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Autore: gemellina    24/02/2007    48 recensioni
“Se i miei amici sono frustrati sessualmente, i tuoi sembrano conigli in calore… mi correggo, loro non sembrano essere dei conigli in calore, loro sono dei conigli in calore”
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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acena

A cena… da Amici

 

 

 

“… sono frustrati sessualmente”

“Non ti permettere. I miei amici non sono frustrati sessualmente”

Incrocia le braccia al petto continuando a sostenere il mio sguardo di fuoco, solo che non mi sembra molto convinta di ciò che continua a sostenere con ardore.

“Ah no?”

“No”

Attimi di silenzio ci avvolgono, solo qualche grugnito ogni tanto esce dalle nostre bocche piegate in ghigni feroci.

“Se i miei amici sono frustrati sessualmente, i tuoi sembrano conigli in calore… mi correggo, loro non sembrano essere dei conigli in  calore, loro sono dei conigli in calore”

Sorrido compiaciuto a quell’ultima constatazione della mia dolce compagna di vita.

“E tu non sei da meno… sei un pervertito”

“Stiamo andando sul personale, tesoro?”

“No amore”

Stiamo per litigare, e quando iniziamo a chiamarci tesoro e amore, stiamo entrando nel vivo del litigio.

Lo so che tra le coppie normali funziona al contrario, ma noi non siamo una coppia normale.

Un Malfoy ed una Granger.

Ho detto tutto.

“Non mi sembra però che tu non riesca ad apprezzare il mio essere perverso

Le gote si tingono di rosso, ma imperterrita continua a sostenere il mio sguardo malizioso.

“Non cambiare discorso, Malfoy”

Sbaglio? O lo sta cambiando lei?

“Sei tu che hai tirato in ballo la mia perversione”

Si ravviva i capelli, solitamente lo fa quando la faccio innervosire, e devo dire di esserci riuscito.

Sono soddisfatto di me stesso.

“Sei un bambino”

“E ti piaccio”

“Ucciditi”, sibila.

“Ma tesoro, se mi dici così potrei morirci, sai?”, faccio con fare teatrale alzandomi dal divano e portandomi una mano sul cuore.

Lei arriccia il nasino, e una mano poggiata sul mio petto mi fa cadere di nuovo sul divano.

A quanto pare non sa con chi ha a che fare, infatti la trascino con me, e la faccio adagiare sul mio corpo; lei in tutta risposta cerca di liberarsi dalla mia stretta, ma i suoi sforzi sono del tutto inutili.

“Draco, non riesci mai a prendere le cose seriamente”

Catturo la sua bocca con la mia e cerco di condurla in un bacio famelico, ma Hermione continua a sfuggirmi.

Ribalto la situazione, e adesso è completamente imprigionata dal mio corpo.

Nonostante i suoi polsi siano immobilizzati dalle mie mani lei continua a cercare di liberarsi, ma l’unica cosa che ottiene è il respiro irregolare e un bottone di troppo della camicetta bianca che indossa sbottonato, facendo così intravedere il suo reggiseno di pizzo bianco.

“Oh Herm, non parlerei così”, la mia bocca scende sul suo collo e raggiunge il petto, la sento irrequieta sotto di me e le cose non potrebbero andare meglio.

Scendo su un suo senso e attraverso il pizzo lascio dei baci affamati.

La sento gemere, e quando i miei occhi si alzano sul suo visetto delizioso, non posso far altro che regalarle un sorriso che lei ricambia deliziandomi.

Mi avvicino sempre di più alle sue labbra, ma non la bacio, sembra indispettita, e facendo leva su se stessa riesca a sollevarsi quel poco che le occorre per baciarmi.

Le nostre lingue si incontrano, e le lascio liberi i polsi;  una mano adesso è tra i miei capelli e l’altra sta lasciandomi piccoli segni lungo la schiena.

Per fortuna che sono io quello che lascia i discorsi a metà!

“Trovo che il divano sia scomodo”, le dico tra un bacio e l’altro.

Lei annuisce alla mia constatazione, e in men che non si dica siamo tra le soffici lenzuola di seta del nostro letto.

Adoro questo letto, adoro lei, ma più di ogni cosa adoro me e lei insieme.

 

“Non doveva andare così”, di solito dopo una dimostrazione d’amore, è quella che è appena avvenuta è stata una dimostrazione d’amore, lei non esordisce con questo genere di frasi.

Giocherella con i miei capelli, ed io rilassato dal suo tocco gentile, le lascio dei baci sul ventre.

“Sai che finisce sempre così”

“Abbiamo un discorso in sospeso”, ribatte.

“Era noioso come discorso, non mi va di riprenderlo”, dico, continuando a baciarle il ventre.

“I nostri amici non sono un argomento barboso”

Mi sollevo e la guardo negli occhi.

“Non mi è sembrato nemmeno piacevole”

“Draco, tra meno di 2 ore dobbiamo andare a cena da Harry e Ginny”

“Pansy e Blaise”, ribatto secco.

“Abbiamo 2 inviti e non sappiamo da chi andare a cenare”, dice stancamente.

Tu forse non sai dove andare a cenare, io lo so perfettamente. Pansy e Blaise”

In sostanza il problema è che entrambi, in momenti diversi della giornata, abbiamo accettato due inviti a cena; lei da Potty e ragazza Lenticchia, io da i miei due migliori amici Pansy e Blaise.

Chi piantare in asso, adesso?

La domanda mi sembra del tutto superflua.

La risposta ovvia è Pansy e Blaise.

“Ricordi l’ultima volta che siamo andati dai tuoi amici cos’è successo?”, mi domanda puntandomi l’indice al petto con fare aggressivo.

Oh se ricordo!

Ma non può finire così, perché anche i ricordi che ho dell'’ultima volta che siamo andati a cena dai Potter non sono idilliaci!

“E tu hai forse rimosso quello che è accaduto da Potty?”

Lei abbassa il capo.

“Non l’ho dimenticato, è tutto nel Pensatoio!”, ribatte quasi afflitta.

“Che idea geniale! Prendi il Pensatoio, rivivere quelle esperienze non potrà farci altro che bene!”

Sì, lo so! Sono geniale!

“E magari ci aiuterà a scegliere!”,dice speranzosa con gli occhi che le brillano.

Ma purtroppo la mia piccola, non ha ancora capito che non intendo prendere in considerazione l’idea di andare da Potty, per quanto la  cena a Casa Zabini sia stata assurda, io preferisco comunque cenare con i miei migliori amici.

 

Hermione indossa la mia camicia e corre a prendere il Pensatoio, adesso siamo pronti per immergerci nei favolosi ricordi di quelli che dovevano essere delle normali cene.

 

 

                                                       ***

 

Casa Zabini

Ore 20:00

 Quello che doveva essere un normale sabato sera di qualche mese prima.

 

La dimora dei coniugi Zabini si presentava come una villa di dimensioni spropositate immersa nel verde, in una delle zone più alla moda della Londra babbana.

Una zona piuttosto isolata, con pochissimi babbani in mezzo ai piedi.

La serata avrebbe dovuto prospettarsi tranquilla, ma la scena a cui assistettero quando misero piede nella cucina dei padroni di casa, li lasciò sconvolti e con una voglia matta di dare di stomaco, o perdere improvvisamente i sensi.

Tutto pur di non assistervi.

Grida e gemiti si disperdevano nell’ambiente; i vestiti erano un po’ sparsi ovunque,ed Hermione giurò di aver visto un perizoma che fuoriusciva dal tegame in cui bolliva una strana salsa.

Pansy e Blaise totalmente nudi stavano dandoci dentro come conigli in calore.

Per lo sconcerto di sapere che insieme alla cena avrebbero potuto trovarvi perizomi e altro, la bottiglia di vino che Hermione teneva per il collo, scivolò per terra.

Il fracasso fu enorme, e con grande sorpresa di Draco, riuscì anche a sovrastare le urla dei suoi due migliori amici, (cosa che riteneva impossibile).

Il liquido rosso sangue si liberò sul pavimento,e i pezzi di vetro si dispersero un po’ in tutta la cucina.

Ma grazie a quel trambusto i padroni di casa, si accorsero della presenza dei loro amici.

“Draco Hermione”, disse Blaise, cercando di assumere un atteggiamento naturale.

Ma trovandosi completamente nudo, con Pansy nuda sotto di lui con sguardo totalmente appagato, e  i suoi amici che li fissavano inorriditi, cercare di assumere un atteggiamento naturale risultava pressoché impossibile.

“La cena sarà pronta a momenti”, riuscì a dire, mentre Pansy riuscita a coprirsi con una tovaglia, era in cerca dei suoi indumenti.

Hermione afferrato il perizoma con un mestolo glieli porse:

“Cercavi forse questo?”

Pansy li afferrò.

“Grazie Herm”

 

In fondo era solo stato un piccolo incidente di percorso.

A tutti sarà capitato di essersi abbandonati ad istinti selvaggi sul piano di lavoro sito in cucina, e a tutti sarà capitato di essere visti dai propri amici.

False speranze di un Blaise che non chiedeva altro di essere risucchiato dal pavimento.

 

Quale momento migliore per far dimenticare ai propri amici la scena caliente alla quale hanno assistito?

Farli bere, ovviamente.

Con nonchalance Blaise versò altro vino nei due calici, ma Hermione con le guance già arrossate preferì evitare.

“Delizioso ossobuco, Pansy”,disse la giovane ragazza.

Pansy sorrise soddisfatta portandosi una ciocca ribelle di capelli nero corvino dietro l’orecchio.

“Grazie Herm, Blaise adora i buchi”, il tono della voce, apparve ai due amici piuttosto malizioso, e ad accreditare la loro convinzione arrivò anche il mordersi del labbro inferiore in maniera suadente.

Blaise rispose con un’occhiata allusiva.

Draco finse dei colpetti di tosse per cercare di riportare tutto alla normalità.

“Potresti passarmi la salsa?”, a quella richiesta di Draco, Pansy sembrò ritornare in sé,(o almeno nella parte non invasa dal demone del sesso), prese la salsiera e immerso il dito nella salsa, se lo portò alla bocca alludendo a qualcosa che i commensali capirono al volo.

Per Hermione e Draco il ritratto del vecchio nonno Zabini, non era mai stato così interessante.

“Draco, ho paura”

“Tieni duro”, i due sussurrarono quelle piccole frasi, e mentre Draco cercava di rassicurare la sua amata, una Pansy piuttosto assatanata si mise a cavalcioni su Blaise, e presero a divorarsi la faccia; dopo alcuni strani rumori viscidi, i due amanti travolti da passione irrefrenabile caddero a terra trascinando la tovaglia con tutto ciò che vi era sopra.

Adesso, Draco ed Hermione, non avrebbero più potuto nemmeno mangiare.

 

 

 

Ore 20:00

Casa Potter

Quello che doveva essere un nomale sabato di qualche settimana prima.

 

La dimora dei coniugi Potter, si trovava nel cuore della Londra babbana, in un appartamento piuttosto spazioso proprio al centro della parte caotica della città.

Anche la serata con i coniugi Potter avrebbe dovuto svolgersi nella tranquillità più assoluta.

Draco ed Hermione erano appena usciti dall’ascensore speranzosi di non dover assistere alla raccapricciante scena alla quale avevano assistito un mese prima.

Sembrava tutto tranquillo, ma dovettero ricredersi quando suonarono il campanello.

“Sei un’idiota”

“Non ti permetto di parlarmi così!”

“Io parlo come mi pare e piace!”

I due si guardarono preoccupati, e solo quando un qualcosa di vetro arrivò a frantumarsi sulla porta d’ingresso,(dalla quale avrebbero dovuto entrare), presero in considerazione l’idea di andare a mangiare una pizza e disertare l’invito.

Quando Harry Potter aprì loro, sui loro visi di disegnò un falso sorriso di circostanza.

Loro non erano davvero spaventati.

"Siete in anticipo”, proferì il ragazzo dagli occhi verdi facendo cenno di entrare e di accomodarsi.

“E’ ora di cena”,riuscì a dire Hermione porgendogli la bottiglia di vino.

Si accomodarono titubanti nel salone, dove Ginny offrì loro un aperitivo, e Draco cercò di bere la maggior quantità di prosecco, non era mai troppo presto per iniziare a perdere la lucidità durante un invito dei Potter.

“Draco, non ti sembra di esagerare?”,gli chiese.

Draco guardò il bicchiere tra le sue mani, e dopo un’attenta riflessione lo mandò giù sotto gli occhi atterriti di Hermione, “Non mi pare”

Improvvisamente vennero lasciati soli, e mentre Draco continuava a bere ed Hermione prendeva in considerazione l’idea di chiedere asilo politico agli inquilini del piano di sotto, un qualcosa di metallico venne tirato al muro, ma dall’urlo disumano che ne seguì, i due capirono che non era diretto al muro.

“Stavi cercando di uccidermi, Gin?”

“Voglio riuscire laddove Voldemort non è riuscito”

Un ringhio di guerra, piatti contro il muro, e poi…. Il silenzio.

“Io direi di levare le tende”,propose saggiamente Draco, ma nel secondo esatto in cui Hermione stava per afferrare la borsa, un Harry sorridente con un rivolo di sangue che scendeva copioso dal naso annunciò che la cena era pronta.

 

 

Il silenzio era tombale, non un respiro.

Draco ed Hermione comunicavano con lo sguardo.

Più volte avevano visto che la forchetta saldamente impugnata da Ginny avrebbe voluto inforchettare la malcapitata mano di Harry.

“Ma che bel lampadario”,osò esclamare Hermione.

Non l’avesse mai fatto.

Un lampo di luce verde scaturì dagli occhi di Harry e trafisse la moglie.

“Fa schifo! L’ha scelto Ginny”, Draco giurò di aver visto gli occhi della Weasley divenire rossi proprio come i capelli.

Era avvolta da un cerchio di fuoco.

“Se non ti piaceva potevi dirlo quando l’abbiamo acquistato. Sei sempre stato uno stronzo ipocrita!”

“Io sarei uno stronzo ipocrita?”

“Sì”, ribattè furiosa lei, sotto gli sguardi attoniti dei loro ospiti in un evidente stato di shock.

“Non avrei mai dovuto sposarti”

“IO, non avrei mai dovuto sposarti… sei uno sfigato”

E il tutto degenerò con loro che si accapigliavano, dando vita ad un vero incontro di wrestling nella sala da pranzo.

“Non toccarmi, maniaco”

“Hai un alito che fa schifo”

Draco ingollò il bicchiere di vino, prese la mano della sua Hermione e disse:

“Quattro wisky da qualche parte?”

“Ottima idea”, e presi i soprabiti scapparono di furia da quella gabbia di matti.

 

 

                                                                  ***

 

Abbiamo rivisto i due tragici avvenimenti.

Adesso aspetto solo il suo verdetto, meglio ritrovarsi un perizoma nella torta che un piatto in testa, vero?

Nell’attesa mi accendo una sigaretta.

“Sai Draco… che ne dici di ordinare dal cinese?”

“Ottima idea”, le passo una sigaretta e mentre cerca il telefono per ordinare, io non posso far altro che sorridere alla mia metà.

 

 

 

 

 

 

 

_______________________________________________________

 

Eccezionale? Oltre Ogni Previsione? Accettabile? Scadente?Desolante? Troll?

Fatemi sapere mi raccomando!

 

kisses

 

  
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