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Autore: Gyllenhaal    10/08/2012    2 recensioni
Lei, Lui.
Due ragazzi che s'incontrarono un giorno d'inverno tra due tazze di cioccolata calda in uno chalet di montagna.
Beh, non posso dire che quello si sarebbe trattato di vero amore, ma per tutti quei fottutissimi 10 anni che erano passati e quei 4 mesi di terrore e sofferenza, sapevo che lei lo amava tanto.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18 Luglio 2009.

Era tipo l'ennesima volta che andavo a trovarla. 
Era sempre lì seduta su quella sedia che disegnava cose insensate e molto strane.
Era così bella. Non era cambiata per niente, a parte quella faccia stanca, quelle occhiaie. I suoi occhi color nocciola erano gli stessi. 
Trasmettevano un non so chè di malinconico ma io cercavo sempre di leggerne la felicità. 
Aveva i capelli tutti crespi, come se non se li avesse pettinati da una vita. Era avvolta ad una specie di tunica blu ospedale e aveva a malapena delle ciabatte.
-Allora, cosa mi racconti oggi, tesoro?- Le chiesi.
Continuava a muovere quelle mani come una macchina da scrivere, velocissime, velocissime, non le fermava mai. Erano ormai consumate da tutte le volte che graffiava il tavolo.
Ogni tanto si staccava e parlava da sola. 
Ero rimasta solo io da quando è successo quello che non doveva succedere.
D'altronde ero l'unica amica.


Lei, Lui.
Due ragazzi che s'incontrarono un giorno d'inverno tra due tazze di cioccolata calda in uno chalet di montagna.
Beh, non posso dire che quello si sarebbe trattato di vero amore, ma per tutti quei fottutissimi 10 anni che erano passati e quei 4 mesi di terrore e sofferenza, sapevo che lei lo amava tanto.

***

Dicembre 1990

Era entrata per riscaldarsi un po'. Ne aveva abbastanza di sciare quel giorno e decise di ordinare una bella tazza di cioccolata calda con tanto di marshmallows.
-Una tazza di cioccolata calda, per favore.-
La prese e si sedette in uno di quei tavolini di legno tipici degli chalet.
Tra un sorso e l'altro, vide entrare un ragazzo con un cappello molto buffo e dei ciuffi ricci che gli spuntavano dal cappello. 
Fece finta di niente e continuò ad osservarlo sotto i baffi della cioccolata.
Si mise a fissare la neve che cadeva leggera fuori dalla finestra quando sentì una voce.
-Ciao, scusa posso sedermi qui? Non c'è più posto.-
-Eh? Come scusa?-
-Posso?-
-Oh, certo.- Disse lei staccandosi dalla tazza. Il cioccolato le si era posato sul labbro, formando una specie di barbetta. Il ragazzo iniziò a ridere e lei lo guardò con un sopracciglio alzato.
-Cosa c'è?-
-Beh..- Disse lui facendo il verso dei baffi con le dita. 
-Oh diamine.- Disse lei prendendo subito un fazzoletto.
-Harry.- Disse lui. Lei alzò delicatamente gli occhi dal fazzoletto sporco di cioccolata.
-Kayleigh.- 
-Piacere- posandole la mano.
Kayleigh sentì in quella stretta di mano che c'era qualcosa di speciale in quel ragazzo.
-Allora, cosa fai nella vita? Studi, lavori?- Chiese alla ragazza.
-Studio. Medicina, sono al secondo anno di Università, tu invece?-
-Lavoro. In uno di quelle specie di Fast food per porci, pedofili e ciccioni che si fermano per caricare puttane.- Disse sorseggiando un po' di quella cioccolata.
-Oh, deve essere interessante.- Ribattè lei.
-Già non immagini quanto!- Risero tutti e due.
-Che sei venuta a fare qui?-
-Relax, un po' di vacanze dallo studio non fanno mai male. E tu?-
-Sono con degli amici- Disse indicandoli. -Beh, ora vado. E' stato un piacere parlare con te, Kayleigh.- Disse, focalizzandosi sul nome.

Per non farla tanto lunga, i due si scambiarono i numeri prima di andare via, ma non servì a niente perchè non si sentirono affatto.

Dopo 2 anni Kayleigh si ritrovò questo numero nella tasca dei pantaloni che aveva messo via in una di quelle tante scatole che aveva appena portato nel nuovo appartamento affitato per gli studi.
Harry.. Pensò. Chiamò quel numero ma nessuno rispose. Decise di buttare il foglio insieme ai pantaloni ormai rotti e sciupati.
Verso le 2 di notte le arrivò una chiamata da parte di quel numero. 
-Chi è?- Rispose lei assonnata.
-Harry! Scusami ma sono in america ed ho il fuso orario.. Scusami se ti ho chiamata nel bel mezzo del tuo profondo sonno..-
-Fa niente, come stai?- Ridacchiò senza forze.
-Tutto bene, sono in vacanza. Presto torno, ci incotriamo?-
-Oh mi farebbe piacere!-
-Bene, allora ci vediamo, ciao Kayl.-
Quella conversazione di sensato aveva poco e niente, ma lei era felice. 
Diciamo che aveva provato sin dall'inizio una di quelle cotte strane a prima vista, che si provano quando incotri un ragazzo nuovo, spesso se è carino.

***

-Eccola qui. Sei molto carina Kayleigh!- Disse Harry guardandola dalla testa ai piedi.
-Grazie mille, Harry. Entriamo?-
I due erano come.. Fatti per essere insieme. Avete presente le classiche storie di Biancaneve che incontra il suo principe? 
Beh, loro avevano quel qualcosa in comune che li rendeva perfetti.

I due si fidanzarono. Erano 10 anni che stavano insieme. Era passato molto tempo e lui le aveva chiesto di andare a convivere.
Kayleigh ogni giorno era sempre più strana. Era spesso soggetta a crisi epilettiche.
Così una volta tornando da una festa, Harry era preso nel guidare quando le prese uno di quegli stupidi attacchi. Harry non potè non guardare indietro e tentare di aiutarla. 
Ma fece un incidente e Harry andò in coma, per quattro mesi. Kayleigh invece rimase come scioccata e questo influì sulla sua salute.
Andavo sempre a trovare Kayleigh a casa, mi diceva sempre che era colpa sua e della sua stupida malattia. Mi diceva che le davo una forza enorme a stare lì con lei.
 Mi diceva che lei lo amava e un giorno lo avrebbe sposato.
Durante quei quattro mesi, Kayleigh peggiorava sempre più. Aveva allucinazioni di tutti i tipi e altre crisi epilettiche. Era la cosa più brutta che un'amica potesse vedere. 
Ma io ero li ad aiutarla, in qualsiasi momento io c'ero. 


13 novembre 1996

Dopo la morte di Harry, a Kayleigh fu diagnosticata la Schizofrenia.
Non sò, tutto quello che ricordo è che fu messa in una camicia di forza e portata in manicomio dopo aver tentato di uccidere sua madre e dopo aver tentato il suicidio.

18 Luglio 2009.

Sono solo io che vengo a trovarla in stanza, io e nessun'altro.
A volte la sento ridere da sola, e parlare a vanvera.
-Dai Kayleigh, dimmi cosa hai fatto oggi. Hai mangiato la minestra?-
Mi fissa. Mi fissa sempre e ogni tanto ride.
-Lui è qui, Elizabeth. Lui lo vedo. Si, è qui.- Dice con una risata alla fine.
-Di chi parli?-
-Harry. Mi vuole dare .. Un anello. Oh bello aaaaaaaaah!- Urla.
La vedo alzarsi, andare alla sua scrivania e inizia a scrivere.
Mi alzo per vedere che scrive e nel foglio leggo:
HARRY STYLES. AMORE. IO SONO BELLA. NON SONO PAZZA.
TI INCONTRO. OCCHI VERDI. MANI. TI VOGLIO. TI VEDO.
DISTRUZIONE. AMORE.

Non pensavo potesse fare questa fine, ma lei è pur sempre la mia amica. Un'amica speciale e ora ha più che mai bisogno di me.
Ad un tratto si alza e Urla. Va vicino al muro e inizia a graffiare la parete.
-E' lui! E' il mio sposo io lo voglio!- Inizia a urlare graffiando la parete in agonia.
Chiamai subito degli assistenti che la vennero a prendere e la portarono in una stanza di isolamento.
Io la guardavo con quegli occhi come per dire: Ti salverò. Ma non potevo, lei lo sapeva.
-Stronza! Sei una stronza puttana!- Mi urlò a seguito di una risata mentre la stavano portando via.
Non mi offendevo. Lo sapevo che lei mi voleva bene.


****


-Mamma, cos'è questo libro?- Disse mia figlia portandomelo con tanta gioia sotto gli occhi.
-Oh, tesoro ma dove l'hai trovato, eh? Si chiedono le cose prima di prenderle!- Le spiegai con un sorriso. 
-Allora, cos'è? - Insistì.
-Beh questo è..- Glielo presi di mano ripensando a tutti quei momenti scritti in quel diario. -Questo è semplicemente un diario di quando era piccola mamma, dove scriveva tante cose felici.- Le dissi fingendo un sorriso.
-E me lo fai leggere?- Disse lei con gli occhioni da cerbiatto,
-Eh no furbetta!- Le dissi. -Dai, vatti a vestire che andiamo al parco, te lo avevo promesso!- Dissi sculacciandola dolcemente e mettendo quel diario da parte in un angolo.





Writer's corner.
Cacatina delle ... 4 e 30. Aahhahaahaha lol. Ma che mi salta in testa?
Muah, comunque mi sono innamorata di Amelia Lily e del suo singolo You bring me joy. 
Andatela a sentire è figa, yo. (?)
Recensite questa merda e liam vi dedicherà una rima con la banana e la frutta (?) 
Non chiedetemi il perchè del titolo perchè sono quasi le 5 e ne ho sparato uno alla cazzo. TROLOL.
Occhei basta, buona notte. ♥

   
 
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