Rufy lo fissò a lungo.
Era così rilassato.
Non fosse stato per il petto squarciato, e per il sangue che lo ricopriva, si sarebbe detto dormisse, come suo solito.
E in fondo, era vero. Stava dormendo.
Il problema era che non si sarebbe più risvegliato.
Rufy guardò ancora il corpo, una calma irreale nel petto.
Non credeva sarebbe stato così calmo, di fronte alla morte.
Sì, perché se lui era morto, ora gli toccava squartarsi la pancia.
Se lo erano promessi il primo giorno. O entrambi, o nessuno. E il fato aveva optato per la seconda.
Tolse la spada maledetta dal fianco dello spadaccino esanime e la sguainò.
Gli sembrava quella più adatta, quella più letale.
Se la puntò contro. Poi sorrise.
-Buonanotte, amico.-
Non fu doloroso.

E fu di nuovo al fianco del suo vice.







NDA:
....AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! T_T

(Attenzione, avvertiamo i gentili lettori che l'autrice si trova in stato di profondo shock emotivo a causa di ciò che lei stessa ha scritto in questa falsa drabble di 135 parole, motivo per cui non si trova in condizioni tali di scrivere un saluto decente. Ha pregato però l'amministrazione di far sapere a tutti che il rapporto tra Rufy e Zoro è, ovviamente, di pura e semplice amicizia.
Aggiunge che sarebbe grata di ricevere qualche piccola recensione, a cui risponderà non appena sarà uscita dalla fase di coma emotivo causato dalla scelta di uccidere il suo amato Zoro.
Vi ringraziamo per la cortese attenzione.
La direzione.)