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Autore: Pwhore    14/08/2012    2 recensioni
E' strano come certe volte i ricordi rimangano sepolti per settimane e poi saltino fuori di punto in bianco, quando facciamo qualcosa di normale, che abbiamo già fatto tante volte negli ultimi tempi senza far scattare nulla. Ma è meno strano che qui, in mezzo ai ricordi, ci sia tu su un palco d'onore.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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pensieri presuntuosi su giulia e suo padre (BLEARGH) Sai, ogni tanto penso ancora a te.
Anzi, più che ogni tanto, direi spesso. Sarei più sincera, sia con te, che con me.
Mi sono ritrovata più volte sul tuo profilo, a sfiorare con la freccetta del mouse il tasto 'aggiungi', a ritrarla e abbassarla su qualcos'altro, sospirando e mordendomi il labbro per scacciare l'idea dalla mia mente.
Mi sono ritrovata più volte a pensare a come sarebbe stata la mia vita, se non mi fossi autoconvinta di amare Julia e se non mi fossi messa con lei, rimanendo quindi al tuo fianco.
Mi sono ritrovata più volte a domandarmi se ora sarei la stessa persona, se non avessi deciso di proseguire il viaggio della mia vita accanto a un'altra e fossi rimasta a scherzare con te, come volevi.
Mi sono ritrovata più volte a maledirmi per la mia scelta, perché mi sono resa conto di chi mi sono lasciata alle spalle, decidendo di non far soffrire quella che ritenevo una delle persone più importanti della mia vita, quella che mi aveva fatto amare il mio essere italiana, quella che mi aveva fatta sentire importante per il mio essere sempre disponibile con tutti; e più volte mi sono chiesta se fosse troppo tardi per tornare da te.
Ovviamente la risposta è sempre stata sì, e ovviamente ho sempre lasciato perdere.
Però quando sono in piscina, rivedo tutta la nostra relazione passarmi davanti agli occhi.
Da quando mi sono dichiarata, una tarda e afosa sera di luglio, a quando siamo state costrette a parlarci di meno, a causa della mancanza di una connessione decente, presente solo quando andavo alla Fornace.
E ogni volta che ci torno, ogni volta che accompagno le mie amiche a fare il bagno, io non entro in acqua: mi siedo su una sdraio e socchiudo gli occhi, lasciandomi invadere dai ricordi e dalle emozioni.
E rivedo te, me, la pagina; rivedo tutti i momenti belli e l'unico momento brutto, rivedo la tua gioia, la mia spensieratezza, la tua contagiante voglia di vivere. Rivedo le tue battute, i complimenti che ci facevano gli altri, i commenti carini che lasciavo sotto le tue foto bellissime, dove sembravi ogni volta più speciale.
Rivedo le continue attenzioni che ti davo, forse opprimendoti un po', le tue frasi dolci e la nostra voglia di lottare, aiutare il prossimo, superare ogni momento difficile che la vita ci poneva contro.
Rivedo il momento in cui ho rischiato di morire, la tua paura, la tua preoccupazione, i tuoi continui tentativi di consolarmi e dirmi che sarebbe tutto andato per il meglio, quando io non riuscivo a smettere di tremare e abbracciarmi le ginocchia, mentre tutti gli altri festeggiavano l'estate e la vita.
Rivedo quanto ti amavo, quanto mi amavi, quanto siamo state felici, e non riesco a non sorridere.
Sono passati mesi, più di un anno da quando ti confidai che eri la mia page crush e da quando tu dissi che per te era lo stesso; eppure ricordo tutto come se fosse ieri. E' tutto vivo e lucido nella mia testa, come altre poche cose sono e come altre poche saranno mai; e mi viene da chiedermi come mai mi sia rimasto tutto così impresso.
Sarà perché sei stata la mia prima vera fidanzata, sarà perché eri semplicemente radiosa, sarà perché eri tutto ciò che ho mai cercato in qualcun altro, ma non ho mai dimenticato nemmeno un secondo di quando siamo state insieme. Nemmeno una battuta, nemmeno uno scherzo, nemmeno una sillaba.
Tutto quello che abbiamo fatto o che abbiamo incontrato in quei mesi è impresso indelebilmente nella mia mente, e a volte mi viene da sorridere nel pensarci, perché sei l'unica persona con cui mi sia mai capitato in questi anni.
Che eri speciale l'ho sempre saputo e continuo a sostenerlo tutt'ora, anche se non parliamo da tanto.
Mi manca parlarti.
Mi manca raccontarti della mia giornata, mi manca sentirti lamentare del caldo, mi manca ridere con te, mi manca vederti dimenticare di dar da mangiare al nostro gatto, che poi salvavo portandolo dal veterinario sulla nostra giraffa, e mi manca poterti cercare in ogni ora del giorno per scoprire che eri lì ad aspettarmi.
Mi manca dover calcolare il fuso orario per poterti scrivere, mi manca svegliarmi presto e vederti lì online, stravolta dal sonno, ad augurarmi una buona giornata, e mi manca lo stare sveglia fino a mezzanotte aspettando il tuo ritorno da scuola per poterti chiedere com'era andata.
Mi mancano molte cose del nostro rapporto, ma principalmente mi manchi tu.
So che è stata una mossa stupida da parte mia visto quello che provavi e posso ben capire se non hai voluto davvero tornare mia amica, ma quando ti ho detto che mi mancavi, quattro mesi fa, lo dicevo davvero.
Sai, una cosa di cui mi sono resa conto in questi ultimi dieci mesi è che non ho ancora trovato un'altra come te.
E non dico solo nell'aspetto, perché hai un volto davvero particolare, ma anche caratterialmente e mentalmente.
Sono tutti lì a dire "mi basta stare accanto alla persona che amo per essere felice", ma fino ad ora l'unica a crederci veramente e a dimostrarlo apertamente sei stata tu, mentre gli altri si sono abituati velocemente alla loro nuova situazione e hanno smesso di sentirsi speciali per l'essersi messi con quella persona.
Anzi, direi che, fra tutti quelli che ho conosciuto, tu sei la persona più coerente e fedele a se stessa che abbia mai avuto la fortuna d'incontrare, perché non ti comporti come le altre ragazze della tua età ma ti mantieni umile, qualunque cosa accada, e non ti dimentichi mai di essere felice per ciò che possiedi.
Ti fai bastare ciò che hai e non rinfacci nulla agli altri, quindi vieni lasciata in pace e apprezzata da tutti.
Quando stavamo insieme mi sentivo importante, fiera di me, perché per me eri come un sogno irragiungibile, una preda troppo selvatica per essere catturata, un qualcosa decisamente fuori dalla mia portata; e finché sono rimasta al tuo fianco non ho mai pensato una sola volta 'cavolo, avrebbe dovuto comportarsi in un altro modo'.
Dire che ero fiera di te è dir poco, a essere onesti, anche se forse non te l'ho mai detto. Ma d'altronde non ce n'era bisogno, potevi tranquillamente vederlo da come mi comportavo, da come parlavo di te agli altri, da come mi sentivo onorata quando mi dicevi di amarmi e quando sorridevi quando ti facevo un complimento.
A ripensarci ora, era bello forte, il nostro amore. Puro, spontaneo, sincero.
Non c'era giorno in cui non ringraziassi di averti al mio fianco, non c'era giorno in cui non fossi felice.
Mi mancano quei giorni, mi manca la stabilità che avevamo ottenuto, mi manca il nostro legame indistruttibile.
Mi ci sono volute una cotta bella forte e una auto-suggestionata per rendermi conto che, alla fine, forse sarebbe stato più sicuro rimanere con te, forse sarei stata meglio rimanendo al tuo fianco.
Forse, forse, forse, sono sovrastata dai forse; eppure in un certo senso lo so, avrei rischiato meno con te, sarebbe stato tutto diverso, tutto più allegro, tutto più spensierato se fossi rimasta, eppure allo stesso tempo sento che, se mi fossi comportata diversamente, non sarei riuscita a crescere e diventare quella che sono ora, quindi non saprei.
Forse è la tristezza che parla ora, la malinconia lasciata da una relazione finita male, ma mi sento sola. Tanto sola.
E non posso evitare di chiedermi se, rifiutando Julia, sarebbe cambiato qualcosa nella mia vita.
In meglio, magari.
E non posso evitare di chiedermi se, questo meglio, ti avesse potuto comprendere.

Ora sono qui, e ti penso ancora.
Guardo la luna, guardo le stelle, e ti penso.
Sai, è strano come certe volte i ricordi rimangano sepolti per settimane e poi saltino fuori di punto in bianco, quando facciamo qualcosa di normale, che abbiamo già fatto tante volte negli ultimi tempi senza far scattare nulla.
Dicono che la memoria sia soprattutto olfattiva, oltre che visiva, ma francamente per me non è così. Gli odori li sento poco, quasi per niente, e anche quando ne sento uno non rimango mai spiazzata.
Una cosa che fa davvero effetto su di me è il silenzio. Quando c'è silenzio, mi viene naturale cominciare a pensare, e una volta che mi metto lì, i ricordi cominciano ad affiorare e invadermi l'anima con una facilità incredibile, a cui ancora fatico ad abituarmi, e c'è ben poco che io possa fare per scacciarli. Non che l'abbia mai voluto, però.
E così sono qui, ai piedi della Sala Comune, appoggiata al muro con la schiena, e ti penso, ti penso e ti ripenso.
Mi chiedo cosa sarebbe potuto cambiare, come sarebbe stata la mia vita, come sarei stata io; e sospiro.
Mi manchi. Mi manchi infinitamente.
Se potessi, credo che ti chiederei di ricominciare da capo, perché quello che avevamo era meraviglioso.
Solo che ora è tardi, troppo tardi, e lo faresti solo per rincorrere un'utopica felicità che ormai non ci appartiene più, e sarebbe sbagliato. Sarebbe diverso. Quindi taccio e mi faccio da parte.
Probabilmente è la malinconia che parla, probabilmente è la tristezza; ma vorrei non averti mai lasciata andare.
Vorrei che fossi ancora al mio fianco, pronta a ridere e farmi sentire apprezzata, e vorrei che sorridessi.
Non ho mai smesso di pensarti, e ogni volta che lo faccio mi torna il sorriso sulle labbra.
Chi lo sa, forse un giorno inseguiremo di nuovo questa felicità fantasma insieme, ma fino ad allora non voglio vivere nel passato, riportando alla luce ricordi di un tempo spensierato e perfetto.
Voglio crearmi la mia felicità e voglio crearla nel futuro, non voglio essere costretta a guardare indietro per trovare la serenità e la pace con me stessa, quando potrei trovarle nel mio, di tempo, se solo m'impegnassi un po' di più.
E chi lo sa, magari in futuro me ne pentirò, ma sono contenta di sentre la tua mancanza e di desiderare di averti qui.
Perché, dopo tutto questo tempo, di te m'importa e m'importerà ancora a lungo.
Sei stata la mia più grande fonte d'ispirazione durante uno dei periodi più belli della mia vita, e lo sarai anche ora, perché dentro di me il tuo ricordo non è mai morto e mai lo farà, per il semplice fatto che sei speciale.
Lo eri, lo sei, lo sarai. Semplice.
Fino alla fine, rimarrò legata a te e al tuo carattere meraviglioso, alla tua unicità, al tuo splendore.
E forse è proprio questa tua perfezione a mettermi voglia di continuare a combattere e cambiarmi, per diventare migliore, per avvicinarmi a te. E quando l'avrò fatto, quando ti somiglierò, allora potrò dire di essere davvero felice, perché sarò uguale alla persona che mi ha fatto soffrire meno su questa Terra e che mi ha fatto cambiare il mio modo di vedere la vita, aprendomi gli occhi su un mondo fantastico e pronto ad accogliermi.
Sono lieta d'averti incontrata, e sono onorata di esser stata al tuo fianco.
Non credo ti dimenticherò mai, ma ti ricorderò sempre per quello che sei stata: la fidanzata più premurosa di sempre, la ragazza più allegra, gentile e disponibile della pagina, un modello da seguire per tutti quanti.
Ma soprattutto, ti ricorderò per l'esser stata te stessa, in ogni momento e in ogni occasione.
Grazie per ciò che sei stata, perché senza di te non sarei più io.
Mi manchi e mi mancherai sempre.
Spero d'incontrarti un giorno, e di poterti abbracciare come ho sempre voluto fare.
Non smetterò mai di pensarti, come non smetterò mai di sorridere nel vedere una tua foto.
Sei il mio raggio di sole.

Con affetto, amore e nostalgia,
"Joey".
   
 
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