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Autore: Honey_Pie    14/08/2012    2 recensioni
John si alzò scocciato dal letto dirigendosi verso la finestra, pensando di dover litigare con uno scoiattolo insonne. E invece… aprì la finestra e rimase a bocca aperta dallo stupore. Il suo caldo respiro fu spezzato dalla scena che catturava il suo sguardo. Afferrò in fretta una sciarpa e si precipitò in giardino, per controllare se effettivamente i suoi occhi non si fossero presi gioco di lui.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte John sembrava giocare ad acchiapparella con Morfeo, e quest’ultimo stava decisamente avendo la meglio. “Fanculo Morfeo, posso benissimo vedermela da solo”. La luce candida delle stelle illuminava appena il suo naso aquilino. Fissò per una buona mezz’ora il soffitto spoglio, in attesa che le sue palpebre annunciassero la ritirata, ma nulla. “Contare le pecore funziona, funziona sempre. Funzionerà”.In men che non si dica la sua testa si riempì di pecorelle ansiose del computo.”Hei tu pecorella, si dico proprio a te. Sei la prima fortunata.” Iniziò una cantilena infinita: “una pecorella, due pecorelle, tre, quattro…” [molte altre pecorelle] “19580 pecorelle… Oh basta, al diavolo le pecore!!”. Si voltò per controllare l’ora: ormai erano le 3.10 della notte. John era molto conosciuto per la sua fama da “mangia e dormi”, ma quella notte era come se qualcosa glielo impedisse… era forse un segno?
Lanciò una sguardo malizioso al telefono.


“P-pronto?” rispose una voce soffocata dal sonno, dall’altro capo del telefono.
”Hey finocchio, sai non avevo nulla da fare e ho pensato di rompere un po’ le palle al mio migliore amico”.
“Cavolo John! E’ la quarta volta questa settimana che mi svegli nel cuore della notte! Non riesci a dormire, non è vero?”.
“Wow Paulie, non ti sfugge proprio nulla!”.
”Beh, se avessi chiamato George ti avrebbe detto di entrare in una specie di catalessi trascendentale in groppa a un maiale volante. Ma purtroppo (per me) hai chiamato Paul, e Paul ti dice che tutto ciò che devi fare è rilassarti. Buonanotte John. ”
“Hei hei Paul un att-”
Bip, bip, bip, bip…
 
“Hum… ok… dopotutto è facile rilassarsi, lo so fare! Andiamo John,” ripeteva tra sé, “spegni la tua mente, rilassati e abbandonati alla corrente… non è morire, non è morire”. Quelle parole sembrarono far scattare un meccanismo come pronunciare una formula magica, e John riuscì finalmente ad addormentarsi… o quasi.
Tic, tic.
“Hum..?”
Tic, tic.
“Ma che diavolo..?”
Si alzò scocciato dal letto dirigendosi verso la finestra, pensando di dover litigare con uno scoiattolo insonne. E invece… aprì la finestra e rimase a bocca aperta dallo stupore. Il suo caldo respiro fu spezzato dalla scena che catturava il suo sguardo. Afferrò in fretta una sciarpa e si precipitò in giardino, per controllare se effettivamente i suoi occhi non si fossero presi gioco di lui. Il cielo era quasi del tutto coperto di soffici nuvole, disposte in modo tale da attribuirgli un effetto gelatinoso, come se fosse di marmellata. Hum, si, sembrava proprio di marmellata! Ma non era l’unica cosa bizzarra che attirò l’attenzione di John… “E questo, da dove salta fuori?!?”. Certamente aveva tutto il diritto di essere sbigottito: un fiume scorreva… proprio nel giardino di casa sua! Si guardò intorno spaesato, in cerca di una buona ragione che potesse spiegare cosa stava accadendo. “Hey! C’è qualcuno? Paul, ci sei? Ragazzi se questo è uno scherzo, non è divertente!” Ma la città era sprofondata in un silenzio surreale. “Beh, meglio approfittarne, no? Dopotutto il mio sonno è andato a donnine allegre oramai.” Si avvicinò al fiume e, allungando un braccio, portò a se una piccola barchetta. Ma prima di poter infilare un remo in acqua, si alzò la corrente trascinando il povero John al centro del fiume. Tentò disperato di urlare aiuto, ma istintivamente voltò il suo sguardo in direzione degli alberi di mandarino: una figura apparentemente femminile e brillante di luce propria lo stava fissando. “Hey tu, laggiù!” gridò lei. John non sapeva se scappare o mettersi a urlare, ma non scelse nessuna delle due opzioni. Semplicemente rispose appena, con voce lenta. “D-dici a me?” “Hai bisogno di una mano, non è vero?” E prima che potesse replicare, la figura non identificata spiccò il volo nella sua direzione. Afferrò John per un braccio e lo portò sano e salvo sulla terra ferma. Gli rivolse un luminoso sorriso e se ne andò. “Hey aspetta!” gridò invano John, ma ormai era svanita. Era così indaffarato a cercare la ragazza misteriosa che non si accorse che sulla sua testa fluttuavano fiori di cellophane gialli e verdi, usciti dal nulla. “Oh, eccola!” gridò trionfante.
La seguì fino a un ponte vicino a una fontana, ma fu distratto da un brusio di gente. “Cosa ci fanno queste persone su dei cavallucci a dondolo nel mio giardino?! Hei, aspetta un attimo, cosa diavolo stanno mangiando?” “Sono torte di marshmallow”, rispose timidamente una bambina dagli occhi di cerbiatto, “ne vuoi una?”. “Magari dopo piccina, sto cercando una ragazza… hem, beh, non propr-”  “E’ andata da quella parte!”. Non si soffermò molto a pensare alla stravaganza della situazione, era già diretto verso un campo di fiori, seguito dagli sguardi sorridenti delle strane personcine. “Wow! Ma questi fiori sono davvero enormi!”. Arrivò all’altra sponda del fiume dove un taxi di giornale sembrava aspettarlo. Ed ecco sfrecciare di nuovo la ragazza nel cielo! John ora ebbe la possibilità di guardarla a fondo: le stelle attorno a lei erano così luminose da sembrar diamanti. “Segua quella ragazza!” gridò al conducente… no, non c’era un conducente. Ma il taxi cominciò ad ogni modo un inseguimento a tutta velocità!
“Ferma, fermaaaaaaaaa!”. Il rumore assordante della brusca frenata rimbombò per un bel po’ nelle orecchie di John.
Ora era su un treno, circondato da facchini di plastica con cravatte di vetro. Ed improvvisamente eccola li, vicino al cancelletto girevole, la tanto cercata ragazza. “Hei tu! È tutta la notte che ti inseguo!” Lei si limitò a sorridergli, e John poté perdersi nel mare dei suoi occhi colorati. Avete presente quei giochini che talvolta si trovano nei pacchetti di patatine? I caleidoscopi? Guardare i suoi occhi era come guardare dentro ad uno di quegli affari. “Mi chiamo Lucy”, disse la ragazza svegliando John dallo stato di trance in cui era entrato. “Io sono J-” “Si si, so benissimo chi sei. Tu sei il brillante, cocciuto, insicuro, ambizioso e incorreggibile John Lennon. Oh, e per favore, dici al tuo amico Paul che è davvero un figo. Oh, ma guarda che ora si è fatta! Devo proprio scappare John!” “Hei aspetta un attimo, non puoi andartene via così, dopo che mi hai fatto scendere giù dal letto in così malo modo!”. Lucy gli diede un bacio sulla guancia e mentre si allontanava aggiunse: “Per farmi perdonare ti svelerò il segreto per dormire ogni notte come un ghiro! Devi soltan-”
Driiiin
“Lucy!! Cosa devo fare?”

SBAM!

“Ahia!”. John si ritrovò sul pavimento della sua camera da letto, con un bel bernoccolo sulla testa. “Ma, 
ma cosa è successo? Oh santo Dio, è tardissimo! I ragazzi mi staranno aspettando!” 



“Hei John! Sei in ritar-” cercò di far notare Ringo, ma fu immediatamente interrotto dall’euforia di Lennon: “Ho un’idea per una nuova canzone!”
“Wow John, l’insonnia allora ti è servita a qualcosa! eheh” sghignazzò Paul
“Ah Paul, dimenticavo, sei davvero un figo!”. Non ci sono parole per descrivere la faccia che fece Paul (D:).
“Hei amico, quale insonnia? Non sei entrato in catalessi trascendentale in groppa a un maiale volante come ti avevo detto?” protestò George.
John afferrò con furia la sua chitarra, seguito dallo sguardo scettico dei suoi compagni.
“Sedetevi e sentite qua.” Accennò a strimpellare e un grosso sorriso spuntò sul viso di tutti, John compreso.
Picture yourself in a boat on a river, with tangerine trees and marmelade skies…

AI LETTORI: Ciao a tutti! Grazie per aver letto la mia storia e mi scuso per la mancanza di originalità, ma è il mio primo tentativo. In realtà non avevo mai provato a scrivere qualcosa essenzialmente per piacere, prima d'ora. Nonostante questo, spero vi sia piaciuta :) Aspetto le vostre critiche!


  
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