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Autore: Willy Wonka    20/08/2012    3 recensioni
[Nick tira un piccolo sorriso, ma non distoglie le sue iridi verdi da quel suo arnese un po' ammaccato e graffiato ai lati. Quando è arrabbiato Simon fa così, pensa poco e se la prende con tutti. E' un lupo randagio, che annusa l’aria quando sta per piovere, che ti taglia il fiato solamente guardandoti, che ti ricorda una spiaggia deserta accarezzata dalla schiuma del mare.]
Rating giallo per qualche parolaccia.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SELVAGGIO COME UN LUPO

 

Nick è rannicchiato in una vecchia e comoda poltrona, assorto nei suoi pensieri di cristallo, lasciando che i suoi ciuffi di capelli biondi gli nascondano appena gli occhi che sembrano smeraldi. Smeraldi, smeraldi che brillano di tanto in tanto. Se ne sta lì, a giocherellare con la sua macchina fotografica come se questa fosse un giocattolo nuovo, sebbene la conosca meglio di chiunque altro. Ama fotografare. Se la musica è la sua ragazza, la fotografia è di certo la sua amante. Con i suoi occhi che sanno d’immenso osserva sempre tutto in silenzio, si sofferma sui dettagli, sulle sfumature, sulle imperfezioni che arricchiscono le cose, e le immortala in un secondo, così da non perderle. Ruba attimi ed espressioni di nascosto, non dice mai niente, ed intasca tutto. Nick, Nick Rhodes, dagli occhi che sanno d'immenso. Dagli occhi che sono smeraldi che brillano di tanto in tanto.
“Sempre con quella cazzo di macchina” borbotta fra i denti un Simon che non sembra nemmeno lui. Trotta in su e in giù per la stanza colmo d’ira, facendo rimbombare i suoi passi nell’aria.
Nick tira un piccolo sorriso, ma non distoglie le sue iridi verdi da quel suo arnese un po' ammaccato e graffiato ai lati. Quando è arrabbiato Simon fa così, pensa poco e se la prende con tutti. E' un lupo randagio, che annusa l’aria quando sta per piovere, che ti taglia il fiato solamente guardandoti, che ti ricorda una spiaggia deserta accarezzata dalla schiuma del mare.
“Mi dai sui nervi!!” lo provoca di nuovo, ma evidentemente non è degno dell'attenzione dell'amico, che ancora raggomitolato in quella poltrona continua a studiare la sua macchina fotografica.
“Ehi ma mi ascolti??!!”
“Sì,sì…” butta lì Nick rispondendo a qualcuno che semplicemente gli sta ronzando attorno. Non alza lo sguardo nemmeno quando sente l'altro mandarlo al diavolo in malo modo.
“Mi potresti almeno dire che cazzo ci stai facendo??!!” chiede spazientito il biondo fermandosi e spalancando le braccia in attesa di risposte.
“Guardo delle foto...” sbuffa osservandolo arreso “che cosa vuoi che ci faccia con una macchina fotografica? Un thé coi biscotti?”
“Sei proprio simpatico quando vuoi lo sai?”
“Senti Charlie, lo so che è stata una giornataccia, lo è stata per tutti. Lo so che hai litigato con John e che tutta questa situazione è terribile, ma agitarti così non ti serve a niente”
“E' facile per te fare le morali agli altri, eppure sembra non ti succeda mai un cazzo nella vita”.
Nick inizialmente rimane senza parole, poi opta per tentare ancora di mantenere la calma. Simon è un lupo randagio.
“Parli così solo perché hai paura di quello che potrà succederti. Cosa credi, che io e gli altri non ci preoccupiamo per te?”
E una risatina carica di veleno si impossessa di quella stanza. “potrei non cantare più Nick!! Non- non riesco a trovare una fottuta cura per la mia voce, dimmelo tu, visto che sai tutto, come faccio a stare calmo!!”
“Ora smettila d'accordo?” esclama l'altro cominciando a perdere la pazienza “riuscirai a guarire, ripartiremo con il tour e finiremo l'album!”
“Certo, ora sì che posso star tranquillo! Se io perdessi la voce, sarei perso! La musica è l'unica cosa che ho, che cazzo posso fare?”
“Beh, nel peggiore dei casi puoi sempre andare a vendere tappeti porta a porta! Sai che figo? Il grande Simon Le Bon che vende tappeti in giro per la città!”
“Sei proprio un idiota!” gli getta addosso il cantante cieco dalla rabbia. E quel suo sguardo, quel suo sguardo che ti scava dentro, è rivolto dritto verso di lui.
“Ehi ehi, scherzavo che credi!”
“Ah piantala!!” conclude mandandolo al diavolo con un cenno. Un lupo randagio.
Nick sospira, si alza dalla poltrona prendendo la sua reflex e va verso Simon. In fondo, può capire come si sente. Certo che può, ed è seriamente preoccupato per lui. Simon, vorrebbe dirgli, mi ammazzo il cervello ogni notte a pensare ad una soluzione, a poterti dare un po’ di pace, a cancellare quella nebbia che cala giorno dopo giorno nei tuoi occhi. Gli posa una mano sulla spalla.
“Charlie, mi spiace, non volevo certo-”
“SMETTILA DI CHIAMARMI CHARLIE!” esplode il cantante dandogli uno spintone per toglierselo di dosso. Ma Nick perde l'equilibrio e cade nel freddo pavimento vedendo la macchina scivolargli di mano e sbattere e rotolare per terra. Quello che vede non sono più gli occhi di nebbia di Simon, ma una tavolozza di colori confusi. Rimane per un po' steso a terra a tastarsi la botta sul gomito che si è procurato, ed è intontito, intontito come Simon, che lo guarda e non dice nulla. Simon che gli si ferma il respiro in gola, che lo assale un brivido, e che non dice nulla. Sente Nick gemere appena per l’urto, e tutto intorno a lui diventa improvvisamente insignificante.
“N-Nick...” esclama tremando e chinandosi verso di lui. Allunga una mano, ma trema come un bambino dagli occhi azzurri e non sa che fare. Rabbrividisce quando lo sguardo dell’altro incontra il suo, uno sguardo così dolce, pungente, penetrante. E in un attimo gli è addosso, intrappolando il suo corpo in un abbraccio. “N-Nick... m-mi dispiace...” aggiunge a fatica.
“P-p-puoi denunciarmi se vuoi... hai ragione...” continua lasciando che le sue iridi chiare si immergano fra delle lacrime che escono disperate. “...se mi sbatti in galera hai ragione...” termina fra i singulti.
Nick non dice niente, si lascia solamente abbracciare come fosse un pupazzo. “Sono un bastardo…” continua lasciando che le lacrime gli solchino le guance “T-ti prego Nick... non smettere di chiamarmi Charlie...” appoggia la sua fronte sull'incavo dell'altro.
“t-ti prego...” tira su col naso. “n-non-” gli scappa un singhiozzo e si sente quasi in imbarazzo.
Ad un tratto percepisce le labbra di Nick dargli un bacio sui capelli.
“Sei un bastardo Charlie, ma sei il mio bastardo” gli sussurra accarezzandogli la schiena.
Simon fa un respiro profondo, chiude gli occhi, e si abbandona completamente al profumo piacevole dell’altro, che sa di un bosco sotto la pioggia, di neve, di amore.
Il cantante soffia qualcosa all'orecchio dell'altro, di quel tastierista dagli occhi che sanno d'immenso, di quel tastierista che stende un tenero sorriso di fronte a quelle due, semplici parole.
 
 
 


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Yu-huuuu la prima a postare nella sezione Duran Duran (e forse anche l'unica)!!!!!!!! 
Accidenti ma non posso essere l'unica ad amare i Duran ç_ç ci sarà pure qualcun'altro! C'è nessuno??!! *passa palla di fieno

S: Lo sapevo io, nessuno che ci dia retta *piange
N: E' colpa dei tuoi stupidi capelli
S: Taci tu, e pensa ai tuoi *si sistema i capelli
J: Ragazzi e se mi faccio tutto biondo? Eh? Dite che facciamo più colpo?
N: Ma vah vah, fino a quando Charlie non decide di darsi una sistemata rimarremo nell'ombra
S: E piantala!
R: Forse dovrei aggiungere più piatti alla batteria...
N: O forse Charlie dovrebbe cominciare a buttare quelle orrende giacche anni ott- *gli arriva una scarpa


Un bacio a chiunque stia leggendo, compresa tu, sì tu, che ami il modo di ballare di Simon in Planet Earth =____=  ! *offre Pan di stelle

   
 
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