Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Sheylen    17/08/2012    10 recensioni
(Fa parte della serie "Ties")
Ecco a voi una raccolta di episodi fra padri-madri e figli-figlie :) Ho scritto delle mie coppie genitore-figlio preferite, alcune tendenti all'umoristico, altre invece un po' tristi, ambientate in periodi diversi.
Dopo il 4° capitolo ho iniziato a raccogliere i suggerimenti di tutti coloro che hanno seguito la storia, ed ora proseguo la serie con le loro coppie preferite :) Quindi avanti, se avete proposte siete i benvenuti!!
Spero che vi emozioni, vi faccia ridere o vi commuova... se non sarà così riempitemi pure di pomodori marci e recensioni critiche u.u In alternativa cioccolata e muffin sarebbero graditi xD
Ecco un elenco delle coppie che prendo in considerazione, così se ve ne interessa anche solo una potete andare direttamente a quella:
-Ermes e Luke "Addio"
-Ares e Clarisse: "Boars of Fire!"
-Mr.Dare e Rachel: "Deliziosa"
-Zeus e Dioniso: "Punizione"
-Crono e Chirone: "La vera famiglia"
-Apollo e Lee: "Life, poetry and war"
-Nemesi e Ethan: "L' alfiere"
-Afrodite e Silena: "Segui il tuo amore"
-Zeus e Talia: "Vita di Pino"
-Ade e Nico: "Inadeguato"
Hope you enjoy!
Bye!
Genere: Demenziale, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Ties'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

loading


Punizione.
 

I lievi sospiri di venticello primaverile lo cullavano dolcemente.
Il panorama gli si stendeva davanti armonioso, avendo come colore predominante un brillante verde chiaro. Migliaia di fiori variopinti punteggiavano le distese erbose, riempiendo l’aria del loro delicato aroma.
Il dio mosse impercettibilmente lo stelo del calice di cristallo che reggeva in mano, facendo ondeggiare elegantemente il liquido dorato. Che sapore divino che possedeva l’ambrosia… ma non era il migliore al mondo, non per lui.
Avvicinò il calice alle labbra, inclinando lo stelo, ma un attimo prima di versarsi il liquido in bocca sussurrò un ordine al bicchiere.
Eccola, quella era la bevanda migliore dell’universo.
Dioniso assaporò ad occhi chiusi il liquido, sorridendo beatamente.
Socchiuse le palpebre, scrutando con occhio esperto il colore cremisi del vino. Che meraviglioso dono aveva fatto ai mortali e agli dei… e, nonostante questo, suo padre era stato in grado di rinchiuderlo in quell’insulso campo!
Ma ora tutto era finito, finalmente aveva fatto ritorno sull’Olimpo.
Dopo aver salutato Arianna, sua moglie (ancora un po’ stizzita, dato il motivo per cui Zeus l’aveva rilegato sulla Terra), Dioniso era subito ritornato alle sue vecchie abitudini: bere, dormire, bere, guardare le ninfe che si bagnavano nei laghi, bere, farsi imboccare di uva fresca, bere, dare ordini ai satiri e poi… ah sì, bere.
Alcolici ovviamente, ma principalmente vino.
Il bello di essere un dio era reggere a piacimento qualsiasi tipo di alcol (privilegio che agli umani non era stato concesso), il che voleva dire poter assaporare appieno i vari liquori che normalmente danno subito alla testa. Un vantaggio a dir poco meraviglioso.
 ̶  E non avrò più stupidi mezzosangue fra le botti…  ̶  si beò il dio dondolandosi sull’amaca fatta di tralci di vite.
 
   
 ̶  Il lupo perde il pelo…  ̶  commentò una voce profonda alle sue spalle.
Dioniso si voltò fischiettando, l’espressione innocente e le mani dietro la schiena.
 ̶  Vecchio! Anche tu qui da queste parti? Cosa fai di…  ̶
̶–  Dioniso!  ̶  lo additò Zeus, avanzando minacciosamente. – Mostrami le mani.  ̶
 ̶  Ma non ci penso neppure, mica sono un dio in fasce!  ̶
Zeus non abbassò lo sguardo.
 ̶  Muoviti.  ̶
 ̶  Su avanti vecchio, non se ne parla…  ̶
 ̶  Non ho secoli da perdere.  ̶  ribatté in tono autoritario il padre degli dei.
 ̶  Perché dovrei mostrarti le mani…?  ̶
 ̶  Se non hai nulla da nascondere, perché non l’hai ancora fatto?  ̶
Dioniso corrugò la fronte, portando avanti le palme scoperte. Contemporaneamente dietro le sue spalle cadde un oggetto scuro, atterrando con un leggero tuff.
Zeus guardò scocciato ora le mani del figlio, ora il binocolo sull’erba soffice.
 ̶  … sul serio, mi prendi per scemo?  ̶  domandò con un sopracciglio alzato, raccogliendo il binocolo.
Dioniso commentò qualcosa fra i denti, sperando che al padre non venisse la pessima idea di guardare attraverso il binocolo la…
 ̶  …bellissima ninfa Argira. E, toh guarda, nuda mentre si fa acconciare i capelli dalle sorelle!  ̶ descrisse Zeus dopo che si fu avvicinato agli occhi l’oggetto, collegato a telecamere nascoste lungo uno dei fiumi che scorrevano sull’Olimpo.
 ̶  Chissà, forse è la mia memoria di povero dio maturo, ma mi sembra di rammentare qualcosa, come se stessi vivendo un deja vù… ah sì, forse ora mi sovviene! Questa situazione non è per caso simile, oh figliuolo mio caro, a quella che avvenne diversi decenni or sono? Sbaglio forse a ricordare? E la deliziosa Argira non era proprio la ninfa che, allora come adesso, ti avevo proibito di frequentare?  ̶  riflettè Zeus con fare teatrale (ogni abitante dell’Olimpo era a conoscenza della sua passione per Shakespeare), accarezzandosi la barba con movimenti lenti e controllati.
Dioniso deglutì a vuoto, esibendosi poi in un sorriso a trentadue denti.
 ̶  Padre mio adorato, un errore deve esserci stato…  ̶  rispose senza rompere il sorriso (accorgendosi solo dopo con orrore che aveva parlato in rima).
Gli occhi di Zeus brillarono.
 ̶  Per questo tuo reato ho trovato la giusta punizione, da ora in poi parlerai come leggendo un rimato copione.  ̶  sentenziò il dio, puntando l’indice contro il figlio. – E dato che già una volta eri stato sgridato, ti rispedirò in un luogo da te sicuramente amato!  ̶
 
 
Il colorito di Dioniso si fece terreo, mentre le dolci distese divine scomparivano.
Il paesaggio intorno a lui mutò drasticamente, e si ritrovò su un tavolino in legno, sotto un porticato arieggiato.
“No ti prego… dimmi che mi sto sbagliando…”
Davanti a lui centinaia di ragazzi di diverse età camminavano o si allenavano, indossando tutti la stessa maglietta di un arancione brillante.
“Per tutti i grappoli maturi, ti prego dimmi che è uno scherzo”
 ̶  Signor D!  ̶  lo chiamò una voce maschile.
Dioniso si voltò, restando poi sconvolto dalla vista di Chirone nella sua forma di centauro.
 ̶  Signor D, qual buon vento? Non credevamo di vederla più da queste parti!  ̶  si avvicinò Chirone, trotterellando giulivo.  ̶  Per quale motivo siete qui? Volete fare con me una partita a pinnacolo?  ̶
 ̶  Chirone, di giocare e ridere non sono in vena  ̶  iniziò seccato Dioniso, dapprima senza farci caso e poi sbiancando – Mio padre mi ha qui rimandato per scontar una pena.  ̶  terminò quasi balbettando.
Non era uno scherzo allora! Avrebbe dovuto davvero parlare in rima!
Il centauro restò un momento perplesso, poi scoppiò a ridere.
 ̶  Ci ero quasi cascato, dio mattacchione che non sei altro!  ̶
 ̶  Di una simile vergogna non dovresti certo ridere, dato che in questo posto e con queste rime sarò costretto a vivere!  ̶  frignò il dio, mettendo su il muso.
 ̶  Chirone! Abbiamo un problema alla casa quindici! La Signora O’Leary ha preso come giocattolo un ciclope e nessuno di noi due è riuscito a farglielo mollare!  ̶  avvisò un ragazzino di una decina anni, che correva tenendo per mano una bambina più piccola.
 ̶  Luke! Ma neppure Silena è riuscita a convincerla?  ̶  domandò interdetto il centauro.
 ̶  Ci ho provato ma il Bau Bau grande continuava a giocare!  ̶  rispose stizzita la bambina, che doveva avere tre o quattro anni.
 ̶  Non vi preoccupate, adesso me ne occupo io…  ̶  li rassicurò Chirone, girandosi poi per un momento verso Dioniso.  ̶  Signor D! Lei sicuramente questi due meravigliosi mezzosangue non li conosce!  ̶
Dioniso alzò senza molto entusiasmo un sopracciglio, chiedendosi che cosa gliene sarebbe mai dovuto importare di un giovane delinquente come quello e di una spara-puzzette piccolina come quella.
 ̶  Bene, allora mi tocca fare le presentazioni. Ragazzi, questo è il signor D, o meglio il dio Dioniso.  ̶ iniziò Chirone, osservando soddisfatto i volti meravigliati dei due bambini. – Signor D, questi sono Luke e Silena Jackson.  ̶
Dioniso annuì per un primo momento, poi realizzò di colpo e strabuzzò gli occhi.
Boccheggiò senza successo qualche rima interrogativa, additando ora il ragazzino biondo dagli occhi verdi, ora la bambina dai ricci scuri e gli occhi di un chiaro grigio.
 ̶  Ha capito bene, Signor D.  ̶  confermò Chirone, sorridendo orgoglioso – Questi due giovanotti sono i figli di Percy Jackson e di Annabeth Chase.  ̶
Dioniso lo guardò, implorando con lo sguardo il centauro, come se solo lui lo potesse salvare. Un rombo dal cielo gli rammentò che in quel momento Zeus si stava rotolando sulle nuvole dalle risate.
“Vi prego ditemi che è solo un incubo!”



-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-
Piccolo angolo dell’autrice. (questa volta forse piccolo non è l’aggettivo giusto…)
Ehylaaaaaà ;D Allora miei cari che cosa ne dite?? Questo è stato il capitolo che mi sono divertita a scrivere di più u.u Dopo una coppia assolutamente mortale ce ne voleva ovviamente una del tutto divina. E quindi eccoci con una Zeus-Dioniso.  Forse mi rimprovererete il finale leggermente scontato (eh se non ci mettevo i due pargoli non aveva lo stesso effetto u.u) ma dopo quella di Luke e Ermes questa penso sia la mia preferita xD come potete notare ho aggiunto quello che dovrebbe, dico DOVREBBE, essere una sottospecie di banner, il cui obbiettivo è dare un idea dello scenario della ff (gli ho aggiunti anche agli altri capitoli, quelli di Ares-Clarisse e di Mr.Dare- Rachel sono perfetti, soprattutto il secondo: è la scena precisa che Mr.Dare descrive dalla finestra, eccettuate ovviamente le signorine che dipingono).
Ed ora, rullo di tamburi, prima dei ringraziamenti devo comunicare due importantissime cose!!
Numero uno: ho scritto un’altra ff su PJ!! Si chiama “Olimpo a confronto”, chi vuole la trova sulla mia pagina (Eh un po’ di sana pubblicità è d’obbligo u.u)
Nuuuumero due, la più importante: le coppie di cui volevo assolutamente parlare sono terminate, ma mi sono divertita molto a scrivere questa raccolta e mi dispiace finirla con soli quattro capitoli. Peeeeeerciò, madame e messieurs, vi offro un’unica e irripetibile chanche: si accettano proposte! Voi mi dite i nomi di un genitore e della sua deliziosa creatura e io cerca di scriverci sopra una ff J Ovviamente devono essere personaggi di Percy Jackson, possibilmente non mi chiedete cose del genere “l’ometto baffuto che compare nella settima riga del dodicesimo capitolo del terzo libro e sua figlia” (scommetto che qualcuno andrà a cercare di chi sto parlando ahahahah è un esempio ragazzi, non c’è nessun ometto baffuto… o forse si?). Comunque le coppie che mi intrigheranno verranno utilizzate ;) Spero che verrò ripagata in recensioni, i biscotti al cioccolato sarebbero graditi ma sono un po’ difficili da inviare tramite computer ù.ù
Ed ora, RINGRAZIAMENTI!
Un grande grazie ad Aelle Amazon, AleJackson, Madama Pigna (Nuova nella pagina recensioni **) e Dafne Rheb Ariadne (di cui ho felicemente trovato la recensione anche per “Olimpo a confronto”. Grazieeee! <3) per aver recensito lo scorso capitolo.
Grazie anche a tutti coloro che seguono questa storia nelle preferite, ricordate o seguite, tra cui:
Alexiel94, DeepInTheDark, giulietta10, Locchans Coffee, Ma_AiLing, Madama Pigna, Merope_volturi17, Peach99, pepo, St_rebel
Grazie a tutti, aspetto le vostre proposte! :D


Quinta classificata al contest di Fantasiiana "Un'offerta per gli dei (no, mi dispiace, niente pizza carbonizzata)" contest
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Sheylen