storie originali > Comico
Ricorda la storia  |      
Autore: anna21    09/08/2012    4 recensioni
Vi siete mai chiesti dov'è quel famoso Paese dove molti di voi sono stati mandati?
Vi siete mai chieste com'è questo bel luogo?
Io metto fine alle vostre domande.
ONE-SHOT.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ma vai a quel paese!
una storia di
 Anna21

Image and video hosting by TinyPic

 

Vi siete mai chiesti dov' è quel famoso Paese dove molti di voi sono stati mandati?
Vi siete mai chiesti com'è questo bel luogo?
Io metto fine alle vostre domande.


Per entrare nel bel Paese si potevano trovare altissime mure da far invididia alla Torre Eiffel, che potevano vedere soltanto quelli che erano stati mandati a questo beniamato paesello.
All' entrata, un' uomo dalla carnagione bianchiastra e dai fluenti capelli bianchi, se ne stava a leggere un giornale con i suoi occhiali da talpa e ad aprire i cancelli a quelli che volevano entrare.
Sorpassando le mura grigie si trovava una strada che andava per tutta la città.
Intorno alla prima parte di strada, vi si trovavano due meravigliosi giardini da cui mele caramellete e dolciumi vari pendevano da alberi rosa. 
Andando più avanti vi si trovava un luna-park, munito di montagne russe, giochi d' acqua e normali giostre per bambini.
In questa prima parte di città vi si poteva trovare sempre qualcuno che si divertisse come un pazzo.
Andando più avanti, la strada era sempre lucida e ben stesa, ai due lati le case tutte uguali e un giardino contornato da una staccionata marrone. Davanti a questo giardino vi era una casella della posta e il numero civico.
Per non cadere nel monotono, davanti alla porta d' ingresso una spogliarellista faceva il suo strip-tis ad ogni ora del giorno.
Queste erano le case di quelli che avevano sotto i 55 anni, andando ancora più avanti vi erano le case, anzi le ville, dove abitavano i nonnetti con la vitalità dei simpatici ventenni.
Avevano però un difetto: loro non erano simpatici.
Si divertivano a prendere in giro, quelli che come me la sera andavano al luna-park o alla discoteca.
Ebbene si, dato che dalla nostra città non si poteva andar via per poco tempo, avevano deciso di costruir negozi.
C' era un' unico supermercato che si trovava tra i due diversi quartieri.
Era gestito da una famigliola cinese che aveva sempre buonissima carne.
Io non capii mai come fosse possibile se nella città non vi erano animali da fattoria ma soltanto cani...
...
Ecco, mi sono asciutta le lacrime e ho capito che fine fece la mia Mimmy.
Continuiamo la storia.
...


Vi erano tre bar, uno all' angolo dei giochi, uno nel mio quartiere e uno in quello dei simpatici nonnetti.
Quello che stava nell' angolo dei giochi aveva pop-corn e coca-cola ad ogni ora del giorno e della notte.
Il simpatico ragazzo che stava al bancone era uno dei miei migliori amici.
Si, anche io avevo amici in quel bel paesello.
Con loro andavo nella discoteca.
C'è n' era solamente una, era lontana e io e i miei amici ci andavamo in bicicletta e ci divertivamo come matti. Avevamo, noi femmine, vestiti corti e attilati e i maschi, felpe colorate e creste alte 8 cm.
Prendevamo i bei vestiti o dalla botique, costossima che si trovava dai nonnetti o sennò da un meraviglioso negozietto accanto al supermercato degli assasini.

All' apparenza tutto meraviglioso ma la città aveva un problema: le persone erano antipatiche e scorbutiche, non gli si poteva dire niente che si arrabbiavano come belve.
Decisi allora di andarmene con mia madre e mia sorella.
Questo è quello che ricordo di "quel Paese".

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: anna21