Era tutto finito, la scuola, la guerra, un’amicizia che
sembra eterna e anche quel viaggio, quel ultimo viaggio da Hogwarts alla King
Cross Station.
Hermione, la più brillante studentessa che Hogwarts avesse
mai avuto, era sola in uno scompartimento a guardare fuori dal finestrino, la
pioggia di un temporale estivo.
Dov’erano i suoi due migliori amici? I suoi due cavalieri?
Forse erano morti? Lei non lo sapeva. La comunità magica era in festa, Voldemort
era morto e con lui tutti gli altri mangiamorte.
Ma lei non riusciva smettere di pensare a quei due pazzi, a
quei due incoscienti che l’avevano lasciata, che non l’avevano fatta scegliere;
o meglio lei sapeva chi avrebbe scelto fra loro.
Lei avrebbe volute essere con loro nella battaglia finale,
ma quei due avevano deciso per lei, quei due l’amavano troppo per metterla in
pericolo. Quei due pazzi che si erano innamorati della loro migliore amica, del
loro angelo, della loro principessa. Li aveva stregati senza rendersene conto.
Il fischio del treno l’ha sveglio dal suo sogno a occhi
aperti, era arrivata per ultima volta al binario 9 e 3/4, si preparò, si mise il
giubbotto di pelle che aveva regalato ad Harry e scese il baule. Per poi
scendere dal treno, ma mentre combatteva con il bagaglio, senza ricordare che
poteva usare la magia, sentì una voce alle sue spalle: “Possiamo aiutarla
signorina?”
Hermione spalancò il occhi, non poteva essere lui, lui
era…. Aveva quasi paura di voltarsi di scoprire che era un sogno o qualcun altro
Ma intervenne un’altra voce: “Miseriaccia, ma non riesci a
fare niente senza di noi.”
La giovane strega si volto e vide quei due che sorridevano.
E scoppio in lacrime, e abbraccio Harry.
“Siete…. Siete…. Siete dei Maledetti deficienti.”
“Che ti aveva detto.” Disse Ron ridendo “Sei sempre stato
tu, il suo preferito.”
“Ron!!!!!” disse Harry arrossendo
La strega lascio il moro e disse al rosso: “Vieni qui,
testone.” E dopo averlo abbracciato disse a tutte due: “E che questa sia ultima
volta che i fatte preoccupare cosi tanto.”
Quei due si misero a ridere.
“Te l’avevo detto che si sarebbe arrabbiata.” Disse Ron
“E’ vero, ma dovevamo chiarire una questione.” Disse Harry
“Qual è questione?” domando Hermione
Harry si fece serio e aggiunse: “Questa…” e senza
esitazione presse il viso della ragazza fra le mani e la baciò.
“Harry… ma che diavolo.”
“Ti amo Hermione.”
“Oh mio dio…. Non so che dire.”
“Harry finalmente dopo 7 anni abbiamo trovato il modo di
zittirla.” Disse Ron e si mise a ridere.
“Harry… io… io. Anch’io ti amo.”
E Harry l’abbraccio facendola girare, mentre lei gridava e
rideva: “No, No mettimi giù. Ti prego.”
“Ma dov’è Luna Lovegood, quando ho bisogno di lei.”
“Tu e Luna.” Esclamo Hermione non appena Harry l’ha lasciò
andare.
“E si che c’è di male?”
“No niente.”
“Andiamo!!” domando Harry mettendo un braccio sulla spalla
della ragazza
“Andiamo dove Harry?” domando Hermione
“Che domande incontro al futuro, amore mio, incontro al
futuro.”
E i tre s’incamminarono verso uscita, tra la gente che
affollava la King Cross Station.