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Autore: Gillian_Lightman    20/08/2012    3 recensioni
Frutto di poco sonno, in questa One-Shot troviamo Gill che a notte inoltrata si reca (sotto richiesta di Cal) nell' ufficio deserto. Prima di andarsene per non averlo trovato vede un biglietto: Cal le ha organizzato una caccia al tesoro !
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!  Premetto che se non fosse stato per il grande incoraggiamento di Kaori_97 non avrei pubblicato…Troppo imbarazzata! L’ idea mi è venuta verso le due e mezza di notte, credo sia solamente frutto di poco sonno…Però io ci provo, solo non aspettatevi gran che!

 

 

La caccia al tesoro.

 

Gillian posteggia l’ auto nel parcheggio del Lightman Group e poi si dirige verso l’ ufficio.

Stava tornando da una cena con amici quando aveva ricevuto un messaggio da Cal, nel quale le chiedeva di venire in ufficio; non aveva dato spiegazioni, il che era molto strano considerando che erano già le due di notte. Entra in ufficio, ma non trova nessuno.

“Cal?” lo chiama. Nessuna risposta. Prova nel suo ufficio ma niente; fa un rapido giro provando a richiamarlo ogni tanto, ma di Lightman nessuna traccia.

Alla fine, alquanto contrariata, si avvia verso l’ uscita per tornare a casa, ma nota sulla scrivania all’ ingresso (quella della loro segretaria) un biglietto piegato, sul quale è scritto il suo nome. Incuriosita si avvicina e lo apre, riconosce la calligrafia di Cal.

 

Gill,

so che è molto tardi e hai il diritto di mandarmi a quel paese…Ma stavo per uscire dall’ ufficio e mi sei venuta in mente tu. Stavo sentendo la radio, e il telecronista raccontava idiozie fatte da ubriachi…Per fartela breve una di queste includeva una caccia al tesoro così ho pensato di organizzartene una, che si concluda con un premio naturalmente!

Se la consideri una cosa troppo stupida vai pure a casa a dormire tesoro, domani ci rideremo sopra, altrimenti: il primo indizio si trova neLla cosa che il nostro ufficio ha in comune con la grande Hollywood.

Ci vediamo, stasera o domani.

Ciao tesoro.

Cal.

 

 Gillian ci mette qualche secondo, continuando a domandarsi se ha capito bene. Cal le ha organizzato una caccia al tesoro? Sul serio? Le scappa inspiegabilmente un grosso sorriso. Se lo avesse fatto qualcun altro probabilmente la avrebbe trovata idiota, ma il solo fatto che fosse stato lui a organizzargliela…Rendeva il tutto incredibilmente dolce! Ebbene si, all’ alba delle 2:40 di notte si sarebbe messa a dar la caccia al suo collega…E al tesoro! *Fa che siano dei Marshmallow* pensa tastandosi la pancia che dopo due ore di silenzio rincomincia a brontolare.

Cerca di concentrarsi il primo indizio si trova neLla cosa che il nostro ufficio con la grande Hollywood.. Che cosa vorrebbe dire? E perché cè una “L” in grassetto…Un indizio? Prova a guardare in cassaforte nel caso si riferisse ai contanti, ma niente! Le viene in mente il cassetto in cui Cal tiene le sue carte de gioco personali, ma nemmeno li la traccia di un indizio! Alla fine, quando torna nel corridoio principale per prendere la borsa se la trova davanti. “Ma certo! L’ insegna del Lightman Group! E’ come quella di Hollywood! E la “L” in maiuscolo indica la lettera dove cercare!” si schernisce da sola. Impaziente si avvicina all’ insegna, infila una mano dietro alla grossa lettera e ne estrae trionfante un biglietto.

 

Se sei arrivata fin qui vuol dire che non sono una totale  schiappa in queste cose! Negli indizi non ci saranno rime, perché non ho abbastanza cervello per crearle, anche data l’ora! Questo indizio probabilmente ti farà un po’ arrabbiare…Come mi sarei dovuto arrabbiare io la suddetta notte in cui finisti il mio pregiatissimo Scotch, ma ero troppo impegnato a guardarti!

 

Leggendo queste ultime righe la assalgono farfalle allo stomaco che non hanno niente a che fare con il mal di stomaco. Questo indizio per lei è molto chiaro, e le fa subito ritornare alla mente quella fatidica sera…Quando era ubriaca e si erano quasi baciati…Naturalmente Cal per correttezza la aveva fermata e poi non ne avevano più parlato…Ma in realtà non era fuori di se, solo più coraggiosa. Perché la voglia di baciarlo, di stringerlo a se la aveva ogni giorno da oramai troppo, troppo tempo.

Si dirige verso la terrazza dove trova un bicchiere pieno di quello che sembra Scotch e un biglietto sotto.

 

Credo che oggi ci sia più o meno la stessa quantità di stelle di quella notte (anche se tu ne vedesti una marea grazie al mio Scotch!), ma a mio parere quella più bella e luminosa di entrambe rimani tu! *Il viso di Gill si contrae in un misto di amore e malinconia* Questa caccia non è molto lunga, mancano solamente 3 tappe, l’ ultima delle quali è il traguardo! Il prossimo si trova…Dove un tempo ho versato gelosia rossa, anche se forse non te ne sei mai accorta.

 

Una lacrima solca il viso di Gill, e la malinconia verso quella notte le ritorna a galla, impedendole di concentrarsi sul significato del biglietto.

Una volta calmatasi cerca di indirizzare i suoi pensieri verso l’ indizio Il prossimo si trova…Dove un tempo ho versato gelosia rossa, anche se forse non te ne sei mai accorta.

Questa volta era nella merda: non aveva la più pallida idea di cosa significasse.

E a quanto pare Cal aveva previsto anche questo “anche se forse non te ne sei mai accorta”. Inizia a ragionare ad alta voce “Allora, allora allora…Gelosia rossa…Devono essere due indizi insieme…Dovrebbe voler dire che era geloso di qualcosa di rosso? Cosa può…Fiori! Fiori rossi! Certo…Ma chi è che mi ha regalato fiori rossi sotto gli occhi di Cal?” Poi le tornano alla mente quegli attimi in cui stava leggendo il bigliettino, Cal è apparso da dietro e glielo ha strappato di mano, incominciando a leggerlo ad alta voce mentre lei gli correva dietro. Curioso come in un ricordo di puro romanticismo da parte di un altro uomo la parte che più le rimaneva impressa era l’ intervento di Cal.

Si ricorda che li aveva appoggiati nel suo ufficio, nel mobile a destra. Arrivata nel punto esatto vi trova gongolante un altro biglietto. Prima che possa leggerlo però un pensiero le attraversa la testa…Allora Cal era geloso? Ma lo era solo perché i fiori le erano stati offerti dalla sua ‘nemesi’ o semplicemente per il fatto che li avesse ricevuti?

 

Sei arrivata fin qui…L’ ho sempre detto che oltre all’ essere bellissima eri anche intelligente!

Quando troverai il prossimo indizio verrai condotta da me, spero ne valga la pena perché non so quanto possa piacerti il mio goffo regalo! Rispetto al precedente, questo indizio cela bei ricordi qui in ufficio, nostri ricordi dei pochi attimi di libertà…Dovresti aver già capito e di conseguenza avere un dubbio, te lo tolgo dandoti queste due parole: “Loker” e “Serial Killer”.

A presto tesoro.

Ps. Anche stasera sei bellissima.

 

Istintivamente si guarda intorno…Cal la stava osservando? Sebbene si concentri non riesce a scorgere la sagoma dell’ uomo da nessuna parte, quindi torna all’ indizio…Che trova stranamente semplice.

Insomma i momenti ‘liberi’ li hanno avuti quando erano da soli, quindi nei loro uffici! Questo porta al dubbio, ossia il suo o quello di Cal? Ma con le due parole capisce che si tratta di quest’ ultimo, definito “Il covo di un Serial Killer” da Loker.

Si avvia nell’ ufficio dell’ uomo…Poi però pensa che è molto grande, come farà a trovare un piccolo biglietto? “Ma certo!” dice dandosi una manata sulla fronte: il divano! E’ li che si coccolano e si consolano sempre…Ripensare a quei momenti porta la verità a galla e gliela sbatte in faccia come un secchio di acqua fredda: è innamorata di Cal…

Sotto a uno dei cuscini trova quello che deve essere l’ ultimo biglietto.

 

Sei vicinissima all’ arrivo! E’ un altro posto dove ti ho consolata…Quando sarai arrivata varrà la pena guardare avanti, ma per ora…Guardati le spalle.

 

Gill si volta improvvisamente: il balcone è spalancato. Due sedie, un tavolino e due bicchieri semipieni di liquido marroncino, il tutto chiaramente improvvisato per lei.

Una delle sedie è occupata da una figura umana, che torreggia nella penombra della notte.

Mentre si avvicina la sagoma si eregge in piedi e si volta verso di lei “Hei tesoro”.

Lei si avvicina, un po’ incerta. “Una caccia al tesoro Cal? Sul serio?” esordisce in risposta, ridendo.

“Perché non ti è piaciuta?” replica l’ altro divertito ma con una punta di preoccupazione.

Si siedono e per qualche istante sorseggiano in silenzio lo Scotch, godendosi il panorama di Washington notturna dal loro ufficio.

“Allora…Credo di aver aspettato un considerevole lasso ti tempo prima di questo: dov’ è il mio tesoro!??!”

Si legge chiaramente impazienza sul volto di Gill e imbarazzo su quello di Cal. “Bhe ecco…Sai la ho organizzata circa dieci minuti prima che tu arrivassi…E sai non c’ erano negozi aperti” si sfila qualcosa dalla tasca “Quindi questa è solo la prevendita, i biglietti veri sono da ritirare domani”.

Gill afferra le due paciotte strisce di carta che le vengono porte; poi lo guarda raggiante “Mi hai comprato due biglietti bordo campo per la partita di basket di Domenica!?!? Quella partita!? Ma  Cal come hai fatto quei biglietti costano un patrimonio! Senza contare che li davano esauriti da giorni!”.

“Diciamo che conosco un tizio che conosce un tizio” replica lui tra il divertito e il misterioso.

 Gill si avvicina e gli stampa un grosso bacio sulla guancia, che emana ora un dolce profumo di fragola.

“Grazie mille Cal” il suo tono era tornato della consueta calma, mista alla dolcezza che riservava per pochi “Ti sei ricordato che amo il basket…E te l’ avrò detto secoli fa. In più non ti sei accontentato di un solo biglietto…Me ne hai presi due! Sei un angelo”.

Era chiaro che quelle ultime parole lo avevano leggermente imbarazzato, soprattutto perché rispondendo prese a balbettare “Si B-Bhe ho pensato c-che era brutto andare a vedere una partita da sola e te ne ho presi due cosi potevi…Ecco…Portare…C-Chi volevi!”.

Le fa tenerezza vederlo così. Non crede di avere mai visto il grande Cal Lightman in soggezione per qualcuno. Quindi gli importava di lei più degli altri? Possibile che anche lui provasse sentimenti per lei? Altrimenti come mai tutto questo? Semplice cortesia per la sua amica?

“Se sei libero domenica mi pare chiaro che prenderò la tua compagnia!”

Queste parole scaldano il cuore malconcio di Cal, che acconsente con gioia.

Nel frattempo hanno sfinito lo Scotch, e i bicchieri rimangono sul tavolino che è stato spostato all’ interno. Ora a contemplare le luci del cielo e quelle di Washington ci sono solo Cal e Gillian. Le loro sedie sono state avvicinate, e l’ uomo ha avvolto il proprio braccio attorno a quello della donna.

“Bhe Cal dopo tutto…Questo, credo proprio che anche io ti dovrò organizzare un qualcosa…Così avrai anche tu il tuo tesoro”.

Lui si alza, prende la borsa della donna e (inutile dire poco galantemente) si mette a frugarci dentro.

“Hem…Cal…? Che stai facendo?”

“Ti mostro che ho già il mio tesoro”

“E…Si…Si trova nella mia borsa?”

Ma l’ uomo non risponde, ha già estratto trionfante qualcosa di piccolo che porge alla donna.

Gill vede solamente una cosa: il suo riflesso, che luccica nello specchio.

“E’ questo il mio tesoro. Sei tu”

Una timida lacrima attraversa il viso di Gill, oltrepassando il sorriso innamorato che ha dipinto in faccia.

Cal si avvicina e le asciuga delicatamente la lacrima, passandole una mano sulla guancia.

Adesso i loro volti sono a meno di tre centimetri di distanza. Si guardano profondamente negli occhi, e per la prima volta capiscono tutto. Non cè bisogno di parlare…Tutte le spiegazioni del mondo le possono trovare nel luccichio dei loro occhi.

Lentamente si avvicinano, Cal la porta verso di se stringendola con un braccio, mentre usufruisce dell’ altra per accarezzargli i capelli.

Le loro labbra si incontrano finalmente in quel magico bacio che hanno segretamente atteso per mesi e mesi.

Niente per loro ha più importanza di quei singoli istanti: in tutta la vita, non sono mai stati cosi liberi.

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Per favore non insultatemi, come ho detto era un’ idea totalmente strampalata !

Spero di non avervi deluso troppo!

Jenny

 

  
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