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Autore: Dark_S97    14/08/2012    3 recensioni
La storia è ambientata dopo la fine del 5° libro. Sofia viene a scoprire che sua madre non è morta come lei credeva e...
P.S. E' la mia prima fan-fiction, siate clementi e recensite in tanti!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sofia fu svegliata da qualcosa che la scuoteva.
'Un terremoto?' pensò in preda al panico. Si guardò intorno. Era solo Fabio.
"Che ore sono? Perché mi hai svegliata?" mugolò
"Le 6. Volevo portarti a fare la vera ultima passeggiata ad Edimburgo" sussurrò con le guance che avvampavano
"Va bene... Dammi solo il tempo di prepararmi..."
"Sbrigati... Dobbiamo essere di nuovo qui per le 7 e un quarto: l'aereo parte alle 8. E poi non sei curiosa di vedere i nuovi proprietari della casa?"
"Mmm... sì..."
"Ti aspetto giù per fare colazione"
"Ok"
 
Sofia si preparò e scese in cucina. Mangiarono in fretta un paio di muffin col latte caldo e uscirono.
L'aria fredda li avvolse e Sofia cominciò a tremare come una foglia. Fabio la abbracciò e il calore del ragazzo le riempì le membra e il corpo di Sofia smise di essere scosso dai brividi di freddo. Il cuore prese a martellarle fortissimo nel petto e pensava che tutta la città, tutto il mondo lo sentisse.
Camminarono abbracciati fino ad un parco. Si sedettero su una panchina in metallo gelido e si guardarono negli occhi. Sofia colse una nota diversa in quelli di Fabio.
"Che succede?" gli domandò preoccupata
"Niente" mentì
"A me puoi dirlo..." lo incoraggiò guardandolo negli occhi con uno sguardo profondo.
Qualcosa nel cuore di Fabio si sciolse: sì, lei avrebbe capito ogni cosa e non lo avrebbe giudicato. Una piccola lacrima scese sul suo volto e si affrettò ad asciugarla per non far preoccupare troppo la ragazza seduta accanto a lui.
"Ogni volta che guardo tua madre rivedo la mia" fece una breve pausa "mi manca da morire" sospirò
Sofia gli prese una mano. Fabio sentì che lei capiva fino in fondo.
"Lei non avrebbe voluto vederti così a causa sua. Quando una persona scompare, continua a vivere nei ricordi di chi la ama e tua madre vive nei tuoi." sussurrò Sofia
"Sofia, io ho paura" mormorò con sguardo smarrito
"Non devi... Io sono qui per te e con te" era strano per lei essere quella forte.
"A chiunque sia stato affezionato in passato non è più qui: Eltanin, mia madre... Ho paura che anche tu e i nostri amici, ma soprattutto Tu, diventiate solamente un ricordo"
"Non accadrà perché... ecco io ti amo Fabio. Ti amo dalla prima volta in cui ti ho visto a Benevento" disse in un soffio sentendosi dannatamente fragile. Gli aveva aperto il cuore, mettendo a nudo la propria anima. E se lui non provasse lo stesso?
"Perché?" chiese Fabio "Perché mi ami?"
"Perché sei tu" disse piano
Fabio rise: una risata cristallina. Ogni preoccupazione se ne era andata.
"Che risposta inadeguata! Comunque ti amo anch'io"
Sentirgli dire quelle parole per Sofia fu il momento migliore della sua vita.
Fabio le prese il viso e l'avvicinò piano a sé. Il tempo sembrò fermarsi e le loro labbra si toccarono fondendosi in un dolce bacio che nascondeva una promessa. Si scambiarono il respiro e scambiarsi il respiro equivale a scambiarsi l'anima.
 
Tornarono a casa godendosi la passeggiata. Trovarono i loro amici intenti a mangiare in cucina. Erano appena le 7.
Il campanello suonò e Gillian andò ad aprire. Era la coppia che aveva acquistato la Guest House. Erano entrambi alti e con vestiti molto pesanti. La donna era bionda-rossiccia con dei grandi occhi blu e una carnagione molto chiara. Il marito aveva la pelle di un colorito medio, i capelli ricci e mori e scuri occhi marroni. Li salutarono cordialmente, infine i ragazzi e Gillian uscirono.
Presero un pullman che li portò fino all'aeroporto e lì trovarono Beatrice e la sua famiglia.
Sofia abbracciò sua madre e Kate. La bambina le diede un bacetto sulla guancia.
"Ciao sorellina!" le urlò Kate mentre se ne stavano andando.
 
Sull'aereo Sofia si sorprese di non aver più paura di volare: era come se avesse riavuto di nuovo le ali e in parte era vero; infatti il suo cuore sembrava che stesse per prendere il volo da quanto era felice. Guardò un film rosicchiando biscotti al cioccolato senza più curarsi della sua linea.
 
Il prof li stava aspettando con ansia all'aeroporto di Roma. Sofia gli saltò al collo e cominciò a raccontargli tutto (o quasi...) quello che era successo in quei giorni nei quali non si erano visti.
Dopo tutti andarono nella nuova sistemazione dei MacAlister a Roma. Gillian preparò per tutti dei piatti scozzesi e dopo uscirono per fare un giro per Roma.
   
 
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