Cena fuori con amici dei miei genitori.

Ci sono andata per distrarmi, avrei peggiorato la situazione stando sola in casa.

E' un posto molto carino in stile vintage; mi mette tranquillità, in questo momento ne ho molto bisogno.

Voglio sembrare felice, ma credo che abbiamo già capito che qualcosa va storto, li ringrazio per non avermi fatto domande.

Cerco di seguire i loro discorsi ma la mia mente torna costantemente alla conversazione di ieri.

Non ho appetito ma ordino ugualmente una pizza margherita per non destare ulteriori sospetti in aggiunta ai miei lunghi silenzi.

Il mio sguardo è perso nel vuoto.

Ora che ci penso mentre stavamo raggiungendo il ristorante avevo visto un'auto che mi era molto familiare e dentro, sul sedile davanti del passeggero un ragazzo dai capelli color miele pettinati in una cresta scompigliata con degli occhiali neri.

Quel ragazzo...assomigliava tanto a...no no basta pensare a lui.

Ho chiuso. Non voglio averci più nulla a che fare.

Eppure...

Il cameriere con la mia pizza tenuta in equilibrio sulla mano destra interrompe il flusso dei miei pensieri.

Ha un odore invitante ma il mio stomaco non ne vuole sapere di ingerire una qualunque forma di cibo.

Mi devo sforzare per riuscire a finire una sola fetta. Alla fine avanzo più di metà pizza che finisce nello stomaco di mia mamma e mio papà, almeno non è andata sprecata.

Non vedo l'ora di tornare a casa, sto trattenendo le lacrime da troppo tempo, non voglio scoppiare a piangere davanti a tutti.

Fingo di essere stanca per far veloccizzare i miei. Ordinano il dolce e il caffè.

Mi distraggo rispondendo alla domanda dell'amica di mia mamma curiosa di saperne di più sui miei disegni e sulla scuola.

Arrivano i dolci, il cameriere mi posa il piattino con la torta davanti a me -non è per me, è sua- rispondo senza guardarlo e indicando mia mamma.

Nel frattempo i miei genitori e mio fratello stavano guardando il cameriere a bocca aperta, incuriosita mi giro verso di lui.

-Ciao- mi dice con il suo italiano incerto. -Vattene, go away and leave me alone- Tutto il tavolo mi sta guardando ma sento solo il suo sguardo su di me.

Justin Bieber il teeneger idolo delle ragazze di tutto il mondo, ora è qui e vorrei sapere il motivo.

Mi prende il braccio per farmi girare -no! Lasciami!- Mi alzo e me ne vado sbattendo inavvertitamente contro di lui.

I miei, mio fratello e gli amici ci stanno guardando sbalorditi e incuriositi ma non bado a loro.

Penso solo a lui.

Si staranno chiedendo cosa è successo, e chi non lo conosce chi è quel ragazzo.

Perchè è venuto? Non gli è bastato spezzarmi il cuore? Ora mi deve umiliare davanti a tutti?

Sono furibonda. Le lacrime mi offuscano la vista e iniziano a rigarmi le guance.

Sento che mi chiama ma non mi volto, continuo per la mia strada.

Inizio a correre.

Qualcosa mi blocca tenendomi per le spalle. Mi ha raggiunta. Mi gira verso di lui e mi costringe a guardarlo in faccia.

-There are too many people here- e mi trascina in un posto dove non ci può vedere nessuno o quasi.

Mi parla in inglese ma metà di quello che mi dice non riesco a capirlo.

Lo guardo confusa. Riesco solo a dire – you have betrayed me-.

-No, i haven't. She is only my friend and you shouldn't listen to what papers say-

-You have kissed her-

-Yes..- Il mio cuore perde un battito. Sentirlo dire da lui è ancora più doloroso.

Mi volto di scatto, non riesco sostenere il suo sguardo.

Poi aggiunse -..but on her cheek-

Perchè continua a mentire? Era evidente dalle foto che non era un semplice bacio sulla guancia, ma è anche vero che i paparazzi pubblicano quello che vogliono anche se è falso, basta fare notizia e vendere copie.

Preso dall'angolazione giusta poteva risultare un vero bacio anche se la verità era tutt'altra.

No non devo cascarci, sta mentendo.

Non posso farmi abbindolare dal suo bel faccino, ma dal modo in cui me lo ha detto sembra sincero.

Anche se non lo sto guardando sento il suo sguardo puntato sui miei occhi mentre mi parla.

Inizo a dubitare di quello che poco fa per me era una convinzione.

-I don't know if believe in you-

-Do you prefer to believe in me, your boyfriend, or in somebody you don't know?-

I suoi occhi sono duri, opachi, non sono brillanti come loro solito.

Sembrano morti.

Questo mi fa male più di ogni altra cosa.

Lui non può sapere quanto l'ho amato e lo amo.

Lo amavo come cantante quando non lo conoscevo e ora lo amo anche come persona.

Vorrei credergli e forse il mio cuore lo fa già. Forse non è mai stato arrabbiato con lui.

Ma la mia mente non riesce a liberarsi di quella foto.

-I want to be sure that you didn't betray me-

-You'll be sure-

Sorrise.

E' bellissimo. Perfetto. Non ho mai visto un sorriso così bello.

Mi fece dimenticare tutto.

Il suo volto si avvicina e io non riesco a respingerlo. Voglio sentire le sue labbra sulle mie.

Voglio sentire quela sensazione che mi manca da tanto.

Finalmente sei arrivato da me.

Mi sciolgo tra le sue braccia. Mi sento al sicuro e coccolata.

Ci stacchiamo, mi guarda negli occhi -i love you, i'll never let you go-

Credo che questa è la prova che stavo aspettando.

Lo so che non mi mentirebbe per niente al mondo. L'ho sempre saputo in realtà solo che non me ne rendevo conto.

-I love you too-.

Mi stringe tra le braccia. Come fa a sapere che è proprio quello di cui ho bisogno?

Siamo separati per la maggior parte dell'anno, divisi da un oceano.

Nonostante tutto mi conosce meglio di chiunque altro, mi capisce.

Sa sempre cosa dire o cosa fare.

Riesce a farmi sorridere.

Quando sono tra le sue braccia so che niente mi potrà fare del male.

Non importa dove ci troviamo, quanto siamo distanti, cosa facciamo o cosa dicono gli altri.

Mi fido.

Gli credo.

Lo amo.

Nessuno può capire la magia che c'è tra noi.

E' qualcosa che non si può spiegare, si conosce o non si conosce, tutto qui.

Lui è un sogno divenuto realtà.