Erano le 4:37 del pomeriggio, stavo giocando tranquillamente con Snow, il mio adorabile S.Bernardo e con la palla da basket di mio padre quando era un giocatore della ‘’Boston Celtics’’ a fare canestro sul cestino. Sì lo ammetto dovevo fare tanti compiti, ma non ne avevo la minima voglia, forse non conoscevo le conseguenze.
Ero triste, sola e annoiata….sì proprio così, sola, perché Snow velocemente e silenziosamente si era già accomadata sul mio letto; invece ero triste, perché mia madre, circa un quart d’ora prima si era arrabbiata con me perché avevo rotto la finestra con lo stesso pallone con cui stavo giocando qualche minuto fa, ma il peggio è stato quando mia madre arriva per portarmi i vestiti da piegare e riporre nell’armadio e mi vede…i nostri sguardi si incrociarono, i suoi occhi verdi a forma di mandorla, con i miei, marroni e grandi; fu un attimo di paura…sapevo quello che mi sarebbe capitato, il peggio che ha una ragazzina di sedici anni possa accadere……così decisi…