Appena mise piede nella
Shiba House capì che non c'era nessuno.
O meglio, qualcuno c'era. E, a giudicare dall'odore che proveniva dalla cucina, quel qualcuno doveva essere Mia.
"Ehilà" esclamò mentre entrava nella stanza.
"Ciao, Mike!" gli rispose la ragazza. "Sto preparando il pranzo."
Ecco, quelle erano parole che avrebbe preferito non sentire.
"Ehm... dove sono gli altri?"
Mia si fermò, esattamente tra il tavolo e i fornelli, facendosi di colpo pensierosa.
"Antonio ha portato Jayden a pescare, credo. Emily e Kevin sono al parco; il Maestro... beh, lui non so dove sia."
Perfetto. Quindi erano soli: lui, lei e qualsiasi cosa fosse quella palla viscida nel piatto da portata.
"E' quello il... pranzo?" chiese.
Il volto di lei si illuminò.
"Pasticcio di carne con gorgonzola e carciofi. Vuoi assaggiare?"
Mike scosse la testa, cercando di apparire il più tranquillo possibile.
"Oh, non importa" continuò Mia. "Tanto ci siamo solo noi due, oggi. Ce lo divideremo."
Che fortuna! Non poteva andargli meglio di così.
Il problema era che era troppo buono. Lui, non quel coso.
"Mike, va tutto bene? Sei piuttosto pallido."
"Sì, tutto ok" la rassicurò.
Doveva solo ricordarsi dove il Maestro aveva messo la cassetta del pronto soccorso.
O meglio, qualcuno c'era. E, a giudicare dall'odore che proveniva dalla cucina, quel qualcuno doveva essere Mia.
"Ehilà" esclamò mentre entrava nella stanza.
"Ciao, Mike!" gli rispose la ragazza. "Sto preparando il pranzo."
Ecco, quelle erano parole che avrebbe preferito non sentire.
"Ehm... dove sono gli altri?"
Mia si fermò, esattamente tra il tavolo e i fornelli, facendosi di colpo pensierosa.
"Antonio ha portato Jayden a pescare, credo. Emily e Kevin sono al parco; il Maestro... beh, lui non so dove sia."
Perfetto. Quindi erano soli: lui, lei e qualsiasi cosa fosse quella palla viscida nel piatto da portata.
"E' quello il... pranzo?" chiese.
Il volto di lei si illuminò.
"Pasticcio di carne con gorgonzola e carciofi. Vuoi assaggiare?"
Mike scosse la testa, cercando di apparire il più tranquillo possibile.
"Oh, non importa" continuò Mia. "Tanto ci siamo solo noi due, oggi. Ce lo divideremo."
Che fortuna! Non poteva andargli meglio di così.
Il problema era che era troppo buono. Lui, non quel coso.
"Mike, va tutto bene? Sei piuttosto pallido."
"Sì, tutto ok" la rassicurò.
Doveva solo ricordarsi dove il Maestro aveva messo la cassetta del pronto soccorso.