Echi, nient'altro che echi.
Eco viveva in una grotta ed era senza voce. La povera ninfa poteva solo ripetere le ultime sillabe pronunciate da chi passava per caso vicino alla sua dimora.
Poi un giorno scorse un giovane bellissimo fermo sulle rive del lago, presso la sua grotta e se ne innamorò perdutamente. Si chiamava Narciso ed era talmente innamorato del suo riflesso che rimase insensibile di fronte all'infinita bellezza della ninfa. Il suo cuore puro cadde in mille pezzi come uno specchio. Il dolore della povera Eco la consumò pian piano finchè di lei non rimase nient'altro che la voce.
Ma se ci pensassimo bene ci accorgeremo che non è stata quella la fine di Eco perchè la nostra vita è fatta di echi: l'eco della sveglia mattutina che ci ronza nelle orecchie fino a pranzo, l'eco di ieri, l'eco della radio e della TV. Alla fin fine le nostre utili vite non sono altro che echi: echi di ciò che eravamo da bambini, echi di com'erano i nostri genitori, echi di ciò che saremo noi e di ciò che saranno i nostri figli. Anche le nostre scelta sono dettate da echi: echi di ciò che abbiamo sentito, detto o vissuto. La nostra vita è fatta di echi: echi d'immagini, echi di parole, echi di memoria, ricordi, sguardi appena accennati, ma pur sempre echi.
Echi, nient'altro che echi.