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Autore: black dalia    13/08/2012    6 recensioni
Marineford, la guerra, la morte di Ace e Rufy che perde ogni speranza. Ma la morte stessa interviene, porta via Rufy e gli fà tre doni:
un nuovo corpo,un nuovo potere e la possibilità di tornare indietro e cambiare il passato.
Rufy accetterà? Riuscirà a cambiare il corso della storia e ha evitare la morte dei suoi fratelli?
Questa è una sfida che solo lui può vincere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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I doni della morte Cap.12)                                      

                                      I DONI DELLA MORTE

Cap.12)Una visita da Makino e Garp


Era una mattina tranquilla sul monte corbo: il sole splendeva nel cielo e gli uccelli cinguettavano, mentre, in una radura, tre bambini si allenavano tra loro sfidandosi in combattimento.
In quel momento Ace stava fronteggiando Uphy: la bambina iniziò a liberare piccole scariche elettriche che poi concentrò nel pugno destro, dopodiche corse verso Ace pronta ad assestargli il colpo quando, improvvisamente, l'elettricità svanì e così Ace, dopo aver schivato abilmente il pugno, a sua volta, tirò un calcio ad Uphy, colpendola in pieno ed atterrandola.
-Ace vince questo round!- gridò Sabo segnando il punteggio sul tabellone.
-Ma servirà a qualcosa quel tuo potere? Insomma, tutto quello che riesci a fare è trasformarti in un uccello- disse Ace guardando la bambina a terra.
-Grrr... non riesco a controllare l'elettricità! Se ci riuscissi vi avrei già pestato a sangue!- disse Uphy, tirandosi in piedi, arrabbiata per l'ennesimo fallimento -COMBATTIAMO ANCORA!- gridò -no, solo cento scontri al giorno a testa! Continueremo domani ad allenarci- disse pacato Ace -esatto!- s'intromise Sabo -Uphy... oggi hai perso 50 volte contro di me e 50 volte contro Ace! Io e Ace abbiamo concluso 24 a 26.... hai vinto ancora tu Ace!-.
-Bene... visto che quì abbiamo finito, andiamo a prenderci il pranzo- disse il moro; a quelle parole la rabbia di Uphy svanì istantaneamente -cibo.... Sì! Andiamo a prendere da mangiare, sto morendo di fame!- disse la bambina prendendo per un braccio Ace ed iniziando a correre trascinandoselo dietro -EHI!- si lamentò il suddetto, mentre Sabo se la rideva scuotendo la testa.


Poco dopo, i tre bambini si arrampicarono di un albero nei pressi del fiume.
-Vi va del coccodrillo?- chiese Ace adocchiandone uno -sì! La carne di coccodrillo è buonissima!- disse Uphy che già sbavava all'idea del pranzo succulento che li aspettava -bene! Allora andiamo a prenderlo ma, stavolta, Uphy cerca di non farti mangiare... l'altra volta ti abbiamo salvato un attimo prima che ti ingoiasse tutta!- disse Sabo -shishishi, stai tranquillo, non succederà una seconda volta!- disse Uphy e, subito dopo con un salto, si fiondò contro l'animale, seguita a ruota da Ace e Sabo.


-DADAN! SIAMO TORNATI!- gridò Uphy davanti al rifugio dei banditi.
-Finalmente ce ne avete messo di tempo... che cosa avete portato stavolta?- chiese Dadan uscendo dalla casa e trovandosi davanti i tre bambini ed il coccodrillo morto -Dogura! Mogura!- chiamò i suoi due scagnozzi -sì, capo!- dissero i due arrivando -fatelo a pezzi e mettetelo sul fuoco!- fù l'ordine di Dadan -sì, capo!- risposero i due tirando fuori le spade iniziando a fare a pezzi l'animale.


-Ecco è pronto!- disse Dogura mettendo la carne in tavola ed, in un attimo, iniziò una vera e propria battaglia per accaparrarsi i pezzi di carne.
C'era chi spingeva, chi mollava pugni e calci, come Ace, e invece chi, come Uphy, mordeva pur di poter mangiare anche solo un pezzo di carne in più.
Tutto quel trambusto si interruppe solo quando qualcuno bussò alla porta.
TOC, TOC...
-Chi daimine può essere a quest'ora?- chiese Dadan sputacchiando pezzetti di cibo quà e là.
-C'è qualcuno in casa? Uphy... ci sei?- sentendo quelle parole e riconoscendo quella voce, Uphy sgranò gli occhi e mollò i due cosciotti che teneva tra le mani, fiondandosi verso la porta, aprendola ed uscendo.
Incuriositi dal comportamento della sorellina, che non avrebbe lasciato del cibo neanche se ne andasse della sua stessa vita, Ace e Sabo si alzarono per andare dietro la bambina e per vedere che fosse arrivato.
Appena si affacciarono alla porta la scena, davanti a loro li sorprese facendogli spalancare gli occhi dallo stupore: Uphy abbracciava felicemente una donna dai capelli verde scuro, la carnagione pallida e gli occhi neri; dietro di lei c'era un uomo più vecchio, basso, con spessi occhiali, che si reggeva ad un bastone.
-Makino! Sei venuta a trovarmi! Non sai quanto sono felice di vederti!- gridava Uphy piena di gioia -anchio sono felice di rivederti, Uphy!- rispondeva la barista.
-Ti ha detto gee-can che vivevo quì?- chiese la bambina -no, Garp-san non sa che sono venuta! Mi ha accompagnato il sindaco!- disse Makino facendosi da parte per chè Uphy potesse salutare anche l'uomo.
-Salve sindaco!- lo salutò Uphy -ciao Uphy, vedo che stai bene!- disse il sindaco soddisfatto dello stato di salute della bambina -certo che sto bene! Anzi sto anche meglio che al villaggio... ho trovato persino due fratelli qui!-
-fratelli?- guardarono interrogativi Makino ed il sindaco -sì, ve li presento... Ace, Sabo, venite! Vi voglio presentare delle persone!- disse Uphy guardando i due alla porta; Sabo non si fece pregare più di tanto ad andò incontro hai nuovi arrivati, salutandoli gioviale -Piacere, io sono Sabo! E' un piacere fare la vostra conoscenza!-
-è un piacere anche per me conoscerti Sabo!- disse la barista sorridente -io sono Makino- 
-E questo è Ace- disse Uphy trascinando il moro per un braccio, che non aveva alcuna voglia di incontrare i due nuovi arrivati.
-Ciao, piacere di fare la tua conoscenza, Ace!- gli disse sorridente Makino; alla vicinanza con la donna Ace si irrigidì, diventando immobile come un'asse di legno, le sue guance si imporporarono di rosso, e borbottò un -ciao-.
-Chi diamine siete voi? E cosa ci fate quì?- in quel momento Dadan uscì dal rifugio impugnando un'ascia, ma Makino non si lasciò spaventare e si avvicinò alla bandita -buongiorno! Il mio nome è Makino e sono venuta quì, dal villaggio di Foosha, per vedere Uphy!-
-bene, ora che l'hai vista puoi tornatene pure da dove sei venuta! Non vogliamo scocciatori quì!- rispose seccata Dadan -oh, ma io non sono quì per dare problemi! Ecco...- disse Makino frugando nella borsa che portava a tracolla -queste sono per scusarmi del fastidio- e tirò fuori delle bottiglie di ottimo sakè -spero che vi piacciano!-.
Appena Dadan vide le bottiglie di liquore le afferrò dicendo- beh.... va bene, potete rimanere... ma non date fastidio!- e rientrò,tenendo le bottiglie alzate, dicendo -ragazzi stasera si fà festa!- da fuori si potè sentire un coro di esclamazioni.
Uphy ridacchiò; Dadan non sapeva resistere quando si trattava di liquori.
-Cos'hai lì apparte il sakè?- chiese Uphy guardando curiosa la capiente borsa che la donna portava a tracolla e Makino rispose -ti ho portato dei nuovi  vestiti, perchè pensavo che se gli altri si sarebbero rotti almeno avresti avuto un cambio- e iniziò a tirare fuori magliette, canotte e pantaloncini.
-Non ci sono gonne qui, vero?- gli chiese sospettosa la bimba visto che anche Makino,come Presea, aveva provato a farle indossare, all'inizio, abiti e gonne dicendole che erano cose che una signorina portava ma dopo svariati, quanto inutili, tentativi di convincere la bambina ad indossarli si era arresa all'evidanza che Uphy non voleva saperne di apparire femminile.
-No, no ti preoccupare! Ormai ho capito che li detesti!- disse Makino ridendo -bene, meglio così!- poi guardò i due fratelli maggiori -Makino... non avresti qualcosa anche per loro?- disse indicandoli, Makino guardò i due bambini addolorata -quì con me non ho niente... però se vi fate prendere le misure, la prossima settimana porterò dei vestiti nuovi anche per voi!- disse, infine, sorridente.
I due bambini annuirono e si misero in fila per permettere a Makino di prendere le misure mentre Uphy parlava con il sindaco.


Il pomeriggio passò tranquillamente e, quando arrivò sera, Makino si offrì di preparare la cena.
-Vedo che l'appettito non vi manca!- disse Makino guardando i tre bambini ingozzarsi di arancini di riso e spiedini di carne e verdure.
-Questo è un bene!- disse il sindaco -sono bambini e devono crescere... il problema ci sarebbe se non volessero mangiare!-
-fhifhifhi, ftia tranfillo findaco... quefto non fuccederà mai!- disse Uphy con la bocca piena di cibo, facendo scoppiare a ridere Makino -vi piace quello che vi ho preparato?- chiese la barista
-è tutto squisito!- commentò Sabo ed Ace annuì in accordo.
-Se, però, ci lasciaste del cibo anche per noi, mocciosi, mica ci offenderemo!- gridò Dadan notando che, per l'ennesima volta, Uphy, Ace e Sabo si stavano mangiando tutto.
-Quando prenderò il mare, prenderò come mio compagno il miglior cuoco in circolazione!- disse Uphy mentre ingoiava l'ennesimo boccone.
-Io diventerò pirata molto prima di te, quindi scordatelo perchè lo prenderò nel mio equipaggio!- disse Sabo -Vi sbagliate... sarò io il primo a diventare un pirata, e sarò io ad avere i compagni migliori!- disse Ace hai due alzandosi in piedi, senza notare l'ombra che era apparsa dietro di loro almeno fino a quando i banditi, vedendola, non sputarono tutto quello che stavano mangiando e bevendo in quel momento.
-Cosa vi succede?- chiese Uphy guardandoli -ancora dite simili idiozie?- una voce alle loro spalle fece impallidire Ace e Uphy che si voltarono lentamente solo per vedere la massiccia figura di Garp, che li guardava con una vena che gli pulsava sulla fronte.
-Voi non diventerete pirati ma dei grandi marines! L'avete capito o no?!- gridò l'uomo per poi colpire i due nipoti con i suoi "amorevoli" pugni facendogli spuntare, a ciascuno di loro, un'enorme bernoccolo; poi chiamò -Dadan!- la donna si presentò a fianco a lui sull'attenti -sì, Garp-san!- e, subito dopo venne colpita da uno dei pugni di Garp.
-Perchè a colpito anche me?- chiese Dadan mentre cadeva a terra per il colpo appena subito
-Perchè, a quanto pare, non sai educare bene questi marmocchi!- disse Garp.
-Garp?! Così... questo vecchio è il nonno di Ace e Uphy?- disse Sabo.
In quel momento il marines abbassò lo sguardo su di lui -ragazzo.... sbaglio o tu hai detto qualcosa a proposito di solcare i mari?- a quel punto Uphy si parò di fronte al fratello -lui non si chiama "ragazzo"... lui è Sabo! E noi tre ci siamo promessi di diventare dei grandi pirati!-
-Uphy.... perchè non tieni chiusa quella bocca...- disse Ace che si stava riprendendo dal colpo di Garp.
-ah... davvero? Così il numero di idioti che hanno bisogno di una lezione è aumentato a tre?- disse Garp facendosi schioccare le nocche e guardandoli con un sorriso poco rassicurante, mentre Ace, Uphy e Sabo iniziarono a sudare freddo.


AAAAHHHHHHHH!
Fù l'urlo che si propagò per la foresta.
-Poverini...- disse il sindaco sentendo quelle urla, mentre lui e Makino facevano ritorno al villaggio; la barista si girò in direzione del rifugio dei banditi -sono davvero felice per Uphy! Scommetto che è contenta di avere due fratelli!- disse per poi tornare ad incamminarsi verso casa.
Intanto, vicino al rifugio dei banditi: Ace, Uphy e Sabo scappavano dalla furia del vice-ammiraglio.
-Dove andate?! Non ho ancora finito con voi!- gridò l'uomo mentre scagliava un'altro pugno diretto a colpire Ace -prendi questo!- poi si scagliò contro Sabo -e questo, e questo, e questo-
"questo vecchio è un mostro di forza!" pensò Sabo poco prima di essere colpito da un destro.
Alla fine solo Uphy continuava a correre, inseguita dall' "adorato" nonnino, mentre Ace e Sabo erano già stati messi ko.
-Dove credi di scappare!- gridò Garp pronto a colpire la nipote con uno dei suoi pugni "d'amore" ma Uphy, prevedendo il pericolo, saltò in alto trasformandosi in uccello ed iniziò a volare il più velocemente che poteva.
-ah... e così hai imparato a trasformarti....- disse Garp guardando l'uccello che cercava di allontanarsi da lui -ma questo non ti basterà a seminarmi!- infatti il marines correva così forte da tenere il passo con il volo di Uphy.
"AH! E adesso che faccio? Quello mi sta per raggiungere!" si chiese Uphy, in pieno panico, sentendo Garp alla sua coda; non voleva essere presa ma, pultroppo per lei, non poteva alzarsi di quota perchè in questa parte di bosco gli alberi erano così fitti che a malapena penetrava la luce del sole.
All'improvviso sentì uno spostamento di aria dietro di se e vide, con suo grande sgomento, che suo nonno aveva spiccato un balzo, l'aveva raggiunta e stava per colpirla con uno dei suoi pugni; fù in quel momento che Uphy chiuse gli occhi e decise di concentrarsi per richiamare a se l'elettricità; pensando che, così facendo, con un pò di fortuna, avrebbe potuto contrastare il colpo del nonnino.
-Prendi questo!- gridò Garp e abbattè il suo pugno su Uphy ma, proprio in quel momento, la bambina liberò l'elettricità che aveva accumulato e, dopo un lampo di luce improvvisa, il pugno del vice-ammiraglio colpì il nulla.
-Ma.... dov'è andata?- si chiese Garp riappoggiando i piedi per terra, guardandosi attorno.



Uphy riaprì gli occhi quando si accorse che non era stata colpita da nessun pugno e, con sua enorme sorpresa, si rese conto di stare ancora volando ma ad una velocità che non credeva di poter raggiungere.
-Wow!- disse sorpresa -ce l'ho fatta! ho evitato il pugno di Gee-can! Ma... come ho fatto?- si chiese inclinando la testa di lato; poi, improvvisamente, le venne l'illuminazione -l'elettricità- sussurrò -deve essere l'elettricità che mi fà andare così veloce!- disse guardandosi attorno -mi sembra di essere riuscita a seminare gee-can... forse è meglio se diminuisco la velocità ora- ed, in men che non si dica, Uphy tornò a volare normalmente.
-Fiù... però, non posso crederci che sono davvero riuscita ad evitare la "lezione" del nonno!- disse tutta contenta; ma la sua felicità non durò molto perchè poco dopo un'enorme masso la colpì -AAAHHHHHHHHHH!- gridò Uphy mentre precipitava.
-AHAHAHAH! Centrata in pieno!- se la rise Garp mentre guardava Uphy che si schiantava al suolo; si avvicinò alla nipote e gli disse -pensavi davvero di potermi seminare così? Ah... Illusa!- Uphy lo guardava con gli occhi fuori dalle orbite impallidendo al pensiero di quello che sarebbe successo adesso.
-ed ora...- disse il vecchio mentre si schioccava le nocche -finiamo quello che abbiamo iniziato- ed iniziò a menare la nipote.



Era passata circa una mezz'ora da quando sia Uphy che Garp erano pariti: Ace e Sabo si erano ripresi e si stavano curando i lividi e le ferite prodotte dallo scontro con il vice-ammiraglio.
All'improvviso la porta si aprì rivelando Garp che reggeva Uphy, gonfia di botte, per la maglietta; la lanciò ad Ace che la prese al volo e poi disse -per oggi direi che può bastare!- dopodiche si avvicinò alla porta -bene... io vado! Mi raccomando... vedete di non morire fino a quando non ritorno! Alla prossima!- e se ne andò.
Il silenzio regnò per qualche istante nella casa fino a che Sabo non parlò -ma... quello viene quì solo per pestarvi?- domandò scioccato -no...- rispose con tutta tranquillità Ace mentre bendava la testa di Uphy piena di bernoccoli -di solito viene la mattina per farci fare qualche stupido allenamento ma, evidentemente, oggi non gli andava-
-ah... capisco- disse Sabo con una gocciolina che gli scendeva dalla testa.




-Quella stessa sera, nel porto del regno di Goa

Una figura ammantata di nero scese da una piccola imbarcazione; si guardò intorno, come per controllare che non fosse seguita, ed iniziò ad avviarsi per il molo.
"Finalmente.... l'isola di Dawn... è quì che si è diretto il vice-ammiraglio ed è quì che dovrei trovare..." la losca figura si interruppe quando udì un rumore proveniente dal vicolo davanti alla quale era appena passata; si portò in posizione di attacco afferrando la pistola che portava alla cintura, ma la rifoderò immediatamente quandò un gatto uscì dal vicolo dal quale aveva udito il rumore "è meglio che incominci subito la ricerca... non posso rimanere qui a lungo" pensò l'individuo, e così iniziò ad incamminarsi per le strade del regno.




Eccomi con questo nuovo capitolo! Mi dispiace tanto se c'è voluto molto ma mi è mancata l'ispirazione, ma ora che è tornata sono riuscita a sfornare questo capitolino:
voi chi pensate che sia la misteriosa figura ammantata di nero?
Beh... lo scoprirete più avanti! XD
Ora vi lascio, saluti e baci da black dalia 

 


  
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