Pochi giorni fa ho ascoltato la canzone “cinque
giorni” di Zarrillo ed il pensiero è volato ai cinque maledetti giorni che
Anastasia e Christian sono rimasti lontani. Sappiamo come li ha vissuti lei, ma
Christian? Cos’ha fatto il nostro amato e disperato ragazzo?
Spero che vi piaccia.
Un bacio
Frency70
Cinque giorni senza te
Christian rimase per qualche istante a guardare la
porta chiusa.
Lei l’aveva oltrepassata senza voltarsi.
Lui avrebbe voluto correrle dietro, afferrarla e
costringerla a voltarsi, a guardarlo un’ultima volta, a dargli un bacio
d’addio. Invece niente di tutto questo era successo.
Lui non aveva avuto abbastanza coraggio da gridarle
quanto gli facesse male vederla andar via, lei non aveva avuto esitazione nello
sguardo, quando gli aveva detto che non voleva più stare con lui.
E adesso? Cos’avrebbe dovuto fare adesso?
C’erano un’infinità di cose che poteva permettersi:
un volo in aliante, un giro in elicottero, oppure prendere il suo jet
privato e volare in Europa.
Ma perché queste cose, che fino a ieri l’avrebbero
elettrizzato, adesso gli sembravano solo un modo per fuggire? E per fuggire
dove? Da chi?
Il ricordo di lei non sarebbe rimasto a Seattle,
l’avrebbe seguito ovunque. Perché gli era entrata sotto la pelle. Lei lo aveva
cambiato ed ora lui non voleva più essere quello di prima. Voleva essere un
uomo diverso, nuovo, degno di lei.
Si appoggiò al vetro della portafinestra della sua
camera. Quanti pensieri gli vorticavano in testa, quante domande. Prese in mano
il BlackBarry e cominciò a scrivere.
Da: Christian Grey
A: Anastasia Steel
Data: sabato 04 giugno 2011 ore 01:21
Oggetto: mi manca il respiro…
Cara Anastasia,
che cosa mi hai
fatto?
Il mio mondo, così
ben organizzato, così perfetto, così ordinato, s’è capovolto!
Te ne sei andata da
poche ore ed il silenzio di questa casa mi sta assordando.
Mi hai lasciato ed io
non so che cosa fare.
Potrei andare in un
qualche bar e scoparmi la prima bella ragazza che ci sta, oppure andare
direttamente dove ho sempre trovato donne consenzienti, disposte a fare tutto
ciò che io ordino loro. Non immagini quante porte riescano ad aprire un mucchio
di soldi!
Eppure non mi va…
Non ho voglia di
sentirmi addosso l’odore di una donna che non sia tu. Non voglio che le labbra
volgari di una puttana sfiorino il mio corpo.
Non dopo aver sentito
la carezza dei tuoi baci, la delicatezza del tuo tocco, la dolcezza del tuo
profumo inebriante.
Voglio te, Anastasia!
Voglio te!
Ti rivoglio tra le
mie braccia, ti rivoglio nel mio letto, ti rivoglio nella mia vita!
Avevo anche pensato
di venire a casa tua e rapirti, letteralmente!
Non mi credi? Ne
sarei stato capace!
Ma sarebbe stato un
abuso. Sarebbe stato un atto di egoismo estremo.
Ti rivoglio, ma devi
volerlo anche tu. Devi desiderare stare con me, perché se non lo vuoi anche tu
non può funzionare.
Ho denaro, ho potere,
ho il rispetto di molti, ho anche il loro timore reverenziale, ma mi manca
l’unica cosa che vorrei davvero. Di cui ho realmente bisogno.
L’unica cosa che non
posso comprare, perché non è in vendita: il tuo amore.
Mi hai spaventato,
quando hai detto d’amarmi, quando hai detto di volere “di più”.
Non sono abituato a
ricevere amore incondizionato e non ero preparato al vortice di emozioni che la
tua dichiarazione ha scatenato dentro me.
Ed ora sono qui,
senza di te.
Mi manca la tua
lingua biforcuta, la tua arguzia, il tuo sapermi prendere in giro, il tuo
stuzzicarmi. Mi fai letteralmente impazzire, nel bene e nel male! Ma non
cambierei una virgola di ciò che sei. Perché sei perfetta così. Perché sei la
donna perfetta per me.
E se la tua paura è
quella di non essere “abbastanza” per me, sappi che non è così.
Perché tu sei tutto
quello che ho sempre desiderato…solo che fino a poco fa non lo sapevo!
L’ho capito solo ora
che non sei più qui.
Vederti andar via,
lasciarti andar via, è stata la cosa che mi ha più ferito al mondo.
È stato un dolore
immenso. Più delle bruciature di sigaretta sulla mia pelle, più
dell’indifferenza della puttana drogata, più delle cinghiate del bastardo.
S’è aperta una
voragine nel mio cuore.
Credevo di non
averlo, un cuore, ma ora so che ce l’ho, perché tu l’hai spezzato.
La mia anima nera ha
bisogno della tua luce per non restare imbrigliata nelle tenebre.
Cos’altro posso dire
per convincerti a darmi una seconda possibilità?
Cosa posso fare per
farti capire che ti amo più di quanto un uomo abbia mai amato una donna?
Dimmelo, Ana, e lo
farò. Farò di tutto. Farò l’impossibile.
Vorrei poter
rimettere indietro le lancette dell’orologio e non portarti nella stanza rossa!
Voglio murare quella
porta infernale e riaddormentarmi con te tra le mie braccia, respirare il
profumo inebriante dei tuoi capelli, sentire il tuo cuore emozionarsi quando mi
avvicino, ascoltare il suono della tua risata, sentirti gemere al mio tocco,
farti godere e venire dentro di te come mai ho fatto.
Chissà cosa stai
facendo adesso…Forse sei a casa del fotografo e lui ti sta consolando…
Cazzo, Ana! Che
rabbia che mi monta, se penso a qualcuno che non sia io che ti sfiora, che ti
abbraccia, che ti fa stare bene.
No. Non ho alcun
diritto d’arrabbiarmi. O meglio, non con te. Non sono molto bravo a farti
ridere…sono stato capace solo di farti soffrire, di farti piangere…mentre tu
meriti d’essere felice.
Mi dispiace così
tanto.
Dimmi che non è
troppo tardi. Dimmi che ti manco almeno un po’. Dimmi che mi stai pensando.
Voglio amarti
Anastasia.
Voglio darti tutto.
Ti chiedo solo una
cosa: torna da me!
ti amo.
Per quel che conta,
per sempre tuo
Christian Grey
Amministratore delegato
Grey Enterprises Holdings Inc.
Christian guardò il
suo BalckBarry. Il pollice sul tasto “Invio”.
Che mail sconclusionata
e patetica.
E lui si sentiva
proprio così: un uomo patetico.
Lui, così potente,
così arrogante, così superiore, in realtà era solo un patetico uomo
disperatamente innamorato.
Rimase a guardare il
display, quindi sospirò rumorosamente, un resp0iro intrappolato in un
singhiozzo.
Buttò il telefono sul
letto, si prese la testa fra le mani e si lasciò scivolare giù, seduto bocconi,
sul pavimento.
Quindi lasciò che
amare lacrime gli bagnassero il viso.
Non si prese il
disturbo di nasconderle. Tanto nessuno le avrebbe mai viste.
Nessuno avrebbe mai
saputo del suo dolore.
***
Ciao a tutti,
dopo tanto tempo s’è
riaccesa la voglia di scrivere qualcosa di nuovo.
La scelta è caduta su
Mr 50 sfumature per puro caso. È un personaggio controverso che, nel bene e nel
male, sta facendo parlare di se.
Personalmente, in
generale, (togliendo qualche sfumatura troppo scura) mi piace. Ma chi mi
conosce sa che io preferisco sempre “Il cattivo” (vedi Draco Malfoy!)
Nei tre libri ho amato
un sacco le loro mail, per cui ho deciso di fargliene scrivere una.
Spero di non aver
stravolto il personaggio e che vi abbia emozionato almeno un po’.
Un abbraccio
Frency70
Ps. Se vi va di farmi
sapere cosa ne pensate, sapete come fare! ^^
bacio