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Autore: Asia_A    18/08/2012    12 recensioni
Si va ad una gita scolastica, e li Andrea sente delle voci familiari.
Voi penserete che incontri i One Direction, fanno amicizia, e poi lei si fidanza con uno di loro, ma non è così.
Può essere l'ennesima OS su questo argomento, ma ognuna ha un finale diverso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 -Andrea, svegliati, oggi devi andare in gita, ricordi?-urlò mia mamma dal piano di sotto.
Mi sveglio più presto del solito, perché oggi devo andare in gita, con tutta la mia classe a Milano.
Vado in cucina, faccio colazione, poi mi vesto e vado in bagno per lavarmi i denti e la faccia.
Dopo, i miei genitori ed io uscimmo di casa, e loro mi portarono in stazione, dove ci sarebbe stato il treno diretto per il posto della nostra gita.
Arrivammo e salutai tutta la mia classe, eravamo molto uniti e ci volevamo tutti bene.
-allora Andrea, vediamo di stare tranquilli oggi eh!- dice la mia prof di scienze venendomi incontro.
Io sono una tipa molto vivace, che fa quello che vuole, e sono anche abbastanza indipendente.
A scuola il mio comportamento non era di certo da nove, però andavo bene a scuola e riuscivo a cavarmela sempre.
-certo prof, ci conti!- oggi decisi che non avrei fatto la brava bambina. Non dopo quello che mi ha detto la prof.
E’ una stronza forte, mi odia a morte, come io odio lei.
Molto amore reciproco c’è fra di noi, molto.
E’ il tre ottobre quando il nostro treno parte, ed è una bella giornata soleggiata, anche se c’è un’arietta fredda, i segni dell’autunno.
 
Arriviamo in stazione e ci rechiamo in piazza del Duomo.
Non l’avevo mai vista dal vivo, è veramente bella.
A parte per l’enorme quantità di piccioni, ma quello è il meno, perché mi diverto a chiamarli tutti ‘Kevin’, solo per il mio idolo.
-Andrea già battute di prima mattina?- e riecco alla carica la vecchia racchia di scienze.
-certo prof, il mio umorismo non manca mai, nemmeno alle otto di mattina al Duomo.-
lei si zittì, o almeno per il momento.
Entriamo pochi alla volta nella chiesa, perché è la regola proposta dalle guardie.
È bellissima.
Tutte quelle vetrate, tutti quei dipinti sul muro, semplicemente unica.
Sono anche una ragazza che ama viaggiare, scoprire nuovi posti e documentarsi.
Può non sembrare così dal mio comportamento, infatti, chi non mi conosce, dice che sono un’ignorante scansafatiche.
Lo sono loro che non sanno fare altro che giudicare la gente e non conoscerla più a fondo.
Asini.
Dopo la chiesa ci rechiamo ad una mostra accanto con dei quadri di pittori importanti, poi visitiamo alcune vie, e passiamo davanti al  famosissimo negozio di Abercrombie & Ficht.
Li pensai subito ai miei idoli e alla maglia di Harry.
Dopo, ritorniamo nell’enorme piazza, ci sediamo sui gradini della chiesa e mangiamo il nostro pranzo al sacco.
Ovviamente i panini. E’ il cibo più veloce, comodo e che dura di più.
Dopo un’ora di pausa la prof di scienze dice che dobbiamo rimetterci in marcia.
Io ero l’unica rimasta seduta.
-già stanca?- oggi uccido la prof.
-no, sto solo tastando i gradini con il mio fondoschiena.-
dopo di che mi alzai e seguii la classe, ero rimasta indietro.
Quando ad un tratto sento delle voci.
Urla di ragazzi.
Familiari.
Urla divertenti e piene di scherzi e prese per il culo.
Mi girai.
Erano loro cinque, i One Direction.
Ovviamente lascio perdere la gita e mi reco da loro.
-hey guys! Come va?-
loro si girarono verso di me.
-ciao!- mi risposero in coro, un po’ stupiti.
Ripeto la domanda.
-come va?-
mi rispondono tutti bene, e mi dicono anche che Milano è una bella città.
-già, per quello che ho visto è molto bella-
-perché, tu non sei di qui?- mi dice Zayn.
-no Zayn, io sono di Torino, e sono venuta in gita con la mia classe-
-e perché non sei con loro?- mi chiese Niall
-perché ho incontrato i miei idoli, e siccome erano dietro di me non ho perso l’occasione di parlarci. Questa cosa capita una sola volta nella vita-
-quindi tu ci conosci e sai chi siamo?-
-si Liam, penso di conoscervi abbastanza- dico ripensando ai poster in camera, alle foto sul pc e alle news che leggo tutti i giorni.
-sei la prima fan che non ci salta addosso e che non si mette a piangere, questo ci stupisce molto-
-forse perché questo è quello che ho sempre sognato, e ho sempre immaginato nella mia mente.. e comunque Liam, non sono una fan, sono una Directioner-
-questo ci fa molto piacere sai? Bhe, visto che sei qui che ne dici di andare un po’ giro?- mi chiede Lou.
Non ci penso due volte a dire –certo, molto volentieri!-
Questo che mi è appena accaduto l’ho sempre sognato, ho voluto sempre incontrarli e passare una giornata con loro, coi miei idoli.
Con le cinque persone che mi tirano su quando sono triste, e le uniche persone che mi capiscono.
Si, anche se li vedo solo in foto, perché io sono sicura che sono maturi e comprensivi.
Mi confido con i poster, può sembrare una cosa da stupidi, ma lo faccio, è il modo mio di sfogarmi.
-vero che facciamo delle foto? Voglio che questa giornata sia indimenticabile-
-certo, nessun problema!- Harry è quello che prese per primo il suo I-phone.
Scatta delle foto di me e degli altri quattro, poi me e lui, e di nuovo tutti assieme, per ricordo.
Poi io, prendo il mio telefono e mi faccio una foto con ognuno di loro, poi ovviamente una con tutti, io al centro.
-vi va un gelato??-
chi poteva fare una domanda simile se non il nostro caro Niall Horan?
-certo, molto volentieri- rispondo io.
-l’ultimo che arriva paga!- disse Zayn, e poi tutti si misero a correre.
Io sono rimasta li come una scema a guardarli, non sono abituata a questo tipo di scherzi.
Mi metto a correre anche io e li raggiungo.
-Andrea, preparati a svuotare il portafoglio, con Niall- mi dice Harry e mi mette una mano sulla spalla.
-No caro Styles, lei è una Directioner e non tira fuori un centesimo, ti ricordo che lei ha rinunciato alla gita per noi- dice Liam
-si, stavo per dirlo io Payne, mi hai preceduto!- dice Zayn.
-e visto che tu sei arrivato per ultimo, fra tutti, Harry, paghi- finì Lou.
Intanto Niall prende il secondo cono.
Io faccio la linguaccia a Harry scherzando, lui fa il finto arrabbiato e mi gira le spalle.
-Harry? Guarda, c’è una donna in minigonna!- dico indicando una direzione a caso.
Lui si gira di scatto e mio mi piego in due dal ridere, era una finta.
-questa me la paghi!- disse con uno dei suoi meravigliosi sorrisi, volevo vederne uno dal vivo, ed eccolo li, di fronte a me.
Inizia a farmi in solletico, e a prendermi in braccio come un sacco di patate.
-Harry, mettimi giù!-
-non ci penso neanche signorina, così impari!-
ritorniamo sui gradoni della sedia e ci mettiamo a parlare, per conoscerci, per stare assieme, per divertirci…
quando ad un tratto sento la voce della vecchia racchia.
-oh cazzo-
-che c’è Andrea?- mi chiede Niall.
-la mia prof! O scappo e ritorno dopo, o vado adesso e non ci rivedremmo più…- dico con una faccia triste.
-tu hai detto che sei stronza vero? Che sei vivace? Bhe, perché non continuare a farlo?-
Zayn mi prende per mano e ci mettiamo a correre, gli altri dietro di noi.
Alla fine entriamo nel negozio di vestiti A&F, era un buon nascondiglio.
Si, nascondiglio.
Semmai posto d’assalto per i ragazzi, per comprarsi nuovi vestiti e per me sballo completo di ormoni per i modelli.
-grazie ragazzi, grazie di tutto. Grazie per farmi passare questa giornata indimenticabile, grazie per tirarmi su con le vostre canzoni, grazie, da quando vi ho scoperto sono cambiata, sono diventata più felice, con una marcia in più-
-Andrea, non devi ringraziarci. Vogliamo avere il meglio per le nostre Directioner, siamo noi che dobbiamo ringraziare voi per seguirci, perché sennò non saremmo nulla.-
Sorrido alle parole di Liam, poi guardo l’ora.
-ragazzi sono le 17, devo andare, ma io non voglio..non vi rivedrei mai più, io voglio stare sempre con voi, siete gli unici che mi capite..- dico abbassando lo sguardo.
Zayn mi prende il viso con una sua mano e fa in modo che i nostri sguardi s’incrociano.
-ti prometto, ti promettiamo che un giorno ci rincontreremo, che staremo assieme, che parleremo come normali amici, che non ci separeremo mai più-
-questa è una promessa Zayn?-
-Si.- e gli altri annuiscono.
-allora ci credo, e aspetterò quel giorno. Intanto, però mi farebbe piacere mantenere i contatti con voi, che ne dite se ci scambiamo gli indirizzi twitter?-
-certo, non ci dispiacerebbe!-
scrivo il mio indirizzo sul telefono di ognuno, e poi procedo ai saluti.
Bacio tutti sulla guancia, poi li abbraccio. È come se fossero i miei bambolotti personali.
Quando siamo tornati in piazza del Duomo vedo tutta la mia classe preoccupata.
Sono in mezzo. A sinistra i miei idoli e a destra il mio futuro.
Mi allontano pian piano, verso la mia destra, salutando con la mano le persone che mi hanno fatto passare la giornata unica.
-ci rivedremo!- mi urlarono.
-ci conto! Ciao ragazzi- gli rispondo.
Non era un addio, ma solo un arrivederci.
Così, tornai dal mio gruppo, pronta per una lavata di capo della mia prof.
 
Dieci anni dopo…
 
-Ehy Andrea, ci tieni un tavolo riservato?- mi chiese Niall.
-certo Horan nessun problema!-
Il mio sogno si è realizzato e la promessa è stata mantenuta.
Sono la proprietaria del ristorante più famoso di Londra e la migliore amica dei miei idoli.
Ho sempre saputo che ci saremmo rivisti, e dopo anni e anni di tweet ci siamo rincontrati.
Pronti, per continuare la nostra amicizia iniziata dieci anni fa.

  
Read me!
Ed eccomi qui con un’altra OS.
Vi piace? Non ne sono molto convinta, secondo me c’è qualcosa che non va.
Volevo farei dialoghi in inglese con i miei idoli, ma siccome volevo evitare di fare errori non l’ho fatto, e devo dire che mi è dispiaciuto.
Sono sicura al 100% che Harry non avrebbe mai fatto pagare un gelato ad una ragazza, nella realtà, ma siccome questo è frutto della mia fantasia ho voluto farlo.
Spero che vi sia piaciuta, e se volete potete lasciarmi una recensione, se sarei molto felice!
Un bacio, e viva le Directioner <3
Bacii
-Asia
  
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