Questa è una storia che parla di una storia, vera. Di qualcosa che è successo e di qualcosa che ancora deve succedere. 

Ma soprattutto parla di un incontro. E per ogni incontro gli vogliono due persone. Ed è per questo che non la racconterò 
da sola. Insieme a me ci sarà quella meravigliosa persone che è –AlisLavoisier. 

Nessuna di noi sa cosa salterà fuori, ma è bello così. 

Buona lettura,
Relya

                                                                                                                                                   Sì, AlisLavoisier sono io.

                         E, per una volta sono felice di esserlo. Sì, perchè io ho conosciuto questa meraviglia di Relya,
                         io avrò l'onore di incontrarla. E sinceramente, sarà poco originale ma non vedo davvero l'ora.

                        Cosa accadrà, non lo sappiamo ancora, ma qualsiasi cosa sarà, sono più che sicura che lei la
                        renderà stupenda.

                                                                                                                                                            Tanto Love. <3
                                                                                                                                                                        AlisLavoisier

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Forse scrivere un finale non è per niente facile.

Anzi, è sicuramente così. Un finale è senz’altro la cosa più complicata da fare. Ma
neanche gli inizi sono poi così semplici.

Scrivere un inizio è una grossa responsabilità. È da questo che il lettore decide se
andare avanti o meno. Non sai mai cosa devi scrivere, come, o con quali parole.

E poi, questa storia non è nemmeno solo mia. Per cui mi sembra davvero un compito
gravoso trovare le parole giuste per cominciare.

Ma se bisogna proprio essere precisi, c’è un punto d’inizio ben definito in tutto questo.
E mi sembra doveroso partire da lì.

Questa storia ha inizio con un disegno.

Non è molto originale, no. Disegni ce ne sono tanti, tutti in giro per la rete. Ma quando
un’immagine riesce a colpirti a tal punto, beh, allora sì che può cominciare un
racconto.

Non sono neanche stata io a trovarla. Mi è comparsa davanti, in bacheca (oh sì,
bisogna proprio ringraziarli, i social network, ogni tanto).

E dall’immagine è partita una conversazione. Una battuta. Un’idea. Un progetto.

Parliamoci chiaramente, questa storia parla di un fandom, quello di Supernatural. È
stato questo a farci conoscere, e dobbiamo nominare anche lui. Altrimenti, nulla di
nulla sarebbe successo.

E il disegno, anche lui, era compreso lì.

Avete mai sentito parlare di cosplay? Quella gente fuori di testa che fa di tutto per
assomigliare ad un personaggio che non esiste e mai esisterà? Eccoci.

Dean e Castiel. Destiel, anche questa è una parola chiave della storia. Ed ora che ci
penso, adesso gli elementi ci sono tutti, basta miscelarli nel modo e nell’ordine giusto.

Prendi due ragazze con una passione in comune, che si conoscono quasi per caso.
Prendi un disegno meraviglioso, con i due personaggi in una versione dolce, tenera,
femminile. Mescola tutto con calma, in un recipiente abbastanza largo da contenere
lunghe chat, messaggi e conversazioni. Aggiungi di tanto in tanto il desiderio di
scappare via, incontrarsi, vedersi.

Basta mettere tutto a ribollire nell’eccitazione di una notte senza sonno, passata a
scambiarsi idee, opinioni e progetti, per poi raffreddarlo con la dura realtà della
mattina dopo.

Se fai attenzione a non trascurarlo mai, e a condirlo con la giusta dose di
determinazione, quello che ti uscirà fuori sarà chiaro.

Un appuntamento. Un appuntamento a Soncino.

Sulle prime la cosa è molto leggera, come un sogno lontano, vago. Ma poi pian piano,
giorno dopo giorno, preparativo dopo preparativo, le cose si fanno più concrete, e non
può che aumentare anche l’entusiasmo.

Diventa tutto vero, un pezzettino alla volta. Alla fine l’unico ostacolo che rimane sei
tu, che non vuoi crederci abbastanza da lasciarti andare all’onda degli eventi.

Ma anche questo fa parte del gioco.

Cominci a stilare una lista di cose da fare, oggetti da comprare, viaggi da organizzare,
persone da convincere. Spunti una casella alla volta, forse più lentamente di quanto
vorresti, ma se fosse già tutto pronto, non rimarrebbe che aspettare, no?

Ogni volta che giri l’angolo c’è una nuova difficoltà, un nuovo dubbio, ma spesso
anche una nuova idea, un nuovo pensiero, una soluzione.

E alla fine, al traguardo, c’è sempre una cosa sola ad aspettarti.

L’immagine di due ragazze a braccetto, di schiena, la prima in trench, la seconda con
una giacca di pelle.

È quello che diventerete.

Dopo aver completato tutti i punti della lista. Dopo averci perso il sonno, aver cantato
e ballato di gioia, aver lottato, combattuto, ci sarà la ricompensa finale.

Ed è quella che ti fa andare avanti giorno dopo giorno.

Oh, è c’è un’altra cosa:  il fatto di sapere che dall’altra parte dello schermo, c’è
qualcun altro che sta vivendo esattamente le stesse cose che stai vivendo tu. Che sta
passando e provando tutto quello che passi e provi tu.

Sì, ci saranno decisamente tante cose da fare, una volta arrivate là a Soncino. La lista sarà
sicuramente lunga ed entusiasmante.

Ma la prima cosa che farò, quando ti vedrò, sarà abbracciarti e dirti grazie.

                                                                                                                                       –Relya Lestrange