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Autore: CarryOn_J    20/08/2012    0 recensioni
Violet è stata costretta a passare l'estate in campagna dalla nonna.
Tutto sembrava noioso, ma poi, con la scoperta di un baule misterioso, ricordi e segreti verranno svelati.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Certe canzoni, certi ricordi

 

Ci sono quelle canzoni che piacciono solo a poche persone, che non comunicano niente, che sono solo rumore. Ci sono quelle canzoni che contengono il mondo, che emozionano con ogni singola frase, parola, pausa, nota. Ci sono quelle canzoni da discoteca, che nessuno ascolta mai veramente, che servono per ballare. Ci sono quelle canzoni noiose che ascoltate una volta non si ascoltano più. E poi ci sono quelle canzoni che conoscono tutti, che cantano i ragazzi giovani a squarciagola tutti abbracciati e dondolanti. La gente che passa li osserva, gli adulti pensano alla loro giovinezza, mentre i bambini, tirando la gonna della mamma, guardano con occhi luccicanti i ragazzi e desiderano di essere un giorno come loro. Sono quelle canzoni che raggruppano ogni genere di persona, dal secchione allo sportivo, dalla ragazza timida alla più popolare; quelle canzoni che ti fanno pensare a tutto e a niente, che ti fanno ridere, piangere, urlare, saltare per ricadere subito a terra.
__
 
Christine mise via quella foto raffigurante la sua compagnia in un baule, piangendo. Ricordava quel momento, mentre cantavano abbracciati, benissimo. Ma voleva dimenticare tutto.
Prese le sue cose, salì sul primo treno e se ne andò da lì per sempre.
Aveva vissuto per anni per strada, in hotel economici, ma un giorno incontrò John, un uomo ricco e decise di sposarlo. Con lui ebbe due figli: Rose, la più grande, con i capelli rossi e le guance cicciotte rosa e Philip, di cinque anni più piccolo, con i capelli biondi come il grano.
John giocò tutti i soldi e si ritrovò senza niente, iniziò ad ubriacarsi e dopo un anno di sofferenze Christine scappò.
Andò in una casa abbandonata in campagna, lì conobbe Joshua, con cui si sposò e fece una bambina, Clare.

TRENT’ANNI DOPO
Clare urlò alla figlia di muoversi.
Violet sbuffò e prese la sua valigia: non voleva andare dai nonni in vacanza.
Adam saltò felicemente in macchina. La sorella lo raggiunse poco dopo.
Clare sorrise: “Tesori, è da tanto che non vedete la nonna!”.
Adam urlò: “Voglio vedere la nonna!”.
“Stai zitto, scemo”, sbuffò Violet.
“Dai, Violet. I tuoi amici li rivedrai a settembre!”, disse la madre.
Il viaggio sembrò non finire mai, arrivati Violet abbracciò la nonna controvoglia e, buttate le valige in camera, decise di fare un giro.
UNA SETTIMA DOPO

“Qua non c’è niente da fare”, disse Violet alla nonna mentre facevano colazione in giardino.
“Non è vero, amore. Qua vicino c’è un piccolo paesino, forse là c’è qualche ragazzo che potresti conoscere”.
“In questo posto di vecchi? Non credo proprio”.
Violet si alzò e andò nel retro della casa. Non l’aveva ancora esplorata completamente. Le cose più interessanti che aveva trovato fin’ora erano la palla da calcio di trent’anni fa e le foto del secondo matrimonio della nonna.
La ragazza si avviciò al granaio, sentendo dei rumori, lo aprì e si ritrovò davanti un bellissimo ragazzo moro con gli occhi verdi, a petto nudo, con un fisico da far paura.
Lui si mise a ridere, Violet si accorse di avere la bocca spalancata.
“Tu devi essere Violet, la nipote della signora Blake”, disse il ragazzo misterioso con un sorriso smagliante.
“E tu sei?”, chiese Violet.
“David, lavoro per tua nonna qua nel granaio”.
“Oh, capisco”.
__
 
I giorni passavano e Violet aveva iniziato ad uscire con la compagnia di David.
Un giorno, la sera, Violet era sdraiata sul letto a pensare a quant’era bello David. La ragazza si accorse di una botola che conduceva al sottotetto. Con molta fatica riuscì ad aprirla.
Qualche tegola era rotta, là sotto. C’era un forte odore di polvere e pioggia. In mezzo al sottotetto c’era un baule. Non era chiuso a chiave. Superate le ragnatele, Violet lo raggiunse e lo buttò in camera sua.
Conteneva moltissime foto. Violet le guardò tutte, poi vide una foto in cui la nonna, da giovane, baciava un ragazzo, che non era sicuramente il nonno Joshua.
Corse in camera di Christine, accese la luce e urlò: “Nonna, ma chi è?”.

  
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