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Autore: ClaireBlahblah    15/08/2012    5 recensioni
«E non guardarmi con quella faccia da cane bastonato, Castiel.
Ti ricordi che cosa mi hai chiesto? Te lo ricordi?
“Pace o libertà”, mi hai chiesto. “Cosa preferivi avere?”.
Non sono riuscito a risponderti, ma ora lo so. Preferisco averti qui.
E quindi vengo con te».
Genere: Angst, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione, Sesta stagione
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Autore: claireomashee
Fandom: Supernatural
Titolo: Tonight.
Personaggi: Dean, Castiel
Pairing: Destiel
Raiting: Pg15 (?)
Genere: Missing moment, Angst
Avvertimenti: One Shot
Note: Questa One Shot ha partecipato al contest Sono ciò che scrivo, ma non basta [
http://nakarui.livejournal.com/21557.html#cutid1] sulla canzone Iris - Goo Goo Dolls. E' ambientata tra la fine della quinta stagione e l'inizio della sesta.
Disclaimer: Supernatural non mi appartiene,
purtroppo, e, no, non ci guadagno una cippa.

TONIGHT.


Doveva essere nel bel mezzo di un incubo, visto il modo in cui si dimenava nel letto.

Gemeva, respirava affannosamente, era zuppo di sudore.

Volevo solo..

Volevo solo scostare quella ciocca di capelli biondi appiccicata sul suo viso, calmarlo, così avvicinai la mia mano alla sua fronte, ma, appena lo sfiorai, ...

«Cas?» Dean Winchester si svegliò di soprassalto, ansimando.

Si guardò intorno, confuso ed agitato, portandosi istintivamente una mano sulla fronte.

L’aveva sognato. Di nuovo.

Dannazione!

Ma questa volta era così... reale.

«Cas?» Chiamò di nuovo, sottovoce.

«Dean? Stai bene?» Chiese Lisa, con la voce impastata dal sonno, tirandosi a sedere accanto al biondo.

«S-Sì. Solo un brutto.. ehm.. un brutto sogno. Non è niente. Torna a dormire» E così dicendo, la baciò sulla fronte e si sdraiò.

Passò il resto della nottata a fissare la porta, senza chiudere occhio.

Non tornerò più, si disse Castiel, immobile ed invisibile, nel buio di quella stanza, non lo sfiorerò più.

Mai più.

And I'd give up forever to touch you
'Cause I know that you feel me somehow
You're the closest to heaven that I'll ever be
And I don't want to go home right now

Ma non ce l’ho fatta.

Fa troppo male.

Sono solo, con tutta questa storia del Paradiso.. Sta andando tutto a puttane.

E lo so, io non dovrei usare questo tipo di linguaggio, ma, ormai, non è di certo questo il mio peccato.

E’ colpa tua.

Sei tu che mi hai insegnato il libero arbitrio.

Non potevo tenermelo per me, dovevo illuminare anche loro, capisci? Ce lo meritiamo.

Mi sto.. ispirando a te. Un Paradiso a tua immagine e somiglianza. Dopotutto, tu sei la cosa più vicina al mio concetto di Paradiso.

Sembra stupido. Non intendevo dire...

Voglio solo.. rimanere qui. Lontano da Raffaele, dalla guerra, dal Paradiso. Solo per questa notte.

«Sono contento che tu sia tornato, Cas» Sussurrò Dean, stretto nel suo abbraccio, torcendosi verso il suo viso.

L’angelo sorrise, chinandosi per baciarlo.

*******

Gli era semplicemente apparso davanti, qualche ora prima, sanguinante.

«CAS? Ma che cazzo...?» Aveva fatto appena in tempo a gridare il cacciatore, prima che l’amico, sputando un rivolo di sangue, crollasse a terra.

Dean, abbandonando i suoi riti serali, e attento a non svegliare Lisa e Ben, al piano di sopra, l’aveva trascinato, sbuffando, fino al divano.

«Dean, io..» aveva iniziato a biascicare l’angelo, mentre l’umano gli puliva le labbra, con le dita «Ho affrontato Raffaele, Dean. E Ken Lay.. Io non.. Dean, non scherzava. Raffaele non scherza mai.. E..» Aggiunse, con la voce rotta. Tremava, sembrava sul punto di piangere.

«Ehi, ehi.. Piano, tigre. Rilassati».

«Il Consiglio.. Dean, non voglio, non voglio farlo.. Non…» Balbettò, ansimando, mentre si contorceva, per il dolore.

«Cos’è che ti spaventa tanto?» Chiese lui, paziente. «Cosa non vuoi fare, Cas?» Odiava fare da balia a quel ragazzino in trench, ma, questa volta, era preoccupato. Preoccupato nel vedere tanto panico negli occhi del suo angelo. Nel vederlo ridotto in quelle condizioni.

Che cazzo stava succedendo in Paradiso?

«Voglio solo... » ripetette il giovane, avvicinando il viso a quella dell’umano, seduto a terra, al suo fianco. «Voglio... » Prima di poter finire, con la bocca socchiusa, sfiorò le sue labbra, ansando.

And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
'Cause sooner or later it's over
I just don't want to miss you tonight

Si ritrovò ad assaporarle, a morderle, a leccarle, come fossero le più dolci, le più gustose del mondo e a respirare il suo fiato, quel fiato che sapeva di alcool e stanchezza, a pieni polmoni, come fosse vita, perché sapeva che prima o poi quella notte sarebbe finita, ed avrebbe dovuto dirgli addio per sempre.

Dean, che all’inizio sì era irrigidito, sorpreso, iniziò a rilassarsi, sotto i tocchi gentili e delicati del moro. Si alzò in ginocchio, gattonò ancora più vicino al divano sul quale era disteso l’angelo e, senza mai staccarsi, gli si portò sopra.

Lo spogliò, lentamente, attento a non fargli male, e prese a baciarlo sul collo, sullo sterno, sui capezzoli, per poi tornare ad assalire le labbra screpolate, accarezzandogli il viso ancora sporco di sangue e bagnato dalle lacrime. Lui rispondeva con altri baci, con gemiti strozzati.

«Cos’è che non vuoi, Cas?» Richiese il biondo, sprofondando il viso nell’incavo della sua spalla.

«Sentire la tua mancanza » boccheggiò lui, girandosi, e mostrando il fondoschiena al cacciatore, a mo’ d’invito. «Non stanotte».

*****************

«Dean?»

Erano passati un paio di giorni da quando Cas aveva fatto irruzione in casa sua, terrorizzato e fuori di testa, e da allora non si era fatto più vedere.

«Che cosa vuoi, Castiel?» Rispose, burbero, Dean, continuando a rastrellare le foglie secche, in giardino.

«Sei arrabbiato».

Sì, lo sono, «Sta’ zitto».

«Dean, devo parlarti». Aveva riacquistato tutta la compostezza, il distacco tipico della sua natura. E la cosa faceva incazzare il biondo ancora di più.

«Sentiamo..» Rispose il cacciatore.

«No, Dean» L’angelo gli si avvicinò, stringendogli delicatamente la spalla per farlo voltare verso di lui, così da guardarlo dritto negli occhi. «Dobbiamo parlare». Ribadì.

«Inizia con lo spiegarmi la tua visita dell’altro giorno, tanto per cominciare».

«Io..» Iniziò lui, abbassando il viso.

«No, Cas, tu niente. Non puoi presentarti a casa delle persone, dopo mesi di assenza, fare i tuoi porci comodi e poi sparire, di nuovo. Non dopo quello che è successo».

«Dean..» riprese, cercando le sue mani «Stammi a sentire». Il suo sguardo era dannatamente serio.

And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am

«Ora voglio che tu stia zitto, voglio che mi lasci spiegare, perché quello che sentirai non ti piacerà, ed io lo so, ma ho bisogno di te. Tutto sta per crollarmi addosso, e io ho bisogno che tu sappia cosa diventerò, e per quale motivo». Prese fiato, stringendo le mani del cacciatore, «Ho bisogno che tu capisca, ».

L’uomo, allora, annuì, irrigidendosi. Iniziava a preoccuparsi.

«Ieri, avrei dovuto inginocchiarmi davanti al consiglio, fare ammenda, giurare fedeltà a Raffaele. Non.. Non l’ho fatto. Sono scappato.

E sono nei guai, okay?!

Raffaele vuole rimettere in scena l’Apocalisse, Dean. Vuole tirare fuori Michael e Lucifer, e vuole che sia io a farlo».

«Figlio di puttana!»

«Ecco, non posso permetterlo, tu capisci, vero? Non posso permettergli di mandare all’aria tutto quello per cui abbiamo combattuto, non posso permettergli di farti questo. Non di nuovo. Ma lui ci ucciderà tutti, Dean. Ci distruggerà, se non faccio qualcosa, se non.. Da solo non sono abbastanza forte». A quelle ultime parole, la sua voce si ruppe, così come si ruppe qualcosa dentro il petto del biondo. Tutto il rancore, tutto scomparve, e Dean lasciò le mani dell’angelo.

«Okay, frena. Io dovrei ancora avere dell’olio santo, da qualche parte, e Bobby potrebbe darci una mano. Certo, è molto che non lo sento, ma di sicuro saprà come aiutarci. Dammi il tempo di salutare Lisa, e il ragazzino, e poi lo raggiungiamo. Ne abbiamo superate di peggiori, Castiel. Io sono con te».



Gli occhi dell’angelo si riempirono di lacrime. Si avvicinò ancora al cacciatore, fino ad arrivargli a un soffio, e si mise goffamente ad accarezzargli i capelli, sulla nuca – quel trench così ingombrante gli impediva un po’ i movimenti.

«Dean, non voglio che tu faccia niente» sussurrò,« E’ una questione tra me e Raffaele. Tu non puoi fare niente. E poi hai già sacrificato troppo. Non posso chiederti anche questo.».

L’umano lo strattonò via «E ALLORA PERCHE’ SEI QUI? Cos’è, un addio di pessimo gusto? Pensi che adesso possa tornarmene alla mia cazzo di vita, come se nulla fosse, senza sapere se sei sopravvissuto, senza sapere più un cazzo di quello che ti succede? Non mi vedi, quando, ogni cazzo di notte sbarro le porte, quando traccio le trappole, sotto i tappeti, quando sigillo le finestre col sale, o mi nascondo le armi sotto il cuscino? Non lo capisci che questo non è il mio posto, e per quanto possa amare Lisa – ‘Dio, se la amo! – non è questo che voglio?»

«Dean..»

«E non guardarmi con quella faccia da cane bastonato, Castiel.

Ti ricordi che cosa mi hai chiesto? Te lo ricordi?

“Pace o libertà”, mi hai chiesto. “Cosa preferivi avere”.

Non sono riuscito a risponderti, ma ora lo so. Preferisco averti qui.

E quindi vengo con te». Sorrise. «Andiamo a prendere quel coglione piumato a calci in culo».

«A qualsiasi costo?» Chiese l’angelo, con la morte negli occhi.

«A qualsiasi costo!».

«Mi dispiace, Dean» Singhiozzò, posando due dita sulla fronte dell’umano.

«Non farlo».

«M-Mi dispiace».

«CASTIEL, NON FARLO

«Addio, Dean».

E così dicendo, tutto sfumò nell’indistinto.

And you can't fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies
When everything feels like the movies
Yeah you bleed just to know you're alive

Dean scosse la testa, confuso. Si trovava in giardino, stava rastrellando le foglie secche e gli pareva di aver appena avuto una vertigine.

Si guardò intorno, ma non vide niente. Non vide nessuno.

Scosse la testa, e riprese a lavorare.




 

«Ah, Castiel. L’angelo del Giovedì. Non è proprio la tua giornata, eh?»

«Che cosa ci fai qui?»

«Voglio aiutarti ad aiutarmi ad aiutarci».

[…]

I just want you to know who I am.

FINE.
  
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