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Autore: Baude    15/08/2012    7 recensioni
Thad Harwood e Sebastian Smythe sono due giovani uomini,oramai. Hanno un lavoro,una casa,un cane enorme di nome Audrey e vivono insieme.I loro vicini di casa,Nick Duvall e Jeff Sterling,tollerano davvero poco il loro essere rumorosi in alcune situazioni. Ma questa volta Thad e Sebastian avranno un valido motivo per non essere sileziosi e cauti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                                                               A   G.
Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.”
Lawrence.
                     
  
 
                       

 
                                                                                              Vicini molesti.
 
“Tornerò tra due settimane, ho dovuto posticipare il volo di ritorno. Non ho ancora finito qui, a Parigi.”
 
Thad rilesse sbuffando per l’ennesima volta quel messaggio, cercando una posizione meno scomoda sul divano.
Era tutto scomodo quando Sebastian non lo teneva tra le proprie braccia.

Audrey, che sonnecchiava, occupando quasi tutto il tappeto del salotto, alzò la testa attirata dai movimenti insofferenti del padrone.

Harwood le accarezzò la testa distrattamente ed il cane tornò a dormire.

Sebastian sarebbe dovuto tornare l’indomani dopo un intero mese di assenza.

Si erano sentiti in quei giorni, ma era ben differente dal viversi.

Era strano non svegliarsi con i baci umidi di Sebastian sul collo o non avvertire il braccio dell’altro stringerlo in modo possessivo, mentre ancora dormiva.

Ma sarebbe tornato. Si tranquillizzò Thad. Gli aveva promesso che sarebbe tornato e Sebastian manteneva sempre le proprie promesse.

Ne sarebbero stati felici i vicini, i loro due ex compagni Jeff Sterling e Nick Duvall. Harwood e Smyhte avevano il piccolo difetto di essere molto rumorosi e a qualsiasi ora. E al proprio ritorno, Sebastian avrebbe preteso moltissime attenzioni. Attenzioni che non aveva cercato in nessun altro durante il soggiorno a Parigi. Thad lo sapeva, aveva promesso anche questo.

La serratura della porta scattò ed Harwood afferrò il grosso cane per il collare.

L’animale emise un suono basso e gutturale.

Harwood si fece più vicino ad Audrey sperando di riuscire a trattenere ottantasette chili di cane.

La porta si aprì e prima di comprendere chi fosse, il ragazzo venne sbalzato in avanti.

La bestia era scattata verso la porta, liberandosi facilmente della presa del padrone.

-Audrey.- una risata chiara, cristallina ed un profumo intenso.

Stranito dal fatto che l’intruso potesse ancora ridere, nonostante il mastodontico cane gli fosse andato incontro, Thad storse il naso .

Si mise a sedere confuso.

-Ehi.-

Bello.

Sebastian Smythe era bello, fasciato in quel completo scuro. Nonostante i capelli leggermente scombinati ,le occhiaie accennate e lo sguardo stanco.

Ed era a casa.

-Sebastian.-

Per quanto l’azione durò effettivamente una manciata di secondi, Thad ebbe l’impressione che a separarli ci fosse una quantità infinita di giorni e chilometri.

Saltò al collo del compagno, senza nemmeno dargli il tempo di appoggiare la giacca sul mobile o chiudere la porta di casa.

-Fanculo, credevo non tornassi. Ma ti amo, quanto ti amo. Mi sei mancato tantissimo. E ti odio. Come hai potuto lasciarmi da solo per così tanto tempo?Emerito stronzo...-

Sebastian rise, tra quei baci e quei vaneggiamenti.

Strinse le braccia attorno alla schiena del compagno, girando su se stesso e chiudendo la porta di casa appoggiandovi l’altro contro.

Audrey,oramai abituata a quelle strane scene, si ritirò nella propria stanza, che era stata apposta allestita per lei, probabilmente lì avrebbe trovato un po’ di serenità e silenzio.
 
-Thad…- disse Smythe tra un bacio e l’altro e spingendosi contro il corpo dell’altro, nonostante i vestiti di entrambi.

-Sebastian…-lo baciò.-..sei a casa…- gli strinse i capelli, avvicinandolo ancora di più a se.

-Se ne accorgeranno anche i vicini.- ironizzò, sfilandogli la maglietta e facendogli emettere un leggero sbuffo.

-Chissenefrega.- sospirò Harwood, mentre ,slacciandogli i pantaloni, Sebastian indugiava piacevolmente sui bottoni.- Ti prego…-

-Ti amo, Thad…-

-Nick, è finita la pace. Il francese è tornato!- strillò Sterling dall’altro appartamento.
 
 
 
 
Fine.

  
   
 
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