Libri > Il diario del vampiro
Segui la storia  |       
Autore: softkitty    13/08/2012    9 recensioni
Questa storia sarebbe ambientata dopo midnight, successivamente ad un ritorno 'in vita' di Damon, ma non tiene conto delle pubblicazioni successive a midnight.
Meredith ha un disperato bisogno di Alaric, ma lui è lontano, in Russia. Qualcuno dovrà andare a recuperarlo, e chi se non Damon ed il suo pettirosso?
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo undici


 

Bonnie sbiancò.

Damon inarcò le sopracciglia, nascondendo la sua rabbia con lo stupore: “La mia strega?”

-Damon, non è me che vogliono! Ho letto i pensieri di Roman, vuole me per arrivare a te! Vogliono che tu diventi uno di loro-

-Streghetta, sei sicura?-

Ma Roman interruppe, senza saperlo, la conversazione mentale tra i due: “Sì, vogliamo lei. Un prigioniero per un prigioniero”

Non posso abbandonarla, io sono il suo Custode”. Bonnie lesse nella mente di Roman di nuovo e quello che vi trovò la fece rabbrividire.

L'avrebbero torturata ed imprigionata affinché Damon potesse percepire ciò che lei provava grazie al loro legame e quindi tornare per salvarla. A quel punto lo avrebbero avuto in pugno.

-Non ti avranno streghetta-

-Damon ci serve un piano-

Non se ne parla, Roman”

Roman sorrise, affabile: “Andiamo Damon, una vita per una vita, inoltre il nostro Gregor non ha una compagna”

Damon irrigidì la mascella e scandì ogni parola, tradendo la sua rabbia: “Io non cederò la mia compagna a Gregor!”

Roman rise di gusto: “Vuoi dire che il grande Damon Salvatore ha ceduto ai sentimenti per una insignificante ragazzina?”

LEI NON E' INSIGNIFICANTE”. Bonnie trasalì sentendo Damon così furioso, faceva paura persino a lei.

Damon, non ti arrabbiare, constatavo semplicemente che hai avuto donne molto più belle”

Damon riprese il controllo di sé: “Non divaghiamo. Noi siamo venuti qui per riprenderci Alaric Saltzman”

Damon, ti ho già detto cosa vogliamo in cambio. La tua strega, o non se ne fa nulla”.

Bonnie scoppiò a ridere, prima che potesse riuscire a trattenersi. Sapeva che quella sicurezza di sé era una conseguenza del legame che aveva con Damon e decise di sfruttarla. “Roman! Vuoi davvero farci credere che se noi adesso rifiutassimo lo scambio, voi ci lascereste andare via come se nulla fosse? Insulti la nostra intelligenza”

Roman sbatté un pugno contro il suo trono: “Taci strega! Non ti è permesso rivolgermi la parola!”

-Streghetta, lascia parlare me-

E Damon prese la parola: “La mia strega ha ragione, credi davvero di ingannarci così?”

Roman fece un sorriso pensieroso: “Allora credo che abbiamo raggiunto un empasse. Voi volete l'umano e noi vogliamo la strega, ma nessuno dei due vuole cedere, che si fa?”

Bonnie scrutò Anton, che era teso e Gregor, che aveva lo sguardo puntato su di lei. Non percepì chiaramente i loro pensieri, ma le loro sensazioni... e Bonnie si sentì incredula, possibile che Gregor e Anton non...?

Damon sorrise, beffardo: “Non sarò mai al vostro servizio e non avrete la mia steghetta, perciò ora credo che io e lei andremo nelle segrete, raggiungeremo la cella 787 e libereremo Alaric Saltzman”

Roman sgranò gli occhi, incredulo: “Come lo sapete?”. Ma poi riprese il controllo: “Allora non sei una buona a nulla, strega! Magari hai anche altre qualità nascoste”

Damon ringhiò e fece per scattare verso Roman, ma Bonnie lo bloccò con la forza del pensiero.

-Fermo-

E poi prese la parola: “Sei disgustoso”

Roman piegò la testa di lato: “Prego?”

Sei disgustoso!”. Bonnie aveva le braccia lungo i fianchi e i pugni chiusi. Tremava di rabbia. “Damon ha salvato la vita ad Anton e tu lo ringrazi così? Sei un insulso verme!”

Strega molta gente è stata uccisa per molto meno di ciò che hai fatto tu ora”

Quindi che vuoi fare, Roman? Sto tremando di paura!”. Bonnie stentava a riconoscersi, ma la rabbia la guidava, la rabbia per come quell'essere stava trattando Damon, il suo Damon.

Roman si mosse rapidamente verso di lei, che, senza alcuno sforzo lo intrappolò in una gabbia di fuoco.

Damon scoppiò a ridere: “Che te ne pare Roman?”

Morirete per questo! Gregor, Anton!”. Ma i due non si mossero.

Anton prese la parola: “Roman, lasciali andare, non abbiamo bisogno di loro”. Bonnie annullò la barriera che bloccava Roman, shockato per il comportamento degli altri due Kolarov.

Non libererò il compagno di una cacciatrice per far sì che creino una stirpe di soggetti che vorranno ucciderci! E loro due devono pagare per il loro affronto”

Damon prese la parola: “Questo è il problema? Ti do la mia parola che loro non vi creeranno problemi”

Roman sbuffò: “E noi dovremmo credervi?”

Quelle parole provocarono una reazione totalmente inaspettata: l'aura di Bonnie crebbe, fino ad avvolgere lei e Damon. Quando la strega alzò lo sguardo, i suoi occhi non erano castani come suo solito, ma erano neri, esattamente come quelli di Damon e lampeggiavano d'ira. Era una furia che si stava trattenendo a stento.

NESSUNO METTE IN DUBBIO LA VALIDITA' DELLA PAROLA DEL MIO CUSTODE, NESSUNO!”. Fu questione di in istante e Roman si trovò bloccato da un cerchio di fuoco, di nuovo. Anton e Gregor rimasero paralizzati: non si aspettavano una tale reazione. Damon rimase sbalordito, mentre stringeva la mano della sua streghetta: non credeva che quel corpicino così esile e quella ragazza tanto dolce potesse provare una rabbia tanto profonda.

Gregor, il più diplomatico, cercò di calmare la situazione: “Damon, richiama la tua strega, per favore”

Damon strinse la mano di Bonnie e lei richiamò le fiamme che avvolgevano Roman.

Io e la mia strega possiamo offrirvi protezione a Fell's Church, se libererete Alaric Saltzman, potremo accogliervi tra di noi e sarete al sicuro da ogni fastidio, a patto che viviate secondo le nostre condizioni”

Anton anticipò i fratelli: “Quali condizioni?”

Damon lesse le richieste nella mente di Bonnie e le pronunciò ad alta voce: “Non toccherete nessun umano, vampiro, strega o cacciatrice di Fell's Church e i vostri pasti saranno solo assassini o criminali, che prenderete dalle carceri vicine”

E se non le rispettassimo?”

Damon sorrise: “La mia strega sarà più che contenta di spazzarvi via dalla faccia della terra. E lo farà”. Nessuno dei tre Kolarov ne aveva dubbio.

In quel preciso istante, due eleganti vampire entrarono nella sala. Erano entrambe bionde e con occhi dorati, quasi più dei loro capelli. Ludmilla e Dorisa.

Noi accettiamo”. Damon e Bonnie rimasero sorpresi, udendo le due vampire accettare il loro accordo. “Siamo stanche di rimanere segregate qui”

Roman esplose, rabbioso: “Voi non ve ne andrete di qui, non avete diritto di decidere!”. Si voltò a fissare Damon e Bonnie: “Questo è solo colpa vostra!”. Tentò di scagliarsi contro di loro, ma Bonnie aveva già alzato una barriera protettiva.

Quell'attacco fece spazientire Damon. Era giunto dai Kolarov con le migliori intenzioni, ma ora voleva semplicemente vederli bruciare.

-Uccidiamoli-. Quella parola risuonò nella testa di Bonnie che, da un lato concordava con Damon, ma dall'altro la sua indole gentile le impediva di porre fine a tre esistenze, per quanto terribili e pericolose.

-Damon, non c'è un altro modo?- In quel preciso istante, Roman scagliò un pugnale di legno contro Damon, colpendolo al petto. Bonnie si era distratta ed aveva abbassato le difese. Quando vide Damon accasciarsi a terra, accanto a lei, una rabbia cieca la invase e non rispose più delle sue azioni. Ludmilla, Dorisa, Gregor e Anton furono scagliati contro la parete e bloccati lì con delle catene cosparse di verbena che Bonnie fece apparire dal nulla, ora rimaneva Roman. Con un semplice sguardo, il vampiro fu spinto contro il suo trono e lì fu bloccato con delle lance di legno, imbevute di verbena che gli trapassavano i polsi e i polpacci. Il trono fu immediatamente circondato da fiamme, mentre il vampiro urlava per il dolore.

Bonnie allora si voltò verso Damon ed estrasse il pugnale dal suo petto.

Damon”. Lui aprì gli occhi, tossendo e sputando sangue.

Sto bene, non mi ha preso il cuore”. Bonnie posò la mano sul petto del suo Custode e un dolce calore lo raggiunse, togliendo tutte le schegge e curandolo del tutto. “Ora va decisamente meglio, pettirosso”. Si alzarono da terra e si volsero verso Roman. “Uccidiamo quello stronzo”. Bonnie annuì e lasciò a Damon quel piacere. Sapeva che nulla lo avrebbe fatto star meglio che togliere di mezzo quell'essere che aveva cercato di ucciderlo, attaccandolo alle spalle come un codardo. Fu Damon ad avvicinarsi a Roman mentre le fiamme lentamente si abbassavano e fu lo stesso Damon ad usare i poteri di Bonnie per creare un piccolo ed intenso raggio di sole che colpiva i piedi del vampiro, facendolo bruciare lentamente. Roman ricominciò ad urlare dal dolore, sentendo il suo corpo sbriciolarsi, con estrema lentezza.

Damon sorrise, sadico: “Roman, questa è musica per le mie orecchie” e rise, rise tanto da far quasi rabbrividire perfino Bonnie, che era dalla sua parte.

I quattro Kolarov dall'altra parte del salone erano immobili.

Damon si avvicinò a loro, mentre Bonnie scese nelle segrete per recuperare Alaric. Lo trovò, poco dopo nella cella 787.

Alaric!”

Bonnie? Che ci fai qui? Grazie al cielo! Attenta! C'è una maledizione sul lucchetto”. Senza alcuna difficoltà, Bonnie riuscì a scioglierlo e raggiungere Alaric. Aveva una lampada che illuminava una vecchissima scrivania, sulla quale erano posizionati enormi tomi polverosi, contenenti chissà quali informazioni. “Che bello vederti Bonnie”. La abbracciò, senza nemmeno farle domande.

Coraggio, Alaric, dobbiamo andare da Damon”

Damon? E i Kolarov?”

Ora lo scoprirai”. Quando tornarono nel salone, Roman era ormai un mucchi di cenere e Damon stava parlando con gli altri, ancora incatenati.

Se volete fare la fine di Roman, saremo più che felici di accontentarvi, se preferite rimanere qui o venire a Fell's Church o girare per il mondo, dovrete fare un Giuramento Magico. Non dovrete in alcun modo interferire nella vita mia e della mia strega e in quella di Fell's Church e dei suoi abitanti”. Damon si voltò verso Bonnie che sorreggeva un debole Alaric. “Ciao streghetta! Saltzman”

Damon, non credevo avrei mai potuto dirlo, ma sono felice di vederti”. Bonnie sorrise, sentendo Alaric fare quella battuta, ma poi tornò con l'attenzione ai quattro vampiri.

Fu Ludmilla a parlare: “Io e Dorisa vogliamo seguirvi. Faremo qualunque giuramento riterrete necessario, ma sappiate che non vogliamo vendetta”

Gregor? Anton?”

Anche noi verremo”. Bonnie poté percepire in tutte le loro menti il sollievo per la morte di Roman, a quanto pareva erano stufi del tiranno.

Il Giuramento Magico era un rituale estremamente semplice, ma di importanza vitale. I quattro vampiri dovettero mettersi di fronte a Damon e Bonnie, e dovettero giurare che in nessun modo avrebbero interferito o rovinato o interrotto le esistenze di Damon e Bonnie o quelle di qualunque abitante di Fell's Church che non fosse da strega e Custode considerato come cibo, mentre Bonnie pronunciava le parole dell'incantesimo. La rottura del giuramento avrebbe comportato la rottura degli anelli che portavano e la loro conseguente morte.

Gregor strinse a sé Ludmilla, la compagna di Roman e si rivolse a Damon: “Grazie per averci dato questa possibilità, non creeremo problemi, e se avrete bisogno di noi per qualunque cosa, non esitate a chiederci nulla”

Anton e Dorisa ringraziarono vampiro e strega per aver loro dato la possibilità di girare il mondo ed uscire dalla prigionia a cui erano costretti: “Vi saremo debitori per l'eternità”. Le due coppie salutarono il trio e scomparvero nella notte.

Alaric li guardò per un po': “Roman era un dittatore, gli altri erano solo tanto spaventati. Vi dispiace se portiamo con noi i libri che avevo nella mia cella?”

Damon scrollò le spalle: “ Va bene, ma muoviamoci, dobbiamo rientrare a Fell's Church in tempo”

Alaric non capì: “In tempo? In tempo per cosa?”. Nessuno dei due rispose. “Me lo volete dire?”

Streghetta, era meglio quando viaggiavamo da soli”. Bonnie scoppiò a ridere, mentre annuiva, convinta.

-Merry, Alaric è salvo, partiamo il prima possibile da Mosca per tornare da voi, ci sentiremo domani, ora siamo stanchi morti-

Meredith sentì la voce di Bonnie nella sua testa e non poté non esultare, svegliando tutto il pensionato, che gioì con lei.

 

 

Buon pomeriggio!!

Ecco il nuovo capitolo! Tra parentesi, credo che il prossimo sarà l'epilogo :)

Che ve ne pare della streghetta in versione “fate-quello-che-volete-ma-non-offendete-il-mio-custode”? Una piccola leonassa :)

ringrazio come sempre le anime pie che leggono la storia, la inseriscono tra le seguite/preferite/ricordate e gli angioletti che lasciano delle meravigliose recensioni!!

Un bacione a tutte e... a lunedì prossimo!!

softkitty

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: softkitty