14/08/2012
5 recensioniApertura D'Argento- parte 1
POV FINEUn sogno...
Un sogno senza fine.
C'è una bambina seduta su una panchina, la gente passa e non si accorge della sua presenza.
Continuano a camminare e lei resta lì, aspetta qualcuno...
POV MILKY
Accidenti! Sono in ritardo! Sinceramente non mi ricordo neanche quando sarei dovuta andare a prenderlo. Sono sette anni che non lo vedo, sicuramente sarà ancora più bello di prima. Si chiama Shade, Shade Moon. Ha la mia stessa età, 17 anni ed è sempre stato un bimbo dolce e vivace. Quando era piccolo veniva sempre qui, passava le vacanze invernali con me e mia madre, sua zia. Sì, io sono sua cugina Milky. Di aspetto siamo molto diversi, io ho i capelli rosa e lui blu, ma gli occhi sono identici, cobalto.
Esco di casa e inizio a correre verso la stazione, con questo freddo starà congelando. Arrivo dopo una quindicina di minuti, sono molto veloce a correre, non per niente sono capitano della squadra di atletica della mia scuola. Lo vedo seduto su una panchina, ha un po' di neve sulla testa, che buffo! Purtroppo in questa città nevica quasi sempre, solo d'estate e a primavera inoltrata splende il sole.
-Shade- lo chiamo euforica. Lui alza la testa verso di me, il suo viso non è cambiato neanche un po', stessi occhi e stessi capelli.
-Sono due ore che ti aspetto e non scherzo. Dovevi arrivare qui alle cinque e sono le sette. Stavo congelando, ancora un po' e diventavo un ghiacciolo- dice tremando. Io abbasso lo sguardo imbarazzata.
-Scusami tanto. Stavo mangiando un gelato e mi sono dimenticata di venire- rispondo imbarazzata. Lui mi guarda stralunato e io gli sorrido timidamente.
-Un gelato con questo freddo? Ma, a proposito, qui fa sempre così tanto freddo?- chiede tremando come una foglia. Io mi metto a ridere e gli tolgo la neve dalla testa annuendo.
-Sì, per il caldo bisogna aspettare metà primavera- rispondo guardando la neve cadere. Lui fa una smorfia molto buffa.
-Questa volta non te ne vai, vero?- chiedo preoccupata. Lui annuisce e io sorrido raggiante. Almeno questa volta non dovremo salutarci e non succederà la stessa cosa dell'altra volta.
-Meno male. A proposito, ti ricordi il mio nome?- chiedo allegra. Lui ci pensa un po' su.
-Sì, Maika- risponde sorridendo. Io divento triste e scuoto la testa.
-Allora... Mirko- dice pensieroso. Io sgrano gli occhi e mi metto a saltare arrabbiata.
-Mirko è da maschio!- escalmo saltando. Lui si alza e inizia a camminare, e io lo guardo come una scema.
-Ma il mio nome?- chiedo a bassa voce. Lui si gira e sorride.
-Andiamo Milky?- mi chiede sorridendo. Io faccio un sorriso enorme e gli corro vicino. Iniziamo a camminare e lo vedo guardarsi intorno spaesato.
-Ti ricordi di questa strada?- chiedo guardando avanti. Lui non risponde, mi giro a guardarlo e vedo che scuote la testa.
-Sembra impossibile, ma non ricordo niente di quando venivo qui, ho scordato tutto, mi ricordo solo di te e della zia- dice lui sorridendo tristemente. Io annuisco e non dico niente. Devo dire che è un vero peccato che non si ricordi di niente, ma forse è meglio visto quello che era successo il giorno della sua partenza.
-Siamo arrivati, questa è la casa- dico indicando il cancello di casa. Apro la porta e vedo mamma correrci incontro.
-Shade! Che bello vederti, non ti abbiamo più sentito dopo la tua partenza- esclama mia mamma abbracciandolo.
-Ciao Maria, anch'io sono contento di vederti. Peccato solo che fa così freddo, altrimenti sarei contento di venire a vivere qui- dice mio cugino abbracciandola. Mamma sorride raggiante e corre in cucina a preparare qualcosa per la cena. Shade guarda i numerosissimi pacchi nel salotto e sospira.
-Sistemerò le mie cose domani, oggi sono piuttosto stanco- dice roteando gli occhi. Io sorrido e lo accompagno nella sua stanza, è al piano superiore ed è abbastanza grande. Alla sinistra c'è la mia camera e davanti quella di mamma. In tutto ci sono quattro camere, una però è vuota, tanto non ci dorme nessuno.
-Ragazzi! Venite a mangiare!- urla da sotto mamma. Io e lui scendiamo le scale e ci sediamo a tavola.
-Cosa hai preparato?- chiedo affamata. Lei arriva con un piatto fumante in mano, me lo pone davanti e lo annuso estasiata.
-Oden- risponde tornando in cucina. Mette in tavola anche la cena sua e di Shade e si siede.
-Buon appetito- esclamiamo tutti e tre, poi iniziamo a mangiare. Dopo cena mamma sparecchia e restiamo seduti a parlare.
-Come... Non ti ricordi niente?- chiede mamma pensierosa. Shade scuote la testa e lei sospira, a quanto pare è sollevata di questo. Mi piacerebbe se lui si ricordasse di questa città, ma a volte è meglio non ricordare, soprattutto se succedono cose così brutte.
-Bèh... purtroppo domani è l'ultimo giorno delle vacanze natalizie, poi si ritorna a scuola. Shade, ti ho già iscritto, vedrai ti troverai bene- dice mamma sorridendo. Lui annuisce e dopo un po' mamma scompare in bagno.
-Milky, il bagno è pronto- dice mamma tornando da noi. Io annuisco e corro in bagno, mi spoglio e mi immergo nell'acqua calda. Dopo una quindicina di minuti esco, mi asciugo e indosso il mio adorato pigiama con i gattini.
-Bene, Shade puoi andare tu adesso- dico uscendo dal bagno. Shade entra in bagno e io mi metto a parlare con la mamma. Dopo un po' esce anche lui e andiamo a dormire.
POV SHADE
Mi distendo sul letto e mi metto a pensare. Chissà perchè non ricordo niente di sette anni fa. Mi è quasi sembrato che Maria e MIlky mi nascondano qualcosa ma non ne sono sicuro, forse è meglio se lascio stare.
Chiudo gli occhi e mi addormento, la giornata è stata molto lunga.
Il giorno dopo veno svegliato da un baccano assordante. Esco velocemente dalla camera e seguo il frastuono, arriva dalla stanza di Milky. Apro la porta e trovo venti sveglie che suonano come matte e lei che dorme beata.
-Bastaaaaaa!- urlo esasperato. Spengo una ad una tutte le sveglie e finalmente posso sospirare.
-Milky... Milky!- la chiamo, ma lei non si sveglia, continua a dire "Unyuuu". La prendo per le spalle e inizio a scuoterla violentemente urlando il suo nome, dopo cinque minuti la lascio e vedo che si siede assonnata.
-Shade?- dice confusa. Io mi spiaccico una mano in faccia e scendo a fare colazione, anche se è domenica e sono solo le sette di mattina.
-Buongiorno- dico rivolto a Maria. Lei spunta dalla cucina con in mano del pane tostato del thè.
-Buongiorno- dice mettendo in tavola la colazione. A un tratto spunta Milky che cammina a ciondoloni e a occhi chiusi.
-Lei ci mette un po' a svegliarsi- mi informa Maria. Io sgrano gli occhi sconcertato. Dopo tutto quel casino non si è ancora svegliata del tutto?!
-Buongiorno... unyuuuu- dice sedendosi. Io la guardo mentre spalma della marmellata di fragole sul pane. Maria mi si avvicina con in mano un barattolo di marmellata gialla, probabilmente di albicocca.
-Shade, ti va la mia marmellata speciale? Assaggiala- dice aprendo il barattolo. Milky si sveglia tutto d'un colpo e fa una faccia spaventata.
-Io vado!- urla correndo fuori casa. Io non capisco: primo perchè si è svegliata così presto, secondo dove sta andando, terzo perchè improvvisamente è così di fretta. Maria la saluta e inizia a spalmare la mermellata speciale sul pane.
-Tieni- dice porgendomi il pezzo di pane. Io lo assaggio e sento il mondo cascarmi addosso, una sensazione tutt'altro che piacevole. Lo stomaco protesta dicendo che è uno schifo e ingoio velocemente a malincuore.
-Com'è?- mi chiede sorridente. Io sudo freddo. le dico che fa schifo, o dico una bugia? Scelgo la seconda opzione e sorrido lievemente.
-B..buonissima- rispondo facendola felice. Ingurgito tutta la fetta di pane in un boccone e mando giù schifato.
-Ne vuoi un'altra?- chiede sorridendo. Io mi alzo di scatto e muovo freneticamente le mani.
-No! Voglio dire... sono pieno!- esclamo correndo in camera mia.