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Autore: Luce_    20/08/2012    4 recensioni
I nostri cari protagonisti dei Pokemon,si ritrovano tutti a dover lottare uno contro l'altro,uccidere o essere uccisi.
Volete seguire gli orribili Hunger Games?Tifare,vedere cosa succederà?Allora accendete la tv e guardateli.
Anticipazione:
Mi sveglio e penso "dai oggi è solo un giorno come gli altri". A fatica mi alzo dal letto, perché oggi non è un giorno come gli altri, oggi è il giorno della mietitura.
Genere: Avventura, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Lucinda, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Mi sveglio e penso “Dai, oggi è solo un giorno come gli altri”.  
A fatica mi alzo dal letto, perché oggi non è un giorno come gli altri,  oggi è il giorno della mietitura. Maledico chi ha ideato tutto questo, poi ricordo che è colpa Sua, di Arceus. Gli umani, nonostante Lui avesse dato loro la Terra, avevano rovinato la loro casa, iniziato a combattersi tra loro… Non erano più degni del dono di Arceus. Allora Lui decise di fare un cambiamento, sperando che così gli umani imparassero la lezione, imparassero cosa vuol dire combattere fra di loro. Instaurò il giorno della mietitura, in cui sarebbero stati sorteggiati 18 nomi, di 18 ragazzi in tutta la Terra Pokemon, compresi fra i 13 e i 18 anni, che sarebbero stati portati in un arena fuori da tutto, in cui avrebbero dovuto cercare di sopravvivere, di uccidersi fra loro, finchè non sarebbe rimasto un solo vincitore. Così, pensò Arceus, gli umani impareranno cosa vuol dire combattere fra sé.
Mi scappa un “uffa” e mi vado a preparare. Mamma mi guarda con quello sguardo che le solca il viso una volta all’anno, da quando ho compiuto 13 anni, adesso ne ho 15 e non sono ancora stata pescata.
- Mamma e basta con quella smorfia, o mi porti sfortuna! – dico ironicamente per smorzare la tensione, abbracciandola.
- Sì tesoro, hai ragione. Sono io che sono solo una vecchietta paranoica -.
Sorrido e mi metto seduta per fare la colazione, intanto fisso mia mamma: da quando è morto mio padre, lei conta su di me. Ormai la vecchiaia si avvicina pure per lei, certe cose fa più fatica a svolgerle come una volta.
 
Finiamo la colazione e vado a prepararmi per il ritrovamento in Piazza, in attesa della mietitura.
Mi metto il mio vestito migliore: un abito lungo fin sopra le ginocchia, senza spalline, blu notte. Mi ricade dritto sul corpo, senza adornamenti o altro, mi piacciono le cose semplici.
- Bene cara, partiamo. Hai salutato il tuo pokemon?-
- No io.. non voglio mettergli pressione, lo faccio uscire quando torniamo – “perché io tornerò a casa” penso incerta.
- Ok..-.
 
Dopo un po’ di cammino, eccoci in Piazza. È gremita di gente, le famiglie con i figli nel sorteggio, ma anche tutti i popolani, curiosi di vedere chi sarà scelto. A nessuno piace la mietitura, ne quello a cui porta, perché è un atto spregevole, senza cuore, che uccide giovani innocenti.
Poco dopo suonano le trombe e il sindaco sale sul palco che hanno allestito per l’occasione, con un mega schermo plasma alle spalle del sindaco.
- Miei cari concittadini, benvenuti al giorno della mietitura! – dice, aspettandosi calorosi applausi, che non arriveranno mai.
- Ehm.. bene quindi, assisteremo in diretta mondiale al sorteggio dei tributi!! Se sentite il vostro nome, fatevi avanti e venite sul palco!-
Silenzio di tomba. Si possono sentire i respiri affannati delle famiglie. Lo schermo sul palco si illumina e ci mostra i Supremi, l’insieme dei vari capi delle regioni, che si trovano intorno a una grande vasca piena dei nomi dei sorteggiabili. “Il mio nome è lì” penso stringendo i denti. Uno dei Supremi, vestito con una tonaca rossa cremisi, incappucciato col volto nascosto, infila la mano nella boccia e pesca un nome. La tensione è palpabile come mai.
- Ash Ketchum, di Kanto – tuona la sua voce.
Mi immagino quel povero ragazzo, la sua faccia mentre sale sul palco della sua città a Kanto. Vedrò chi è veramente quando lo manderanno in tv, in fondo, tutto questo lo mettono come un reality show, obbligo mondiale seguirlo tutto. Maledetto Arceus.
Il Supremo si prepara per pescare ancora.
- Vera Everin, di Hoenn-.
 
- Khoury Yank, di Johto -.
 
- Iris Black, di Unima -.
 
- Gary Oak, di Kanto -.
 
- Luke Bells, di Atal -.
 
- Misty Hollow, di Kanto -.
 
- Drew Midrose, di Hoenn -.
 
- Spighetto Nike, di Unima -.
 
- Nina Pickyc, di Atal -.
 
- Brock Armstrong, di Kanto -.
 
- Cetra Middle, di Johto -.
 
- Tracey Sketchit, di Kanto -.
 
- Lucinda Williams, di Sinnoh -.
Mi si raggela in cuore. Lucinda Williams.. sono io. Lo sguardo di mia madre incontra il mio e dice tutto quello che pensiamo. La folla si apre in due per farmi passare. Non so che espressione ha il mio volto, ma dentro di me tutto quello in cui credevo sta cadendo a pezzi. Salgo a fatica i pochi gradini per arrivare al palco, il sindaco mi stringe la mano, con un sorriso da ebete. Lo infamerei adesso, davanti a tutti, che cavolo hai da sorridermi!? Vado a morire!
Rimango lì, in piedi sul palco, il mio sguardo fisso su mia madre, che piange in silenzio. Ma la voce che mi ha scelto per morire continua imperterrita, indifferente alla nostra sofferenza.
 
- Barry Flash, di Sinnoh -.
Un altro mio compagno di sventura, sale sul palco, volto inespressivo, come se gli avessero tolto la gioia di vivere dal corpo.
 
- Kenny Logan, di Sinnoh -.
 
- Zoey Macflin, di Sinnoh -.
 
- Paul Zaching, di Sinnoh -.
In ordine, i 3 ragazzi salgono sul palco, Kenny con la faccia sconvolta, Zoey seria ma sofferente, Paul menefreghista, da duro. La mietitura è finita, i 16 ragazzi sono stati scelti. Ora tocca al sindaco farci strada. Un gruppo di guardie ci affianca, mentre diamo un ultimo saluto ai nostri cari, perché non potremo ritornare tutti a casa, sono le regole. Abbraccio mia mamma, fortissimo.
-L-Lucinda..- sono le uniche parole che riesce a dire.
- Mamma, ti voglio tanto bene, ricordatelo. Io.. darò tutto il possibile per vincere. Salutami Piplup.. voi due mi mancherete da morire.. – cerco di confortarla, di essere responsabile e matura. Sa anche lei che la mia promessa è di poco valore, vincere è molto difficile.
Ci allontanano dai parenti e saliamo sul treno dei tributi, quelli che partecipano al gioco.. e iniziano a spiegarci filo per segno tutto.
Una ragazza dai capelli verdi sarà la nostra mentore insieme a un uomo dai capelli rossi.
- Allora tributi, io sono Lily e lui è Lance. Siamo i vostri mentori e faremo sì che voi diventiate degli ottimi combattenti e vi cercheremo tanti sponsor, mentre voi sarete nell’Arena per gli Hunger Games-.
Hunger Games, i giochi della fame, perché gli umani hanno fame di morte qui, per questo Arceus gli ha chiamati così..
-Bene, allora appena arriveremo a New Port, dove ci saranno i tre giorni di allenamento, le vostre presentazioni e le interviste, entreremo nell’hotel dei tributi. Ognuno di voi avrà uno stilista personale che lo preparerà per la presentazione. Be’, bado alle ciance angoscianti, ragazzi parlatemi di cosa pensate- dice Lance.
- E’ la cosa più spregevole del mondo- dico io, quasi sputando le parole.
Gli altri tributi di Sinnoh applaudono. Non gli conosco, nonostante siamo della stessa città.
Il viaggio dura un po’, gremito di silenzio, nessuno vuole parlare.
 
Arriviamo a New Port e ammiriamo la città: è la più avanzata del mondo, per questo è stata scelta come sede per decidere tutto sugli Hunger Games. Scendiamo dal treno e un orda di giornalisti e fotografi per poco non ci ammazzano. Veniamo scortati nell’hotel, i tributi delle varie regioni ben divisi tra loro, ci vedremo soltanto domani.
Entriamo nel nostro piano, il 3°, e Lily e Lance ci assegnano le stanze. Ci dicono che possiamo riposarci e lavarci, ma che tra un’ora ci vogliono nel salotto.
Entro nella mia camera: è immensa. La prima cosa che faccio è buttarmi sul letto gigante, dove finalmente sfogo tutta la mia rabbia e la mia tristezza, piangendo. Dopo aver riempito il cuscino di insulti e acqua salata, mi alzo, mi asciugo il viso, stringo i pugni e dico: - Lucinda, sei forte -.
Vado a farmi una doccia rinfrescante, mi asciugo i capelli.. ma quando esco dal bagno non so che mettermi. Ma sul letto, come materializzati dal nulla, c’è una canottiera nera e una mini-gonna di jeans. Me li metto. Esco dalla mia camera di corsa, perché mi sono accorta di avere sforato con l’ora. In salotto vedo tutti lì seduti, zitti, che aspettano me. Farfuglio uno “scusate” e mi siedo vicino a Zoey, l’unica ragazza di Sinnoh oltre me.
- Ragazzi miei!!!!!!!!!! Ora io e Gale dobbiamo assentarci un momento, voi.. socializzate eh!- urla Lily, mentre esce con l’ascensore.
Silenzio. Non sarò certo io a cercare di fare amicizia, infondo, quei ragazzi dovrò ucciderli o cercheranno di uccidermi, perché fare legami affettivi che peggiorerebbero?
Dopo poco Kenny e Barry si mettono a chiacchierare, si conoscono, sono amici. Mi dispiace per loro, avere legami negli Hunger Games è orribile.
- Basta, vado in camera – dico, non ce la faccio a stare lì con loro.
Più tardi mi chiamano per la cena, ma rifiuto anche se so che me ne pentirò, nell’arena ci sarà pochissimo cibo.
 
 
Angolo Autrice:
Ecco, unisco due miei grandi amori: la saga di Hunger Games e i personaggi Pokemon.
Il primo capitolo è un po’ corto, volevo aggiungere un'altra parte già pronta, ma ho preferito aspettare e vedere se vi piace.. vi aspetteranno momenti in cui vi mangerete le unghie dall’ansia.
Mi sono ispirata alla narrazione della Collins, e ho dato un pizzico di personale ai personaggi.
Mi impegnerò molto per aggiornare frequentemente, spero vi piacerà ^w^
E ora, starete a guardare, come tutto il mondo, mentre 18 ragazzi combatteranno per sopravvivere.
Recensite :D







  
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