Trasalì al ricordo dell'emozione provata nel rivedere il suo capitano ancora vivo; un emozione così viva e intensa da farlo tremare di gioia.
In quella manciata di secondi sentì il cuore battere con un'intensità che non aveva mai percepito prima, un'emozione così dolce e violenta al tempo stesso da fargli perdere il controllo, sbrigliando le sue inibizioni vulcaniane; e preso da un profondo sentimento gli afferrò le braccia con entrambe le mani. "Jim!"
Un sentimento di amore, unione, completezza, il bisogno di percepire, di stabilire un contatto fisico con il suo t'hy'la.
Emozione. I vulcaniani rifiutano totalmente le emozioni per abbracciare la logica.
Ma lui era per metà umano, e quella metà gli creava dei coflitti interiori talvolta molto difficili da sopportare.
"Struttura, logica, funzione, controllo. " "Per me esiste solo la logica." Ma non era così: per lungo tempo aveva soppresso le sue emozioni, ma certo non si era aspettato di incontrare un uomo come James Kirk; e per quanto si sforzasse non poteva non reagire alle sollecitazioni amichevoli di un uomo che fin dal primo momento lo aveva scosso dal profondo.
“Jim l’amicizia che ho per lei mi fa paura, la temo.”
Niente e nessuno al mondo, era riuscito a suscitargli sentimenti tanto forti da incutere perfino paura.
"Una struttura non può reggersi senza fondamenta. La logica è il fondamento della funzione. La funzione è l'essenza del controllo." Paura e vergogna. Era colpevole nei confronti del suo popolo; e quella tempesta di sentimenti così intensi e delicati insieme lo sovrastavano rendendolo vulnerabile, rendedolo umano.
"Io possiedo il controllo. Io possiedo il controllo."