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Autore: Rosie Bongiovi    10/08/2012    2 recensioni
Al nostro caro Axl Orgoglioso Rose non va proprio giù il fatto che ci sia qualcuno che gli tiene testa. E questo racconto non è altro che la dimostrazione.
“Che c'è, adesso non si può nemmeno sbadigliare? Siamo in un mondo libero, se voglio sbadigliare con la bocca aperta, sbadiglio con la bocca aperta!”.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entri in un ascensore nel quale si percepisce un fortissimo odore di detersivo alla vaniglia. È così forte che storci il naso.

L'ennesima ragazza che stai per portare in camera tua dice che ha dimenticato una cosa in macchina e che ti raggiungerà il più presto possibile. Scocciato, come se toccasse a te andare a prenderle quel che le serve, sospiri e le dici che va bene. Almeno avrai tempo per mettere a posto tutta la confusione che hai creato in quella suite di un hotel tra i migliori della città.

Sorridi.

E' maledettamente bella la vita che hai cominciato a fare, fatta di concerti, donne, fama, divertimento. Quando suonavi in garage con i tuoi amici, di certo non pensavi che saresti arrivato a questo punto. Eppure è successo e non puoi far altro che essere fiero di te.

Dopo essere entrato in quella cabina che assomiglia più ad un piccolo negozio di profumi, ti rendi conto che non sei solo. Alla tua destra c'è una ragazza alta poco meno di te, dai capelli lunghi e castani, ondulati. Il tuo sguardo scivola giù dal suo viso e raggiunge le sue spalle nude, per via della scollatura a barca della maglia, nera. Ha in mano un quaderno grigio, sopra il quale sta scrivendo qualcosa. I tuoi occhi scendono ancor di più ed inquadrano un paio di jeans di un blu scuro, con una catenella attaccata a due passanti. Non fai in tempo a vedere le scarpe, un paio di normalissime francesine scure con dei tacchi pericolosamente alti, che lei si schiarisce la voce, richiamando la tua attenzione.

“Guarda che ti entrano le mosche in bocca se non stai attento” dice, con tono divertito. Scuoti la testa, come se ti fossi appena svegliato.

“Come?” chiedi, spaesato.

“Hai la bocca spalancata” risponde lei, indicando il tuo viso con la biro. Vorresti scavarti la fossa e seppellirti immediatamente, ma ti limiti a riunire il labbro superiore con quello inferiore, nella speranza di poterle fornire una spiegazione plausibile.

“Stavo solo sbadigliando” borbotti, con fare scontroso. Lei accenna una risatina.
“Certo..”.

“Che c'è, adesso non si può nemmeno sbadigliare? Siamo in un mondo libero, se voglio sbadigliare con la bocca aperta, sbadiglio con la bocca aperta!”. Ripeti queste parole nella tua mente e continui a desiderare di finire sotto terra in questo preciso istante.

: - Ma che razza di risposta ho appena dato? - pensi, passandoti una mano tra i capelli.

“Sì che puoi sbadigliare. Mai detto il contrario” ti senti rispondere. Quella ragazza ti sta dando sui nervi. Forse è colpa delle birre o forse è perché non ti ha ancora riconosciuto e lodato perché sei l'unico ed inimitabile cantante dei Guns N' Roses.

“Beh l'hai fatto intendere” replichi, incrociando le braccia al petto. Lei accenna un'altra risata e, ancora non sai per quale motivo, devi mettere a tacere i tuoi istinti omicidi. Eppure non ti ha fatto nulla.

“Sei un tipo strano” commenta. Assume un'espressione che ai tuoi occhi è la più strafottente che tu abbia mai visto, insieme a quella che incroci quando ti guardi allo specchio. Ecco per quale motivo non riesci a sopportare il fatto che le porte di questo ascensore non si siano ancora aperte: perché ti senti minacciato.

Minacciato da due enormi occhi di ghiaccio che si stanno prendendo gioco di te, osservandoti da testa a piedi, come se fossi un fenomeno da baraccone.

Minacciato da una donna che, secondo le tue aspettative, avrebbe dovuto svenire di fronte alla tua fama e al tuo carisma.

Minacciato da una donna che avrebbe dovuto cercare a tutti i costi di convincerti a mandare a quel paese la ragazza che era tornata in macchina, e a passare la notte con lei.

Invece sta lì, in piedi, e ti dà così fastidio che vorresti costringerla a supplicarti di baciarla e portarla da te.

“Io non sono un tipo strano” replichi, mentre le tue sopracciglia si posizionano in modo tale da dipingere un'espressione arrabbiata, oltre che infastidita.

“Capelli lunghissimi, più dei miei, piastrati appena.. Mezz'ora fa? Bandana di dubbio gusto, almeno per un uomo, canottiera strappata, giacca di pelle e pantaloni, anch'essi di pelle, piuttosto eccentrici. E chiuderò un occhio per quel paia di scarpe dal colore indecifrabile, siccome sono rimasta accecata da quella cosa che hai in testa”.

: - Ma come osa! -.

Vorresti scendere da quell'affare. Eppure sei al venticinquesimo piano, dovresti metterti l'anima in pace ed evitare di raccogliere le sue provocazioni. Ma non ci riesci, proprio non ti va giù il fatto che questa ragazza non si stia strappando i capelli e stia urlando. Ha anche il coraggio di criticarti. Non lo permetti ai tuoi migliori amici, figuriamoci se poi sentire determinate cose da una sconosciuta.

“Sono una rockstar. Le rockstar si vestono così” dici prontamente, come se la tua reputazione dipendesse completamente dalla tua interlocutrice. D'un tratto, il tuo nuovo incubo si trasforma in realtà: l'ascensore comincia a fare un rumore fastidioso, come se ci fossero mille gessi che graffiano una lavagna. Poi la luce si spegne e l'unica cosa che illumina quella cabina sono i tasti che indicano i piani e le tue scarpe fosforescenti.

“Temo si sia bloccato” mormora, sbuffando.

: - Guarda che dispiace molto più a me -.

“Avevo un impegno, dannazione”.

“L'impegno era la ragazza di prima, giusto?” domanda lei, sapendo perfettamente la risposta. E il fatto che lo sappia, rende il tutto ancor più insopportabile, perché adesso inizierà ad avere mille pregiudizi sul tuo conto.

“Non solo” rispondi, appoggiando la schiena contro la parete e lasciandoti scivolare finché non tocchi il suolo.

“Capisco.. Beh, mi dispiace per i tuoi impegni”.

“Io non sono una rockstar senza cervello che pensa solo alle donne” sbotti poi. Lei probabilmente ti starà guardando stranita. Ha semplicemente detto che le dispiace perché non riuscirai a fare quel che dovevi. Però nella tua mente c'è stato tutt'altro tipo di conversazione e richiedeva questo tipo di risposta.

“Come mai hai bisogno di.. Dimostrarlo proprio a me?”.

: - Questa è proprio una bellissima domanda – pensi.

“Non lo so, non ne ho idea. Non sono così e basta, perché tanto lo so già che stavi pensando a quello. L'ho capito da quando se n'è andata la bionda e tu l'hai guardata come se fosse la persona meno affidabile sulla faccia della terra”. Non sai perché glielo stai dicendo, eppure le tue parole continuano ad uscire, così velocemente che non fai in tempo a pensarle che hanno già raggiunto le tue corde vocali. “Sì, ho bevuto un paio di birre. Amo le birre, le amo con tutto me stesso. Eppure, eppure non sono un alcolista che va a quei circoli che ti aiutano ad uscire dalla dipendenza. Mi piace bere una bottiglia di birra con la pizza. Ah e poi adoro uscire con le donne. Mi piacciono i complimenti, mi piace la loro risata. Di qualsiasi ragazza. E di certo non ho bisogno di andare ad un altro circolo per la dipendenza da amore. E faccio confusione con i miei amici. E sono orgoglioso, sono la persona più orgogliosa che esista sulla faccia della terra. E mi dà fastidio che tu non abbia iniziato ad urlare come una pazza isterica quando mi hai visto sull'ascensore”. Adesso sì che saresti pronto a chiuderti in una bara e a farti mettere non tre ma dieci metri sotto terra. Lei scoppia a ridere e nella tua immaginazione ci sei tu con le tue mani attorno al suo collo sottile.

“Anche a me piace la birra. E la pizza. Però non mi piacciono le ragazze, quello no. Non posso dire di essere orgogliosa ma.. Posso dire di essere testarda. Mi dispiace di averti deluso per non essermi comportata come tutte le donne con cui esci.. Ma non vado pazza per i rossi con bandane fucsia e viola”. Ascolti quelle parole e le senti come se fossero un chiaro e tondo 'Scommettiamo?'.

“Potrei definirlo razzismo”.

“Potresti definirlo serietà. Possibile che tu non abbia mai incontrato una donna davanti alla quale non susciti alcun interesse?”. Rimani in silenzio e ci pensi per un istante, poi rispondi.

“No, francamente”. Le luci si riaccendono e le porte dell'ascensore si spalancano. La ragazza mette un piedi fuori dalla cabina.

“Beh, mio caro. Benvenuto nella giungla”.

 

Nota dell'autrice:

Ringrazio tutti per l'attenzione e per essere arrivati fin qui. Sinceramente non ho ancora deciso se questa.. Cosa diventerà una FF o rimarrà una OS. Per il momento cercherò di buttare giù qualcosa.. Nel caso in cui vi fosse piaciuta, lasciate un piccolo commento, così saprò regolarmi nella scelta ^^ Tra l'altro è la prima volta che scrivo qualcosa sui Guns, quindi sarà la mia presentazione per questo fandom :)

Grazie ancora!

 

Rosie

  
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