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Autore: lucy stoker    14/08/2012    32 recensioni
Katherine è ritornata a Mistyc Falls per spezzare la maledizione del sole e della luna e riprendersi Stefan al suo fianco, mentre Damon rincontra Julia una sua vecchia conoscenza che lo costringerà ad allearsi con lei proprio contro Katerina Petrova sua nemica da sempre.
Katherine come ELijah tenterà di impossessarsi della pietra di luna oggetto necessario per spezzare la maledizione azteca che ora e in possesso dei Lockwood, ma saranno contrastati da Julia e altri due vecchi vampiri chiamati " i vampiri dell'est " venuti dalla Romania con lo scopo di vendicarsi di vecchi rancori contro la Petrova e lo stesso Originale.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Elena/Katherine
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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    IL BALLO D'OGNISSANTI

 

E' la festa d'Ognissanti e Mistyc Falls è impegnata per la prima volta nei festeggiamenti.
Il sindaco Lockwood per l'occasione organizza un grande ballo in maschera, come vuole la tradizione nel palazzo della fondazione cercando di far dimenticare ai cittadini gli ultimi tragici avvenimenti accaduti a causa dei vampiri.
Caroline entusiasta per l'evento si organizza con Bonnie e Elena nella scelta dei vestiti che dovranno indossare recandosi nella boutique del centro, mentre la signora Lockwood impartisce ai figli delle famiglie fondatrici di prendere lezioni di ballo da sala, sopratutto il valzer che segnerà l'apertura alle danze.
Quella mattina Bonnie e Elena andarono a prendere Caroline a casa sua per andare in centro, lei era già fuori ad aspettarle, mentre Bonnie accostò per farla salire.
Era davvero una bella giornata di sole e il tempo era mite nonostante si andasse incontro al rigido inverno, le foglie secche sulla strada svolazzavano allo sfreccio delle ruote dell'auto mentre altre cadevano continuamente dagli alberi ingialliti ad ogni soffio di vento.
Durante il tragitto, Caroline non potè fare a meno di domandare a Bonnie con chi sarebbe andata al ballo, cercando di soddisfare la sua curiosità:

" Allora Bonnie, con chi andrai al ballo? A noi puoi dirlo " domandò ansiosa di ascoltare la risposta dell'amica.

" Perchè, devo andarci per forza con qualcuno? " rispose Bonnie senza pensarci, deludendo le aspettative di Caroline.

" Non vorrai venirci da sola? " replicò lei seccata.

" Da sola? Ma io ci vado con voi "

" E' un ballo Bonnie, si và in coppia se non lo hai capito "

" Con questo stai dicendo forse che sono di troppo? Beh, se è così non ci verrò, non preoccuparti " sbottò permalosamente la Bennett.

" Ragazze la smettete? Che vi prende è solo un ballo non c'è bisogno di litigare " intervenne Elena interrompendo la loro piccola discussione.

" Continuo a insistere che dovresti andarci con qualcuno Bonnie, e con questo non stò dicendo che sei di troppo, è solo che io e Elena ci andiamo con Matt e Stefan " ribattè insistentemente Caroline mentre Elena la guardò con aria di rimprovero.

" Beh a questo punto è confermato che non ci verrò, divertitevi con Matt e Stefan " concluse Bonnie offesa.

" Caroline perchè non chiudi la bocca? Sù dai Bonnie non fare così, andiamo a comprare i vestiti...ci stai? " domandò Elena poggiandole la mano sulla spalla incitandola a lasciar perdere la bionda seccatrice della loro amica.

Bonnie tenne il muso ancora per qualche minuto, poi rilassò lo sguardo e accennò un piccolo sorriso.
Elena riusciva sempre a farle cambiare idea e farle tornare il buon umore.
Ad un tratto squillò il cellulare della ragazza, sul display lampeggiava il numero di Stefan.
Elena felice si apprestò a rispondere.

" Ciao, come mai hai chiamato a quest'ora? "

"  Dove sei? " gli domandò lui dall'altro capo del telefono, curioso di cosa stesse facendo in quel momento.

" Sono con Bonnie e Caroline, dobbiamo andare in centro ad acquistare i vestiti per il ballo " rispose lei euforica mentre guardava le foglie svolazzare nell'aria fuori dal finestrino.

" No, non andarci... Puoi passare prima qui da me? Devo parlarti " la invitò Stefan facendole perdere di netto l'entusiasmo.

Elena incupì lo sguardo e restò in silenzio, quelle parole non sembravano promettere nulla di buono.

" Elena ci sei? " domandò il vampiro aspettando una risposta.

Elena era rimasta ammutolita, mentre Caroline e Bonnie aspettavano che richiudesse la chiamata per chiederle cosa stesse succedendo.

" Stò arrivando " rispose trovandosi improvvisamente a corto di parole e riattaccò.

" Và tutto bene Elena? " domandò Bonnie.

" Non lo sò Stefan vuole parlarmi.... Potresti accompagnarmi da lui per favore " chiese turbata abbassando lo sguardo sul cellulare.

" Certamente " rispose Bonnie sterzando alla sua destra facendo retromarcia per ritornare indietro.

Quella giornata sembrò essere cominciata male e chissà come sarebbe finita.

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Bonnie accompagnò Elena a casa "Salvatore" ed era piuttosto curiosa di sapere per quale motivo Stefan avesse voluto vederla con così tanta insistenza, forse aveva cambiato idea e non voleva più andare al ballo? Era l'unica ipotesi che le venisse in mente in quel momento.
Elena scese dall'auto facendo prendere il suo posto davanti a Caroline, e poi si avviò verso l'entrata della casa.
Sul vialetto diede un ultima occhiata all'amica.

" Vuoi che ti aspetti? " domandò Bonnie.

" No, andate pure ti chiamerò più tardi " rispose Elena con un sorriso poco convincente.

La ragazza avanzò verso l'ingresso a passi quasi trattenuti, mentre vide l'auto dell'amica
allontanarsi.
Rassegnata si apprestò a suonare il campanello ma si accorse che la porta d'ingresso era già aperta.
Entrando raggiunse il grande salone, il camino era acceso e dalle grandi finestre i raggi del sole filtravano appena dalle oscure tende, il silenzio che la circondava era inquietante, quella casa era così grande che i suoi passi facevano eco.

" Stefan? - chiamò Elena per avvertirlo che era arrivata, ma lui non rispose -  Stefan? " chiamò più volte aspettando che lui spuntasse dalle scale, ma era come se non ci fosse.

Elena cominciò ad insospettirsi, non era da lui dargli un appuntamento così improvviso e addirittura darle buca.
La situazione cominciò a innervosirla, così chiamò un ultima volta con tono decisamente più alterato e si apprestò a cercarlo per la grande casa.
Avanzò silenziosamente attraverso l'atrio che divideva il grande salone, quando d'improvviso fù afferrata alle spalle.
Il cuore le balzò in gola per lo spavento, ma nonostante ciò trovò il coraggio di voltarsi pronta a reagire, quando si accorse che era Stefan.

" Stefan! Mi hai spaventata " disse con voce tremante mentre si lasciò andare ad un profondo sospiro portandosi una mano al petto.

" Vieni con me " gli sussurrò lui indirizzandola verso le scale.

" Cosa c'è al piano di sopra? " domandò curiosa.

" Ho un regalo per te " rispose lui mentre la prese per mano conducendola di sopra fino a raggiungere la sua stanza.

Elena aprì la porta e vide una grande scatola bianca poggiata accuratamente al centro del letto attornata da un grande nastro rosso.

" E' quello che penso io? " domandò emozionata mentre il sorriso le riapparve in volto.

" Aprilo... Spero che ti piaccia, appena l'ho visto ho pensato a te " rispose lui accarezzandole dolcemente il viso.

Elena aprì la scatola e ne estrasse un bellissimo abito in seta nero con ornature in pizzo.

" Stefan è stupendo! Non sò cosa dire " disse Elena guardandosi allo specchio e immaginadosi nel momento in cui lo avrebbe indossato.

" Dì solo che ti piace, e stasera al ballo avrò l'invidia di tutti su di me perchè sarai la più bella della festa " constatò lui mentre gli si avvicinò alle spalle cingendole la vita sottile con le braccia stringendola a sè.

I due rimasero a guardarsi davanti allo specchio, lui gli diede un bacio sulla guancia.
Elena si staccò da quel dolce contatto per riporre il vestito nella grande scatola per poi riavvicinarsi a lui.
Stefan gli passò lentamente una mano tra i capelli guardandola fissa negli occhi senza dire nulla, lei accarezzò il viso di lui ripercorrendo con le dita i suoi tratti perfetti fino ad incrociare i suoi occhi verdi nella quale voleva sprofondare.
Elena si fece trasportare dai suoi sentimenti che irrefrenabilmente riuscì a controllare.
Il suo cuore sembrò fermarsi quando si lasciò andare e disse:

" Ti amo "

Quelle parole le uscirono dalla bocca nel modo più naturale e sincero.
La ragazza sentì il suo cuore andare a mille, un calore le pervase il viso per l'imbarazzo, ma allo stesso tempo si sentì felice per essersi dichiarata al ragazzo che amava.
Stefan la fissò, mentre lei era in attesa di una sua parola, di un suo gesto.
I due si ritrovarono faccia a faccia a pochi centimetri di distanza, l'attrazione fù così forte da non poter essere più trattenuta cosi si baciarono famelici come se non avessero aspettato altro che quel momento.
Stefan ed Elena  si ricambiarono a vicenda con la stessa passione e sempre con più trasporto lui la attirò a sè contro il suo petto e lei gli sfilò la t-shirt esplorando con le sue mani il petto e l'addome scolpito.
Man mano si liberarono dei loro indumenti incuranti di dove venissero gettati, e si lasciarono cadere sul letto.
Stefan si adagiò su di lei, mentre le sue mani scivolarono dalla curva dei suoi fianchi fino a raggiungere le gambe liscie, mentre la sua bocca con foga scendeva dalle sue labbra al collo baciandola affannosamente.

Elena si abbandonò a lui completamente avvinghiandosi l'un l'altro fondendosi in una sola cosa.
Quella mattina fecero l'amore trasportati da un irreferenabile passione e desiderio.
In quel momento lui dimenticò di essere un vampiro frenando i suoi istinti più bestiali e incontrollabili ad un simile contatto fisico, e lei un umana incurante del pericolo che aveva di fronte.
L'unica cosa che contava per loro in quell'istante fù essere una sola cosa.
L'unica cosa che contava per loro in quel momento, era che si amavano.
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Erano da poco passate le tre del pomeriggio e i preparativi per la festa procedevano senza sosta.
Una folla di persone andavano ininterrottamente avanti e indietro scaricando dai furgoni appostati di tutto: Tavoli, sedie, tovaglie, allestendo accuratamente ogni dettaglio, sotto la guida della signora Lockwood.
Gran parte del ricevimento si sarebbe tenuto in primo luogo nel grande giardino che presenziava l'entrata del palazzo, per poi spostarsi all'interno della grande sala dove si sarebbe disputata la gara di ballo con i figli delle famiglie fondatrici.

Caroline accompagnata da Matt raggiunse la signora Lockwood per definire gli ultimi dettagli sull'apertura del ballo che per l'occasione Carol aveva scelto proprio lei in quanto "reginetta" di Mistyc Falls.
In quel momento Tyler raggiunse anch'esso la madre, accompagnato dal signor Redford il maestro di ballo che nei giorni precedenti si era impegnato a insegnare ai ragazzi alcuni balli da sala.
La signora lockwood non perse tempo a spiegare a Caroline il motivo per la quale l'aveva convocata con tanta urgenza, così senza indugi le chiese di seguire Tyler e il signor Redford lì presente per preparare la coreografia sul valzer d'apertura.

             


                             

 
" Che significa questo? Caroline è in coppia con me " domandò Matt preso da un improvvisa indignazione verso Carol che sfacciatamente conscia della sua posizione non mancò modo di umiliarlo.

" Vedi Matt, per come la vedo io le cose stanno così: Ritengo che per questo evento ad accompagnare la reginetta di Mistyc Falls sia più adatto mio figlio Tyler, nonchè figlio del sindaco e appartenente alla più facoltosa delle famiglie fondatrici di questa cittadina, quindi capirai la mia decisione di farti da parte, ma se proprio vuoi partecipare alla gara puoi invitare Elena a far coppia con te che ne dici? Un tempo voi due eravate fidanzati no? "

Matt lanciò uno sguardo collerico verso la signora Lockwood la quale non fù presa minimamente dal comportamento del ragazzo, il suo viso non trasaliva nessun rimorso per quello che aveva appena fatto o detto.
Matt cercò di restare calmo, ma sapeva che non avrebbe ancora retto a lungo, così prese per mano Caroline pronto ad andarsene.


" Andiamocene Caroline, lasciamo pure che la signora Lockwood organizzi il suo ballo senza di noi "

" Per me puoi anche andartene Matt, ma te ne andrai da solo, Caroline resta qui con me e il signor Redford... Giusto Caroline? " replicò maliziosamente Carol mettendo la ragazza tra un bivio.

Caroline fù presa dallo sconforto, era stata messa alle stretta e alla fine sapeva già cosa sarebbe successo con Matt, ma non ebbe scelta.
La ragazza si voltò verso Matt che le teneva ancora la mano, i suoi occhi divvennero lucidi presi da un improvviso imbarazzo.

" Matt, io " disse mentre la voce le si strinse in gola, non avrebbe voluto fare quella scelta, ma non potè rifiutare, non ebbe la forza di opporsi a quell' indegno ricatto.

Matt fù profondamente offeso e deluso da quel rifiuto e allontanò Caroline da sè.

" Matt! "


" No, lascia stare non voglio ascoltarti... Sappi solo che tra noi è finita! " concluse lui lasciando la ragazza senza parole.

Matt avanzò in fretta verso l'uscita lasciandosi Caroline alle spalle.
Lei le corse dietro per tentare di fermarlo ma Tyler la afferrò per il braccio cercando di calmarla.

" Non serve a niente andargli dietro adesso, non ti ascolterà " gli disse convincendola a tornare dentro.

Caroline si lasciò prendere dalla disperazione, questa volta ne era davvero convinta: Tra lei e Matt era finito tutto! 


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                                 CASA SALVATORE

Elena riaprì lentamente gli occhi ridestandosi da un piacevole e profondo sonno.
Il suo sguardo ancora assopito incrociò quello di Stefan al suo fianco che la fissava dolcemente accenandole un sorriso.

" Dormito bene? " domandò sussurandogli a bassa voce, quasi a non voler interrompere quell'idillio di pace in cui si trovavano.

" Sì, ma il risveglio è più bello " rispose lei felice, mentre si avvicinò a lui per baciarlo.


                                 


Stefan la strinse forte a sè  mentre lei posò il suo viso sul suo petto e il tempo sembrò fermarsi, in quel momento era tutto ciò che voleva restare tra le braccia del ragazzo che amava, per sempre.
Il suo pensiero tornò a quando avevano fatto l'amore quella mattina, se prima aveva nutrito dei dubbi sulla loro storia adesso si sentiva più tranquilla.
Ora che avevano approfondito il loro rapporto, voleva combattere per il loro futuro insieme sia nel bene che nel male, non le importava cosa avrebbe dovuto affrontare l'unica cosa che contava per lei era amarlo a qualsiasi costo.

" Cavolo! Cosa c'è stata qui dentro, una rivolta? " domandò Damon appoggiato all'infisso della porta  sorprendendoli nel pieno delle loro effusioni mancandoli completamente di rispetto.

" Damon! Ma che fai? Esci immediatamente da quì, subito! " infuriò Stefan puntandogli il dito contro invogliandolo ad andarsene immediatamente.

Elena colta alla sprovvista, si coprì a malapena tirandosi il lenzuolo al petto.


" Ti prego Elena, cosa copri? Se c'è almeno una cosa lì sotto che non ho visto ti firmo un assegno in bianco " ironizzò il corvino con il suo solito ghigno perfido mettendola in imbarazzo.

" Damon ti ho detto di uscire da questa stanza...Ora! "

" Stà calmo fratello, ero venuto solo ad avvisarti che dobbiamo ritirare i nostri vestiti per il ballo...O pensi di andarci nudo? Uhm...Sarebbe un idea carina, io ci stò...Tu ci stai Elena? "

" Damon! "

Stefan scattò in piedi dal suo letto pronto a cacciarlo fuori ma suo fratello era così sfacciato da mettere a dura prova la sua pazienza.

" Attento a non mollare la coperta, stà calmo che me ne vado, ma tu la prossima volta chiudi la porta e ricordati che adesso anch'io vivo in questa casa e ora vestiti,  basta fare gli sporcaccioni ma siete senza ritegno! E' da stamattina che vi aggrovigliate in quelle lenzuola >> concluse il vampiro divertito nel prenderli in giro, mentre sorseggiò il suo abbondante bicchiere di whisky quando improvvisamente giù bussarono alla porta.


Damon si apprestò ad andare ad aprire scendendo al piano di sotto, ma prima si versò altro whisky dal carrello dei liquori.
Con passo svelto arrivò alla porta aprendo fuori c'era un ragazzo biondo dall'aspetto trasandato e di media statura che gli esclamò:

" Ho una consegna per il signor Damon Salvatore "

" Sono io " rispose lui mentre il fattorino gli consegnò una lunga scatola rettangolare nera attornata da un nastrino in raso rosso.

" Firmi quì per favore "

" Chi mi manda un simile omaggio? " domandò Damon incuriosito dalla cosa.

" E' anonimo signore " tagliò corto il ragazzo, mentre il vampiro lo guardò incuriosito.

" Sarà pur venuto qualcuno ad ordinarti la consegna...O mi hai regalato tu qualcosa? "

" Faccio solo il  mio lavoro non posso sapere chi ordina le consegne "


" Ok puoi andare...Oh scusa, io non lascio mancie " concluse il vampiro chiudendo la porta.

Stefan e Elena scesero giù raggiungendo il grande salone, mentre Damon con gran curiosità aprì la scatola appena ricevuta e all'interno vi trovò una rosa rossa con accanto un biglietto.

" Chi era alla porta? " domandò Stefan nell'attimo in cui risuonarono.

" Vado io, forse è un altro regalo per me " disse euforico Damon.

Aprendo si ritrovò nuovamente di fronte il fattorino della consegna.

" Che c'è? Ti ho detto che non lascio mancie "

" Questo lo avevo capito, rivolevo solo la mia penna indietro " rispose amareggiato il ragazzo.

Damon gli prese la sua penna e dopo avergliela consegnata gli richiuse nuovamente la porta in faccia.

" Ti sembra questo il modo di trattare la gente? " domandò Stefan non approvando quel suo comportamento.


" Ah non farmi la predica, piuttosto guarda cosa mi hanno fatto recapitare: Una rosa rossa, simbolo di accesa passione nel mio linguaggio " rispose Damon mentre il biglietto che accompagnava la rosa  vi solo apostrafato " AL BALLO" 
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ORE DOPO...

Scende la sera e Mistyc Falls si preparava ai festeggiamenti al palazzo dei fondatori.
Tutto era pronto e mancava solo un ora all'inizio del ballo.
A casa Salvatore Damon era già pronto indossando il suo smoking nero.
Aspettando Stefan, si diede un ultima occhiata allo specchio aggiustandosi il papillon, poi come sua abitudine andò a versarsi da bere.
Stefan scese le scale e si diresse nel salone dove c'era il fratello ad aspettarlo.
Il minore dei Salvatore indossava un abito in raso nero con cravatta avendo già sul viso la sua maschera in color rubino che esaltava le sue seducenti labbra.

" Che fai già indossi la maschera? Il ballo inizia tra un ora... Uhm, ma guardati ti sei messo in tiro per la bella Elena, quella ragazza ha riacceso in te la voglia di vivere, speriamo che duri però perchè sei deprimente con quell'aria da condannato sempre attaccata addosso, beh lasciamo stare, piuttosto dimmi: Come stò? Non sono uno schianto stasera? - domandò Damon improvvisando una passerella in salotto, mentre Stefan lo osservò divertito accennando un sorriso- " Sì, sono davvero uno schianto lo so, però devo ammettere che anche tu fai la tua figura fratellino, ottimo abbinamento maschera rubino su nero, io invece come vedi ho preferito nero su nero come il mistero che mi circonda stasera " disse Damon appoggiandosi la sua maschera sul viso.


" Mistero dici? Perchè? " domandò Stefan invogliato dalla curiosità.

" Perchè stasera scoprirò chi è la dama che mi ha mandato questo invito con la rosa... Ah Stefan, questi misteri mi eccitano, e pensare che credevo questa serata fosse noiosa e invece si preannuncia essere interessante " disse euforico mentre finì avidamente il suo bourbon - Sù forza andiamo, la tua bella Elena e la mia dama o più di una nel mio caso, ci aspettano" concluse Damon dandosi un ultima sistemata allo specchio prima di uscire.

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PALAZZO DEI FONDATORI- IL BALLO

Era tutto pronto: Il ballo d'ognissanti era appena iniziato.
Fuochi d'artificio coloravano ininterrottamente il cielo di mystic falls con i loro giochi di colori pirotecnici,
dame e cavalieri in maschera si dirigevano verso il palazzo della fondazione allestito in puro tema ottocentesco.
Il grande giardino che circondava l'esterno del palazzo era un vero spettacolo: I laudi banchetti che ospitavano l'entrata accoglievano tutti con l'invitante buffett, i tavoli erano apparecchiati con posate in argento e le tovaglie in finissimo cotone avorio davano quel tocco di eleganza.
Una miriade di piccole luci ornate a spirale sulle alte piante che ergevano i lati dei gazebo, emanavano la loro luce soffusa rendendo tutto più romantico.
Stefan e Damon raggiunsero il palazzo ammirando lo splendore generale, questa volta la signora Lockwood non aveva badato a spese, quando si trattava di apparire lei era la persona più indicata.

 

 
The Vampire Diaries s02e07

I due fratelli avanzarono tra la folla, i loro volti coperti dalle maschere incrociavano altri sguardi lasciando all'immaginazione di chi fosse la dama o il cavaliere che si nascondesse dietro quel travestimento.
L'orchestra sulla pedana all'angolo iniziò a suonare invogliando i misteriosi ospiti ballare mentre i camerieri sui vassoi d'argento cominciavano a servire gli aperitivi.
Bonnie accompagnata da Jeremy si guardava intorno meravigliata, non era la prima volta che si teneva un ballo a mystic falls ma questo per lei era davvero il più bello che avessero mai organizzato.
Damon avanzò verso il rinfresco facendosi servire il suo solito drink.
L'atmosfera che lo circondava era di suo gradimento, d'altronde i balli gli erano sempre piaciuti perchè erano una meta perfetta per addescare ragazze.
L'orchestra terminò il suo primo giro per lasciar parlare il sindaco Lockwood che avanzò sulla pedana pronto a fare il suo discorso attirando su di sè l'attenzione di tutti i presenti.

" Benvenuti a tutti, inanzitutto volevo ringraziarvi per essere accorsi così in tanti a questo ballo.
Questa è la prima volta che la nostra cittadina festeggia questa ricorrenza e come vuole la tradizione, il ballo in maschera viene riproposto ogni anno in questo giorno: Il primo novembre, chiamato anche " la festa d'ognissanti". Per l'occasione, stasera si disputerà una gara da ballo da sala alla quale parteciperanno unicamente i figli delle cinque famiglie fondatrici di mystic falls accompagnati da qualcuno a loro scelta, la coppia che vincerà vedrà incisi i propi nomi su una lapide al palazzo dei fondatori e apriranno le danze per il prossimo anno, per concludere non mi resta che augurarvi una buona serata e buon proseguimento: A voi! "

Il sindaco Lockwood alzò il suo bicchiere di champagne applaudito da tutti per il suo discorso, mentre sua moglie si compiaceva nel vedere suo figlio Tyler in coppia con Caroline al centro dell'attenzione.


                         

Stefan guardò l'orologio sulla facciata del palazzo: Erano appena scoccate le nove quando dinanzi a lui tra la folla apparve Elena che avanzò contro di lui indossando l'abito che gli aveva regalato.
Stefan gli andò incontro e la guardò ammirato, era davvero bella tanto da attirare su di sè gli sguardi degli altri cavalieri lì presenti, Damon compreso che non riuscì a staccarle gli occhi da dosso dal momento in cui l'aveva vista.
Elena indossava una maschera in merletto nero molto sottile che copriva a malapena i suoi occhi d'ebano, le labbra rosso fuoco risaltavano i tratti del suo viso, mentre la sua capigliatura non era molto diversa dal solito.

" Allora avevo ragione, hai visto che sei la più bella della festa? " constatò Stefan prendendo le sue mani, quando improvvisamente una strana sensazione di brivido gli percorse lungo la schiena mentre la fissò.

" Che cosa ti succede? Stai bene Stefan? " domandò lei vedendolo soffermarsi improvvisamente.


                                  
  

" Si, non preoccuparti...E solo che mi è venuto alla mente un vecchio ricordo, tutto quì! " disse lui con un sorriso che lei ricambiò.

L'orchestra aprì le danze con il valzer liscio eseguito da Tyler e Caroline fasciata in un bellissimo abito blù turchese venato da riflessi violacei, la maschera in argento si contrastava coi lunghi capelli biondi che le ricadevano ricci sulle spalle.
I due volteggiarono al centro della pedana attirando su di loro gli sguardi di tutti i presenti riscuotendo un gran successo con grande soddisfazione della signora Lockwood.
Stefan si rivolse a Elena e con un baciamano, come si usava nei tempi passati, le chiese di ballare.

" Mi concede questo ballo? "

" Certamente signor Salvatore "


 
                          


I due raggiunsero le altre coppie fondendosi tra loro, mentre l'orchestra cambiò: Dal valzer liscio passò ad un lento.
Stefan strinse a sè Elena sotto lo sguardo vigile di Damon che li osservava da lontano sorseggiando whisky.
Il maggiore dei Salvatore era inevitabilmente attratto da Elena e non faceva nulla per nasconderlo, Continuava a fissarla fino a quando i loro sguardi si incrociarono.
Per un attimo il tempo sembrò fermarsi e una strana sensazione lo inquietò lasciandolo confuso.
I due si fissarono ancora, Damon non riuscì a controllarsi a quell' improvvisa attrazione per lei lasciando che suo fratello se ne accorgesse.

" Come mai fissi Damon? " domandò Stefan interrompendo quel gioco di sguardi.

" Non lo stò fissando, è lui che guarda me " rispose Elena sorridendo.



                                                                                                                                                                                                                                                    
" Vuoi ballare con lui? "

" Perchè dovrei ballare con lui se sono in coppia con te? "

" Perchè sò che ti farebbe piacere " concluse Stefan mentre lei lo fissò cercando di capire dove lui volesse arrivare.

" Vuoi che balli con Damon? Perchè? " domandò lei in attesa di una risposta plausibile al suo comportamento.

" Perchè credo che tu voglia rinvanghare i vecchi tempi, quelli in cui amavi tenerci legati a te...Katherine! " esclamò Stefan spiazzandola completamente.

In un attimo Elena tramutò il suo sguardo dolce, in un espressione maliziosa accennando un sorriso perfido confermando la sua vera identità.

" Lo avevi capito subito vero? " affermò lei mentre si appartavano da occhi indiscreti.

" Da quanto sei qui? Perchè sei tornata? " domandò Stefan in tono aspro.


" Che c'è? Non sei contento di rivedermi? Ho capito...Tu forse stasera aspettavi qualcun' altra...Aspettavi Elena "

" Cosa le hai fatto? Se le hai torto anche solo un capello giuro che te ne pentirai! " concluse minacciosamente il vampiro afferandole il polso.

" Stà calmo e cerca di non attirare l' attenzione, la tua Elena sta bene non preoccuparti, ma se vuoi rivederla viva ti conviene non minacciarmi " disse Katherine tenendolo in pugno.

Stefan fù pervaso da una rabbia incontrollabile, il solo pensiero di Elena nelle mani di Katherine lo mise in agitazione.


 

                

" Cosa vuoi Katherine? "

" Ascolta mio caro Stefan dobbiamo parlare ma questo non è il luogo adatto, dimmi dove possiamo andare e ti dirò tutto ciò che vuoi sapere " disse Katherine mentre aspettava la risposta. 

Stefan indugiò un istante e poi gli disse:

" A casa mia andiamo lì, Damon non ritornerà prima di mezzanotte " concluse Stefan  lasciando immediatamente la festa.
 
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     SALA DA BALLO  
 
                                                            
Erano appena scoccate le dieci e la signora Lockwood invitò tutti a raggiungere la grande sala all'interno del palazzo, tra un pò si sarebbe disputata la gara di ballo da sala dei figli delle famiglie fondatrici.
Gli invitati si affrettarono a varcare la soglia d'ingresso.
La grande sala ospitava più di duecento persone, tutte in maschera.
I grandi lampadari in swarovsky emanavano un brillio bellissimo, e le grandi vetrate lasciavano intravedere la luce candida della luna.
Damon raggiunse anch'esso gli altri guardandosi intorno in cerca di Stefan e Elena che nel frattempo aveva perso di vista.
La folla cominciò ad applaudire all'entrata di Tyler e Caroline, la reginetta e il figlio del sindaco erano pronti per inaugurare la gara con il ballo d'apertura insegnatogli per l'occasione: Il valzer viennese.
L 'orchestra si preparò a suonare il valzer, Tyler si apprestò a condurre Caroline al centro della sala, e con un inchino le porse la mano invitandola a danzare con lui.
La signora Lockwood si avvicinò a Damon curiosa di sapere se anche lui partecipasse alla gara mostrando il suo interesse nel vederlo ballare.

" Allora chi sarà la dama fortunata che ballerà con te stasera? " domandò guardandolo maliziosamente.

" Non vedo come partecipare visto che nessuna di queste fanciulle sappia cosa sia il valzer viennese, senza offesa Carol " rispose Damon con egocentrismo, quando in quel momento venne avvicinato da una misteriosa dama che gli disse:


" Le và di tentare con me? " propose la sconosciuta accenando un sorriso.

Damon la scrutò curioso dalla testa ai piedi: Era di media statura e indossava un elegante abito in seta nero, e il suo volto era coperto da una maschera dorata.

" Sai ballare il valzer viennese? " domandò spavaldo.

" Alla perfezione! " affermò lei in tono deciso.

" Non sarai un pò presuntuosa? E' un ballo che richiede preparazione "

" Non ci resta che ballare e scoprirlo " concluse lei chiudendo il discorso.

Damon senza troppe pretese accettò l'invito porgendole la mano, la ragazza adagiò la sua provocandogli una strana sensazione.
Il corvino la osservava cercando di intravedere il più possibile, immaginando il suo viso dietro quella maschera mentre raggiungevano le altre coppie.
Le luci si abbassarono e la danza stava per iniziare, un silenzio regnò nella grande sala e l'orchestra con la sua soave musica penetrò dando un tocco di magia.

Lentamente le luci si rischiarirono lasciando che il ballo iniziasse.
Dame e cavalieri erano l'uno di fronte all'altro e dopo tre giri si poterono unire formando le coppie.
Carol osservò Damon e la ragazza ammirata, i due erano davvero eleganti e sapevano muoversi magnificamente.

" Balli davvero bene lo sai? Allora non mi avevi detto una bugia " disse Damon mentre osservò i suoi occhi neri che brillavano attraverso la maschera dorata.

" Io non dico mai bugie... Ho avuto un buon maestro " rispose la ragazza con aria spavalda.

" Ottimo direi da come ti muovi " ribattè Damon scrutando avido le sue forme mentre si muoveva.

" Il ballo non è l'unica cosa che mi abbia insegnato, ci sono anche altre... Cose "

" E quali sarebbero le "altre cose" ? "


" Al momento non me ne viene in mente nessuna " disse lei misteriosa spiazzandolo.

I due continuarono a ballare divinamente facendo concorrenza a Tyler e Caroline che nonostante la loro preparazione non riuscivano a tenerli il passo.
La ragazza si rivolse nuovamente a Damon:

" Hai ricevuto la rosa che ti ho fatto recapitare? " domandò rivelando di essere stata lei a mandare l'invito anonimo incuriosendolo sempre di più.

" Allora sei tu che mi hai mandato quell'invito, a questo punto puoi anche dirmi il tuo nome " disse Damon pronto a scoprire chi fosse.

" Non serve che tu sappia il mio nome, ti basta avermi incontrata stasera "

Damon fù compiaciuto della sua vanità, quella ragazza era sfacciata e misteriosa, proprio come piaceva a lui, ma la sua attrazione per lei era solo per il suo comportamento.
Era come se la conoscesse da sempre e solo ora si erano rincontrati.

" Sai, la tua voce mi è familiare " riattaccò il vampiro con la speranza che stavolta avrebbe scoperto chi si celava con così tanto mistero dietro quella maschera.


" Solo la voce o anche qualcos'altro? " domandò lei tenendolo sulle spine.

" Non sò, ho come l'impressione che noi due ci siamo già conosciuti...Ma forse mi sbaglio "

" O forse no, forse ci siamo davvero conosciuti...Io me lo ricordo "

Damon a quella affermazione non fù più paziente, la curiosità lo stava lacerando ed ora era arrivato il momento di scoprire le carte di quel gioco.

" Davvero? E dove?... Dove ti ho conosciuta? " domandò il vampiro insistendo senza mai staccargli gli occhi di dosso mentre lei con un gesto flessuoso si lasciò imprimere il corpo contro il suo stringendolo a sè lasciando che i loro visi fossero ad una distanza minima l'uno dall' altro.

Damon sentì di nuovo quella strana sensazione di brivido percorrergli il corpo mentre la teneva stretto a sè.
Ormai ne era sicuro e per quanto non avesse voluto ammetterlo aveva capito di chi si trattasse.
La ragazza lo fissava in silenzio lasciando che tra loro ci fosse ancora un minuto di trepidante attesa prima di dargli la risposta che lui aveva impazientemente atteso per tutta la sera.
Poi con voce carica di odio e senza più indugi, si liberò della sua agonia ed esclamò:


" All'inferno! Bucarest 1915 "

Quelle parole trafissero Damon come la lama di una spada, penetrandolo nel profondo della sua anima per la prima volta dopo quasi un secolo, il turbamento e il senso di colpa trasparirono dal suo volto sopraffandolo; Con istinto incontrollato gli strappò la maschera con prepotenza scoprendo finalmente il suo volto, confermando la sua identità.
La ragazza lo guardava con freddezza, mentre lui assunse un espressione incredula nel rivederla dopo tanto tempo.

" Julia " 

" Allora lo ricordi ancora il mio nome " 

" Come hai fatto a lasciare Bucarest? " domandò lui noncurante di interferire al centro della sala, mentre le altre coppie continuavano la loro danza.

" Siamo nel nuovo secolo, credevi che fossi rinchiusa ancora in qualche prigione della Romania?...O credevi che fossi morta! " rispose lei con risentimento mentre lui indignato la afferrò per il braccio intimandole di abbassare la voce.

L'organizzatore del ballo invitò i due a lasciare la pista per squalifica, entrambi avevano infranto una delle regole scoprendo il volto prima della fine della gara, e poi con il loro comportamento disturbavano il proseguimento della festa, e quindi furono invitati ad allontanarsi.
Damon la seguì mentre si intrufolava tra la folla diretta all'uscita del palazzo.

" Aspetta non andartene, non abbiamo finito " gridò lui rallentando la sua marcia, lei gli lanciò un occhiata velenosa.

" Lascia stare Damon, rinvangare il passato non farà altro che accrescere il mio odio per te, quindi converrai che sia meglio lasciare il discorso e parlare del presente, che ne dici? " controbattè  mentre con rapida facilità rubò un bicchiere di champagne dal cameriere di passaggio.

" Sei quì per vendicarti? " domandò il vampiro togliendosi la maschera e sgranando i suoi grandi occhi azzurri.

la ragazza scoppiò in una perfida risata vedendolo assumere un espressione tanto seria, vederlo così agitato le dava soddisfazione-
Quella era la conferma che Damon non aveva assopito del tutto le sue emozioni umane.
La vampira si avvicinò a lui scrutando ogni tratto del suo bellissimo viso, una luce maliziosa brillò nei suoi lucenti occhi neri alla vista di tanta bellezza, mentre lui era completamente spiazzato nel vederla così sicura e spavalda, era molto cambiata rispetto a come lui la conosceva.

" Cosa è successo quando ci siamo lasciati? Cosa ti ha fatto? " domandò Damon riattaccando il discorso, voleva a tutti i costi avere delle risposte.

" Assolutamente nulla, niente che valga la pena di ricordare signor Salvatore " ribattè la vampira liquidandolo.

" Stai mentendo, ogni tua parola sà di menzogna... Lui non ti avrebbe mai lasciata andare " disse Damon alludendo ad una terza persona.

" Parli del conte? Ti dico solamente che ormai di lui esiste solo il ricordo...E adesso smettila, mi hai stancata! "

" Dico solamente che tu eri... "

" ... Ero cosa traditore! "

Damon non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che sentì un intenso bruciore percorrergli il fianco destro, lei lo aveva appena infilzato con un anello a punta intriso di verbena.

" Brucia vero? Oltre alla verbena c'è un altra sostanza che non ti dirò e tra un pò avrai uno stordimento, ma prima apri bene le orecchie perchè non te lo ripeterò una seconda volta: Che nè ora, nè mai più io possa rincontrarti sul mio cammino Damon Salvatore, se questo accadrà tu dovrai restarmi lontano a meno che non decida io il contrario. Se non rispetterai ciò che ti ho appena detto, io ti ucciderò e lo farò in un modo così lento e doloroso che potresti rimpiangere di non essere morto prima. Non sottovalutarmi perchè ti assicuro che nemmeno i tuoi anni in più da vampiro potranno farci nulla! "

La vampira con estrema rapidità ritirò il suo dito dal fianco di Damon, mentre la sala cominciò rapidamente ad affollarsi per l'annuncio della coppia vincente del "ballo d'ognissanti".
La vampira si mischiò tra la folla lasciandosi Damon alle spalle che la seguì nonostante fosse ferito.
Era appena scoccata la mezzanotte, e il sindaco Lockwood con sua moglie Carol salirono sulla pedana al centro della sala per annunciare i vincitori:

" E' un immenso piacere per me stasera annunciare la coppia vincitrice di questo primo festeggiamento a Mystic Falls di questo ballo in maschera. Io vi ringrazio tutti per essere accorsi in così tanti a questo evento che si ripeterà anche il prossimo anno e spero anche in quelli avvenire. E adesso ho la busta con i nomi della coppia vincitrice: I loro nomi verranno incisi su una lapide quì a palazzo, allora ecco che li annuncio.... "

La folla trepidante aspettava che il sindaco annunciasse i vincitori.
Le coppie lì presenti fremevano per l'attesa tenendosi per mano, Damon avanzò faticosamente tra la folla in cerca della ragazza che si era dileguata senza lasciare traccia.
Improvvisamente il vampiro ebbe uno stordimento  restando quasi paralizzante, la stanza intorno  cominciò a girare e la vista gli si sfocò, con passo svelto si appoggiò ad una delle colonne della sala per sorreggersi, non aveva idea di cosa gli fosse stato iniettato, ma ben presto giurò a sè stesso che l'avrebbe trovata.
Ed ecco che il sindaco aprì la busta con grande attesa di tutti per annunciare i vincitori e concludere la serata:

" Allora signori e signore, dame e cavalieri, sono lieto di annunciarvi che la coppia vincitrice del " ballo d'ognissanti " è quella formata da... Bonnie Bennett e Jeremy Gilbert " annunciò il sindaco con grande stupore di tutti.



                                             
  
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