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Autore: Kim_Pil_Suk    15/08/2012    1 recensioni
Ken tratta male Chrome senza motivo. Chrome ne rimane un po' delusa e a volte si sente molto sola. Proprio nel giorno in cui si sente più solo farà conoscenza di un amico, o forse qualcosa di più. Lui la sosterrà e la appoggierà.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chrome Dokuro, Ken
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Chrome camminava piano per la strada asfaltata.
Era sola e la pioggia le bagnava i vestiti. La camicia bianca diventava più trasparente e la gonna nera si appiccicava alle sue coscie. Sentiva i vestiti attaccarsi alla sua pelle.
Camminava silenziosamente, la borsa stretta al petto. Teneva lo sguardo basso osservando l'asfalto. Aveva tutti i capelli attaccati alla nuca e al viso, la pelle umida e bagnata. Strusciava gli stivali a terra, stanca. Le sue gambe erano piene di graffi e lividi. Non sapeva nemmeno dove andava, non che le importasse qualcosa. Le goccie di pioggia continuavano a sbattere sulla sua pelle, in continuazione. Poi, all'improvviso, cessarono. Alzò lo sguardo e si accorse che qualcuno era accanto a lei e le teneva un ombrello sopra la testa. Si girò ad osservare chi l'aveva aiutata. Un'espressione sorpresa si dipinse sul suo volto.
"Devi stare attenta o ti prenderai un raffreddore!" la rimprovero il ragazzo accanto a lei.
Ken era alla sua sinistra e teneva un braccio sollevato con in mano un ombrello. Era solo. Guardava da un altra parte, lo sguardo verso l'alto e un leggero rossore sulle guance. Lei non commentò. Lui si girò incuriosito verso di lei, che teneva lo sguardo basso e stringeva ancora di più la presa sulla borsa. "Ehi, Chrome? Tutto bene?" chiese lui leggermente preoccupato. Lei alzò lo sguardo e il ragazzo si accorse che tante lacrime le rigavano il volto. "E adesso perchè piangi?" chiese lui alzando la voce.
"N-non lo so!" disse lei per poi scoppiare a piangere. Si asciugò le lacrime che però continuavano a scendere e fra i singhiozzi sentì le gambe cedergli. Stava per cadere ma un braccio forte la bloccò appena in tempo. Ken al prese al volo e la strinse a se in modo da non farla cadere ma anche da proteggerla con il suo ombrello. Lei cercò di alzarsi sulle sue gambe per tornare in piedi.
"Non ti sforzare!" la ammonì Ken. Lei si alzò in punta di piedi e mise le braccia attorno al collo di lui. Ken la guardò sorpreso.
"Grazie Ken!" la ringraziò lei. Poi alzò la testa e gli scoccò un bacio sulla guancia per poi infilare il volto fra la scapola e il collo. Lui divenne leggermente rosso e cercò un modo per ribattere ma non riuscì a trovare niente. Poi si rilassò e le mise una mano dietro la schiena. Chiuse gli occhi e appoggiò la faccia sulla sua testa.
Chrome alzò la testa e i due si osservarono per un tempo che poteva equivalere all'eternità. Lui le mise una mano dietro la testa e se si fossero accorti che pian piano si stavano avvicinando sarebbero arrossiti. Chrome si spinse leggermente in avanti e tocco piano le labbra di Ken. Lui la guardò sorpreso, poi avvicinarono di nuovo i loro volti e si scambiarono un altro bacio. Un bacio strano, fuori dal comune, passionale e selvaggio da parte di Ken e dolce e calmo da parte di Chrome. Quando si staccarono lei sorrise dolcemente mentre lui arrossì violentemente. Chrome si staccò leggermente da lui e starnutì tre volte.
"Te lo avevo detto che ti prendevi un raffreddore!" la sgridò lui.
Lei fece una faccia dispiaciuta.
"Scusa!" le disse lui leggermente imbarazzato. Lei sorrise e gli diede un altro bacio sulla guancia "Sai che dicono quando si starnutisce tre volte di fila con qualcuno accanto?" lei lo guardò incuriosita  perplessa "Che vivrai la vita assieme alla persona accanto a te!" rispose lui leggermente imbarazzato. Si guardarono per un po' di tempo, poi lui abbassò lo sguardo e si accorse che la sua camicia bianca era quasi trasparente e che i primi bottoni erano sbottonati e si vedeva la riga del seno così arrossì notando le curve del suo corpo e del seno. Poi lei si alzò in punta di piedi e schiacciò il suo seno contro il suo petto per mettergli le braccia attorno al collo. Subito dopo le gambe di lei cedettero e Ken la prese al volo per impedirle di farsi male. Le mise le mani sotto i ginocchi e la schiena per prenderla in collo. Lei gli mise le braccia attorno al collo e affondò la faccia nell'incavo fra la scapola e il collo. Chrome resse l'ombrello mentre Ken la portava al loro rifugio.
Arrivati la appoggiò sul divano e le curò le ferite fasciandole con cura e dedizione. Finito di fasciarla alzò lo sguardo e si guardarono ancora per un bel po' poi lei gli prese all'improvviso il volto e lo baciò di nuovo con molta più passione. Si guardarono ancora per un po'.
"Che cosa state facendo?" chiese Chikusa sulla porta. I due si ripresero all'improvviso e guardarono Chikusa con la faccia tutta rossa.
"Niente! Cosa ci vuoi fare con questa mocciosa!" gridò Ken alzandosi dal divano e avviandosi fuori dalla stanza con l'amico. Chrome sorrise divertita.
"Ken, hai ancora comprato tutte queste schifezze per Chrome?" sentì dire Chrome da i suoi amici nell'altra stanza.
"Ma che dici?! Sono per me!" rispose brusco Ken anche se sapeva che era una bugia.
  
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