Migliaia di luci, riflettori, flash, erano tutto ciò che vedeva.
Grida, freddo, erano tutto ciò che sentiva.
Eppure, non desiderava essere in altro posto che quello.
Controllò il cellulare per l'ultima volta, impaziente per l'esibizione dei ragazzi.
'New message from – Hazza.'
Le iniziarono a tremare le mani, ed il cellulare rischiò di cadere rovinosamente a terra.
- Dovresti leggerlo. -
Si girò verso la voce che aveva sentito, e vide Gemma sorriderle teneramente.
- E se c'è scritto che mi lascia perché non sa che sono qui? - aggrottò le sopracciglia, davvero convinta.
La mora scoppiò a ridere, mettendo in mostra le adorabili fossette della famiglia Styles – Aprilo! -
- Sì, ok, calma! - rise anche lei, toccando sullo schermo 'Read it'.
In quel momento, lui doveva essere dietro le quinte, o all'entrata dello stadio.

'Piccola, so che eri preoccupata riguardo l'orario e il canale in cui mandavano in onda la cerimonia di chiusura, quindi ho chiesto in giro. Rai 2, più o meno adesso. Tra massimo mezz'ora dovremmo esserci anche noi, e sono agitatissimo. Averti qui sarebbe stato bellissimo, ma mi accontento di sentirti dopo la performance. Ci credi che non mi ricordo neanche quante ore di fuso ci sono? Se è mattina presto, o sera tardissimo, ti prego non mi uccidere, ma ho davvero bisogno di parlare con qualcuno. Niall sta mangiando, e non so come farà poi a dimenarsi senza vomitare. Liam sta sorridendo da stamattina, e sono alquanto preoccupato per la sua mascella. Zayn sta togliendo e rimettendo il cappello di Perrie da almeno un'ora, e mi sta mettendo ansia. Louis sta sparando un sacco di battute davvero orrende, e penso che tra poco gli chiuderò quella boccaccia. Non lo so se mandandoti questo messaggio pagherai anche tu, dato che sei in Italia, però boh.. niente. Ti lascio, e ti amo. E no, non me lo sono dimenticato: buon anniversario, amore. Ci sentiamo dopo. Xx Harry'
 

- Sarà un idiota patentato, ma è un amore! - battè le mani entusiasta – Si è anche ricordato che giorno è oggi, penso che meriti anche una ricompensa. - aggiunse, dando una leggera spinta alla ragazza, che rideva divertita dal comportamento della sorella del suo ragazzo.
- Ma sei un'impicciona! Pensa al tuo Liam a casa che muore d'astinenza! - ribatté, per niente imbarazzata.
- Bastarda! - rise, facendole una smorfia.

'Incendierai il palco; sappi che sono orgogliosa di te, e ti amo anch'io. Ps. sapevo che non l'avresti dimenticato: buon anniversario anche a te. Xx'

-Sono davvero sorpresa, sai? -
Keylee alzò un sopracciglio, non capendo a cosa si riferisse.
- Intendo il fatto che lui abbia davvero creduto che tu non ci saresti stata, stasera. -
La ragazza alzò le spalle, curvando le labbra in un sorriso.
In effetti ci aveva pensato anche lei: ogni singolo mesiversario l'avevano passato insieme, una volta in Italia, una volta in Inghilterra, un'altra in America, un'altra ancora in Germania, e poi di nuovo in Inghilterra. Era impensabile che il giorno più importante dell'anno, per due motivi, lei sarebbe mancata.
- Ehi, ragazze, mi sono persa qualcosa? - si girarono entrambe verso una Anne piuttosto affannata, con un adorabile vestito a fiori, ed uno chignon perfetto.
Il traffico di Londra l'aveva risucchiata, da quanto aveva detto al telefono con sua figlia.
- No, mamma. Sei arrivata giusto in tempo per la loro esibizione. -
La donna si sporse verso la rossa, che guardava assorta lo spettacolo meraviglioso che le si prospettava davanti – Tesoro, che bello vederti! Harold mi aveva detto che dovevi lavorare. -
- In realtà sì, ma ho chiesto cinque giorni liberi, non potevo perdermi questa serata! - esclamò contenta, e per niente preoccupata per tutto il lavoro che avrebbe dovuto svolgere una volta tornata a casa.
All'improvviso, partì la canzone dei ragazzi.
Keylee, Gemma ed Anna, furono le prime ad alzarsi e cantare, battendo le mani come tre ragazzine impazzite.
Ormai, quasi tutto lo stadio era in piedi e si scatenava sulle note di What Makes You Beautiful.
Harry era più bello che mai, nel suo completo blu e con il suo fazzoletto azzurro nel taschino.
I capelli, più ribelli del solito, si muovevano verso destra e sinistra, seguendo i suoi spostamenti.
Si stava dimenando come mai aveva fatto durante una canzone, e la felicità era evidentissima.
Liam sprizzava gioia da tutti i pori, ed esprimeva una totale sicurezza nel suo fascino dovuto al ciuffo e alla camicia bianchissima stirata alla perfezione.
Niall, con la sua dolcezza, scrutava gli occhi a cuoricino di tutte le ragazze, donne, ma soprattutto delle fan.
Louis, che saltellava dovunque, cercando con gli occhi la sua ragazza, che era seduta proprio alla mia destra, seguita da Perrie e la migliroe amica di quest'ultima.
Ed infine, c'era Zayn, che la ragazza aveva modo di vedere per la prima volta, dopo quattro settimane: aveva decolorato il ciuffo, ma non totalmente. Era una sorta di nocciola, non biondo. E indossava il cappello della sua ragazza, che negli ultimi tempi metteva sempre più spesso.
Il camioncino si fermò, permettendo a tutti loro di scendere gli scalini, e cantare più vicini al pubblico.
Vide, di sfuggita, Niall che indicava una telecamera dicendo 'you don't know you're beautiful'.
Subito, tutte le fan scoppiarono in grida convulse e lacrime.

Chi l'avrebbe detto che quel tenerone di un irlandese potesse scatenare tutto quello?
Stavano aspettando tutti, con molta più ansia di prima, l'assolo di Harry e le luci soffuse, che però non arrivò.
Si levò un coro di 'where's harry solo?!' dall'ala nord dello stadio piuttosto contrariata.
- Ommioddio! - gridò istericamente Gemma, saltando in aria.
Keylee si girò verso di lei, ridendo – Sono stati bravissimi. -
- Ma come cazzo fai ad essere così calma e rilassata?! Cazzo, io sto per morire d'infarto! - sbarrò gli occhi, prendendola per le spalle e scuotendola.
- Non lo so! - rise, ricambiando la scossa.


Dopo una quindicina di minuti, vide Zayn che si avvicinava a lei, con un'espressione tra il sorpreso e il contento.
Lei si alzò, sistemandosi il vestito, mentre gli rivolgeva uno dei suoi sorrisi.
- Sei stato bravissimo, Jaw. - chissà perché permetteva solo a lei di chiamarlo Jawaad, quando nemmeno la sua ragazza lo faceva.
- Che ci fai qua?! - le chiese retoricamente, stringendola.
- Invece di abbracciare me, perché non vai da Perrie? - disse, facendogli cenno con la testa, di andare.
- Mica domani vai già via? -
- No, tranquillo, altri cinque giorni. -
- Potresti ricavarti uno spazio per me? Ho bisogno di parlare con qualcuno che non siano i ragazzi-
Gli sorrise comprensiva, strofinando la mano sul suo braccio – Chiamami quando vuoi. -
- Ti voglio bene. -
In lontananza vide il suo ragazzo che con una faccia da mummia stava avanzando verso la mamma.
Ancora non l'aveva vista.
- Anche io, ma adesso vattene che sta arrivando Harry! - rise, spingendolo in avanti.
- Sempre gentile e carina! - rise a sua volta, andandosene.
Si voltò indietro, pronta ad incrociare quei bellissimi smeraldi verdi, che non tardarono a guardarla.
Il suo viso si aprì in un improvviso sorriso, seguito da una smorfia che faceva di solito quando era felice.
Si fece largo tra tutta la gente che si complimentava, ed andò da lei, che lo aspettava a braccia aperte.
La strinse più forte che potè, e la sollevò da terra, facendole fare un giro su se stessa.
In un istante, sentì quacosa contorcersi nello stomaco, e il cuore battere sempre più velocemente.
- Non dovevi lasciare il lavoro per venire qui, abbiamo cantato solo per due minuti! -
- Oh, andiamo! Sta zitto e abbracciami. - gli ordinò, affondando la testa nell'incavo del suo collo, inspirando quel magnifico profumo di muschio bianco.
- E' la sorpresa più bella che tu abbia potuto farmi! - le accarezzò i capelli, visibilmente emozionato.
- Sai cos'è bello, per me, adesso? Il tuo sorriso. - alzò il viso verso di lui, e sorrise dolcemente, annegando in quegli occhi chiari, che erano suoi.. finalmente.
Harry scrutò ogni singolo dettaglio della sua ragazza.
A partire dai capelli perfettamente ordinati in una treccia a spiga di pesce, che le ricadeva sulla spalla destra.
Una sottile linea di eyeliner nero che contornava i suoi occhi bellissimi, le guance arrossate dall'emozione, e le labbra che si aprivano in un sorriso mozzafiato.
Il corpo era avvolto delicatamente da un vestito azzurro chiaro, semplice, ma che indossato da lei risultava meraviglioso.
E inoltre, i tacchi comprati a Parigi, con cui aveva un rapporto di odio-amore.
Chiuse gli occhi, e quando li riaprì si aspettò di non trovarla lì, ma di aver immaginato tutto.
E invece, lei era davvero vicino a lui, e il suo profumo di Iris Blu gli inondava il naso.
- Haz, stai bene? - le chiese, preoccupata dal suo sguardo pensieroso.
- Sì, sto benissimo. - si risvegliò, prendendole il viso tra le mani.
L'espressione di lei parve contrariata, - Ne abbiamo già parlato. - lo ammonì, cercando di divincolarsi.
- Forse troppo, e quindi è il momento di far vedere a tutti che fighi che siamo insieme! - rise, prima di posare le labbra su quelle della ragazza, in un casto e tenerissimo bacio.
In un attimo, videro centinaia di flash che li abbagliavano la vista.
Harry dovette staccarsi da lei che era troppo imbarazzata, per poi accarezzarle la guancia e sorriderle – Adesso tutti sanno che sei mia, e che io sono tuo. Buon anniversario, piccola. -

______________________________________


buonasera!
okay, nessuno caga mai le mie storie.. è appurato che scrivo di merda çwwwç
però, spero che a qualcuno piaccia questa storia, perché è la prima che mi piace un po'.
grazie a tutte quelle che hanno letto, e un grazie infinito a quelle che recensiranno!
I love you all.