Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Buildingalife    10/08/2012    2 recensioni
A volte non sai se vivere nel mondo reale o abbandonarti ai sogni.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Perché?”
“Perché cosa?”
“Perché siamo costretti a vivere in un mondo così…reale? Chi ce l’ha imposto? Perché bisogna stare con i piedi per terra? Se volessi vivere nei miei sogni?”
“Ci sono delle conseguenze…”
“Ma preferisco vivere così…”
Questi erano i discorsi che facevo con me stessa.
Ebbene sì, io domandavo, io rispondevo.
Solo una  che vuole vivere sognando può parlare con sé stessa, no?
Può darsi.
Ma seriamente, qual’è il grandissimo lato negativo di essere sognatori?
Certo, una persona coraggiosa e intelligente dovrebbe accettare e imparare a vivere nel mondo reale.
Ma se si sta bene nel mondo dei sogni, insomma, nel proprio mondo, che problema c’è?
Non dovrebbe esserci il problema.
Ognuno sceglie la propria vita.
Esatto, sì.
La propria vita, uno se la dovrebbe scegliere.
Anche se mentre noi la scegliamo (perché sì, in fin dei conti ce la scegliamo), non ce ne accorgiamo.
Non sappiamo le conseguenze di ciò che scegliamo.
Anche dire sì al cameriere mentre ti propone un dessert, è una scelta di cui non ci rendiamo conto.
Mettete poi che magari, c’è qualcosa di velenoso dentro quel dolce. Vi sentite male, no?
Ma non lo sapevate mica.
Però avete scelto voi di prenderlo, mica il cameriere. Anche se è lui che vi ha istigato parlandovi di quanto morbido fosse il soufflé al cioccolato e di come la cioccolata stessa contenuta nel cuore del dolce vi si possa sciogliere in bocca.
Tutti avrebbero ceduto.
Ma potevate comunque dire di no.
Dicevo, non ve ne accorgete, ma fate delle scelte.
Poi va beh, ci stanno scelte di altri tipi. Scelte più difficili.
Scelte che non dipendono da voi, ma grazie alle quali l’unica cosa che potete fare  è alterare la conseguenza di qualcosa, non il fatto stesso.
Quel fatto stesso, non è che lo scegliete voi.
“Si, è arrivata la romanticona.” avrete pensato.
Sì, perché avete tutti capito di cosa sto parlando.
Ma non è che sono una gran romantica, sto solo analizzando il fatto nel modo che mi sento.
Insomma sì, sto parlando di quella parola, quella sensazione che inizia con la A maiuscola, e che finisce con “more”, come la frutta.
Non decidete voi di chi innamorarvi, o non per forza di chi innamorarvi, ma anche di chi vi prendete una semplice cotta.
Penso, almeno.
Non mi sembra una cosa mai stata scelta da qualcuno.
L’unica vostra possibilità di scelta nel vostro campo è nelle conseguenze.
Si perché, ecco, mettete che non va come speravate.
Che l’altra persona non ricambia, o che non si sia mai accorta di voi.
O che è gay.
Non so ci possono essere dieci mila motivi, anche solo timidezza, per il quale non va come speravate.
Potete scegliere di prenderla relativamente bene, certo un po’ di tristezza c’è sempre, ma di prenderla comunque abbastanza bene, ricordando i bei momenti come un tesoro per il quale sorridere.
Oppure potete scegliere di fare la vittima, di non metterci neanche un minimo di forza, ma lasciarvi andare in un buco nero, chiamato oscurità, abisso, o depressione.
A volte è complicato scegliere anche questo, se siete realmente innamorati.
Se siete realmente innamorati in realtà, non so se esiste la scelta.
Ma comunque c’è la scelta di chi prova a resistere e metterci forza.
Io appartengo alla categoria PRB, prenderla relativamente bene, anche se il mio caso in realtà è un po’ particolare, e comunque non credo si tratti di un vero e proprio innamoramento, ma di una bella cotta.
Ritornando all’argomento principale, lotta tra realtà e mondo dei sogni.
Non so, nel mio mondo penso a cose che non sono mai accadute ma che avrei voluto lo fossero invece. Quindi per un momento delle braccia immaginarie mi circondano e mi fanno sentire a casa. Sensazione che magari avrei voluto provare, ma che non ho avuto la possibilità di far accadere.
Momenti insieme, giornate insieme, uscite, non so, insieme.
E sorrido mentre ci penso, sorrido perché una parte di me sa che non è la realtà, quindi non sarebbe mai come risvegliarsi da un sogno e dire “Ma è tutto vero?” e poi rimanere delusi.
Sarebbe come risvegliarsi e dire semplicemente “è stato un bel sogno” sapendo benissimo che mentre sognavi ne eri consapevole.
L’altra parte di me invece, si lascia invadere dalla dolce bugia, dalla dolce favola che appunto mentendomi mi fa credere in una cosa migliore, quindi mi fa sorridere.
Ma l’altra parte sa che non è la realtà perché effettivamente la bugia non sa mentire bene, le viene quasi da ridere, ma sul momento non te ne accorgi, anzi, rimani dubbiosa non sapendo se crederci o no, quindi immagini soltanto come sarebbe stato.
E quando ti accorgi della bugia, non ci rimani neanche troppo male perché non ci credevi troppo, eri appunto nella fase del dubbio, eri pronta a una delusione del genere.
Qui non hai molta scelta, aspetti solo qualcosa di nuovo.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Buildingalife