11/08/2012
1 recensioniBuon giorno, questo pezzo doveva essere pubblicato ieri sera, ma purtroppo mi son addormentata sulla tastiera. Una piccola chicca, per augurarsi buon week-end e per una buona lettura. Baci Ale. Ps: per chi non riesca a comprendere il pezzo, legga la storia da dove è tratto “ Insegnami a scordarmi di pensare”.
Roma.
Nella suite di un bellissimo hotel di Roma, dormivano abbracciati un uomo e una donna. La poca luce che filtrava dalle finestre rifletteva la fede d’oro con un solo diamante nell’anulare sinistro della donna. Il suono della suoneria del cellulare destò entrambi ma la donna lo afferrò per prima – Pronto?- chiese con gli occhi ancora chiusi e la voce impastata dal sonno – Ciao mamma!- rispose una voce squillante e infantile dall’altra parte della cornetta. Un sorriso sorse spontaneo sulle labbra della donna – Ciao amore mio. Come stai? Ti stai comportando bene con gli zii?- chiese. Si sentì una risata soffocata che convinse la donna del tutto, tale padre tale figlio. – Si mamma si. Zia Ginny mi aiuta con i compiti ed io l’aiuto a mettere tavola, aiuto lo zio Ron a pulire la sua scopa. Zio Blaise ci porta sempre al parco e ogni tanto viene anche Ele,con lo zio Harry… bhè io e lo zio ci divertiamo- e su quest’ultima affermazione il bambino ghignò. – Ometto, ti ricordi di cosa abbiamo parlato prima di partire?- rispose l’uomo accanto alla donna. – Si papà. Sai mi farò aiutare anche da zio Ron e zio Blaise per lo scherzo.- rispose tutto orgoglioso il bambino. – Bravo ragazzo- rispose soddisfatto l’uomo. Era proprio suo figlio. – Ian, non ascoltare quello che dice tuo padre. Comportati bene con lo zio, chiaro?- rispose la madre, dando uno scappellotto al suo neo marito. – Si mamma.. ora devo andare, devo aiutare zia Ginny con la spesa, ci sentiamo!ciao mamma, ciao papà!- - Ciao tesoro- risposero in coro i genitori. Riattaccato il cellulare, la donna si volse verso il suo neo marito con un cipiglio severo, che mandava fuori controllo l’uomo – Harry e Ginny ci stanno dando una mano tenendo Ian. Quindi ti prego, fai comportare bene nostro figlio. Ormai non mi da più retta.- disse la donna. L’uomo la guardò e se la strinse forte addosso – Amore, è genetica. I Malfoy e i Potter, non andranno mai d’accordo. E se dovesse succedere, sarebbe la fine del mondo.- rispose sorridendo l’uomo.
Era notte, i due neosposi erano abbracciati sull’erba coperti solo da una coperta dopo essersi amati perdutamente. Si erano sposati da poco meno di una settimana a Parigi, poi erano partiti per la loro luna di miele e la prima tappa era proprio Roma. Poi Berlino, Madrid e infine sarebbero tornati a casa, Monaco. Avevano il viso puntato verso l’alto, aspettavano una stella cadente per esprimere un desiderio, nella notte dei desideri. Una stella velocissima sfrecciò nel cielo e poi scomparve. – Hermione, facciamo un altro figlio?-
Vedo gli occhi di una donna che mi ama
E non sento più bisogno di soffrire
Ogni cosa è illuminata
Ogni cosa è nel suo raggio in divenire.
Jovanotti