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Autore: Blubba    12/08/2012    1 recensioni
"Egomama" significa "gelosia di se stessi".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 A miliardi di milioni di anni luce da qui c’è un pianeta dove non esiste il male, dove le persone non risolvono i problemi con la violenza, dove i sorrisi non sono costretti, dove la verità regna, anche se è dura, anche se è difficile da accettare.
A miliardi di milioni di anni luce da qui esiste il mio mondo, il mondo dei miei sogni, quello che prima o poi vorrei vedere, dove vorrei vivere felice per sempre.
Vorrei poterlo raggiungere al più presto, così non dovrò più pensare a come fingere di essere felice in un luogo che mi sconforta così tanto da farmi diventare apatica e triste.
Già, triste.
In pochi usano ancora questa parola, adesso le persone si definiscono “depresse” ogni volta che succede loro qualcosa di brutto, ma loro sono solo tristi o contrariate. Affrante, al massimo.
Come fanno a definirsi depressi se non sanno nemmeno cosa vuol dire? Usano le parole con tanta leggerezza che al solo pensiero mi si rivoltano le budella.
Sono nata in una generazione di persone che dicono le cose peggiori di se stesse, e non è una cosa positiva.
Loro aspettano soltanto il Tizio e Caio di turno che dicano loro che in realtà sono perfetti, che non devono cambiare nulla che sono stupendi.
Già, stupendi, altra parola usata in modo spropositato.
Ma chi sono io per giudicare? Io che mi considero una persona di così basso livello anche se non posso ancora essere considerata una persona?
Perché io sono niente, sono troppo giovane per pensare, perché tutto ciò che penso non è supportato dall’esperienza, ma solo dall’osservazione.
Sarebbe bello smettere di pensare e lasciarsi andare come i miei coetanei.
Ne parlo come se le persone della mia età non pensassero, ma loro pensano, non so precisamente cosa, infatti passo molto tempo a chiedermi cosa c’è dietro a quella facciata di finta durezza e smancerie varie di cui gli adolescenti sono pieni fino al collo. Perché deve esserci qualcos’altro, oltre a quei finti amori, quelle parole superficiali e l’inizio di un’identità morale che nella maggior parte dei casi è completamente sballata. Mi chiedo sul serio se ci sia qualcosa di più profondo, di più … interno … una coscienza che non sia influenzata dalla tv, dalla musica, dai discorsi interpretati a casaccio. Mi chiedo se sono capaci di fermarsi all’improvviso per strada e capire che tutto ciò che hanno intorno non è per niente scontato, che la vita va combattuta fino alla fine e che nulla è dovuto.
C’è qualcos’altro oltre al trucco? Alle affermazioni sparate solo per attirare l’attenzione? Oltre al mettersi in mostra, al curare solo l’aspetto esteriore?
Perché mi sento tanto superiore da poter giudicare le persone che mi stanno attorno? Il giudizio è il primo passo per l’ipocrisia e l’egocentrismo, perché molto probabilmente io non sono nemmeno la metà di un normale adolescente.
Lo dico, ma perché non lo penso?
Perché credo che tutti sbaglino? Che non ci sia nulla oltre quella parete di pura apparenza mascherata da normalità?
Parlo come se io potessi giudicare, ma nessuno può, perché non posso dimostrare se c’è o non c’è qualcosa dietro quelle maschere piene di nulla.
Potrei farlo, ma ho paura di scoprire che le mie speranze sono vane, che esistono veramente persone che dentro sono completamente vuote e io non voglio conoscerle.
Perché se è tutto falso sarebbe un disastro, una mente così giovane non dovrebbe essere così vuota come io penso.
Ma allo stesso tempo vorrei che fosse così.
Perché potrei pensare finalmente di essere superiore a tutti, che sono speciale, che la mia mente non è da buttare.
Se questo non è egocentrismo.
Non saprei proprio come definirlo.
Ah, a proposito.
Il pianeta di cui parlavo…
Non esiste.

   
 
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