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Autore: Zomi    17/08/2012    5 recensioni
-L’hai vista?- chiese a Nami.
-Cosa?-
-Quella… quella stella cadente…- le indicò il punto del cielo in cui l’astro era scivolato tra la notte, bruciando svelto e fuggiasco.
Nami scrutò attenta il buio, non vedendo però alcuna traccia della caduta stellare.
-Ufff… il solito fortunato…- sbuffò spintonando il fianco del samurai -… hai espresso almeno il desiderio?-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IO DESIDERO…
 

 

Erano sul ponte, gli occhi fissi a scrutare il cielo notturno, a caccia di stelle cadenti.
Un paio di coperte stese a terra come appoggio, e poi, tutti zitti, a perdersi nel buoi della notte.
-E se ne vedo una, che faccio?- bisbigliò piano Chopper a Robin, fremendo all’idea di poter adocchiare una stella cadente.
-Ripeti dentro di te, per tre volte, il tuo desiderio, ed esso si avvererà…- sussurrò appena l’archeologa, sorridendogli complice.
La renna annuì nell’oscurità notturna, riportando lo sguardo nocciola al cielo.
Franky e Usop si erano appollaiati sul margine esterno del balcone del castello di poppa, e con dei cannocchiali, scrutavano ansiosi le stelle. Sul ponte, tra i fili d’erba di uno smeraldo corvino, Rufy, Robin, Chopper e Brook sedevano tranquilli, mentre dalla porta della cucina, si poteva avvertire il lieve e acre odore della sigaretta di Sanji, addossato allo stipite dell’uscio, anch’esso perso ad ammirare il firmamento notturno e la sua magnificenza.
-È meraviglioso…- mormorò Nami, seduta con le gambe al petto sul bordo del terrazzino del suo agrumeto, stringendosi tra le spalle, ferma a guardare le stelle brillare.
-Si…- si limitò a dire Zoro, lì al suo fianco, tirandosi su a sedere dalla posizione sdraiata in cui si stava appisolando tra i mandarini della navigatrice.
-Sai che giorno è oggi?- si voltò verso lo spadaccino la rossa. Lui negò con un moto del capo.
-Oggi è San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti…- la ragazza gli si avvicinò, fino a toccargli la spalla con la propria -… se ne vedi una, ed esprimi un desiderio, esso si avvera…-
-Pufff… stupidaggini…- sbuffò il verde, addossandosi con il braccio alla navigatrice -… se vuoi qualcosa, te lo devi conquistare, e non aspettare che sia avveri con qualche stupido aiuto stellare…-
-È solo una tradizione innocente… nulla di male…- alzò al cielo gli occhi Nami, soffiando per lo scarso sentimentalismo del samurai -… è solo un gioco, in fin dei conti…-
Zoro scrollò le spalle, lasciando che il silenzio tornasse tra loro due. Entrambi fissavano la notte che si estendeva davanti a loro, picchiettata dalla flebile e scintillante luce delle stelle, in una notte in cui la luna lasciava loro la parte delle protagoniste, vestendosi di nero e mimetizzandosi nel buio del cielo. Un raggio rosso sgattaiolò tra due stelle, illuminando per pochi attimi un lembo di firmamento, facendo incurvare in avanti, verso la scia luminosa Zoro, che sgranò l’occhio sano.
-L’hai vista?- chiese a Nami.
-Cosa?-
-Quella… quella stella cadente…- le indicò il punto del cielo in cui l’astro era scivolato tra la notte, bruciando svelto e fuggiasco.
Nami scrutò attenta il buio, non vedendo però alcuna traccia della caduta stellare.
-Ufff… il solito fortunato…- sbuffò spintonando il fianco del samurai -… hai espresso almeno il desiderio?-
Lo spadaccino, rimuginò bene i suoi pensieri, smuovendo un poco il suo ghigno.
-Si… fatto…- ghignò in fine.
-Che hai desiderato?- lo interpellò la rossa, posando il capo sulla sua spalla.
-Se te lo dico, poi non si avvera…-
-Avevi detto che era una stupidaggine… che ora ci credi?- lo fissò in viso, alzando un sopracciglio, Nami sorridendogli canzonatoria. Zoro le ghignò divertito, prendendole una mano nella sua, accarezzandola dolcemente.
-Chiudi gli occhi…- sussurrò, posando la fronte contro quella della navigatrice. Lei eseguì lesta, serrando le palpebre e mettendosi in attesa. Piano, sentì le labbra dello spadaccino posarsi sulle sue, sfiorandola castamente all’inizio, ma poi con sempre maggior pressione e ardore, finché non recepì appieno il bacio intenso e lento del verde sulla bocca, che dolcemente lei aprì per approfondirlo.
-Desideravi questo? Un bacio?- sussurrò lei, quando le loro labbra si divisero per pochi attimi per respirare.
-Desidero te…- affermò lui, accarezzandole il viso -… sei l’unica cosa al mondo che non posso avere, se non con l’aiuto di qualche stella testarda e un po’ pazza…-
-Uhm…- lo baciò a stampo sulla bocca Nami, circondandogli il collo con le braccia -… quindi, non è solo una stupidaggine, eh?-
-Diciamo che l’amore lo è, e con esso, tutto ciò che lo aiuta a vivere…- ghignò Zoro, abbracciandola per la vita, mentre si scambiavano altri teneri baci.
-Buzzurro…- biascicò la navigatrice sulle sue labbra -… sai cosa desiderio io, invece?-
-Una montagna d’oro? Un diamante grande come Franky? Il tesoro più grande del Grande blu?-
-L’ultima…- ridacchiò la ramata.
-Venale come sempre…- soffiò scrollando la testa lo spadaccino.
-Scemo… non l’hai capito, che per me, il tesoro più grande del Grande blu, sei tu?-
Lo spadaccino arrossì nascosto dal buio della notte, sentendo l’abbraccio della cartografa farsi più forte attorno a lui, mentre il suo soffio al mandarino gli solleticava le labbra.
-Ti desidero anch’io, buzzurro scemo…- la sentì parlare prima che lo baciasse ancora, e prima di chiudere gli occhi ghignando, nel riconoscere che il suo desiderio si era avverato. 

   
 
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