Autore:
Psiche_
Titolo: Lacrimae vincŭlum
Pacchetto scelto:
Ares&Afrodite
Clausole: Obbligo
di descrivere una lezione, Divieto
di inserire Ronald Weasley, Oggetto
- lenzuola.
Personaggi scelti: Draco/Hermione
Genere:
Romantico, Generale, Sentimentale.
Avvertimento: Het,
One-shot.
Rating: Verde.
Introduzione: « Ho diritto ad
un premio, in base al nostro accordo. L'unico
premio che voglio, sei tu. »
disse in un fiato. La maschera
era
finalmente calata, lo spettacolo si era concluso. La standing ovation
di applausi, dipendeva solo da lei. « Una persona non può
essere reputata un premio, Malfoy » rispose prontamente lei, il
suo spirito saccente stanco di essere celato.
Lacrimae vincŭlum
- Atto Unico -
« L'Incanto lacrimae vincŭlum*1 fu ideato nel 1453 da Matilda Gibbons, una strega di origini babbane davvero prodigiosa. La genialità racchiusa in questo particolare incantesimo, sta nell'effetto, che è eterno. Il lacrimae vincŭlum, infatti, trasmette alla persona a cui è rivolto tutto il dolore che ha causato, e causa, a colui che l'ha pronunciato. Sconsiglio vivamente l'utilizzo, essendo irreversibile. Nei casi peggiori può portare alla morte. Tuttavia nel el 1762 Benjamin Bottom, trovo una pseudo-cura, un incantesimo in grado di annullare gli effetti del lacrimae vincŭlum entro e non oltre ventiquattro ore dalla sua applicazione... »
La
lezione del professor Vitious era particolarmente interessante per
chi, come Hermione Granger, desiderava - in
quel preciso istante
- fare tanto male a qualcuno.
Draco Malfoy, suo ragazzo non
proprio ufficiale
da quasi tre mesi, stava lascivamente accarezzando una gamba ad una
loro compagna di corso. Il piatto forte era poi contornato dal suo
proverbiale sorriso; lo stesso sorriso che aveva ammaliato lei per
prima. Poteva sopportare l'indifferenza di lui in presenza di terze
persone, le sue continue frecciatine sulle sue origini - costante
ricordo di un passato edificato con pregiudizi e chiusura mentale
-
e
la sua poca loquacità in termini di romanticismo; tuttavia,
non poteva sopportare anche quello.
L'utilizzo delle sue migliori arti seduttive, o “armi
di rimorchio”
come le definiva la sua migliore amica, Ginevra Weasley - l'unica che
condivideva il suo segreto scabroso, con una tizia
qualunque era un affronto alla sua intelligenza, al suo orgoglio e al
suo amore.
Ecco, l'aveva pensato. Era decisamente, per dirla in maniera poco
elegante, fottuta.
Non poteva davvero essersi innamorata, seppur in una maniera
totalmente inusuale e perversa, di Draco Malfoy. Lo stesso Draco
Malfoy con il quale aveva iniziato una relazione basata totalmente
sul sesso. Tra loro c'era una meravigliosa intesa, era
innegabile.
Qualche anno prima, se le avessero detto che avrebbe frequentato
Draco Malfoy -
per farci del meraviglioso sesso! -
avrebbe ucciso prima lo squinternato e poi se stessa. Tuttavia, era
scivolata in quella meravigliosa trappola chiamata amore
con tutte le scarpe ed era troppo tardi per riafforare in superficie.
Incapace di assistere oltre, impotente, all'orrido teatrino, decise
di agire. « Professor Vitious, non pensa che una prova potrebbe
farci comprendere meglio la reale gravità dell'incantesimo? »
chiese, dopo aver ottenuto la parola per alzata di mano. «
Ottima obiezione, signorina Granger » assentì il
professore. « Signor Malfoy, sulla pedana. » ordinò.
La scelta dell'insegnate di Incantesimi era stata tutto fuorché
casuale; infatti, se tra le lenzuola i due giovani erano fiamme pure,
con le bacchette erano una vera e propria esplosione. Entrambi
metodici, capaci e imprevedibili. « Al mio tre. »
Sollevarono le bacchette, fecero un breve inchino, e fecero i dieci
passi di rito. Una volta che furono uno di fronte all'altra, Hermione
- spinta da rabbia, gelosia e dolore
-
fu la più rapida. « Lacrimae vincŭlum » gridò
con tutte le sue forze. Il tempo sembrò fermarsi, quando vide
Draco accasciarsi a terra. Privo
di sensi.
« Finalmente si è svegliato » esplose la voce acuta di Madama Chips. Sentiva le membra a pezzi, la testa esplodere e il cuore in preda ad uno strazio che non avrebbe mai creduto possibile. Draco sbatté le palpebre più volte, colto da un'improvvisa illuminazione. Era dunque così che faceva sentire Hermione? Dio, non aveva certo immaginato che con il suo innocente scherzetto - attuato al solo scopo di farla scoprire un po', denudare della corazza di freddezza che la avvolgeva fuori dal caldo letto della Stanza delle Necessità - gli potesse svelare tanta sofferenza. La scommessa che aveva dato inizio a tutto puntava proprio a far cedere per primo uno dei due. Una volta appurata la loro estrema alchimia a luci rosse, provocarla per continuare con i loro incontri gli era sembrato l'unico modo per non farsela scivolare via dalle dita come sabbia. Ho vinto, realizzò. Lei mi ama, ho vinto.
Una volta rimesso, aveva evitato la ragazza con estrema eleganza. Aveva bisogno di riflettere. In primo luogo, doveva scegliere il suo premio - e se in un primo momento aveva pensato ad una bella umiliazione pubblica, ora non sapeva proprio più cosa inventarsi - e in secondo luogo stava cercando di chiarire, almeno a se stesso, i propri sentimenti. Sono innamorato di lei? si chiedeva alla sola luce delle candele, nel freddo della sua stanza - del suo cuore.
Hermione
si torceva le mani, nervosa. Aveva agito, come poche volte in vita
sua, senza riflettere e stava per scontarne le conseguenze. Si era
inoltrata nella tela del suo nemico senza prendere precauzioni, senza
anestetizzare il suo cuore. Quando vide il ghigno malefico del suo,
ancora per poco - o almeno così pensava, ragazzo, si sentì
morire.
« Merda
» sibilò tra i denti. La
resa dei conti era giunta,
inesorabile.
«
Bentrovata Mudblood » esordì il ragazzo, quasi
troppo
biondo per essere vero*2.
« Malfoy » salutò lei, il cuore che correva
all'impazzata - quasi
volesse perforarle il petto
- e il respiro sempre più veloce. « Ho vinto » la
constatazione di Draco, fu seguita da una lunga risata. «
Ebbene, dimmi cosa vuoi e chiudiamola qui » rispose lei,
ostentando una calma che in realtà non le apparteneva. L'anima
in fiamme, l'orgoglio fin troppo intatto.
Draco si prese del tempo
per pensarci, fingendo di soppesare ipotesi crudeli con altre ancor
più crudeli e meschine, poi sospirò pesantemente. «
Te
»
disse infine.
«
Me? » ripeté lei, incredula, qualche minuto dopo. Per
quanto fosse la strega più brillante della sua generazione,
era pur sempre una donna, ed una frase come quella non poteva che
lusingarla - se,
come pensava, l'aveva interpretata bene.
« Cosa vuoi da me, Malfoy? » chiese, il tono che pian
piano diventava più sicuro. La
preda che diventa predatore.
« Ho diritto ad un premio, in base al nostro accordo. L'unico
premio che voglio, sei tu. »
disse in un fiato. La maschera
era
finalmente calata, lo spettacolo si era concluso. La standing ovation
di applausi, dipendeva solo da lei. « Una persona non può
essere reputata un premio, Malfoy » rispose prontamente lei, il
suo spirito saccente stanco di essere celato. Si avvicinò a
lei senza fretta, gli occhi fissi nei suoi. La attirò a sé,
alzò una mano e sfiorò ogni centimetro di quel viso
così bello con i polpastrelli. « Non posso darti
certezze, Mudblood. Non posso giurarti amore eterno, non posso
prometterti che sarò dolce, comprensivo e romantico. Posso
solo offrirti me stesso, così come sono. Con i difetti, le
imperfezioni e gli errori che si affacciano dal passato ogni giorno.
La vittoria è pari Hermione. Mi arrendo a te*3.
» alitò.
Hermione fece ciò che il suo cuore
comandava, ciò che desiderava dall'inizio di quella settimana
- era
sembrata così lunga!
- in cui si era tenuto lontano da lei.
Lo baciò. La
passione, l'affetto, la devozione e l'amore impressi in un semplice
sfioramento di labbra.
Dieci anni dopo.
La seta delle lenzuola frusciava docile sotto i loro colpi accaldati, accompagnando i loro ansiti e i loro sussurri sconnessi. Si amavano come il primo giorno.
Acta est fabula*4
*1:
il lacrimae vincŭlum
è una mia invenzione, pertanto detengo ogni diritto.
*2:
è una citazione, modificata, dal film "Mean
Girls".
*3:
traduzione di un verso di "Surrender",
Celine Dion.
*4:
celebre frase di Augusto, Lo
spettacolo è finito.
Note
dell'Autrice:
quella
che avete appena letto è una storia scritta tempo fa per il
contest Amore
Immortale
indetto da SlytherinGirl e Etincelle sul forum del sito.
Personalmente non la ritengo il mio miglior lavoro, né una
perla, però se si è classificata
seconda
– ancora non posso crederci, sono entusiasta – qualcosa
di buono ce l'ha, no? Spero sappiate coglierlo anche voi, questo
qualcosa.
A inizio pagina trovate lo specchietto compilato per il
contest – non ho tolto niente, la storia, dall'inizio ai
“Quotes”, è esattamente come l'ho inviata –,
sotto il giudizio e i bellissimi banner. Ebbene sì, mi sono
aggiudicata anche il premio Miglior
Finale,
e non potrei essere più contenta. Decisamente, il buongiorno
si vede dal mattino.
Pi esse: questa storia è dedicata a La Viola Moody, perché l'adoro con tutta la sincerità cui questo mondo può disporre. Ti voglio bene, tanto tanto.
SECONDA
CLASSIFICATA.
Lacrimae
vinculum
di
Psyche
Giudizio.
• Grammatica : Eccellente. Sinceramente non ho trovato nulla
da correggere, se non qualche minuscolo e insignificante errore di
distrazione. Voto:
9,5/10
• Stile : Ottimo. Personalmente ho trovato la tua scrittura
fluida, scorrevole e modellata perfettamente su un linguaggio non
troppo complesso, ma assolutamente non banale. Voto
: 9,5/10
• Caratterizzazione dei personaggi: Ottima. La tua Hermione
e il tuo Draco rispecchiano quelle che sono le caratteristiche per
cui tutti noi adoriamo questi due personaggi: orgoglio, caparbietà,
e il loro complesso modo di esprimere i sentimenti. Voto
: 9/ 10
•
Originalità : L’incantesimo da te inventato ha
sicuramente dato il tocco personale e innovativo alla tua storia,
anche per la tua descrizione dettagliata e poi l’uso che ne hai
fatto all’interno del racconto. Il flash 10 anni dopo, poi, è
stato sicuramente d’impatto: due righe semplici, ma che hanno
colpito nel segno. Voto:
9/10
•
Gradimento personale:
- Slytheringirl: Questa è
sicuramente tra le mie preferite! Certo, il fatto che amo questo
pairing ha influito sul mio gradimento personale, ma il modo in cui è
scritto, l’incantesimo che hai inventato e soprattutto quelle
due righe finali, hanno impresso questa storia nella mia memoria fin
dalla prima volta che l’ho letta. Complimenti, davvero! Il
mio voto è 9,5 .
- Etincelle: Concordo con la mia amica, assolutamente. La storia
è tra le mie preferite. E’ scritta molto bene dal punto
di vista tecnico , grammaticale cosa che ho apprezzato molto, ma che
spesso distrae dal contenuto, cosa che sono felice di dire che invece
non è avvenuta con il tuo racconto. Non posso che
complimentarmi con te. Il
mio voto è 9 .
- Media gradimento personale: 9,5