‘Madonna santa! Ma perché le hanno messe così alte queste stupide bacchette!’.
Trent sentì le lamentele di una ragazza nel corridoio opposto a quello dove si trovava. Il ragazzo stava lavorando nel negozio di articoli musicali del padre, così si precipitò a vedere se la giovane aveva bisogno d’aiuto.
Appena entrò nel reparto “Accessori per la batteria”, vide una bellissima ragazza dalla carnagione chiarissima in punta di piedi che dimenava la mano sperando di raggiungere le bacchette. ‘Ma porca miseria’ continuò lei, ignara del moro che la guardava divertito.
‘Hai bisogno di una mano?’ chiese Trent. ‘No grazie. Ce la faccio benissimo da sola’ rispose seccata lei, iniziando a saltellare.
‘Come vuoi’ disse ridendo sotto i baffi. La ragazza in quel momento avrebbe voluto tirarli un cazzotto, ma era troppo impegnata nella sua impresa.
‘E cadete!’ continuava lei a lamentarsi. All’improvviso si sentì prendere per la vita e spostare. ‘Lasciami’ disse lei alterata. Trent si posizionò nel punto dove poco prima si trovava la ragazza e prese le bacchette senza problemi, per poi porle alla giovane. ‘Grazie’ biascicò la ragazza guardandolo. I due si scambiarono un occhiata. ‘Non c’è di che – rispose lui, per poi continuare – Bisogno d’altro?’. ‘Ehm, mi potresti dire dove sono gli articoli per le chitarre? Dovrei comprare delle cose per mio padre’ rispose lei, abbassando lo sguardo. Odiava chiedere aiuto, ma quel posto era enorme e già per trovare le bacchette ci aveva messo un quarto d’ora.
‘Vieni’ le disse Trent, facendoli un cenno con la mano. La ragazza dai capelli zebrati lo seguì, passando fra decine di corridoi.
‘Eccoci! - esclamò lui – In queste tre file di corridoi ci sono tutte le cose per le chitarre’. Poi fece per andare via, quando la ragazza lo afferrò per il braccio e, timidamente, disse ‘Non è che potresti aiutarmi?’.
I due iniziarono a cercare gli oggetti e, dopo poco, finirono.
‘Grazie’ disse lei alla fine, contenta di aver finito le sue commissioni.
‘Prego’ rispose il ragazzo, sorridendole.
Poi la accompagnò alla cassa e, dopo aver passato tutto ai laser, disse ‘Le bacchette sono un regalo da parte mia’. La ragazza, meravigliata, abbozzò un sorriso e dopo aver preso tutta la sua roba, esclamò ‘Grazie, Trent’. Poi uscì dal negozio.
La ragazza tornò il giorno dopo. Appena il ragazzo la vide, le andò in contro.
‘Bisogno di aiuto?’ disse sorridendo. ‘No – rispose lei – però avrei bisogno di darti una cosa’. Gli porse un bigliettino e aggiunse ‘Devo scappare… alla prossima’ e corse fuori dal negozio.
Il ragazzo guardò il bigliettino e lesse:
Questo è il mio numero, se qualche pomeriggio non sai che fare, chiamami: Gwen **********
Il ragazzo sorrise e si segnò subito il numero di cellulare, deciso ad usarlo al più presto.

---
Ecco la schifezza del giorno :)
Tanti saluti, Dog <3