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Autore: heaven513    16/08/2012    2 recensioni
Cosa succede quando due vecchie fiamme si rincontrano dopo anni?
Catherine e Craig, due persone, due realtà, due amori.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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 Fremeva sotto di lui, in quel calore costante che la stava avvolgendo. Catherine era distesa inerme, sopra di lei solo un viso dannatamente perfetto, due calde labbra poggiate sulle sue e quel petto imponente con un respiro ampio e regolare. Lo aveva sempre desiderato con tutta se stessa, ma non era mai riuscita a capirlo o a confessarlo. Lo negava continuamente, ad amici, parenti persino al suo cane Toby. Un tradimento da parte sua era riuscito a separarli, amici di vecchia data, legami profondi. Tutto era stato distrutto per la sua testardaggine. Si sapeva che Craig era un donnaiolo, uno di prima categoria. Lei era la sua fedele amica che lo seguiva come un cagnolino. Aveva baciato semplicemente una delle tante troiette che si portava a letto, ma vederlo era più doloroso di sentirlo. In quel momento ogni sua certezza era stata distrutta, ogni sua speranza…..una litigata furibonda da parte di lei, lui in preda al panico e ferito. Non riusciva a credere di aver perso una così cara amica. Eppure anche lui mentiva a se stesso. L’aveva sempre amata, dal primo momento in cui il loro sguardo si era incrociato al primo anno d liceo. Ed ora eccoli qui avvinghiati sul letto, quasi dopo dieci anni. Lui le baciava ogni parte del corpo, del suo favoloso corpo voluminoso mentre lei gemeva e respirava faticosamente baciando quelle morbide labbra.
“Dio, sei così bella.” Gli disse poggiando la testa contro il suo petto.
“Ti prego Craig, non ce la faccio più.” Ansimava, voleva di più, voleva più di quello. Voleva lui, dentro di lei, fuori, sotto, sopra , in ogni spazio immaginabile e possibile.
“Ancora un attimo.” Le prese dolcemente il viso tra le mani e continuò a baciarla mentre i loro corpi si accarezzavano a vicenda, si contorcevano.
Poi una spinta, una leggera, piccola dolce spinta in lei e tutto quel vuoto avuto da anni fu colmato in pochi istanti. Un piccolo gridolino di Catherine, il respiro altrettanto affannoso di Craig. Ed eccoli che si ritrovavano ad essere un’unica persona, un tutt’uno desiderato da anni e bramato da millenni in ognuno di noi. Sentivano tutto, ogni movimento, ogni respiro, si sentivano completi. Non potevano esistere senza l’altro accanto.
“Sei mia, tu sei solo mia. Oddio, Catherine….”
“Tua…..voglio solo te Craig, perché sei mio.”
“Sempre, sarò sempre tuo, mio dolce angelo.”
Quelle tenere parole erano riuscite a far scendere una lacrima sul viso di Catherine, piccolo e tenere parole avevano scalfito l’armatura che indossava da mesi per combattere il dolore atroce nell’averlo perso. Altri fugaci istanti alternati tra lievi e dure spinte. In poco tutte e due raggiunsero l’apice del piacere, inondando il loro cuore di gioia e amore. Erano loro due e nessun altro. Soli in quella camera d’albergo, lontani centinaia di chilometri dalla realtà che li separava.
Si, perché non potevano appartenersi. Ormai avevano rotto la loro amicizia dal secondo anno di università e non si erano mai più incontrati. Tante cose erano cambiate. Catherine si ritrovava ad essere un avvocato di successo con un marito, Thomas, e due bambini, Giselle e Christopher. Craig possedeva una ditta edile, una moglie, Carla, e una figlia, Catherine. Un incontro ad un convegno li aveva fatti rincontrare, ormai padroni del proprio destino del proprio futuro senza pensare alle conseguenze avevano deciso di abbandonarsi per una frazione di secondo in un tunnel che non aveva via d’uscita.
“Ti prego, tienimi stretta a te. Dimmi che tutto andrà bene.”
“Te lo giuro Cath, andrà tutto bene. Non voglio lasciarti, non adesso. Potremmo scappare, andare via.”
“No, non pensarci neanche, abbiamo delle responsabilità verso i nostri figli.
“Ma il nostro amore, non è forse altrettanto importante? Non meritiamo felicità?”
“Quanto vorrei che fosse così, ma….ormai è troppo tardi. Vorrei che avessimo avuto più tempo.”
“Lo avrei voluto anch’io. L’ho sempre voluto, ma sono stato uno sciocco. Perdonami.”
“Sono io quella che deve essere perdonata, per non essermi resa conto di amarti fino alla follia.” Disse Catherine prendo la sua mano e congiungendola a quella di Craig dove le loro fedi in oro bianco brillavano contro la lucentezza della luna.
“Siamo stati stupidi ed ingenui. Dei ragazzini capricciosi e così abbiamo messo in pericolo le nostre vite, la nostra felicità, o forse l’abbiamo rovinata del tutto.”
Baciando i setosi capelli di lei si lasciarono cullare dal sonno, che sarebbe durato un’eternità.
La luce del mattino prepotentemente entrò nella loro stanza, illuminandola in ogni angolo. I due erano già al bagno, una veloce doccia insieme, assaporando ancora il sapore di ciascuno e poi via, lasciandosi tutto alle spalle solo come un bello, ma brutto ricordo.
“E’ ora. Devo tornare da mio marito. Mi starà aspettando. E tu devi tornare da tua moglie e tua figlia.” Disse Catherine tra le lacrime che non facevano altro che annebbiare la sua vista. Lui si avvicinò, la prese tra le braccia e lasciò ancora un volta un bacio sulle sue labbra. Ricordandosi così il calore che lo circondava.
“Catherine Riddlenton, io ti amo.” Disse baciandola ancora e ancora e asciugando con altri baci le lacrime che rigavano il viso di lei, ma adesso anche di lui.
“Craig Maston, io amo te. Lo farò sempre.” E dandogli un ultimo e passionale bacio, uscì dalla camera, lasciandolo lì alla luce del sole accanto alla porta con fredde lacrime che scendevano.
Ormai era tutto finito. Un sogno, un ricordo.
 
 
  ANGOLO AUTRICE: Buon pomeriggio ecco una piccola One-shot per staccare un po' dalle mie due precedenti storie. Non avevo nulla da fare, avevo qualche idea e a valanga l'ho buttata giù. Spero vi piaccia e come sempre vorrei sentire un vostro parere.
Baci Frà



  
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