19/08/2012
1 recensioniDal letto fissavo dalla finestra la strada di sotto e nonostante il tardo orario c'erano ancora molte macchine e persone per le strade.Ancora non ero abituato alla routine movimentata della grande mela. Da poco mi ero trasferito dall'Italia a causa del lavoro di mio padre e di mia madre che li costringeva a girare per il mondo continuamente. Erano circa 3 mesi che eravamo arrivati negli Stati Uniti e da subito strinsi amicizia con Helena una ragazza davvero simpatica e anche molto carina che era nata a New York e i quali genitori, che erano importanti esponenti del parlamento, erano costretti come i miei a viaggiare continuamente per motivi di lavoro. Passai molto tempo a fissare le luci dei grattacieli e poi un insegna a neon rossi bianchi e verdi mi colpì "VERY ITALIAN PIZZA" era da tempo ormai che non mangiavo una vera pizza buona per davvero, infatti gli USA non erano poi così famosi per la pizza. Passai il resto della serata pensando a diverse cose: il mio compleanno che si avvicinava sempre di più e i diversi regali che avrei ricevuto dagli amici, dai parenti o da quelle persone che cercavano di ingrazziarsi i miei, erano molto ricchi e perciò molto ambiti, pensai anche al concerto dei One Direction che stavano per arrivare in città, avevo i pass per il backstage e non sapevo ancora chi portarmi e penso che la voce si era sparsa in giro perchè era da un pò che diverse ragazze (e ragazzi) mi fermavano riempiendomi di complimenti e regali, solo per avere uno di quei pass per il backstage (a dir la verità, Helena mi disse che l'essere italiano in America ti rendeva figo e perciò già ero apprezzato da tutti, ma con i pass per il backstage ero praticamente un dio) ma all'improvviso preso dal sonno mi addormentai. Mi svegliai non so quanto tempo dopo ma qualcosa non andava, non mi trovavo più nel mio caldo letto in un grattacielo di Manhattan. Ma su qualcosa di più freddo e pungente, un prato, ero steso in una foresta! Mi alzai e improvvisamente nel buio pesto della foresta, che non mi permetteva di capire bene dove fossi, diversi animali iniziarono a correre nella mia direzione. Non sapevo che fare, ma ero certo che rimanere lì non era una buona idea, mentre mi chiedevo cosa stesse succedendo vidi uno strano essere dalla forma triangolare, così mi sembrava, correre verso di me non capivo cosa fosse, ma sembrava che stesse sciogliendo. Iniziai a correre nello stesso verso in cui andavano gli animali e arrivai in una radura in cui la mancanza di alberi faceva passare la luce lunare, mi nascosi dietro un albero caduto e mi misi a fissare quello strano essere da cui gli animali scappavano, adesso ne ero sicuro era di forma triangolare ma improvvisamente prese un animale che avevo riconosciuto come un cervo e in un sol boccone se lo infilò in quella che doveva essere una bocca, che come il resto del corpo sembrava sciogliersi, preso dalla curiosità mi avvicinai e rimasi a bocca aperta e lo strano essere mi si avvicinò a me e capii subito che quell'essere triangolare non era un animale ma un immensa, sugosa e appetitosa pizza margherita che non si stava sciogliendo ma che perdeva mozzarella e sugo al pomodoro mentre camminava.Questo trancio di pizza triangolare con -strano a dirlo- mani, piedi, occhi, naso e bocca. Dopo aver perso mozzarella e aver mangiato un coniglio, iniziò a correre nella mia direzione. Iniziai a correre nella direzione opposta alla sua, inciampai diverse volte in rami, sterpaglie, sassi e non so cos'altro. Ma più correvo e più quella cascata di mozzarella e sugo mi si avvicinava, andai a sbattere contro un albero, caddi e il mostro mi saltò addosso. "SPLASSSHHHHHHHHHHHH". Mi risvegliai tutto bagnato nel mio letto a Manhattan,l'improvviso bagliore che mi accecò gli occhi mi fece capire che doveva essere mattina, quando una voce mi disse "Sveglia,cazzone!!".
Ciao belli, sono tornata con una novità.
Questa storia è un po diversa dalle altre, sia per i contenuti
(che scoprirete man mano che pubblicherò i capitoli)
ma soprattutto per la forma.
E' scritta a 2 mani, in collaborazione con un mio grande amico.
Infatti questo primo capitolo è scritto da lui.
Sappiamo che non è un granchè ma questa è solo una intro al racconto vero e proprio,
nella quale si delinea il carattere di uno dei protagonisti!
Stay on, we love you!
Logan & Helena