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Autore: bansheehimei    19/08/2012    9 recensioni
Hi guys!!
Rieccomi con un'altra song fic tutta per voi!! :)
Canzone usata: Smooth Criminal di Michael Jackson
Buona lettura :)
Genere: Drammatico, Song-fic, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
- Questa storia fa parte della serie 'A ciascuno...La propria canzone!!'
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Smooth Criminal



As he came into the window
It was the sound of a crescendo
He came in her apartment
He left the blood stains on the carpet
She ran underneath the table
He could see she was unable
So she ran into the bedroom
She was struck down, it was her doom

 
Chiudo ,ermeticamente,  lo sportello del mio veicolo ed accendo il motore.
Un’altra giornata del mio schifoso lavoro è terminata e ,finalmente, posso tornare a casa dalla mia principessa.
Fuori esco dal parcheggio bruscamente e  sfreccio verso il freddo asfalto della strada.
Accendo svogliatamente la radio: trasmettono il notiziario della sera. Sbuffo sonoramente, possibile che non ci sia MAI della buona musica punk-rock?

“Signore e signori, interrompiamo il canale radiofonico per comunicarvi una notizia importante.
Il famoso serial killer “Blood man” ha colpito ancora. Dopo aver commesso omicidi  e terrore nella undicesima e dodicesima strada, egli si è diretto verso l’appartamento 22B della quindicesima.”

Spengo immediatamente la radio.
Il mio viso si fa pallido, comincio a respirare in modo irregolare ed affannato.
Quello era il mio appartamento… Il NOSTRO appartamento…
Aumento la velocità del veicolo, superando si poco il limite stradale.

Annie are you ok?
So, Annie are you ok?
Are you ok, Annie
Annie are you ok?
So, Annie are you ok
Are you ok, Annie
Annie are you ok?
So, Annie are you ok?
Are you ok, Annie?
Annie are you ok?
So, Annie are you ok, are you ok, Annie?
 
Duncan sta tranquillo.
Prendi fiato e prova a pensare…
Quando torna a casa Courtney?
Quando merda FINISCE  IL SUO STUPIDO LAVORO?!
<< Diciannove e mezza. >> mormoro, posando lo sguardo all’orologio della mia macchina.

“venti e trenta…”


No, non può essere successo niente.
Afferro bruscamente il cellulare, eseguo il numero della mia ragazza ed avvio la chiamata.
 
"...Tuuuuuuu…tu…tuuuuu…”

Duncan rilassati. Fra pochi minuti la principessina risponderà con la sua vocetta acidella che tanto ami.
Solo questione di minuti.

“ Il numero da lei effettuato, al momento, è irraggiungibile.”

Cazzo.
L’ansia, la preoccupazione si fanno sentire… Il cuore batte a mille.
Per la prima volta ho… paura.
Paura di perder la donna che amo.
Paura di non vedere più i suoi occhi da cerbiatta.
Paura di non poterla più baciare…
Paura  di vederla morta.
Courtney, ti prego, fa che tu stia bene…
Annie are you ok?
Will you tell us that you're ok?
There's a sign in the window
That he struck you - a crescendo Annie.
He came into your apartment.
He left the blood stains on the carpet.
Then you ran into the bedroom.
You were struck down.
It was your doom.
 
Entro nella quindicesima strada, la mia via.
Il mio sguardo si concentra sulla moltitudine di sirene e luci rosse e blu.
Trattengo un grido e scarico la rabbi sul volante del veicolo, incassandogli due destri.
Parcheggio velocemente, davanti ai signori Wild.
Esco, correndo, dall’auto verso l’edificio.
Cerco di farmi largo fra la gente, anch’essa curiosa del fatto accaduto pochi minuti fa.
Gli agenti della polizia cercano di bloccarmi, di fermarmi ed io ricambio con una serie di sinistri e destri  scagliati sui loro addomi e visi.
Continuo a gridare come un pazzo un “lasciatemi passare, deficienti!” ma con risultati miseri.
Dopo vari ed inutili tentativi, finalmente riesco ad entrare nel condominio: salo la lunga scalinata in legno di quercia  e cerco con lo sguardo la camera  “22B”, la nostra.
Mi avvicino alla porta di codesta stanza e vi entro, preparando i miei occhi color ghiaccio all’orrore che dovranno subire.
La finestra del salotto è frantumata in mille pezzi di vetro, sparpagliati sulla moquette, assieme a vari ed irregolari schizzi di un liquido color vermiglio.
Nel pavimento , vi sono varie rossastre impronte che conducono alla camera da letto.
Le seguo, notando la caotica confusione della casa probabilmente causata dal serial killer.
Mi avvicino alla stanza tanto desiderata.
 
Annie are you ok?
So, Annie are you ok?
Are you ok, Annie
Annie are you ok?
So, Annie are you ok
Are you ok, Annie
Annie are you ok?
So, Annie are you ok?
Are you ok, Annie?
Annie are you ok?
You've been hit by
You've been hit by - a smooth criminal
 
Fa che non sia morta.
Spero di trovarla, nascosta sotto il letto, l’armadio… VIVA.
Courtney, tu non puoi essere morta.
Dimmi che hai afferrato il coltello da cucina e ti dei difesa.
Oppure hai sfoderato il tuo mistico calcio nei genitali?
Ti prego, dimmi che l’hai fatto…
Oltrepasso, lentamente, la porta ed alla vista della ragazza, mi accascio a terra con lo sguardo spento.
Morta.
La MIA principessa  è inerme sul freddo pavimento  sotto una pozza di sangue, morta.
Senza vita.
La sua carnagione ambrata, che tanto amo, ora è color cadavere, ricoperta di lividi e ferite profonde.
I suoi occhi color pece, da cerbiatta, oramai sono spenti come i miei.
Qualcosa a me sconosciuto solca il mio viso…
Qualcosa di caldo ed umido…
Una lacrima. La mia prima lacrima per lei.
 
So they came into the outway
It was Sunday - what a black day
Mouth to mouth resuscitation
Sounding heartbeats – intimidations
 
 
Sento dei passi provenire da dietro di me.
Volto leggermente la testa e scorgo un uomo  sulla cinquantina, alto e massiccio, con abbigliamento decoroso.
Io mi alzo da terra e mi avvicino a codesta persona.
<< Salve, sono il detective Dawson del distretto di polizia. Lei è per caso un parente della vittima? >> domanda il castano, sistemandosi il distintivo.
<< Il ragazzo… >> mormoro tristemente, con lo sguardo rivolto verso il basso.
 


Annie are you ok?
So, Annie are you ok?
Are you ok, Annie
Annie are you ok?
So, Annie are you ok
Are you ok, Annie
Annie are you ok?
So, Annie are you ok?
Are you ok, Annie?
Annie are you ok?
 
Annie are you ok?
Will you tell us that you're ok?
There's a sign in the window
That he struck you - a crescendo Annie
He came into your apartment
He left the blood stains on the carpet
Then you ran into the bedroom
You were struck down
It was your doom
 
Annie are you ok?
So, Annie are you ok?
Are you ok Annie?
You've been hit by
You've been struck by - a smooth criminal
 
Okay, I want everybody to clear the area right now!
 
<< C-come è s-successo? >> chiedo con lo sguardo freddo, distaccato.
Dawson appoggia una mano sulla mia spalla, cercando di rassicurarmi.
<< Detective, non mi serve il suo misero conforto. Non me ne faccio un cazzo. Mi dica come è morta la signorina, altrimenti fa a finire all’ospedale. >> lo avverto.
Io non sono un mollaccione.
Non devo far provare pietà di me.
Anche se ho avuto un attimo di debolezza non significa che sia una persona “brava”, “gentile”  e con un “cuore”.
<< Vede, secondo un’accurata ipotesi, la signorina Barlow alle diciannove si trovava nel suo appartamento, alle prese con la cena suppongo. All’improvviso avverte un rumore in salotto. Ingenuamente controlla cosa sia capitato e nota il vetro della finestra frantumato.
L’assassino, posizionato dietro la ragazza, la prende dalla vita e le scaglia profonde ferite con il coltello da cucina. La ragazza, dimenandosi, riesce a liberarsi dalla presa del ragazzo e cerca di “nascondersi” in camera da letto, inseguita dal serial killer.
Egli, una volta nella stanza, la fa inciampare, facendola cadere a terra. Naturalmente, il resto è storia. >>
spiega il castano.
Io annuisco con un cenno del capo e dopo esserci congedati, esco dal condominio.
 
Aaow!
Annie are you ok?
I don't know!
Will you tell us, that you're ok?
I don't know!
There's a sign in the window
I don't know!
that he struck you - a crescendo Annie
I don't know!
He came into your apartment
I don't know
Left blood stains on the carpet
I don't know why baby!
Then you ran into the bedroom
I don't know!
You were struck down
It was your doom - Annie!

 
Con il capo basso e lo sguardo vuoto, mi faccio largo dalla folla.
I miei vicini, amici e parenti mi fermano e mi fanno le così dette “condoglianze”, per rassicurarmi.
Io non voglio la pietà.
Io non voglio conforto.
Io non voglio… vivere.
M’incammino verso la mia auto, apro lo sportello e vi entro.
Apro il mio borsello e vi tiro fuori una pistola.
La carico, la posiziono vicino alla mia testa…
Tre…
Fra poco sarò lì con te principessa mia… sarai con il tuo principe…
Due…
Nessuno ci potrà più separare… Nessuno.
Uno…
Un sparo e poi il buio.
 
 
Annie are you ok?
Dad gone it - baby!
Will you tell us, that you're ok?
Dad gone it - baby!
There's a sign in the window
Dad gone it - baby!
That he struck you - a crescendo Annie
Hoo! Hoo!
He came into your apartment
Dad gone it!
Left blood stains on the carpet
Hoo! Hoo! Hoo!
Then you ran into the bedroom
Dad gone it!
You were struck down
It was your doom - Annie!
Aaow!!!
 
 
 
 
 
 


Angolo di lale99:
Holaaaaa chicos!!
Allora, questa è la mia nuova songfic che dedico al mio caro amico Lello TheBoss, al quale piace questo genere di lettura: il Thriller.
Penso di aver creato un Duncan un po' OOC, quindi ho messo l'avvertimento!! :)
Naturalmente questa fic va nella mia amata serie/raccolata di song fic:  "A ciascuno... La propria canzone" 
Beh, che dire... recensite in molti :)

Seeeee youuuu!!!!!

 
lale99
 
 
 
 
 
 
   
 
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