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Autore: Meboom    14/08/2012    4 recensioni
Coppie principali: EunHae/KangTeuk/HanChul/YeWook - coppie minori: KyuMin/ Ricsyung e altre a sorpresa!
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Una longfic che inizia da un periodo in cui i personaggi frequentano le
superiori e chissà, magari cresceremo con loro fino a vederli maturare.
E devo aggiungere, i commenti sono molto graditi!
Cinque amici che frequentano la stessa scuola. A prima vista sembrano dei normali studenti, eppure qualcuno di loro nasconde qualcosa o ha un passato che vorrebbe dimenticare o cambiare.
I quattro ragazzi più popolari della scuola hanno un futuro deciso già da tempo dai loro genitori, ma prima che quel futuro verrà, cosa accadrà ai loro cuori?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto odio andare scuola. Odio il fatto che debba di nuovo percorrere questa strada per andare in quell'edificio. Detesto doverci tornare perché so che passerò giorni d'inferno. Vi chiederete perché stia maledicendo così la scuola o forse sarete d'accordo con me. Ma vi dirò che fino a ieri mattina le cose non stavano così e andavo a scuola tranquillamente, come ogni altro studente o quasi. Il mio odio si è sviluppato solo dopo aver perso una scommessa e dopo un fatto che è capitato con una persona, più precisamente Lee Donghae. È uno sbruffone, non passa giorno che non faccia a botte con qualcuno o che prenda in giro degli innocenti. Alcuni  studenti si sono addirittura trasferiti dopo aver avuto a che fare con lui. Le ragazze ne sono affascinate, lo trattano quasi come un re e ogni volta che lo vedono iniziano a urlare quasi fosse una star. È sempre accerchiato da ragazze ed è molto conosciuto come playboy, ma esce solo con ragazze al di fuori della scuola e spesso più grandi di lui. Solo poche sono le 'fortunate', ovvero le più carine della scuola che riescono, anche per pochi giorni, a stare con lui. I ragazzi hanno timore di lui, cercano di stargli alla larga ma se vengono scelti per essere presi a calci non possono farci niente. Solo alcuni sono abbastanza coraggiosi da farsi avanti e sfidarlo, con il risultato di una bella visita in infermeria.
E qui sorge un'altra domanda, com'è possibile che lui da solo faccia tutto questo, e i professori? Non fanno nulla per fermarlo? Beh, il fatto che sia il figlio del preside e non solo della scuola ma anche membro e capo di una grande società gli va molto a favore. E sicuramente non agisce da solo ma con altri tre teppistelli.
Hangeng originario della Cina, si è trasferito qui un anno fa e Donghae lo ha subito arruolato nel gruppo. È diventato dopo pochi incontri campione di kung fu della scuola, ma è molto bravo in diversi altri tipi di arti marziali e sport. Poi c'è Kangin, un energumeno pieno di forza. Se litighi con lui, puoi dire addio alla tua faccia. Nessuno lo ha mai sentito parlare con gentilezza e nessuno lo ha mai visto usare le buone maniere. Ed infine c'è Yesung, come ci sia finito nel gruppo di Donghae nessuno lo sa. È un tipo silenzioso, quando ci sono delle risse se ne sta sempre in disparte. Ha un aura misteriosa e in molti sono curiosi di sapere il motivo per cui è nel gruppo. Passa molto del suo tempo in biblioteca, ma legge raramente i libri che stanno sopra agli scaffali, di solito si porta sempre dietro una piccola borsa con dentro alcuni fascicoli pieni di fogli. Alcune voci dicono che si tratta di qualche informazione riservata solo al gruppo di Donghae e che Yesung controlli queste informazioni per poi darle al loro capo. Ma queste sono solo delle stupide voci.
E così, tutti e quattro insieme, vengono definiti i 're' o 'principi' della scuola. Non sono popolari solo in questa scuola, ma in molte altre della zona. 
Oh! Quasi dimenticavo, non mi sono ancora presentato, che maleducato. Il mio nome è Lee Hyukjae, ma nessuno mi chiama così oltre a mia madre. Per gli amici sono Eunhyuk. Ho diciassette anni e sono uno studente normale del terzo anno alla Sapphire High School. Con voti normali e una popolarità normale, anche perché non credo che un ragazzo come me con il viso abbastanza nascosto dai capelli e da un paio di occhiali potrebbe mai saltare all'occhio, per fortuna. Ora vi starete domandando cosa c'entro io con Donghae da odiare così tanto la routine di tutti i giorni dell'andare a scuola, questo è quello che è successo ieri;

 
La mattina prima...
 
"Eunhyuk! Eunhyuk! Aspettami!" una voce urlò dietro di me, mi voltai e vidi il mio amico Leeteuk che cercava di raggiungermi a corsa. Frenai la mia bicicletta e scesi aspettando che mi raggiungesse. Quando arrivò lo salutai.
"Ehi Leeteuk, la sveglia non è suonata anche oggi? Di solito sei tu uno dei primi che arriva a scuola." risi vedendolo riprendere fiato
"Non è colpa mia se mia sorella inizia una discussione e non mi lascia uscire fino a quando non si sente soddisfatta della mia risposta." si scusò con il suo tono drammatico.
"Sempre la solita storia, eh? Vabbè forza, salta su altrimenti farai arrivare in ritardo anche me." mi rimisi sulla bicicletta aspettando che salisse anche Leeteuk
"Cosa farei senza di te!", saltò sulla mia bicicletta e tenendosi alle mia spalle "Si parte!" rise mettendosi in posa.
Iniziai a pedalare superando uno a uno gli altri studenti che camminavano o correvano verso l'entrata della scuola. Aissh questo è il mio amico Leeteuk, va al quarto anno. L'ho conosciuto per caso durante un progetto in cui la mia classe ha dovuto collaborare con la sua, siamo diventati subito amici. È una persona davvero buona, se hai bisogno di qualcosa sta pur certo che lui ti darà una mano. Non credo di averlo mai visto abbattuto, è sempre stato una persona serena.
Sorpassai il cancello della scuola e andai a parcheggiare la bicicletta al suo posto. Leeteuk saltò giù ringraziandomi e corse verso la sua aula. Misi il lucchetto alla bicicletta e mi avviai anch'io verso la mia classe. Sbadigliai e mi stiracchiai le braccia, quella notte non avevo dormito molto bene, come quasi ogni notte d'altronde. Non riesco a passare una notte tranquilla da quando mio padre è morto e la nostra famiglia è caduta in povertà, nonostante sia passato un sacco di tempo, sono rare le notti in cui riesco a dormire tranquillamente. Ce la caviamo, mia madre fa del suo meglio ma ormai non ha più le forze di una volta e si affatica molto più facilmente, così la aiuto lavorando part-time. Siamo solo io e mia madre, non abbiamo altri parenti. Mia madre è figlia unica e i suoi genitori non sono più in questo mondo. I genitori di mio padre invece si rifiutano di riconoscere la nostra esistenza, hanno voluto che mio padre tornasse con loro in america, ma mio padre si rifiutò e rimase con mia madre. Non voleva abbandonare il bambino che stava crescendo nella pancia della sua futura moglie. Aveva anche una sorella, mio padre. Ma di lei non so molto. Mio padre ha sempre detto che i loro rapporti non sono mai stati molto stretti anche se le voleva un mondo di bene. La situazione degenerò quando mio padre morì tre anni fa in un incidente stradale, i suoi genitori tagliarono completamente i contatti con noi dando la colpa a me e mia madre. Sospirai al pensiero. 
Mi accorsi di essere davanti al mio armadietto e lo aprii prendendo i quaderni e tutto quello che mi serviva per le lezioni. Rovistato per bene e preso tutto chiusi l'armadietto e girandomi mi trovai di fronte a Heechul e dietro di lui Ryeowook, altri due miei amici 
"Dannazione Heechul, prima o poi mi farai prendere un colpo. Buongiorno Ryeowook." salutai con un cenno della mano il ragazzo che stava timido alle spalle di Heechul
"B-Buongiorno anche a te Eunhyuk." sorrise timido.
"Ehi dovresti mostrarmi un po' di rispetto e salutarmi per prima! Sono più grande di te." mi sgridò Heechul 
"Quando la smetterai di comportarti come se avessi il mondo ai tuoi piedi e di comparire da un momento all'altro lo farò." sorrisi beffardo vedendolo sbuffare. 
Heechul, era molto conosciuto a scuola per la sua clamorosa bellezza, con i suoi tratti femminili faceva invidia alle ragazze e affascinava i ragazzi. Sotto questo viso femminile, però, si nascondeva un grande animo e una grande forza. Non importa se hai ragione o meno, quando discuti con lui l'avrà sempre vinta lui. La sua lingua taglia come la lama delle spade. Ha quell'apparenza fragile e questo ogni tanto gli causa dei problemini, ma può diventare peggio di un ajhumma incavolata e questo causa qualche problemino agli altri, tenendo conto che è cintura nera a karate.
Ryeowook invece è una delle più tenere creature che abbia mai incontrato. Seriamente, non so come faccia ad avere sempre quell'aria così 'voglio tante tante tante coccole'. Ha la mia età ma può, anzi, ne dimostra molti di meno. Forse è strano sentire dire certe cose da un ragazzo a un ragazzo, ma molti concordano con me ed essendo suo amico mi esce più facile dire il mio parere su di lui. La sua timidezza lo rende ancora più dolce. E penso che sia un'ottima arma contro i soliti bulletti. Una volta, quando ero ancora al primo anno, ero seduto in mensa a mangiarmi il mio pranzo. Qualche tavolo più in là due teppistelli se la stavano prendendo con uno studente, nessuno sembrava intenzionato ad aiutarlo così mi sono avvicinato cercando un piano su come dargli una mano. Avevo pensato che magari parlandone ce l'avrei fatta, come no, ma a quel tempo non conoscevo ancora bene come funzionava in questa scuola. Stavo per iniziare il mio 'discorso da presunto eroe' quando vidi due dei bulletti dare al ragazzo il loro dessert e il terzo mormorare cose tipo: 'non preoccuparti, se vuoi altro chiedici pure' e così via, poi se ne andarono. Io sono rimasto lì con la mano a mezz'aria e la bocca spalancata cercando di capire la situazione.
Una voce poi mi fece tornare alla realtà "Uhm... scusa, p-posso passare?" quando abbassai lo sguardo rimasi scioccato, credevo di essere davanti ad un ragazzino, forse dieci anni massimo, carinissimo e mi tirai subito uno schiaffo mentalmente per quello che stavo pensando. Poi col tempo mi ci sono abituato.
"A-ah, si..scusami." mi spostai di lato facendolo passare. Lo seguii per un po' con lo sguardo fino a quando finalmente mi accorsi di essere l'unico babbeo in piedi a fissare il vuoto con la bocca spalancata. Mi schiarii la gola e tornai al mio posto. Qualche giorno dopo riuscii a sapere di più su di lui e notai che il suo effetto da 'occhi dolci' catturava tutti.
Tornando alla realtà, Ryeowook è diventato mio amico solo dal secondo anno. Heechul invece lo conosco dall'infanzia. Una volta eravamo vicini di casa, poi mi sono trasferito e non ci siamo più sentiti, l'ho ritrovato solo quando mi sono iscritto a questa scuola e la nostra amicizia è rimasta intatta. Non so se ci si può considerare migliori amici, nonostante gli anni passati insieme ci siamo mantenuti abbastanza distaccati, ognuno andava per la sua strada. All'inizio ci vedevamo solo ogni tanto al parco che stava vicino alle nostre case e basta. Devo dire che ora siamo più vicini di prima, ma non troppo.
Salutai Heechul che si diresse verso le aule del quarto anno e continuai la strada con Ryeowook verso le nostre aule in silenzio. Non credo di averlo mai sentito parlare per un tempo che andasse oltre i quindici secondi. Di solito è sempre silenzioso e timido, e se i professori lo vogliono far parlare troppo si intoppa iniziando a balbettare, e loro si sciolgono davanti alla sua dolcezza passando la bomba ad un'altro studente. Chissà se fa sempre così, ho solo una materia scolastica con lui, ma credo che si comporti sempre in questo modo.
Salutai anche Ryeowook ed entrai finalmente nella mia classe. Era ancora tranquilla. Finchè non sarebbe arrivato uno dei quattro lo sarebbe stato.
"Ehi Eunhyuk. Come stai?" mi salutò Shindong, un altro mio amico e compagno di classe, era un tipo molto divertente. Andai a sedermi accanto a lui.
"Sempre il solito. E tu? Ho sentito che l'altro ieri sei uscito con la tua ragazza, a quanto pare le cose vanno bene dalle tue parti." sorrisi e lui arrossì un po'.
"Beh si... Lei mi piace un sacco e le cose vanno bene." sorrise anche lui. Stavo per dire ancora qualcosa ma fui interrotto dalle urla fuori dalla classe delle nostre compagne. Appoggiai la testa sul palmo della mano annoiato
"Yesung è arrivato." dissi e Shindong annuì. Pochi secondi dopo entrò il ragazzo con la sua chioma nera in testa e il suo passo leggero. Andò a sedersi al suo posto qualche banco più in là del nostro. Le ragazze continuavano a urlare e a spintonarsi cercando di andare da Yesung, lui si voltò nella loro direzione facendone svenire una buona metà e zittendo le altre con uno sguardo. Sospirai, almeno lui non si dava troppe arie, ringrazio Shisus per non essere finito con chissà quale degli altri tre. Non mi accorsi che lo stavo ancora fissando e lui mi fulminò con lo sguardo, mi girai in fretta e mi misi a fissare la lavagna. Aissh, seriamente! Ho davvero bisogno di farmi una bella dormita, o continuerò a fare certe figure. 
La campanella finalmente suonò ed entrò il prof facendo tornare nella tranquillità la classe. 

 
Le prime ore passarono lentamente, troppo lentamente. Non potevo reggere la lezione ancora a lungo, mi sarei addormentato sul banco da un momento all'altro. Shindong ogni tanto mi punzecchiò il braccio tenendomi sveglio fino a quando la campanella finalmente suonò di nuovo. La pausa pranzo è arrivata! Mi alzai in piedi, mi stiracchiai e sbadigliai come se non lo facessi da anni. Io e Shindong ci incamminammo verso la mensa, ma prima aspettammo gli altri alle scale. Ryeowook arrivò per primo essendo dello stesso piano, poi anche Heechul e Leeteuk arrivarono.
"La mensa apre tra una quindicina di minuti, che ne dite di una scommessa?" disse Heechul con il suo sorriso da volpe. Lo guardai storto, doveva essere proprio di buonumore per proporre una scommessa in questo momento.
"Sentiamo, di che si tratta?" chiese Shindong. Heechul ridacchiò e questo non mi piacque affatto.
"Ci sono un sacco di donzelle qua attorno, mh vediamo un po'...Ah! Ci sono. Il primo che otterrà il numero di una ragazza potrà mangiarsi il dessert e tutti gli altri no. L'ultimo che lo ottiene, invece, dovrà salire al piano dei quattro nella mensa, solo dopo aver preso il cibo per se e appena sarà arrivato sul piano potrà tornare giù." concluse con un'aria soddisfatta. Lo guardai esterrefatto. Era completamente impazzito o cosa? Questa era una scommessa suicida. Se uno dei quattro o anche uno studente normale avesse visto qualcuno al piano dei quattro e avrebbe spifferato tutto la sua vita sarebbe finita.
"D'accordo, q-quando iniziamo?" chiese Ryeowook. Come?! Pure l'innocente Ryeowook è d'accordo?!
"Appena la lancetta farà passare un'altro minuto." questa volta parlò Leeteuk. Lo fissai, oggi erano tutti impazziti a rischiare così grosso. Mi voltai verso Shindong. Si, lui sarebbe stato d'accordo con me di sic-
"VIA!" Shindong mi interruppe gridando il via e tutti iniziarono ad avvicinarsi ad alcune ragazze. Leeteuk parlava gentilmente, aveva una buona reputazione ed era popolare a scuola. Non ci avrebbe messo molto a vincere la scommessa. Ryeowook non era da meno, con la sua dolcezza stava facendo letteralmente sciogliere alcune ragazze. Avrebbe di sicuro ottenuto più di un numero. Heechul se la cavava benissimo tra le ragazze, sapeva come parlare con loro. Shindong era un po' più riluttante, starà pensando alla sua ragazza. Mi svegliai da quella trance, invece di osservare gli altri dovrei mettermi anch'io al lavoro! 
Mi avvicinai ad un gruppetto di ragazze per essere completamente ignorato. Guardai a che punto erano gli altri, Leeteuk e Heechul stavano prendendo un bigliettino dalle ragazze, Shindong stava ancora parlando e Ryeowook era accerchiato da ancora più ragazze. Risi all'ultima scena e cercai un modo per attirare qualche ragazza. Tentai di nuovo con un'altro gruppetto di ragazze, questa volta mi ascoltarono per un po' ma poi se ne andarono mandandomi occhiatacce. Dannazione ero così negato con le ragazze? Heechul e Leeteuk stavano aspettando che anche noi finissimo, Shindong si stava avviando da loro, Ryeowook a quanto pare non riusciva a togliersi di torno quelle ragazze. Mi guardai attorno, vidi la mia ultima speranza.
"Krystal!" la chiamai e lei si girò verso di me
"Eunhyuk?" 
"Ti prego Krystal devi darmi il tuo numero o perderò una scommessa, si tratta di vita o di morte!" mi voltai guardando la situazione di Ryeowook. Era ancora bloccato. Krystal chiese una penna o qualcosa per scrivere alla gente attorno, prese la mia mano e scribacchiò sopra il suo numero
"Ecco, contento?" mi disse
"Non sai quanto! Grazie, mi hai sal-"
"Hai perso bello mio." Heechul mi mise una mano sulla spalla, mi voltai a guardarlo e sospirai
"Dannazione..." ringraziai comunque di nuovo Krystal e vidi Ryeowook con in mano un paio di bigliettini.
Ci incamminammo verso la mensa, o meglio, mi trascinarono verso la mensa. Heechul e Shindong mi stavano ridendo alle spalle non vedendo l'ora della mia punizione.
"Questa me la ricorderò ragazzi." dissi in tono minaccioso o almeno così speravo, Leeteuk mi si avvicinò ridendo un po' sotto i baffi
"Io mi darei una mossa se fossi in te, non credo che tu voglia incontrare i quattro mentre sei al loro piano."
"Ah dannazione, è vero." mi misi a correre verso la mensa ed entrai, presi il vassoio e aspettai pazientemente che la fila si muovesse così da lasciar prendere il cibo anche a me. Guardai l'orologio, ancora un minuto e la campanella sarebbe suonata, da lì i quattro potevano apparire in qualunque momento.
Feci un respiro profondo e mi avviai su per le scale sotto lo sguardo divertito dei miei amici.
La campanella suonò e io finalmente arrivai sopra. Si poteva vedere tutta la mensa da lassù, si sentiranno come dei re a starsene là sopra ad osservare tutti gli studenti della scuola mentre pranzano. Scesi in fretta e in furia le scale e, ovviamente, quella giornata non poteva finire normalmente. Un po' del cibo dal vassoio era sul punto di cadere così cercai di raddrizzare il vassoio verso di me, ma concentrandomi su quello persi per un attimo l'equilibrio e inciampai, per fortuna ero già in fondo alle scale e non mi sarei fatto chissà che male.
Chiusi gli occhi preparandomi allo schianto con il freddo pavimento. 
THUD
Si sentirono delle urla e Heechul distante sussurrare a non so chi un 'Ora sei morto bello mio'. Riaprii gli occhi pian pianino, non ero atterrato su qualcosa di freddo, anzi, era qualcosa di caldo e sentivo il battito di un cuore... Aspetta, un cuore?! Ebbi quasi paura di sapere su chi ero caduto, anche se il mio cervello aveva in mente quattro opzioni e sapeva anche che non l'avrei passata liscia. Alzai piano lo sguardo per ritrovarmi il volto di Donghae ad una vicinanza pericolosa. Mi fissava con quei occhi scuri che non promettevano nulla di buono. Era coperto dal cibo che avevo sul vassoio. Mi rotolai a destra togliendomi da lui e mi alzai. La mensa si era zittita come se non ci fosse più nessuno.
Feci un respiro profondo e mi avvicinai a Donghae che ancora non si era mosso da terra, tesi la mano per aiutarlo ad alzarsi
"M-mi dispiace..." cercai di scusarmi. Lui non disse nulla e si mise seduto, io ancora con la mano a mezz'aria. Mi tornò in mente un episodio di un anno fa in cui uno studente per sbaglio aveva rovesciato la sua bevanda a terra, in quel momento stava passando Donghae e un po' del liquido era finito sulle sue scarpe. Passò una settimana, poi non rividi mai più quello studente. Credo si sia trasferito in un'altra scuola.
Si alzò ignorando completamente la mia mano e iniziò a togliersi un po' dell'insalata che aveva sulle gambe. Poi, finalmente, parlò.
"Kangin. Hangeng. Sapete cosa fare." disse. Guardai lui e poi guardai dietro di me, i due suoi compagni stavano sorridendo, e non erano sorrisi che promettevano qualcosa di buono. Si avvicinarono e si misero accanto a me, uno per lato. Mi presero per le braccia e mi alzarono quasi pesassi come una piuma.
"C-Che state facendo...Ehi! Lasciatemi andare!" cercai di dimenarmi, inutilmente. Yesung restò accanto a Donghae e uscirono dalla mensa facendosi seguire dai due che mi stavano trascinando.
"Ah", Donghae si voltò verso la folla che ancora guardava in silenzio la scena "Se qualcuno ci segue, farete la stessa fine...o peggio." detto ciò, sorrise, ovviamente si stava riferendo ai miei amici. Girai la testa quel tanto per riuscire a guardare i miei amici, Heechul e Shindong che mi stavano guardando mentre mi portavano via. Ryeowook se ne stava nascosto dietro a Leeteuk che credo, lo stesse rassicurando. 
"Ho detto di lasciarmi andare!!" cercai ancora di liberarmi dalla stretta dei due. 
"Zitto. O vuoi farti zittire prima del necessario?" disse Donghae in tono minaccioso. Rimasi zitto, ma non perché me l'avesse detto lui ma perché non potevo far nulla in ogni caso.
Finalmente ci fermammo, eravamo negli spogliatoi della palestra. Io ero sempre bloccato dai due, Donghae era davanti a me ma voltato, ci separava solo la panchina in mezzo. Yesung invece stava uscendo dagli spogliatoi. 
"Bene, bene, bene", Donghae si voltò fulminandomi letteralmente con lo sguardo "Vediamo un po', credo che tu abbia infranto parecchie regole oggi..." si avvicinò camminando sopra la panchina
"Primo: sei andato nella nostra zona senza il nostro consenso." mi prese i capelli tirandoli indietro così da alzare anche il mio sguardo su di lui. Questa Heechul me l'avrebbe pagata, lui e le sue stupide scommesse.
"Secondo: mi hai rovesciato addosso il tuo vassoio." disse mollandomi i capelli con violenza e iniziando a camminando avanti e indietro come una sentinella sulla panchina.
"Terzo: mi sei caduto addosso." questa volta mi arrivò un pugno sullo stomaco, non lo vidi nemmeno arrivare.
"Aah! Basta..." sapevo come sarebbe finita, ho visto fin troppi studenti dopo aver avuto a che fare con questa persona. Spero che almeno non ci vada troppo pesante, non posso farmi troppo del male, devo andare a lavorare dopo la scuola e mia madre si preoccuperebbe troppo. Non posso saltare nessun giorno di lavoro. 
"Come, come? Non ho sentito bene." canticchiò Donghae e scese dalla panchina. 
"Credo che la quarta regola sia normale che tu l'abbia infranta, lascio il trattamento a voi ragazzi. Io vado a darmi una ripulita", andò verso la porta "Quarto: la tua esistenza rompe la quarta regola." uscì sbattendo dietro di se la porta lasciando lo spogliatoio in silenzio.
Quello che accadde successivamente, o meglio, quello che ricordo che accadde poi è che i due mi lasciarono cadere a terra e poi tutto buio. 
  
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