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Autore: Iknowisnteasy_    20/08/2012    0 recensioni
"Ma in men che non si dica le sue labbra erano di nuovo sulle mie, solo che questa volta non si trattava nei nostri personaggi. Non c’erano milioni di persone che applaudivano perché pensavano fosse tutto programmato. Non c’erano luci o costumi di scena.
C’eravamo solamente noi due. Io e Darren. E per un attimo, pensai che sarebbe potuto restare tutto così, per sempre"
OS ispirata al bacio di Dublino. Descritta dal punto di vista del nostro Chris. Scritta perché il mio cuoricino Crisscolfer non si arrende, e non si arrenderà, mai.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Allora, questa OS la scrivo perché ho rivisto il video del bacio a Dublino e mi è venuta in mente di scrivere questa Fanfiction sulla CrissColfer. Ovviamente tutto è ambientato durate il Gleetour, in questione la fatidica tappa di Dublino, e la storia è raccontata dal punto di vista di Chris.
Buona lettura a tutti, ci vediamo alla fine per le note finali!!




-- Era isterico. Di punto in bianco ha iniziato a cambiare le parole e me ne ha stampato uno in faccia.
- Chris colfer


-- Ero consumato dal mio Amore per Chris Colfer e sapevo che non sarei riuscito a trattenermi allungo, così gliene ho dato uno sulle labbra.



Eravamo nel mezzo del nostro Glee tour.
Una delle nostre ultime tappe era Dublino.
Durante tutto il mese non avevamo avuto ne un minuto di pausa. Eravamo costantemente sballottolati da una parte all’altra del America.
Ci facevamo ore e ore di viaggio in aereo. Per quanto il viaggio fosse su dei grandi aerei che non ci facevano mancare nulla, dormire era praticamente impossibile.
Sia per il rumore decisamente troppo forte delle eliche, sia per il fatto che le poltrone erano scomode.
Non si riusciva a trovare una posizione adatta, e capitava sempre di svegliarsi con il mal di schiena ogni volta.
La stanchezza si accumulava e si finiva per crollare in albergo ogni volta.
Per non parlare del giorno del concerto.
Ormai sapevamo tutto esattamente a memoria, a furia di ripeterlo ogni volta conoscevamo tutto esattamente alla perfezione.
Passi, canzone, battute, cambi di scena, costumi e coreografie.
Tutto funzionava alla grande, eccetto per piccoli problemi tecnici come luci o cadute durante un ballo. Ma si rimediava fingendo che non fosse accaduto nulla.
La mattina della partenza eravamo tutti di un umore pessimo.
La sera prima avevamo avuto un altro concerto e la sveglia sarebbe stata alle nove.
Ma dalla mia faccia, e da quella dei miei amici, si poteva capire che eravamo tutto, purché pronti e arzilli per partire.
<< Non ho chiuso occhio per tutta la notte, il materasso era scomodissimo..>> la voce squillante di Dianna proveniente da dietro di me fece iniziare una conversazione tra le varie ragazze del gruppo su quanto fossero scomodi i loro letti.
<< Io ho dormito benissimo..>> Ashley dal canto suo intervenì dicendo che il suo materasso era fantastico il cuscino non andava.
Mi allontanai, per quanto mi andasse di discutere sull’aspetto della camera e sul tipo di lenzuola che vi si trovavano, ero davvero troppo stanco per far si che la mia mente potesse comunicare o semplicemente dire qualcosa di sensato.
Il viaggio sarebbe durato undici ore.
Undici ore di agonia che non sarebbero più passate e dopo neanche quattro giorno saremmo dovuti tornare indietro.
Il viaggiò invece fu tremendamente corto.
Forse perché dopo neanche un’ora di viaggio crollai malgrado la scomodità della poltrona, o forse perché chiacchierai con Lea di tutte le nostre disgrazie che ci erano capitate sul palco.
Fatto sta che arrivammo subito.
Non ero mai stato in Europa fino a quel momento. Ma mi sarebbe piaciuto andarci.
Il concerto ci sarebbe stato il giorno dopo. E tutti noi non riuscivamo ad immaginare di tornare di nuovo sul palco.
Eravamo distrutti. Anche se al pieno riposo mancavano solamente due tappe.
Poi potevamo definirci realmente in vacanza.
Le ‘prove’ o per quanto mi riguarda il ripasso delle varie coreografie le svolgemmo nell’enorme arena di Dublino.
La sera, ancora una volta sfiniti dalla stanchezza ci radunammo tutti in una delle nostre camere per stare assieme prima dell’inizio del turno per darci coraggio.
<< ragazzi non so voi ma io sono distrutto..>> ammise Cory sdraiato sul letto con la faccia coperta con il braccio.
<< A chi lo dici.. >> risposi io stendendo le gambe che avevo tenuto fino a quel momento rannicchiate al petto.
<< Mancano solamente due tappe..>> dichiarò Lea cercando di sdrammatizzare.
<< Ora mi sento peggio.. non posso farcela>> confessò Cory buttandosi un cuscino sulla faccia.
Sospirai rumorosamente.
<< Ragazzi andiamo, ora conosciamo esattamente tutto alla perfezione, non dobbiamo preoccuparci poi di nulla, si tratta solamente di cercare di fare del nostro meglio. Poi.. su facciamo sempre i tragici ma ogni volta siamo sempre fenomenali. Tutto quello che facciamo ogni volta e come una specie di rituale, ci deprimiamo assieme ma alla fine va sempre tutto per il meglio.. Ci sono milioni di persone la fuori che credono in noi. Non possiamo deluderle..>> disse Naya in tono incoraggiante. Chissà perché i suoi discorsi riuscivano sempre a farci tornare il buon’ umore.
<< Io vado a dormire, sono stanco.. Ci vediamo domani ragazzi. Buona notte a tutti.>> dissi sbadigliando prima di alzarmi afferrare la chiave della mia stanza e dirigermi verso la porta.
Poi notai Darren seduto vicino alla porta, che fino a quel momento non aveva ancora proferito parola, dirigersi verso Naya e Heather.
<< Ragazze, vi posso chiedere una cosa.. >> ma ero troppo stanco per prestare attenzione a quello che stavano dicendo.
Anche se forse, visto quello che sarebbe accaduto, avrei fatto bene a rimanere li ed ascoltare.
La mattina seguente il sole brillava su per il cielo di Dublino, stranamente quella notte avevo dormito e non avevo addosso a me la stanchezza che provavo ogni volta che mi alzavo.
Per quanto adorassi viaggiare, il letto di casa mia sarebbe rimasto sempre il migliore.
Mi alzai e dopo essermi lavato e vestito scesi giu in salone dove era servita la colazione.
Tutto quello che desideravo in quel momento era una tazza di caffè bollente.
Prima ancora che potessi aprir bocca me ne ritrovai una proprio davanti ai miei occhi. Ero circondato da una squadra di camerieri che mi chiedevano se fosse troppo caldo e troppo freddo e quanto zucchero ci volessi.
Risposi che era perfetto.
Dopo aver bevuto due o tre sorsi vidi la figura sorridente di Darren venire e sedersi proprio davanti a me.
<< Ciao.. come hai dormito?>> disse sistemandosi gli occhiali.
Doveva essersi pettinato i capelli, anche se solitamente quell’enorme ammasso di ricci assomigliava più ad un cespuglio.
<< Non male direi, anzi bene! Il letto era perfetto.. tu?>> dissi finendomi la tazza di caffè. Mi sentivo decisamente meglio.
<< Anche io! A dir la verità io dormo sempre bene, anche negli altri letti. Non mi faccio poi tanti problemi..>> rispose in tono vago toccandosi i capelli.
<< Darren è diverso.. tu riesci a dormire ovunque. Anche per terra!!>> gli risposi ridendo.
<< Allora, pronto per questa sera?>> mi stupii di quanto fosse particolarmente raggiante. Inoltre ero curioso di sapere cosa si era detto con le ragazze la sera la prima.
Ma conoscendolo, la sua risposta sarebbe stata vaga.
Come al solito.
<< Si, come sempre. E’ la preparazione che mi preoccupa. Ci sfiniscono sempre, io personalmente arrivo a fine serata esausto per il concerto. Forse dovrebbero diminuire le prove non so forse.. >> Darren stava per replicare qualcosa, ma venne interrotto da Mark che ci trascinò fuori per dirigersi sul pullman che ci avrebbe portato al teatro.
Le prove filarono lisce. Come sempre.
Mancava meno di un’ ora all’inizio e già le prime persone cominciavano ad arrivare fuori i cancelli per cercare di ottenere i posti migliori.
C’era una grande eccitazione in camerino. Vedevo Darren parecchio euforico quella sera. Ma non mi chiesi perché. Lui era sempre euforico.
Anche nei momenti meno opportuni. Pensai fosse normale.
<< Cosa? E vuoi fare tutto di testa tua? Come ti è venuto in mente?>> la voce di Amber echeggiò per i corridoi dei camerini fino a raggiungermi.
<< Shh! Cosa urli! Fa silenzio.. io trovo che non ci sia nulla di male. Fai come vuoi io lo trovo un gesto carino.>> Jenna era in piedi sulla porta con già indosso il vestito di scena intenta a cenare.
Non capii subito a cosa si riferivano. Anche se in quell’istante ero l’unico di tutti, eccetto i produttori, a non sapere cosa sarebbe successo.

<< Forza ragazzi ci siamo.. ci sono centinaia di fans li fuori! Facciamogli vedere di che pasta siamo fatti..>> disse Kevin che si divertiva a farci sempre un discorso incoraggiante prima dello spettacolo.
<< Buona fortuna Chris..>> disse Darren avvicinandosi a me sorridendomi, mentre mi dava una pacca sulla spalla.
<< Ti ringrazio.. anche a te>> risposi turbato.
poi non ebbi neanche il tempo per pensare che il sipario si era gia aperto e davanti a noi si trovava una folla immensa di persona intenta ad urlare, divertendosi ad accecarci con i milioni di flash che le loro macchinette fotografiche emanavano.
Il concerto andò alla grande. Non ci furono inconvenienti, eccetto la caduta da parte di Chord in una coreografia.
Poi finalmente era venuto il momento della parte nella quale io, Darren e Heather dovevamo recitare.
Tutti quanti impazzivano per quella scena ogni volta.
Quando sentii l’ultima battuta pronunciata da parte della mia amica mi diressi sul palco ed illuminato dalla luce che mi inquadrava mi schiarii la voce e pronunciai la mia battuta nel microfono.
Prima ancora che potessi rendermene conto, dall’altra parte del palco era spuntata Naya con un microfono.
Cosa ci faceva sul palco? Che cosa stava succedendo? Cercai di non agitarmi. Si sarebbe risolto tutto. Speravo.
In quel momento l’importante era capire che diavolo ci facce Naya sul palco.. e non perché ci fosse. Quello l’avrei scoperto più tardi poteva starne più che sicura.
Poi si susseguirono un insieme di battute del tutto fuori copione. Eppure non era improvvisato. Era come se fosse programmato.. perché allora non ero stato avvisato?
Poi tra una risata e l’altra le due ragazze di baciarono. Un piccolo bacio, delicato dato proprio a fior di labbra. E dopo aver salutato tutti se ne tornarono dietro le quinte mano per la mano, battendosi poi un cinque.
Sospirai pregando che fosse tutto finito. Ma non lo era.
Anzi era appena iniziato.
Con non curanza mi avvicinai a Darren ed iniziai a recitare la mia parte.
Proprio come da copione.
Lessi la mia piccola lettera, e recitai la proposta che facevo sempre. Finendo come sempre a gambe accavallate per terra.
Ora toccava a Darren.
Ma cambiò qualcosa, di punto in bianco iniziò a cambiare le battute. Dio che cosa stava facendo? Perché doveva rovinare tutto? Non quella sera. Dio mio non quella sera.
<< Kurt… Kurt avanti alzati su vieni qui..>> La voce di Darren era chiara e forte.
volevo urlargli contro ‘Che cosa stai facendo? Che cosa ti è saltato in mento!’ ma l’unica cosa che dovetti fare fu quella di ubbidire e di alzarmi ritrovandomi faccia a faccia con lui.
E in men di mezzo secondo mi ritrovai Darren stampato sopra le mie labbra.
Ma questo non era un bacio come quello che si erano appena date Naya e Heather.
A fil di bocca. Questo era un vero bacio.
Rimase sopra le mie labbra per qualche secondo.
Prima di staccarli dal mio labbro inferiore strusciando il suo braccio contro il mio collo.
Perché mi aveva baciato? Tutte le grida e gli applausi sembravano così dannatamente lontani.
Era tutto ovattato. Vedevo solo la faccia soddisfatta di Darren sorridere fissandomi.
In quel momento avrei dato tutto per potermi alzare e urlargli contro per quale razza di motivo lo aveva appena fatto, ma non potevo.
Non ora almeno.
Poi cercando di riprendermi finii il dialogo dileguandomi dietro le quinte assieme a lui.
Una voce informò la pausa che ci sarebbe state di circa dieci minuti.
Fantastico.
Avevo ben dieci minuti per urlare contro Darren e chiedergli cosa diavolo gli fosse appena venuto in mente.

Lo raggiunsi nel camerino, era intento ad asciugarsi il sudore davanti al ventilatore.
<< Cosa diavolo ti è passato per la testa?>> sbottai aprendo la porta..
<< Di cosa stai parlando?>> disse in tono calmo passandosi sulla fronte una pezzetta bagnata.
<< Non fare il finto idiota.. mi hai appena baciato. Perché lo hai fatto?>> risposi in tono arrabbiato.
Se c’era una cosa che non sopportavo, era quando qualcuno faceva della facile ironia con me.
<< Ah quello, erano Kurt e Blaine.. non Darren e Chris>> disse in tono ancora più ovvio.
Ora ero davvero arrabbiato. Non si trattava di un bacio ‘finto’ o per meglio dire, di quei baci che ci eravamo dati mentre giravamo la puntata.
Quello era un bacio serio. Non era recitato.
<< Cosa? Quello un bacio finto? Spero che tu stia scherzando.. come ti è passato per la testa? Vorrei saperlo di grazia..>> urlai più forte.
<< Chris, Darren andiamo ragazzi si torna in scena.>> Kevin ci chiamava lungo il corridoio.
<< Dobbiamo andar..>> << Non credere che sia finita qui! Preparati un bel discorso. Questa sera esigo delle risposte.>>
In effetti quella sera ricevetti le risposte che cercavo.
Avevo riunito tutti in camera di Cory.
Se dovevo parlare di qualsiasi cosa riguardasse un membro del cast dovevo parlarne davanti a tutti.
Inoltre Darren non avrebbe provato a tentare di sviare la conversazione o semplicemente di raccontare cavolate. Come era solito fare.
<< Esigo delle spiegazioni.. da tutti voi..>> dissi. Ero l’unico in piedi. Tenevo le braccia incrociate e la facci seria fissando il volto basso dei miei colleghi.
<< Tu non ne sapevi nulla?>> chiese scioccata Naya che mi fissava con occhi increduli
<< Non glielo ha detto >> replicò Amber massaggiandosi la testa
<< hem no.. ragazzi ve lo avevo detto… >> cercò di inventare una scusa Darren, era ovvia che la colpa sarebbe stata la sua
<< Aspettate.. voi..voi lo sapevate? Lo sapevate tutti tranne me? Perché non me lo avete detto? Perché?>> Nessuno parlava. Tutti continuavano a tenere la testa bassa. Darren compreso.
<< Tu!>> dissi indicandolo in tono decisamente arrabbiato.
<< Darren tu.. tu lo hai detto a tutti .. >> replicai ero del tutto scioccato. Ma dovevo avere la risposta. Perché?
<< Eeehm>> fu tutto quello che disse mentre tirava su le spalle.
<< Aaaah dio mio, andiamo forza>> dissi prendendolo per un braccio e portandolo in camera mia.
<< Forza ora siamo solo io e te. Non esci di qui fino a che non mi rispondo. Perché mi hai baciato?>>
Ero serio. Non ero mai stato così serio in tutta la mia vita con un amico.
Ma quella era situazione abbastanza strana.
<< Proprio non ci arrivi?>> rispose ridendo
<< No!>> dissi io. << Davvero non te ne sei mai reso conto? Voglio dire.. credevo che ormai fosse palese la cosa..>>
<< Ma cosa?>> sbottai ancora una volta
<< che ti considero più di un semplice amico Chris. Tu mi piaci.
E dico, sul serio. Eppure sembra che non te ne rendi conto.. voglio dire, ti ho mandato tanti ‘segnali’ >> rispose mordendosi un labbro.
Rimasi scioccato da quanto mi aveva appena detto. Sinceramente non ci avevo mai pensato.
Voglio dire, dopo una breve cotta passata dopo un po’ di mesi, sapendo che fosse già fidanzato, la cosa era finita lì. Ci avevo addirittura rinunciato.
Era solamente uno dei miei migliori amici, un fantastico amico. Ma non andavamo mai oltre.
Anche se certo sarebbe stato stupido dire che non provavo le farfalle nello stomaco ogni volta che ripetevamo quella scena. Ma ora mai era acqua passata.
Aveva una ragazza, che sarebbe divenuta piuttosto curiosa e arrabbiata se avesse scoperto cosa il suo ragazzo aveva tramato.
<< Cosa pensi di dire a Mia?>> fu tutto quello che mi uscì dalla bocca. Era ancora troppo scosso per potergli dare una risposta sensata.
<< Oh ci parlerò presto.. >> rispose vagamente. Perché parlava come se non gliene importasse più nulla. Era come se stesse con lei solo per farle un piacere. Come se non l’amasse veramente.
<< No Darren! Non puoi dire ‘ci parlerò’ dopo quello che mi hai detto non .. ah tutto questo è surreali..>> disse sedendomi di scatto accanto lui.
<< Allora il bacio non ti è piaciuto?>> disse lui tenendo il volto basso
<< Cosa? No !.. cioè intendo dire.. non lo so.. io>> Balbettai qualcosa di incomprensibile.
<< Si.. certo.>> ammisi alla fine in tono colpevole. C’eravamo dentro tutti e due.
Lui per avermi baciato e io per essere stato così stupido da lasciarglielo fare, inoltre mi era anche piaciuto. Ero così confuso. Come sarebbero andate le cose? Lo avrebbe detto a Mia o avrebbe solamente continuato a fingere come aveva sempre fatto negli ultimi mesi? Se c’era qualcuno di davvero strano, quello era lui.
Non riuscivo maia capire cosa diavolo gli passava per la testa, era capace di dire una cosa e poi.. controbatterla dopo neanche dieci minuti.
Allora come facevo a dire se provava realmente quello che aveva detto?
Anche se infondo, se non aveva cambiato idea in tutti quei mesi, come poteva cambiarla nel giro di due giorni?
Troppo domande mi giravano in testa.
<< Senti io..>> tentai di iniziare una conversazione.
Ma in men che non si dica le sue labbra erano di nuovo sulle mie, solo che questa volta non si trattava nei nostri personaggi. Non c’erano milioni di persone che applaudivano perché pensavano fosse tutto programmato. Non c’erano luci o costumi di scena.
C’eravamo solamente noi due. Io e Darren. E per un attimo, pensai che sarebbe potuto restare tutto così, per sempre.





Angolo autrice;
lol oddio io ho una mente che fa strani scherzi bho, non lo so xD no seriamente ieri notte sono andata al PC e ho rivisto il bacio di Dublino, leggendo poi sotto dei commenti che dicevano che neanche quello Brittana non era programmato e che tutto il cast si era messo d’accordo.
Inoltre il nostro fantastupendo Hobbit ha pensato bene di dirlo a tutto il cast. Tranne che a Chris, ovviamente il nostro angelo si sarà trovato spaesato dopo una simili reazione.
Quini la mia mente da Crisscolfer shipper si è detta ‘Che cosa avrà fatto Chris DOPO?’ e quindi è uscita questa cosa che una specie (anzi no, togliete ‘una specie’) è uno sclero da Fangirl su Chris e Darren. Spero che vi siate divertiti :D
Per tutti coloro che seguono la mia long ‘Two songbirds are singing your symphony’ vi dico che non mi sono dimenticata di voi, ho avuto alcuni problemi con Word ;__; ma in men che non si dica avrete un nuovo e bellissimo capitolo appena sfornato.
Per ogni cosa potete seguirmi nella mia pagina Facebook; che trovate qui Two songbirds_ (EFP) un bacio e alla prossima.
June_

  
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