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Autore: Acquamarine_    19/08/2012    2 recensioni
One shot che, con alcuni accenni a momenti ben precisi, segue la vita di George Weasley sino all'evento che lo ha cambiato totalmente. Basata su una citazione di George R.R. Martin. Accenno a Lee Jordan, Molly Weasley e Fred Weasley.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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The smile of Life and Death


 

«Sorrideva molto spesso, Theon Greyjoy, come se il mondo fosse un qualche scherzo segreto che soltanto lui era in grado di capire appieno».

Games Of Thrones – George R. R. Martin


 


 

  Sorrideva molto spesso, George Weasley, come se il mondo fosse un qualche scherzo segreto che soltanto lui era in grado di capire appieno. Ed era proprio questa la verità: ne era convinto.  

  «Bisogna prendere la vita come viene, senza starci troppo a pensare» diceva. «”Un giorno senza risata è un giorno perso”, no? Lo diceva quel Babbano di quei... com'è che si chiamano? Ah, sì, fimmi».

  E non si smentiva mai: passava le giornate alla ricerca della felicità e la trovava nelle cose più semplici; assieme a Fred, adorava fare scherzi. Alla fine, lo sanno tutti, non c'è niente di più divertente di uno scherzo ben fatto.

  Molly era esasperata e non sapeva più cosa fare con quei due monellacci dei propri figli, eppure, sotto sotto, se fossero cambiati, le sarebbero mancate le loro marachelle e, perché no, anche quella sensazione che provava ogni volta che doveva sgridarli.

  Si poteva dire tutto di quei bambini, ma non che non fossero divertenti e originali. I loro scherzi non erano le solite cose stupide che fanno tutti: ci mettevano l'anima, dentro. Non era solamente un passatempo per farsi due risate, era una vera e propria missione: dovevano portare un po' di felicità nella vita dei propri conoscenti, a qualsiasi costo.

  E così, anche se gli anni erano passati, loro non erano mai cambiati, né l'ardore che mettevano nella missione era scemato; anzi, col tempo avevano imparato a gestire meglio la magia e ad architettare scherzi più divertenti, pur rimanendo semplici. Perché, diciamocelo, non c'è nulla di meglio della semplicità, in ogni cosa che facciamo.

  Quando ad Hogwarts avevano conosciuto Lee Jordan e questi si era unito all'allegra combriccola, i genitori avevano seriamente pensato di rinunciare ad ogni responsabilità sui ragazzi e di fare un avviso pubblico in cui mettevano in guardia l'intero Mondo Magico da quei tre “pazzi scatenati”. Purtroppo, non avevano potuto fare poi molto e i gemelli e il loro amico si erano avvicinati sempre di più. Intanto, il Mondo Magico tremava, ma questo è un altro discorso.

  "C'è un luogo e un momento per ogni cosa, ma non ora". Chi è che non ha mai sentito o letto questa frase? Credo si adatti alla perfezione alla situazione.

  Era giunto, poi, un periodo in cui nessuno, neanche George, Fred, Lee o tutti e tre insieme erano stati capaci di strappare un sorriso. Le loro marachelle, ormai, non erano sufficienti.

  Contro la paura, non c'è risata che tenga. O, almeno, questo era ciò che credevano i maghi e le streghe che si lasciavano divorare dal terrore della guerra e di Colui che non deve essere nominato.

  In realtà, mi disse George qualche tempo dopo: «È solo grazie alla mia allegria che non sono impazzito. Avevo paura, come sarebbe potuto essere il contrario? Ma ero più forte io, dannazione. Non potevo permetterle di portarmi via la ragione, e c'era qualcuno che la pensava come me».

  Era Fred, quel qualcuno. Fred, che c'era stato sin al primo momento, che aveva condiviso la vita con lui sin da quando erano appena qualche millimetro; Fred, che era stato il compagno più fedele, il fratello migliore e il più grande amico che si potessero desiderare, che lo aveva capito, assecondato, che gli era rimasto vicino, sempre e comunque. Fred, che aveva conosciuto tutto di George, anche quello che nessun altro aveva visto. Perché George non era tutte risate e scherzi divertenti, così come non lo era Fred. Perché anche lui aveva avuto i suoi giorni no, i suoi momenti storti. Solo grazie a Fred era riuscito ad andare avanti.

  Era stato una presenza costante nella sua vita, la persona che aveva amato più al mondo. Era un'altra parte di se stesso e nessuno, vedendoli, avrebbe potuto insinuare il contrario. Erano una cosa sola, le due metà di un insieme. Erano il tutto nell'infinità del niente.

  Quando il cuore di Fred si fermò per sempre, George credette che, da un momento all'altro, sarebbe morto anche lui.

  «Due persone che nascono insieme e crescono insieme... devono anche morire insieme, no?» mi disse. «Per me era impensabile sopravvivere se Fred era morto. Era una cosa impossibile».

  Avete mai provato la sensazione di essere lacerati brutalmente dall'interno? Avete mai sentito il vuoto sotto i piedi? Avete mai avuto la sensazione di essere soli, anche in mezzo alla folla? Vi siete mai sentiti come quando siete al mare e state per affogare? Vi è mai mancata l'aria fino a star male?

  Fred era morto, e questo era l'unico pensiero che lo scuoteva dall'interno, facendogli tremare le ginocchia e facendolo gridare con tutta l'aria che aveva in corpo. Si era sgretolato.

  Sorrideva molto spesso, George Weasley, come se il mondo fosse un qualche scherzo segreto che soltanto lui era in grado di capire appieno. Però, alla fine della storia, era stato il mondo, la vita stessa, a fargli uno scherzo. Peccato che non fosse per nulla divertente.

*

Note dell'Autore:

  Sono nel totale nulla, in mezzo al mare, senza connessione e col computer mezzo scarico; stavo leggendo e mi sono trovata una frase davanti, una frase che mi ha fatto pensare a George. La frase inserita ad inizio fanfiction, che fa parte di Games Of Thrones (anche se io l'ho letta sulla versione italiana divisa, quindi su “Il Grande Inverno”). Due secondi dopo, avevo già in mente la frase di chiusura (o, almeno, il senso) e ho cominciato a scrivere, senza riuscire a fermarmi.

  Spero vi sia piaciuta e spero, soprattutto, di avere la forza di pubblicarla stasera, sennò se ne parla domani. Ma questo, non interessa a nessuno, perché se lo state leggendo, vuol dire che domani o più tardi (è già stasera °-°) è già arrivato.

Baci. ♥

piesse: "C'è un luogo e un momento per ogni cosa, ma non ora" è una frase dei Pokémon.

   
 
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