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Autore: xX__Eli_Sev__Xx    18/08/2012    4 recensioni
E se nella prima guerra magica Voldemort fosse stato sconfitto? E se Lily e James non fossero morti? E se Lily avesse avuto un'altra sorella oltre alla scorbutica Petunia? E se questa sorella avesse avuto un figlia della stessa età del cugino Harry? Che cosa sarebbe successo se Harry non fosse stato da solo ad affrontare Voldemort? Leggete e lo scoprirete...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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When you’re Gone
 


Si parte!
 

- Sbrigati Lily, o perderemo il treno! -  
Una donna dai lunghi capelli rossi stava spingendo una carrello carico di bagagli e borsoni sormontati da una gabbia con, all’interno, un gufo nero striato di bianco.
La figlia la stava seguendo ancora intenta a raccogliersi i capelli con un nastro turchese.
- Arrivo mamma! Tranquilla, non perderemo il treno. - la rassicurò sistemandosi alcune ciocche scappate dall’elastico e insieme si avviarono verso il binario 9.
Arrivate davanti al pilastro contrassegnato con il numero 9, controllarono di non essere osservate e afferrarono il carrello.
- Insieme? - chiese la madre.
- Insieme. - confermò Lily.
Così dicendo corsero verso il pilastro e lo attraversarono.
Dall’altra parte, nel binario 9 e 3/4, il treno rosso e nero sbuffava come per avvertire i ragazzi della partenza; sulla fiancata sinistra, scritto a caratteri dorati, spiccava il nome della macchina l’“HOGWARTS EXPRESS”.
Per Lily era il primo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e non vedeva l’ora di cominciare i corsi e poter finalmente maneggiare la sua nuova bacchetta.
Anche i suoi genitori erano maghi. Suo padre era un Purosangue appartenente alla nobile casata dei Black: nella sua famiglia tutti erano maghi, nessuno escluso. Sua madre, invece era una Mezzosangue, poiché i suoi genitori erano Babbani, persone senza poteri magici.
Avvicinandosi ai binari Marion, la madre, si fermò e cominciò a guardarsi attorno.
- Mamma? Quando arrivano Harry e gli zii? – domandò.
I due coniugi e il figlio uscirono dal pilastro e arrivarono sulla banchina portando con loro il carrello del figlio Harry, colmo di bagagli.
- Eccoli. – disse la donna indicandoli.
- Sorellina! - esclamò Lily abbracciando Marion.
Lei ricambiò e poi salutò il cognato.
- Ciao, James. -
Lily si avvicinò al cugino.
- Ciao Harry. - era molto contenta di frequentare la scuola con lui, almeno avrebbe parlato con qualcuno che conosceva.
- Ehi Lily! - disse lui abbracciandola.
- Rieccoci qui. - sbottò James guardandosi intorno con malinconia.
- Già… Sembrava ieri quando partivamo noi con questo treno. - confermò Marion con un po’ di malinconia.
- Papà, il treno sta per partire. Noi saliamo a bordo. - disse Harry abbracciando il padre –Ti voglio bene. – poi salutò la madre che gli rivolse un sorriso e alcune raccomandazioni
Lily corse dalla madre per salutarla.
- Ciao mamma. - disse abbracciandola forte.
La madre ricambiò l’abbraccio e quando si separarono le sistemò i lunghi capelli ricci usciti dal nastro dietro le orecchie. Le sorrise e la scoccò un bacio sulla fronte.
- Vorrei che ci fosse anche papà. - continuò Lily ricacciando indietro le lacrime.
- Lo so. Anche io lo vorrei tanto. Però dobbiamo andare avanti, ok? Hai tutto quello che ti serve? - domandò accarezzandole il viso.
- Si. - rispose lei pronta. Era impaziente di salire sull’Espresso per Hogwarts, anche se le sarebbe mancata molto casa sua.
- Mi scriverai? -
-Certo, mamma. Non preoccuparti, ci rivedremo a Natale! – le disse.
- Mi mancherai tesoro. - concluse la madre.
- Anche tu! -
Marion le stampò un bacio sulla guancia e la salutò.
Harry e Lily salirono sul treno lasciandosi alle spalle i genitori.
Quell’anno gli studenti del primo anno erano davvero molti e sommati a quelli degli altri sei anni di Hogwarts erano centinaia.
Harry e Lily percorsero tutti gli scompartimenti e finalmente trovarono alcuni posti liberi negli ultimi vagoni. I due ragazzi entrarono nello scompartimento già occupato da un uomo addormentato seduto accanto al finestrino. Harry si sedette accanto a lui cercando di non fare rumore e Lily si sedette accanto al finestrino.
Gli studenti correvano per i corridoi dei vagoni in cerca dei propri compagni che non avevano visto per tutta l’estate. Tutti erano felici di partire per Hogwarts, era il luogo più sicuro del mondo dei Maghi, protetto da imponenti mura magiche invisibili agli occhi.
Dopo alcuni minuti di attesa, l’Espresso partì sobbalzando così forte da far tremare i bagagli sopra le loro teste tanto che l’uomo accanto a loro si svegliò.
Quando vide i due ragazzi sorrise. - Ciao. - disse in tono pacato.
- Buongiorno. - dissero i cugini in coro.
- È il vostro primo anno ad Hogwarts, vero? – domandò sorridendo e studiando i loro volti.
- Si, signore. – rispose Lily ricambiando il sorriso.
- Mi chiamo Remus Lupin. Sarò il vostro professore di Difesa contro le Arti Oscure. – spiegò lui. Aveva i capelli castano chiaro e aveva l’aria trasandata.
- Io sono Lily Evans. -
- Io mi chiamo Harry Potter. -
Lupin spostò lo sguardo da Lily a Harry.
- Evans hai detto? - chiese rivolto alla ragazza.
- Sì. Perché? - domandò di rimando stupita.
- Conosco tua madre, frequentavamo la scuola insieme. E conosco anche i tuoi genitori, Harry. - disse sorridendo e chiedendo loro come stessero, poi dopo aver fatto una pausa, riprese - In che Casa sperate di essere collocati? –
- Grifondoro. Come mio padre. E vorrei diventare un campione di Quidditch. - rispose prontamente Harry.
- Per me sarebbe indifferente. – rispose Lily quando Lupin si voltò verso di lei.
- Io non voglio finire in Serpeverde. Tutti i maghi diventati cattivi erano Serpeverde. -
- Ma dai Harry! Non penserai che la casa in cui ti trovi influenzi le tue scelte… -
- No, ma io non voglio finire in Serpeverde. -
Lupin rise - Io la penso come Lily. La casa in cui vieni collocato non influenza la tue scelte. Ciò che sei, dipende da come decidi di agire. -
In quel momento la porta della cabina si aprì.
- S-scusate. Posso sedermi qui? Il treno è pieno… - chiese un ragazzo dai capelli rossi.
- Certo. - disse Lupin invitandolo a sedere.
- Io sono Ron Weasley. - disse guardando il professore che l’aveva invitato ad entrare.
- Piacere Ron, io sono Remus Lupin. Ho già incontrato parte della tua famiglia ad Hogwarts. Come sta Charlie? - domandò l’insegnante.
Ron sedendosi vicino di Lily guardò l’uomo con aria interrogativa, ma infine rispose.
- Bene, adesso si occupa dei Draghi in Romania. -
Lupin sorrise – Ha sempre avuto un debole per Cura delle Creature Magiche. -
Il ragazzo dai capelli rossi spostò lo sguardo da Lily ad Harry.
- Scusa, non ci siamo ancora presentati, io sono Lily Evans. -
- Io sono Harry Potter. Tanto piacere. -
- Piacere mio. - disse stringendo la mano ad entrambi.
Il viaggio durò parecchie ore, la pioggia cadeva copiosa sui vetri e si era fatto buio. Il treno attraversò un ponte e il rumore del ferro sulle rotaie rimbombò nella valle sotto di loro.
- Harry, vieni, voglio presentarti i miei fratelli. - disse Ron alzandosi e invitando Harry a seguirlo.
- D’accordo. Ci vediamo dopo. - disse rivolto alla cugina.
Lily gli sorrise e li guardò uscire dalla cabina chiudendosi la porta alle spalle.
- Come sta tua madre? - sbottò Lupin guardando fuori dal finestrino coperto di gocce di pioggia.
La ragazza inspirò. Ultimamente era diventata un’abitudine per tutti farle quella domanda. Da quando il suo patrigno era morto, tutti non facevano altro che chiedere a lei e a sua madre come stessero. La risposta di entrambe era sempre stata: “bene, grazie”. Anche se a volte non era davvero così.
- Bene. Almeno credo. - rispose Lily. Almeno credo? Ma che sto dicendo? Lei sta bene, si rimproverò mentalmente.
- Sai, quando ho saputo della morte di tuo padre, mi sono preoccupato per lei. Era sempre stata… sensibile, fin dai tempi della scuola. E quello che è successo a tuo padre… -  
- Si, lo so. C’ero anche io quando è successo. – esclamò ripensando alla morte di suo padre per mano dei Mangiamorte, ma subito si accorse di essere stata molto sgarbata. – Mi scusi, sono stata sgarbata. È che tutti conoscono questa storia, mi sento ripete ogni giorno che sono fortunata ad avere genitori come i miei, che rischiano la vita per le altre persone senza pensare alle conseguenze. Io però non la penso così, se dovessi perdere la mamma io sarei… distrutta. – concluse.
- Ti capisco. - ribatté l’uomo e le sembrò stranamente sincero - Anche io ho perso mio padre quando ero piccolo. È stato ucciso da un Mangiamorte, come il tuo. -
- Oh, mi dispiace, non lo sapevo. –
Lupin le sorrise.
La locomotiva sbuffò.
- Ti conviene indossare la tua divisa, tra poco arriveremo ad Hogwarts. - disse Lupin alzandosi. - Bè, io mi preparo a scendere. Piacere di averti conosciuta Lily. Ci vediamo in Sala Grande per lo Smistamento. – la salutò.
- Arrivederci. –
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti! Come state?
Ho revisionato questo capitolo, che aveva scritto moltissimo tempo fa. Era molto sgrammaticato e disordinato.
Revisionerò anche gli altri, pian piano.
[Revisionato il 12/08/2014]
Eli


 
   
 
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