One Direction, 'Nella notte dei desideri' di Sheryl

Nella notte dei desideri.

Cinque ragazzi su dieci desiderano una bella vita, auto costose e ville enormi.
Quattro ragazzi su dieci desiderano incontrare per una volta il proprio idolo.
Un ragazzo su dieci desidera vivere.

Forse è il caso che vi presenti Hope Hall.
No, Hope non è il suo vero nome. Il suo nome è MaryJane Hall, ma dopo quello che è successo aveva bisogno di speranza, quella speranza racchiusa nel nome.
Hope prima di questo era una splendida ragazza sempre con il sorriso sulle labbra.
I suoi occhi erano vivaci e sempre accessi, erano meravigliosi e, pur essendo marroni, non erano per niente patetici.
I capelli li portava sempre lunghi fino ai fianchi e ne andava fierissima.

Eppure, se la guardavi bene, non era cambiata molto.
I capelli non li aveva più, è vero. E anche le sopracciglia erano scomparse.
Eppure il sorriso rimase, insieme alla voglia di vivere che gliela si leggeva negli occhi.
Perché MaryJane Hope Hall, era malata di cancro.
Ma il cancro non riuscì mai a portargli via quella lucina di speranza mista al desiderio di vivere.
MaryJane Hope Hall, nonostante il Maligno era felice.

Felice perché i suoi amici e la sua famiglia le erano vicini.
Non la lasciavano mai sola e la facevano ridere e, in cuor proprio, si stupivano di quella piccola ragazzina che nonostante il male che aveva in sé rideva. Rideva come se non avesse un domani.
Rideva con il cuore.

Hope aveva degli idoli.
Come qualsiasi altra diciasettenne amava ascoltare la musica.
E i suoi cantanti preferiti, quelli che non si vergognava a definire i propri idoli, erano i One Direction.
Ora che la sua camera era diventata una stanza d’ospedale era riuscita a convincere gli infermieri a tappezzare la sua parte con i loro poster.
E, ogni volta che li guardava, sorrideva.

Arrivò anche la notte di S. Lorenzo.
Quella notte che aveva tanto amato da bambina e, ogni volta, sperava di riuscire a vedere una stella cadente per poter esaudire un desiderio.
Eppure, nonostante le ore passate con il naso all’insù non riuscì a vederne neanche una.
Quella notte era appoggiata alla finestra dell’ospedale a guardare ammirata il cielo stellato.
Improvvisamente le saltò all’occhio una scia dorata e, presa dall’emozione, chiuse gli occhi ed espresse un desiderio.
Voglio tornare a sognare.
Fu quello il suo desiderio. Il desiderio di una ragazza malata di cancro che piano piano cominciava a perdere le speranze.
Il desiderio di una malata di cancro che vedeva i suoi sogni sgretolarsi sempre di più.

Quel giorno si trovava per l’ennesima volta su Twitter.
La vita in ospedale non era molto movimentata quindi ogni tanto gli piaceva salire su quel social network che aveva tanto amato un tempo.
Noto che molte ragazze scrivevano a @NiallOfficial e capì subito che il bell’irlandese era Online.
Nonostante sapesse che non avrebbe mai visto il suo tweet, decise di scrivergli.
E gli scrisse quello che si sentiva.

@NiallOfficial ciao Niall, come va? Io sono ancora in questo fottuto ospedale. è grazie alle vostre canzoni se qui la noia non regna! ViAmo
Non amava parlare su twitter della sua situazione.

Odiava che gli altri provassero compassione per lei, eppure a volte le faceva bene sfogarsi.
Sfogarsi in 140 caratteri. E ogni volta qualcuno era pronto a tirarla su di morale, a dirle che tutto sarebbe andato bene e che sarebbe guarita.
E lei, seppure non ci credesse, sorrideva.
Sorrideva con il cuore.
Stava per spegnere il cellulare quando le arrivò una notifica e, incuriosita, andò a vedere.

@ehisoulsistah Io tutto bene, grazie. Scusa, ma perché sei in ospedale? E' successo qualcosa? Ti siamo vicini, guarisci presto.

Niall le aveva risposto. Il suo idolo le aveva detto “Ti siamo vicini”. Le aveva augurato di guarire.
Se non si fosse trovata in ospedale e se non fosse stata debole com’era in quel momento sarebbe saltata in piedi e avrebbe gridato.
Ma si limitò a piangere. Pianse dopo anni, pianse come quando scoprì di avere il cancro.
Però era un pianto diverso. Era un pianto di commozione, di felicità.
Con ancora le mani che le tremavano rispose al tweet di Niall Horan.

@NiallOfficial Sono in ospedale per un cancro. Gran brutta cosa eh? Grazie per la tua risposta e per il sostegno. Grazie, davvero.

Hope si addormentò, ignorando momentaneamente tutti i tweet di complimenti dalle altre ragazze.
Si addormentò e, dopo molto tempo, sognò.

Quando l'ispirazione chiama si risponde, no?
Beh, teoricamente non doveva finire in questo modo.
Ma mi pareva carino mettere quella frase alla fine...
Comunque se vi interessa potrei postare un altro capitolo che racchiuderebbe la vera fine.
Scegliete voi :)
Ah sì, il nick della ragazza su twitter è il mio ahahah.
Spero vi piaccia c: sinceramente a me ha rattristito solo a leggerla..
fatemi sapere che ne pensate, mi rendereste contentissima :)