Okay, lo ammetto. Sto pensando a lei. Ho appena guardato lo schermo del cellulare nella speranza di risentirla. Il caso o forse il destino, ha voluto che quell’sms tanto atteso fosse già lì. Forse il rumore assordante dei miei pensieri mi ha distratta o magari è semplicemente il fastidioso baccano dei motorini sull’Aurelia. Fatto sta che il messaggio aspettava, lì, sullo schermo del mio cellulare. Aspettava me. Come d’abitudine, gli angoli delle mie labbra si increspano in un sorriso tenero, il sorriso che solo lei riesce a far nascere così spontaneamente. Sblocco il telefono e leggo. Una semplice buona notte, accompagnata da un bacio. Mi basta davvero poco per sorridere. O forse sono le sue attenzioni nei miei confronti? Bhè, una cotta ben’inoltrata era decisamente evidente da parte mia; ma da parte sua? Che ne pensava di me quella piccola e tenera ragazza di ventidue anni? Provava lo stesso? Mi vedeva solamente come una piccola ragazzina di quindici anni da proteggere? Come una sorellina, magari. Chissà. Mille pensieri mi frullano in testa, ma la soluzione tanto ambita tarda ad arrivare. Per il momento mi limito a sognare. Sognare di essere il suo tutto, la parte mancante della mela, del cuoricino spezzato delle tipiche collane che si regalano a San Valentino, mi limito a sognare di poterla chiamare ‘amore’ e sentirla rispondere con paroline sdolcinate, tipiche degli innamorati. Non chiedo altro, se non quella ragazza al mio fianco. Mi rendo conto di esser troppo sdolcinata, ma l’amore mi ha rapita, mi ha trascinato lungo un percorso leggiadro, ricco di rose senza alcuna spina.