Jealous

Musica. Ecco ciò che mi circondava. Musica e corpi schiacciati uno contro l'altro. Ma non me me importava molto, o almeno non questa sera. Ultimamente non frequentavo più posti del genere, ma oggi ne sentivo il bisogno fisiologico. Ho trascinato appositamente Ri perché dovevo sfogarmi. Si è preso un bel colpo quando me ne sono uscito con un bel "andiamo a ballare" subito dopo la festa, ma non mi ha detto niente, mi ha solamente guardato preoccupato per poi portarmi in questo locale stabordante di gente capendo perfettamente come mi sentissi. Ero distrutto... Perché doveva provarci con tutte? Neanche volevo andarci alla festa organizzata dalla YG perché mi sentivo poco bene... E ora eccomi qui a ballare come una scatenato in questo mare di gente con l'aiuto di un po' di alcol. Avevo perso il maknae di vista e una parte del mio cervello era molto preoccupato, ma la voglia di dimenticare quel maledetto bacio che QUELLA aveva lasciato sul SUO collo dopo svariate risate era più forte. Cercavo di non pensarci, ma non era per niente facile. Anche perché il dj aveva messo un remix di Fantastic Baby e continuavano a venirmi in mente gli scherzi idoti che mi faceva durante le riprese. La ragazza che avevo davanti continuava a muovere il bacino verso di me senza aver realizzato chi avessa davanti. Mi sentii strattonare di colpo e mi girai infastidita.
-Che cavolo stai facendo?- mi disse arrabbiato. Mossi il braccio per levare la sua presa da me.
-Quello che fai tu.- risposi allontanandomi di più da lui. Ripresi a ballare più sfacciatamente di prima sapendo che lui era qui. Perchè era qui? Come aveva fatto a trovarmi? Sentii delle mani sui miei fianchi trascinarmi verso il corpo a cui appartenevano mentre si muoveva a tempo di musica. Quando i nostri corpi combaciarono ebbi una scossa. Quel suo profumo maledetto lo sentii chiaramente. Tirai la testa dietro poggiandola sulla sua spalla. Vedevo le luci muoversi illuminando di vari colori il locale. Portai le braccia dietro il suo collo e presi a muovermi su di lui. Se non fosse per l'alcol non lo avrei mai fatto così spudoratamente.
-JiYong andiamo via-
-No- risposi chiudendo gli occhi.
-Se ci riconosce qualcuno è la fine, lo sai-
-Non me ne importa nulla- Lo sentii sospirare e piano piano mi fece uscire dal locale trascinandomi
-Che vuoi Seunghyun? Perché sei venuto?- dissi alzando il volume della voce. Tentai di allontanarmi ma persi l'equilibrio e lui mi riafferò.
-Hai bevuto?-
-E anche se fosse?- lo guardai male.
-Posso sapere che ti prende?-
-Chiedilo a QUELLA-
-Quella chi?- rispose guardandomi confuso per poi sorridermi dolcemente. -Aaaah, QUELLA. Quindi sei geloso, hai fatto tutto questo per causa mia-
-Non è vero! L'ho fatto per me. Volevo togliermi quel stupido ricordo dalla testa...-
-Sei geloso-
-No-
-Si-
-No-
-Si-
-No-
-Si. Ti costa così tanto ammetterlo?- mi chiese sorridendo. Dio che fastidio!
-Va bene, sono geloso. Contento ora? Posso andare?-
-Direi proprio di no. Perché sei geloso?-
-E me lo chiedi pure? Quella ti ha baciato sul collo. Sul collo che solo io posso baciare. Solo io posso baciarti. Tu sei solo mio. Contento ora?- urlai
-Molto- mi rispose sorridendo ancora di più per poi abbracciarmi.
-Lasciami! Lasciami stupido!- iniziai a dimenarmi senza successo e mi abbandonai tra le sue braccia.
-Sei un cretino... Uno stupido... Solo i-io... Sul t-tuo- non completai la frase tanto per preservare quel minimo di dignità che l'alcol aveva relegato in un anfratto del cervello.
-Shhh. Si, lo so. Dai calmati così andiamo- mi accarezzò. Mi aggrappai alla sua maglia e continuai a ripetere parole senza un senso preciso. Al diavolo la dignità, se mai mi avesse chiesto qualcosa avrei dato la colpa all'alcol. Lui non smise di accarezzarmi e di tenermi stretto a se.
-Come sapevi che ero qui?- chiesi dopo un po'
-Me lo ha detto VI, ma non glielo dire che te l'ho detto- rispose. Mi scappò un sorriso.
-Dov'è ora?-
-È tornato a casa non appena sono arrivato-
-Ok-
-Dai ti accompagno a casa- annuii e ci incamminammo verso la sua auto.

-Siete due tonti-
-Ci scusi-
-Quante volte ve l'ho detto che dovete stare attenti?-
-Tante-
-Ecco!- sospirò e si rimise seduto sulla sedia dietro la grande scrivania che avevamo davanti. -Ora dovrò organizzare una conferenza stampa e ci dovremmo inventare perché vi trovavate lì e perché eravate abbracciati- continuò guardandoci sempre severamente
-Mi scusi... È stata colpa mia- dissi
-È stata colpa di tutti e due- mi corresse Tabi
-Non fa niente, potete andare, ma rimanete qui nell'edificio che non appena avrò trovato una soluzione vi mando a chiamare- noi annuimmo ed uscimmo dall'enorme ufficio di Yang Hyun Seok Ci guardammo e lui sorrise appoggiando il braccio sulle mie spalle continuando a camminare.