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Autore: nelnerodellanotte    17/08/2012    1 recensioni
La congiunzione di due oceani lontani,
il tepore della primavera unito al freddo dell’inverno,
l’incontro d’anime alla ricerca d’una salvezza al sapore di casa.
Non avevano mai pensato d'incontrarsi, non avevano mai pensato di perdersi l'uno negli occhi dell'altra: eppure successe.
Un amore proibito, uno di quelli che sembrano impossibili, ma a volte l'amore può stupire.
A volte l'amore può vincere ancora.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Giornata dura?
- Non più del solito
rispose lei con un mesto sorriso.
- Allora cominciamo la terapia “fai un sorriso a Domi”


Ronnie lo adorava.
Domi aveva sempre la capacità di comparire al momento giusto, quando il bisogno di una persona con cui parlare nella solitudine dei giorni diventava quasi insopportabile.
Dominick era sempre con lei quando pensava di non farcela più, quando tutto ciò di cui aveva bisogno era una semplice parola, un abbraccio, un sorriso.
Era strano vedere come una persona irreale potesse farle così bene, ma Ronnie credeva di conoscerne il motivo: Dominick assomigliava a lui, allo stesso lui che un tempo aveva abbracciato e sfiorato, ma al tempo stesso gli era differente.
Era un Alan diverso, un Alan che le sarebbe stato accanto comunque e in ogni caso, anche se nella realtà le era distante da tempo.
Domi era questo: un meraviglioso amico che sapeva di Alan.
Ronnie aveva pensato spesso di essere diventata matta e per questo non aveva parlato di lui a nessuno, anche se poi, a pensarci bene, si era dichiarata giustificata.
Perché quando passi le giornate chiusa nel silenzio, costretta alla fredda presenza della tua stessa ombra senza nessuno che ti scaldi, alla fine cerchi di salvarti da sola, a tutti i costi, un po’ con i ricordi e forse, forse con un po’ di pazzia.
- Allora, cosa c’è che non va?   chiese Dominick con uno sguardo rassicurante.

Tra le tante cose che non andavano nella vita di Ronnie, fu una quella che si fece strada per apparire più importante: le mancava.
Alan le mancava ogni giorno di più.
A dire il vero, forse non era corretto dire che le mancava, perché alla fine lui era ovunque: era nell’aria che respirava al mattino, negli angoli delle strade, nelle nuvole bianche come il latte e nei buongiorno sussurrati al cielo azzurro.
A volte le sembrava di sentirlo anche sulla pelle, nei raggi solari e nella pioggia che picchiettava sul vetro della finestra ad ogni temporale.

No, non sarebbe stato corretto dire che le mancava.
Alan era una di quelle persone che non mancavano nella mancanza, di quelle che si trovavano ovunque ma mai al posto giusto e che sapevano farsi sentire anche nei silenzi più acuti.

- Ho capito, decretò Dominick con un sorriso dolce in viso, tu lo ami.
- No, io non...
- Tu lo ami, non è così?


Ma era una di quelle domande la cui risposta è insita nella domanda stessa.
Perchè lei lo amava.

Bastava vedere come reagiva al solo sentir pronunciare il suo nome, a come le brillavano gli occhi ogni volta che ricordava i momenti passati e alle lacrime che le scendevano su quel viso chiaro quando ripensava al loro amore andato in frantumi così presto, uno di quelli che quando si rompe si resta lì ad ammirarne i cocci senza respiro, per poi provare a ricomporne i pezzi senza più trovare pace.

Lei lo amava perchè era salvezza e distruzione al tempo stesso, perchè ogni volta che aveva paura cercava la sua mano da stringere, perchè nonostante i suoi difetti lei ricordava sempre il meglio di lui.

Lo amava perchè le mancava il respiro al solo pensiero di averlo accanto a sé ad un soffio di bacio, perchè sapeva farla ridere anche solo con uno sguardo, e perchè nonostante a volte si mostrasse diverso, lei sapeva leggergli dentro e sapeva che ciò che nascondeva era qualcosa di molto più speciale.

Qualche volta aveva riso di se stessa, delle sue strette allo stomaco ogni volta che le camminava a fianco o delle gambe molli che aveva sentito quando lo aveva trovato a guardarla di nascosto, ma sapeva che l’amore in qualche modo era razionale nella sua irrazionalità.

- Credi di poter mentire anche a te stessa? le chiese ancora Domi sorridendo.

Ma aveva ragione.

Come avrebbe potuto ingannare il mondo intero con la storia che lei non lo amava più quando non riusciva a convincere per prima se stessa?

- Temo che dovrò arrendermi... rispose lei con uno strano sorriso in volto, infondo hai ragione tu.


  
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