The Vampire Diaries, 'Un amore millenario ' di TheDarkLady97 su EFP Fanfiction

Saaalvee!! Sono di nuovo qui con una One-shot xDD Questa volta però è su un’altra delle mie coppie preferite: Katerina/Elijah v.v Prima di leggere vi spiego come mi è venuta quest’idea >.< In pratica, stavo prendendo delle immagini da mettere sulla mia pagina fb di TVD e, vedendone una di questi due, mi è venuta in mente di scrivere questa piccola pazzia… Spero vi piaccia!!
Buona Lettura!! =)

One-Shot

Un amore Millenario

16 Giugno 1492

Era una fredda giornata di ottobre e Katerina era appena arrivata in Inghilterra in sella al suo cavallo.
Dopo aver concepito una bimba al di fuori del matrimonio, la sua famiglia l’aveva bandita dal suo paese e, avendo attraversato molti terreni, finalmente, era arrivata a destinazione.
Avrebbe iniziato una nuova vita in Inghilterra, dove nessuno sapeva chi fosse né conoscesse la sua storia.
Si era addentrata in un bosco ricco di alberi di vari tipi, dove non era permesso l’entrata ai raggi del sole.
Stava camminando da più di un’ora e si fermò quando il cavallo diede segni di stanchezza.
-Sei stanca Lady??-Disse avvicinandosi al muso della puledra, accarezzandoglielo amorevolmente.
Subito dopo lo sbuffo della puledra, scese a terra e, mantenendo le redini con le mani, continuò a camminare in cerca di un torrente.
-Non preoccuparti, Lady! Sono sicura che qui vicino c’è un torrente con della bella acqua fresca tutta per te…-Aggiunse la ragazza sorridendole.
Katerina aveva un legame speciale con quella puledra giacché era un regalo datole dai suoi genitori quando aveva solo 9 anni, quello era il loro unico ricordo.

Mentre Katerina procedeva alla ricerca di un torrente, dall’altra parte del bosco un ragazzo stava correndo allegramente.
-Signorino Elijah, aspetti…Non riesco a correre così veloce…-Gridò il servitore del ragazzo, correndo velocemente con la speranza di raggiungere il suo padrone.
Elijah si divertiva a correre nella foresta, lì poteva essere quello che voleva, senza etichetta e buone maniere.
Quando era nel bosco non era un nobile, ma semplicemente un ragazzo che si divertita facendo quello che più gli piaceva.
-Forza Carter! Non è così difficile…Su, corri! Ho visto un coniglio…-Rispose il castano seguendo con lo sguardo il piccolo coniglietto grigio che era sbucato da un cespuglio.
Lui amava rincorrere i conigli facendoli spaventare, ma la cosa che amava di più in assoluto, era maneggiare la sua fedelissima spada.
-Eccomi, signorino!-Finalmente il servitore raggiunse il suo padrone, fermandosi a riprendere fiato dopo quella lunghissima corsa.
-Carter, cosa ne diresti di un piccolo duello?? – Propose il giovane lanciando una spada affilata al servitore che la afferrò al volo.
-Facciamo una piccola scommessa, se ti batto dovrai portarmi sulle spalle fino a casa, ma se mi batti ti porterò io…-Concluse il ragazzo, sfoderando la sua spada per poi puntarla verso il servitore.
I loro sguardi di incrociarono, erano all’erta; ognuno attendeva che l’altro facesse la prima mossa.
Il silenzio invase il bosco e fu spezzato solo dal suono delle due lame che si toccavano.
Elijah era davvero molto bravo con la spada e in più aveva anche una forza sovrannaturale che lo aiutava mentre il servitore riusciva a malapena a difendersi dagli attacchi del suo padrone.
Alla fine, il castano fece lo sgambetto al suo servitore facendolo cadere per terra dopodiché si mise sopra dei lui e gli puntò la spada in gola.
Così, il servitore gettò la spada per terra e l’Originale si alzò aggiustandosi le maniche della maglia sorridendo soddisfatto.
-Carter, mi sa che ho vinto! Dovrai portarmi a casa sulle spalle…-Concluse il castano sorridendo allegramente.
-Ero sicuro che avreste vinto voi signore…Nessuno può battervi!-Rispose Carter alzandosi in piedi.
-Hai proprio ragione!! Su,andiamo avanti, dobbiamo trovare un po’ d’acqua per bere prima di rientrare…-
Così i due iniziarono a camminare esplorando la foresta.

Intanto, Katerina era giunta ad una piccola cascata.
Lasciò la sua puledra ad abbeverarsi mentre lei si dirigeva verso una roccia per poggiarvi sopra il suo mantello ed i suoi abiti per concedersi un piccolo e veloce bagno in quell’acqua fresca e cristallina.
Rimase in biancheria intima e, assicuratasi che non vi fosse nessuno ad osservarla, avanzò verso il piccolo laghetto in cui si gettava l’acqua della cascata.
Appena la sua pelle caffelatte entrò in contatto con l’acqua fresca ebbe un fremito e dei brividi le percorsero lungo la schiena, ma,subito dopo, la sensazione di freddo si tramutò in benessere.
Avanzò sempre di più fino a che l’acqua gli arrivò al busto, così iniziò a sciacquarsi delicatamente.
Nuotò fino ad arrivare sotto il getto della cascata che le bagnò i lunghi e mossi capelli castani e il viso.
Dopo aver fatto una piccola nuotata, si sedette su una roccia alla riva e, prendendo dell’acqua con le mani, se la gettò addosso abbassando il collo per bagnarsi meglio.
In quello stesso istante, Elijah e il suo servitore stavano camminando nel bosco quando sentirono un cavallo nitrire.
-Ma quello era un nitrito!-Esclamò Elijah fermandosi per poi guardarsi in torno.
-Si, signore! Mi sembrava provenisse da questa parte…-Rispose il servitore puntando un dito verso destra.
-Carter, tu torna a casa! Io proseguo…se c’è un cavallo vi sarà sicuramente qualcuno…-
-Ma…signore…-
-Non discutere! Comando io qui…Vai a casa, so cavarmela perfettamente da solo…-
-Come volete, signore…-Concluse infine il servitore voltandosi per ritornare a casa mentre il ragazzo seguiva la direzione del nitrito.
Camminò per qualche metro fin quando si ritrovò davanti ad un laghetto con una piccola cascata, ma, la cosa che lo sorprese, fu vedere una stupenda ragazza che si lavava dolcemente nel laghetto.
Appena la vide, per non farsi vedere, si nascose dietro ad un albero e rimase lì ad osservarla.
Era così bella, con i lunghi capelli castani che le ricadevano sulle spalle, con il corpo bagnato.
Non aveva mai visto una ragazza così bella in tutta la sua vita e lui era in giro da moltissimi anni, da secoli.
Era rimasto incantato da quella bellezza sena pari, era la perfezione fatta persona.
Mentre la osservava, la ragazza si alzò per poi andare verso la roccia con sopra i propri vestiti e, in quell’istante, il ragazzo fece rumore spezzando un rametto caduto a terra.
Lei si voltò di scatto e quando lo vide si nascose dietro la roccia.
-Chi siete?? Perché mi stavate spiando??-Gli chiese lei prendendo il mantello per coprirsi.
-Perdonatemi, non era mia intenzione spiarvi…-Si scusò lui avanzando lentamente, con regalità, verso di lei.
-Ah, no? E allora cosa ci facevate qui, dietro quell’albero??-Continuò la castana avvolgendosi nel mantello.
-Ero ad esplorare il bosco con il mio servitore quando ho sentito un nitrito e…curioso, sono venuto a controllare e vi ho vista…-Spiegò il castano osservandosi intorno, soffermandosi poi sugli occhi di lei.
I suoi occhi castani si fondevano perfettamente con quelli cioccolato di lei.
Quando i loro sguardi si intrecciarono, il silenzio calò in tutto il bosco, ma si spezzò quando lui, accortosi che la ragazza stava tremando, riprese la parola.
-State tremando?-Lui le si avvicinò pericolosamente.
-No, non preoccupatevi…Sto bene!-Katerina si allontanò di qualche passo rimanendo fissa a guardare in basso.
-Si, state tremando! Vi prego, lasciate che vi scorti nella mia dimora per asciugarvi e offrirvi qualcosa da gustare…Credo ne abbiate bisogno!-Continuò lui sorridendole per poi porgerle una mano.
Lei indietreggiò di un altro passo, rimase immobile ad osservare quel giovane sconosciuto che le stava offrendo un riparo.
Guardò più volte la sua mano indecisa se accettarla o no finché si decise ad afferrarla.
La ragazza prese i suoi unici abiti, li ripose sulla sella del suo cavallo dopodiché saltò in sella sotto gli occhi sbalorditi del ragazzo.
Non aveva mai visto una ragazza che sapesse andare a cavallo e soprattutto che sapesse cavalcare come un uomo.
-Potrei avere l’onore di sapere il motivo del vostro sguardo sorpreso?-Gli chiese lei curiosa, osservandolo.
-Beh, voi mi sorprendete. Non ho mai visto una donna cavalcare come un uomo…-Spiegò lui.
-Vado a cavallo da quando avevo nove anni…Perdonatemi, non mi sono presentata. Il mio nome è Katerina…-Si presentò lei chinando il capo in segno di inchino ancora seduta sul cavallo.
-Io mi chiamo Elijah! Piacere di conoscerla Katerina…-Anche lui fece un inchino dopodiché salì in sella al cavallo di lei, prese in mano le redini e galoppò in direzione della sua dimora.
Durante il tragitto nessuno dei due osava proferire parola.
Elijah guardava incantato quella Dea che aveva davanti, con una chioma lunga e mossa, la pelle liscia e perfetta, quel corpo perfetto.
Katerina rimaneva immobile con lo sguardo fisso in avanti.
Al sentire il tocco della possenti braccia di lui stringerla, un calore la pervase e i suoi occhi si illuminarono di una strana luce.
Non aveva ma provato una sensazione così ed era sicura che quel ragazzo era speciale.

Fine One-Shot!!
Angolo Autrice:
Wow, ho messo tre giorni per scriverla xDD Beh, cosa ve ne pare?? A me piacerebbe moltissimo vedere l’incontro tra Elijah e Katerina nel 1400 :PP Li adoro come coppia anche se Katherine ce la vedo di più con i Salvatore v.v Vi ringrazio tutti per leggere sempre le mie One-shot e non vedo l’ora di leggere le vostre opinioni ;)
Baci.
TheDarklady97!! :33