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Autore: ClaryMorgenstern    17/08/2012    2 recensioni
Dove andrai tu andrò anch'io; dove morirai tu morirò anch'io, e vi sarò sepolto: l'Angelo faccia a me questo e anche di peggio se altra cosa che la morte mi separerà da te.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alec Lightwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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What else are parabatai for?

Alla mia parabatai.
Dove andrai tu, andrò anch'io.
Dove morirai tu, morirò anch'io, e vi sarò sepolto:
l'Angelo faccia di me questo e anche di peggio, se altra cosa che la morte mi separerà da te.




Il ragazzo mosse la lama angelica in un arco perfetto, decapitando il demone che aveva davanti a sé. Quello esplose in una pioggia fetida e corrosiva sui suoi vestiti. Alec strinse i denti e guardò dove il sangue nerastro gli stava consumando la pelle.
Quando poi mosse la mano, qualche scintilla dorata fuoriuscì dalle sue dita e, posandosi sulla sua carne in fiamme, attutì il dolore e, qualche secondo dopo, la carne del suo braccio era di nuovo lì. Sorrise. Mi ci potrei abituare. Pensò, tornando alla battaglia.
La pianura di Brocelynd era irriconoscibile. L'acqua del fiume era rossa di sangue e diversi cadaveri vi stavano a mollo e nerastra nei punti in cui i demoni si contorcevano, prima di sparire. L'erba rada era scivolosa di sangue, sudore e morte. Alec non ricordava di aver mai visto niente di più orribile in vita sua. Si guardò intorno, estraendo un'altra spada angelica dalla cintura. Riusciva a vedere sua madre, da lì. E lo sguardo dei suoi occhi azzurri era ancora più spaventoso dei demoni. Era come fosse posseduta da una rabbia infinita, che la portava a essere ancora più veloce, forte e crudele. La runa di Clary le brillava su un braccio e, quando Alec vide un taglio fatto da un demone guarire immediatamente, capì che si era unita a un vampiro. Non vedeva suo padre, Né quel cretino di Jace, che evidentemente doveva essere andato a cercare Valentine. Tipico di quell'idiota.
Vedeva Simon, invece. Era sulle spalle di un grosso bestione che sembrava un troll. Gli strinse le gambe intorno al collo e quello mosse convulsamente le mani verso l'alto, cercando di toglierselo di dosso. Doveva avere più massa muscolare che cervello. Il vampiro aveva un'espressione crudele che Alec non gli aveva mai visto e, quando il demone lo afferrò, Simon tirò le gambe verso l'alto con moltissima forza, staccando la testa al demone che sparì in una volta di fumo nero. Il ragazzo atterrò sull'erba con grazia e intercettò il suo sguardo. Gli fece un sorriso di complicità e sparì dalla sua vista, andando alla ricerca di un altro essere. Alec rimase qualche secondo perplesso. Chissà dove l'aveva vista fare, quella mossa.
Un divoratore, intanto, gli si stava avvicinando. Alec non si prese nemmeno il disturbo di lottarci e gli ficcò la spada in testa, uccidendolo sul colpo.
Un rumore assordante gli fece alzare gli occhi al cielo. Draghi. A centinaia. Meno male che erano quasi estinti. pensò acidamente tra sé e sé. C'era una quercia a poca distanza da lui. Vi si arrampicò e si sfilò l'arco dalla schiena. Prese una freccia dal feretro e ne colpì uno in mezzo agli occhi. Quello cadde, ma non toccò mai terra. Il secondo lo prese sull'ala e urlò disumanamente cadendo nel fiume, dove altri Shadowhunters fecero il resto. Il terzo al collo, facendo uscire del sangue nerastro che cadde su altri demoni sotto di lui, uccidendoli sul colpo.
Alec sorrise soddisfatto e abbassò lo sguardo. Avrebbe distinto Magnus in ogni punto in cui si trovava, ovunque. Stava lottando contro dei demoni ghiacciò. Materializzava sul momento secchi enormi d'acqua bollente sopra le loro teste e quelli sparivano con uno sfrigolio, sciogliendosi ai piedi dello stregone. Un demone mietitore stava arrivando però, alle sue spalle, con la falce tesa sopra la testa, pronto a colpirlo. Alec si rimise l'arco sulle spalle e saltò, atterrando sulle spalle del demone fatto d'ossa che crollò sotto il suo peso, trapassando. Magnus si voltò al rumore e gli sorrise. «Tempestivo come sempre, Alexander.»
Alec fece un mezzo sorriso, fendendo una lama contro dei demoni Iblis. «Mi ami per questo»
Magnus lo afferrò per un braccio e lo tirò con forza. Alec si lasciò trasportare e vide cadere, nell'esatto punto dove era lui fino a un attimo fa, il cadavere di un grosso drago nerastro. Si girò grato verso lo stregone, che gli diede un bacio veloce, ma dolcissimo. Era il migliore degli antidolorifici.«E per un'infinità di altre ragioni.» gli disse.
Alec gli sorrise, ancora tra le sue braccia, mentre la guerra intorno a loro urlava la sua furia. Ma quasi non gliene importava.
«Ehy!» la voce di Simon arrivò scherzosa alle loro orecchie. Questa volta era sulle spalle di un drago, e aveva l'aria di divertirsi un mondo. «C'è una guerra là fuori!»
Alec gli lanciò un'occhiata truce, e poi accadde.
Aveva avuto quella sensazione addosso per tutta la giornata. Un vado calore sotto la pelle, insito chissà dove dentro di sé. In quel momento, nel bel mezzo della guerra contro Valentine, quel calore si trasformò in un dolore vero e proprio. Alec si sentì cedere le ginocchia e cadde riverso sul terriccio, bagnandosi di sangue umano, nascosto e demoniaco. Gli mancava l'aria. Prese grandi boccate, ma tutto quello che respirava era il puzzo di demone che impregnava l'atmosfera.
Magnus gli fu subito accanto, sorreggendogli la testa. Erse una specie di scudo intorno a loro. Alec sapeva che non sarebbe durato molto, però. «Alec, che succede?» gli accarezzò il viso. Erano fresche, le sue mani. Al contrario di tutto il resto e del suo corpo, che andava in fiamme.
Oh, Alec lo sapeva che era successo. Lo sapeva dall'esatto istante in cui aveva cominciato a provare dolore.
Jace è morto.
Aveva cercato di evitarlo per tutta la vita. Rimanendo in disparte, tirando i fili perché lui non finisse ammazzato. Perché lo amava, perché lo odiava, perché era suo fratello, il suo parabatai. E avrebbe sempre cercato di salvarlo. Sempre.
Morto. Chi lo aveva ucciso? Sebastian? ..Valentine? O uno dei loro demoni?
Non era vero dolore, quello che sentiva. Ma come uno strappo, che si andava diradando dal cuore fino alla spalla destra. Alzando la maglia, vide che la sua runa da parabatai si era come spenta. Da quando aveva tredici anni quella runa l'aveva accompagnato notte e giorno, brillando come Jace brillava di luce propria. Adesso era spenta, vuota.
Aprì gli occhi. Se Jace l'avesse visto così, probabilmente l'avrebbe preso a calci. Quindi fece un cenno a Magnus, e accettò la mano che lui gli porgeva. Sfilò nuovamente l'arco dalla schiena e colpì. Tre draghi caddero con una freccia incantata che si divideva in volo. Non aveva tempo di soffrire. Non né aveva il tempo. Doveva guadagnarselo, il tempo di piangere un altro fratello.
Doveva meritarsi il tempo di piangere il suo parabatai.
Così lottò e uccise. E gli vennero in mente quelle parole che avevano detto ad appena tredici anni, davanti al Conclave e al resto del mondo invisibile.
Dove andrai tu, andrò anch'io.
E già quella promessa non l'aveva mantenuta. L'aveva lasciato andare solo, come il perfetto idiota che era. Si sarebbe preso a calci da solo, ma lanciò invece una freccia dritta al cuore di un demone fatto di melma che si stava avvicinando a sua madre.
Dove morirai tu, morirò anch'io, e vi sarò sepolto.
Magari questa poteva ancora mantenerla. Magari tra cinquant'anni, o magari molto presto. Una vampata di fuoco gli arrivò così vicino da bruciargli una ciocca di capelli scuri.
l'Angelo faccia a me questo e anche di peggio se altra cosa che la morte mi separerà da te.
Guardandosi intorno, capì che almeno l'Angelo aveva mantenuto la sua promessa.
La guerra finì in un istante e, guardando all'improvviso nella direzione in cui si trovava il lago Lyn, gli parve di vedere uno sfarfallio brillante, come il fruscio delle ali di un angelo.
Solo allora la runa sulla sua spalla tornò a brillare.
Alec fece il sospiro di sollievo più bello mai esalato nella sua vita, guardando i demoni darsela a gambe senza un motivo preciso.
e allora si lasciò cadere contro il tronco di un albero, esausto. «Vaffanculo, Jace.»

[One Shot; 1.280 parole]

  
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