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Autore: frency70    11/08/2012    22 recensioni
Cos'ha fatto Christian in quei maledetti 5 giorni in cui è rimasto lontano da Anastasia? Cos’ha fatto il nostro amato e disperato ragazzo?
(la storia è vista esclusivamente dal punto di vista di Lui).
Spero che vi piaccia.
Un bacio
Frency70
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cinque giorni senza te

Pochi giorni fa ho ascoltato la canzone “cinque giorni” di Zarrillo ed il pensiero è volato ai cinque maledetti giorni che Anastasia e Christian sono rimasti lontani. Sappiamo come li ha vissuti lei, ma Christian? Cos’ha fatto il nostro amato e disperato ragazzo?

Spero che vi piaccia.

Un bacio

Frency70

 

 

Cinque giorni senza te

 

Christian rimase per qualche istante a guardare la porta chiusa.

Lei l’aveva oltrepassata senza voltarsi.

Lui avrebbe voluto correrle dietro, afferrarla e costringerla a voltarsi, a guardarlo un’ultima volta, a dargli un bacio d’addio. Invece niente di tutto questo era successo.

Lui non aveva avuto abbastanza coraggio da gridarle quanto gli facesse male vederla andar via, lei non aveva avuto esitazione nello sguardo, quando gli aveva detto che non voleva più stare con lui.

 

E adesso? Cos’avrebbe dovuto fare adesso?

C’erano un’infinità di cose che poteva permettersi: un volo in aliante, un giro in elicottero, oppure prendere il suo jet privato e volare in Europa.

Ma perché queste cose, che fino a ieri l’avrebbero elettrizzato, adesso gli sembravano solo un modo per fuggire? E per fuggire dove? Da chi?

Il ricordo di lei non sarebbe rimasto a Seattle, l’avrebbe seguito ovunque. Perché gli era entrata sotto la pelle. Lei lo aveva cambiato ed ora lui non voleva più essere quello di prima. Voleva essere un uomo diverso, nuovo, degno di lei.

 

Si appoggiò al vetro della portafinestra della sua camera. Quanti pensieri gli vorticavano in testa, quante domande. Prese in mano il BlackBarry e cominciò a scrivere.

 

 

 

Da: Christian Grey

A: Anastasia Steel
Data: sabato 04 giugno 2011 ore 01:21

Oggetto: mi manca il respiro…

 

Cara Anastasia,

che cosa mi hai fatto?

Il mio mondo, così ben organizzato, così perfetto, così ordinato, s’è capovolto!

Te ne sei andata da poche ore ed il silenzio di questa casa mi sta assordando.

Mi hai lasciato ed io non so che cosa fare.

Potrei andare in un qualche bar e scoparmi la prima bella ragazza che ci sta, oppure andare direttamente dove ho sempre trovato donne consenzienti, disposte a fare tutto ciò che io ordino loro. Non immagini quante porte riescano ad aprire un mucchio di soldi!

Eppure non mi va…

Non ho voglia di sentirmi addosso l’odore di una donna che non sia tu. Non voglio che le labbra volgari di una puttana sfiorino il mio corpo.

Non dopo aver sentito la carezza dei tuoi baci, la delicatezza del tuo tocco, la dolcezza del tuo profumo inebriante.

Voglio te, Anastasia! Voglio te!

Ti rivoglio tra le mie braccia, ti rivoglio nel mio letto, ti rivoglio nella mia vita!

Avevo anche pensato di venire a casa tua e rapirti, letteralmente!

Non mi credi? Ne sarei stato capace!

Ma sarebbe stato un abuso. Sarebbe stato un atto di egoismo estremo.

Ti rivoglio, ma devi volerlo anche tu. Devi desiderare stare con me, perché se non lo vuoi anche tu non può funzionare.

Ho denaro, ho potere, ho il rispetto di molti, ho anche il loro timore reverenziale, ma mi manca l’unica cosa che vorrei davvero. Di cui ho realmente bisogno.

L’unica cosa che non posso comprare, perché non è in vendita: il tuo amore.

Mi hai spaventato, quando hai detto d’amarmi, quando hai detto di volere “di più”.

Non sono abituato a ricevere amore incondizionato e non ero preparato al vortice di emozioni che la tua dichiarazione ha scatenato dentro me.

Ed ora sono qui, senza di te.

Mi manca la tua lingua biforcuta, la tua arguzia, il tuo sapermi prendere in giro, il tuo stuzzicarmi. Mi fai letteralmente impazzire, nel bene e nel male! Ma non cambierei una virgola di ciò che sei. Perché sei perfetta così. Perché sei la donna perfetta per me.

E se la tua paura è quella di non essere “abbastanza” per me, sappi che non è così.

Perché tu sei tutto quello che ho sempre desiderato…solo che fino a poco fa non lo sapevo!

L’ho capito solo ora che non sei più qui.

Vederti andar via, lasciarti andar via, è stata la cosa che mi ha più ferito al mondo.

È stato un dolore immenso. Più delle bruciature di sigaretta sulla mia pelle, più dell’indifferenza della puttana drogata, più delle cinghiate del bastardo.

S’è aperta una voragine nel mio cuore.

Credevo di non averlo, un cuore, ma ora so che ce l’ho, perché tu l’hai spezzato.

La mia anima nera ha bisogno della tua luce per non restare imbrigliata nelle tenebre.

Cos’altro posso dire per convincerti a darmi una seconda possibilità?

Cosa posso fare per farti capire che ti amo più di quanto un uomo abbia mai amato una donna?

Dimmelo, Ana, e lo farò. Farò di tutto. Farò l’impossibile.

Vorrei poter rimettere indietro le lancette dell’orologio e non portarti nella stanza rossa!

Voglio murare quella porta infernale e riaddormentarmi con te tra le mie braccia, respirare il profumo inebriante dei tuoi capelli, sentire il tuo cuore emozionarsi quando mi avvicino, ascoltare il suono della tua risata, sentirti gemere al mio tocco, farti godere e venire dentro di te come mai ho fatto.

Chissà cosa stai facendo adesso…Forse sei a casa del fotografo e lui ti sta consolando…

Cazzo, Ana! Che rabbia che mi monta, se penso a qualcuno che non sia io che ti sfiora, che ti abbraccia, che ti fa stare bene.

No. Non ho alcun diritto d’arrabbiarmi. O meglio, non con te. Non sono molto bravo a farti ridere…sono stato capace solo di farti soffrire, di farti piangere…mentre tu meriti d’essere felice.

Mi dispiace così tanto.

Dimmi che non è troppo tardi. Dimmi che ti manco almeno un po’. Dimmi che mi stai pensando.

Voglio amarti Anastasia.

Voglio darti tutto.

Ti chiedo solo una cosa: torna da me!

 

ti amo.

Per quel che conta,

per sempre tuo

 

Christian Grey

Amministratore delegato Grey Enterprises Holdings Inc.

 

 

 

Christian guardò il suo BalckBarry. Il pollice sul tasto “Invio”.

Che mail sconclusionata e patetica.

E lui si sentiva proprio così: un uomo patetico.

Lui, così potente, così arrogante, così superiore, in realtà era solo un patetico uomo disperatamente innamorato.

Rimase a guardare il display, quindi sospirò rumorosamente, un resp0iro intrappolato in un singhiozzo.

Buttò il telefono sul letto, si prese la testa fra le mani e si lasciò scivolare giù, seduto bocconi, sul pavimento.

Quindi lasciò che amare lacrime gli bagnassero il viso.

Non si prese il disturbo di nasconderle. Tanto nessuno le avrebbe mai viste.

Nessuno avrebbe mai saputo del suo dolore.

 

 

***

Ciao a tutti,

dopo tanto tempo s’è riaccesa la voglia di scrivere qualcosa di nuovo.

La scelta è caduta su Mr 50 sfumature per puro caso. È un personaggio controverso che, nel bene e nel male, sta facendo parlare di se.

Personalmente, in generale, (togliendo qualche sfumatura troppo scura) mi piace. Ma chi mi conosce sa che io preferisco sempre “Il cattivo” (vedi Draco Malfoy!)

Nei tre libri ho amato un sacco le loro mail, per cui ho deciso di fargliene scrivere una.

Spero di non aver stravolto il personaggio e che vi abbia emozionato almeno un po’.

Un abbraccio

Frency70

Ps. Se vi va di farmi sapere cosa ne pensate, sapete come fare! ^^

bacio

   
 
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